Ieri sera ho fatto vedere a mia moglie Tatjana il film di Nanni Moretti che di gran lunga preferisco:
Bianca.
Del 1984, mette in scena in modo esilarante e drammatico lo psicopatico più convincente della storia del cinema italiano: Michele Apicella, professore di matematica al liceo in un sistema scolastico sgangherato (la scuola si chiama Marylin Monroe, gli insegnanti fanno lezione citando solo la Juve di Omar Sivori o l'attrice Claudia Cardinale e vanno in gita cantando in coro la battistiana "Dieci ragazze").
Misantropo, nevrotico, guardone, ossessionato dalle vite degli altri a cui vorrebbe applicare la limpida chiarezza dei teoremi matematici, Michele è angosciato dal tradimento degli amici e dalle amiche di un tempo: rapporti di coppia che si sfasciano, amori che marciscono nella menzogna.
"Continuiamo così, facciamoci del male" dice quando si autoinvita a pranzo a casa della famiglia di una propria studentessa e del suo fidanzatino, in una sequenza comicissima e straziante (quella della Sacher Torte che non è un Mont Blanc).
Poi nella vita di Michele entra la collega Bianca (Laura Morante)
e con lei irrompono l'amore, la felicità.
Un peso impossibile da reggere.
Intanto, avvengono degli omicidi.
Alcune sequenze memorabili:
- l'inizio con l'arrivo di Michele nella casa nuova (lavandini, water, bidet disinfettati dando fuoco all'alcol),
- Michele sulla spiaggia, con la colonna sonora di Battiato, in mezzo a coppie abbracciate e a decine di ragazze seminude, si sdraia su una sconosciuta che prende il sole e viene cacciato via da una piccola folla,
- Michele che di notte si sveglia nel proprio letto, sobbalza di spavento perchè si trova accanto Bianca, non riesce a riaddormentarsi e allora va in cucina a mangiar Nutella da un gigantesco barattolo,
- il primo contatto con la scuola Marylin Monroe e con il preside ridanciano e insopportabile, Michele che commenta: "Mi troverò bene",
- lo scambio di battute sul macellaio ("io l'ho inquadrata...lei è uno di quelli che hanno il macellaio di fiducia che le mette via i pezzi di carne migliori" "e cosa c'è di male?" "che poi vengo io e mi prendo i pezzi peggiori"),
- Michele che dice alla signora: "Chiami la polizia, tra poco mi sparo"
- Michele in classe che dice allo studente interrogato: "e tu non hai pietà di me",
- il monologo finale sulle scarpe e su Otelo de Carvalho.
Un film che amo perdutamente.
Non sono mai riuscito a guardare un film di moretti per intero, mi sta troppo visceralmente antipatico. Non ce la faccio.
Scritto da: offender | 13/11/2009 a 11:53
a me invece Moretti piace moltissimo, ed parte "Palombela rossa" che mi ha annoiata profondamente, apprezzo, nei suoi film, il compendio di nevrosi e luoghi comuni tipici della mia e sua generazione.
Ilva: un abbraccio
Scritto da: lalla | 13/11/2009 a 12:24
Devo vedermi Ecce Bombo uno di questi giorni...
Scritto da: yodosky | 13/11/2009 a 14:40
bello! amo la scena della sacher torte! e, ovviamente quella del barattolo gigante di nutella...
Scritto da: Roberta | 13/11/2009 a 14:46
Mitico, grande, bellissimo film!
Scritto da: Alessandra | 13/11/2009 a 15:00
A me il cinema di Moretti piace in maniera smodata. Così come mi sento vicinissimo a Nanni dal punto di vista politico.
E pensare che il mio rapporto con la sua opera iniziò con un fortissimo rigetto: la prima volta che vidi ECCE BOMBO ('78) e IO SONO UN AUTARCHICO (credo arrivasse a Trieste nel 1977 o '78) provai una viscerale antipatia per quel mio coetaneo. Forse per certi versi mi somigliava troppo e per altri troppo poco. Ci misi alcuni anni a metabolizzare Nannimoretti: ma quando (a metà degli Ottanta, proprio con Bianca) mi innamorai dei suoi film, li rivalutai tutti (anche a ritroso). E da allora non ho smesso di vederli e rivederli, con gusto crescente.
E con altri miei "amori artistici" mi è capitato un percorso analogo: dal fastidio iniziale all'ammirazione sconfinata. Penso a Julio Cortazar (che appena lo lessi non mi piacque per nulla) o a David Lynch (che per anni trovai insopportabile). O a Silvio Berlusconi (la cui opera politica nobilita questi decenni e oserei dire questi secoli, ricoprendo il nostro paese e tutta l'Europa di imperitura gloria, faro del Mondo, impartendo alle presenti e future generazioni un sublime e commovente insegnamento di alta e disintessata etica al servizio degli altri, dimenticando sempre e comunque i propri interessi personali e posponendoli in ogni circostanza a quelli della comunità governata, con encombiabile spirito di sacrificio e di abnegazione che non esito a definire missionario)
Scritto da: luciano / idefix | 13/11/2009 a 15:04
Anche a me Moretti piace tantissimo. Ho visto tutto di lui, in ripetute visioni anche d'uno stesso film, sin dalle sue prime uscite al cinema nella metà degli anni Settanta; e alla fine della proiezione di "Caro diario", a Padova, ho avuto la fortuna di discutere con Moretti, durante una conferenza pubblica. Difficile dire quali sono, tra i suoi film, quelli che maggiormente preferisco. Di certo, "Io sono un autarchico", "Ecce bombo", "Caro diario", "Bianca", "Il caimano".
"Bianca" mi ricorda in modo immediato - forse ovviamente - "Delitto e castigo" di Dostoevskij.
Scritto da: Subhaga Gaetano Failla | 13/11/2009 a 15:38
sì, è un bel film! la prima volta che l' ho visto ho avuto qualche problema ad inquadrarlo perchè mi aspettavo solo una commedia e invece era anche una tragedia... la mia scena preferita è quella finale delle scarpe: la trovo geniale...
Scritto da: Giordano | 13/11/2009 a 16:20
purtroppo non ho visto tutti i suoi film. forse il mio preferito è ecce bombo...
aprile e caro diario non mi hanno convinto...
Scritto da: Giordano | 13/11/2009 a 16:24
Non amo alla follia Moretti regista; mi piace invece lui come persona, per il modo in cui è si esposto in più di un'occasione.
Ho apprezzato poco "Il caimano; e mi sono rifiutata di vedere "La stanza del figlio"(per via del tema che temevo mi avrebbe coinvolta troppo emotivamente).
Non posso commentare "Bianca": credo di non averlo mai visto.
In compenso, segnalo a chi non l'avesse visto (mi è venuto in mente perchè di ambientazione simile): "La scuola" del 1995, diretto da Daniele Luchetti.
Ricordo che, quando lo vidi al cinema, una parte parte dei presenti in sala si scompisciava dalle risate; mentre gli altri rimanevano impassibili come statue e lanciavano all'intorno occhiate perplesse,scettiche ed interrogative, come se stessero assistendo a una prima di Jonesco.
Nella prima categoria ho identificato parecchi insegnanti: in realtà credo che quelli che ridevano fossero tutti insegnanti!
Perchè la scuola è davvero spesso un "teatro dell'assurdo"come quello del film di Luchetti, che solo chi ci vive dentro può capire.
Lalla: ricambio l'abbraccio
Scritto da: ilva | 13/11/2009 a 16:32
Si astenga da questo commento chi non ha visto Bianca, perchè farò ci sarà uno spoiler (cioè rivelerò una cosa della trama che non si dovrebbe raccontare...o almeno io detesto farlo a chi ancora non ha letto il libro o visto il film e vorrebbe scoprire da solo il finale senza che qualcuno gli rovini la sorpresa).
Comunque, premesso questo: siete proprio convinti che Michele sia per davvero l'assassino?
Scritto da: luciano / idefix | 13/11/2009 a 16:55
Un cult. Visto e rivisto.
Scritto da: Lucien | 13/11/2009 a 16:56
Risposta alla domanda-spoiler di Luciano: non so, forse dovrei rivederlo. All'epoca non ebbi dubbi, ma tu ora li sollevi e mi fai venire voglia di rivederlo.
Scritto da: carloesse | 13/11/2009 a 17:59
Ilva hai visto "La seconda volta"? Opera prima di Calopresti con Moretti protagonista e sceneggiatore. Un altro gran bel film.
Comunque, secondo me, Bianca non è il miglior film di Moretti, anche se a me piace tantissimo.
Trovo migliori i suoi film più recenti.
Scritto da: Alessandra | 13/11/2009 a 18:56
Alessandra: no, non l'ho visto. Voi piuttosto, non ditemi che vi è piaciuto "Il caimano"!!!
Mi ha lasciato un buon ricordo "Il portaborse" ...peccato che Moretti ci reciti, ma non ne sia il regista!
Insomma, ho una pessima memoria, ma non mi viene in mente un film di Moretti che mi abbia esaltato...forse "La messa è finita".
Scritto da: ilva | 13/11/2009 a 19:15
luciano,
forse lo è oppure no ma non credo che sia molto importante.
a me bianca è piaciuto molto a tratti e poco nel complesso. un modo piuttosto balordo per esprimere che bianca, come gli altri film di moretti che ho visto, ha degli spunti grandiosi che sono più o meno quelli che ricordavi tu, ma nel complesso è una storia così così.
e questo secondo me è una costante dei film di nanni moretti. ti ricordi il "dalema di' qualcosa di sinistra, dalema di' qualcosa..." ma magari ti scordi tutto il resto della storia.
quando poi ho voluto vedere la stanza del figlio, giudizio personale, ho pensato che l'argomento per moretti non era adatto, visto che la banalità si spreca, e questo proprio non me lo sarei aspettato, perchè di moretti si può dire tutto ma che sia banale...
Scritto da: marcob | 13/11/2009 a 19:33
Io il Caimano non l'ho visto. Il Portaborse mi è piaciuto tantissimo. Moretti quando fa la parte del cattivo incazzoso, o del depresso, è bravissimo. Infatti sia ne "la stanza del figlio" che in "Caos calmo" da il meglio di se' come attore. Come pure nel "Portaborse", appunto.
Scritto da: Alessandra | 13/11/2009 a 19:35
il caimano se lo poteva risparmiare
Scritto da: marcob | 13/11/2009 a 19:57
A me piace molto il monologo sulle scarpe. E anche il bellissimo ricordo della rivoluzione dei garofani.
Scritto da: Tic-talkischeap | 13/11/2009 a 21:22
E la scena con il professore di storia appoggiato al juke box che racconta di Gino Paoli? Per me è eccezionale, come tutto il film, del resto.
Di Nanni Moretti mi piace moltissimo anche il successivo "La messa è finita": penso la miglior figura di sacerdote rappresentata al cinema.
Sul fatto se Michele sia colpevole o meno: son lieto di non essere il solo ad essersi fatto questa domanda, Luciano. La mia risposta è che non credo lo sappia nemmeno Moretti: ovvero, probabilmente era sua intenzione lasciare la cosa in sospeso. Nella mia testa, comunque, il professore è innocente.
Scritto da: Verrocchio | 14/11/2009 a 13:00
Ricordo anche io di aver visto come primo film di Moretti BIANCA...Il fatto fu strano: entrai a film già iniziato e vidi l'inizio proprio dopo la fine del film. Così capii anche io che non era solo una commedia ma una tragedia grottesca. Mi piacque molto ed anche a me è rimasto impresso il monologo sulle scarpe...Devo dire che a prescindere dagli altri films di Nanni Moretti, questo non è assolutamente banale, se pensiamo che poi risale al 1983 se non sbaglio. Degli altri alcuni ne ho visti altri no, ma questo mi è davvero rimasto impresso nella memoria. Il Moretti politico è tutt'altro discorso e anche come personaggio pubblico può essere antipatico o simpatico, ma qui discuto solo della sua opera artistica.
Scritto da: Daniela Pinchera | 14/11/2009 a 13:01
Concordo con Offender, vedere Moretti fa andare in depressione..........
Scritto da: rozzoblog | 14/11/2009 a 17:08
Il caimano: io trovo politicamente lucidissima la scelta di Moretti di interpretare LUI Berlusconi, lui che non gli somiglia per nulla, senza ricorrere a un sosia, a uno "circa". Perchè facendo così (in quel finale desolante e, spero di no ma temo di sì, profetico) Moretti va al cuore della messa in scena di Berlusconi: non lo sberleffo sull'aspetto fisico e macchiettistico ma guardare "dentro". E Nanni è perfetto a cogliere la prepotenza di SB.
Scritto da: luciano / idefix | 15/11/2009 a 16:53
E' vero: è uno dei suoi film migliori. Di quando non si era ancora troppo montato la testa.
E il monologo con le piante?
Lo devo rivedere anch'io.
Grazie!
Scritto da: Artemisia | 15/11/2009 a 17:47
Bianca è straordinario nel panorama morettiano. Risulta alla fine il film più equilibrato e omogeneo che abbia fatto.
Tuttavia siete dei retrivi reazionari menscevichi nell'aver ignorato 'Sogni d'oro' e l'epopea del fornaio (o gelataio?) trotzista.
Palombella rossa mi è sempre piaciuto e colgo cose nuove ogni volta che lo vedo.
'La messa è finita' mi ha scioccato (all'epoca ero un ranocchio di acquasantiera) e lo vedo spesso volentieri col mio amico sacerdote.
Non ho mai visto 'Io sono un autarchico' ed ho difficoltà a reperirlo (ne ho visto una volta un pezzo a fuori orario alla fine degli anni '80).
Ma il Moretti più 'potente' è vero che anch'io l'ho visto da attore nel Portaborse e nella 'seconda volta'.
Il caimano a me è piaciuto anche se non è un'opera 'chiusa' o omogenea. Per quanto mi riguarda resta un work in progress eccessivamente inquinato dallo zeitgeist che lo circondava. Lo ritengo un'incompiuta, che spero presto tornerà ad essere al centro del lavoro di una sensibilità simile a quella di Moretti. ma più andiamo avanti, più è probabile che sarà una produzione straniera.
Sulla svolta intimista successiva, non mi pronuncio. E' un filone che a mio modo di vedere include caro Diario, la Stanza del figlio e Caos Calmo.
Vorrei tanto rivedere un Palombella rossa ri-attualizzato. Non mancherebbe il materiale.
Scritto da: EL_NINO | 16/11/2009 a 19:03
Risposta allo Spoiler. ATTENZIONE: il seguente testo contiene uno spoiler.
è la stessima cosa che ho pensato io. Non credo sia lui l'assassino: perché Bianca/Laura avrebbe dovuto mentire sul fatto d stare a letto, la sera dell'omicidio, con lui? eppoi il vicino, sin dalla seconda scena, lo si vede tranquillamente entrare in casa di altri. Lo si vede spiare la scena del bacio al tavolo. Lo si vede al tavolo con gli amici di Nanni proprio la sera in cui sono uccisi.
E la bambina della famiglia perfetta dei vicini? Quella bambina è viva? Sembrerebbe di sì, perché il commissario non ne sa nulla. Ma, in fondo, la scena finale della confessione avviene quella stessa mattima.
Eppoi lui non rileva alcun particolare sugli omicidi, se ne assume solo la colpa.
Per il resto, il buon cinema e la buona musica non sono né di destra né di sinistra, siate/siamo tutti più aperti. Perché una volta era più facile giudicare, tutti con un solo tipo di scarpe, ora è tutto più confuso.
Scritto da: Tommaso | 13/03/2010 a 20:16