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Lettura quotidiana della Bibbia

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10/11/2009

Commenti

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sulla questione ho ascoltato Paolo Ferrero, valdese. Molto buon senso e troppa signorilità.
A me sembra ancora più scandaloso che non venga ascoltata la vera minoranza: cioè coloro che non hanno un dio da rappresentare simbolicamente e vorrebbero non essere stretti nei simboli altrui.
Sull'ultima parte del tuo ragionamento: mi urta un po' l'uso in senso spregiativo della parola "pagano".
e mi rifiuto di cedere questa qualifica ai cattolici!
marina

Distinguerei alcuni aspetti.
1) Gli aspetti pagani all'interno del cattolicesimo, che lo portano spesso lontano dalla Bibbia, dal Dio ebraico e cristiano. E questi aspetti non mi stancherò mai di criticarli: dal culto dei santi, della Madonna, delle reliquie, dei miracoli, della Sindone, delle immagini, delle statue eccetera eccetera.
2) Certo neopaganesimo intellettuale (da Goethe al filosofo Salvatore Natoli) fatto soprattutto in rifiuto dei lati deteriori (e ce ne sono tanti) delle chiese cristiane. Per questi (che non condivido) posso avere simpatia e interesse.
3) Il paganesimo orrendo che gravita attorno al nazismo. Rifiutando e combattendo alcuni punti cardine del cristianesimo, cioè l'uguaglianza di TUTTI gli esseri umani, il sovvertimento compiuto da Gesù delle gerarchie, la giustizia, la compassione, l'amore divino. Tutte cose che (per il paganesimo nazista e paranazista) sono abominevoli bestemmie contro la Natura e contro la Forza, contro la Potenza e contro il Destino, contro gli Dei e contro la Razza, contro il Potere e contro l'Eroe.

Eh i legisti una cosa sola fanno, cavalcano i sentimenti della gente, si anch'io ho provato pena a vederli difensori del crocifisso.
Pero' penso che l'Italia sia un paese cattolico, quindi una decisione di togliere il crocefisso dalle scuole, insomma, sta frase l'ho scritta e canellata mille volte per non offenderti, ma chissenefrega di cosa ne pensano i protestanti. In verita' hai un buon punto sul soprammobile della nonna, ma in fondo anch'io forse preferisco lasciarlo dove si trova. pur non essendo cattolico. senza entrare in discussioni troppo intricate quali l'utilita'/inutilità dei simboli esposti in pubblico.

Eh i legisti una cosa sola fanno, cavalcano i sentimenti della gente, si anch'io ho provato pena a vederli difensori del crocifisso.
Pero' penso che l'Italia sia un paese cattolico, quindi una decisione di togliere il crocefisso dalle scuole, insomma, sta frase l'ho scritta e canellata mille volte per non offenderti, ma chissenefrega di cosa ne pensano i protestanti. In verita' hai un buon punto sul soprammobile della nonna, ma in fondo anch'io forse preferisco lasciarlo dove si trova. pur non essendo cattolico. senza entrare in discussioni troppo intricate quali l'utilita'/inutilità dei simboli esposti in pubblico.

Ben detto! Io sono atea e non mi dà fastidio il crocifisso. Lo vedo come un reperto storico.
Però quanti cattolici ipocriti ci sono!

Mi sono permesso di riprendere questo articolo e pubblicarlo nel blog della nostra comunità valdese di biella. Grazie

Claudio: grazie a te. E poi, quando le idee circolano, va bene per tutti: nessuno ha l'esclusiva di una frase o di un articolo. Non è mica la formula della Coca-cola!
Giorgio: l'Italia NON è un paese cattolico. Casomai è un paese in cui la maggioranza dei suoi cittadini si dichiara tale. E poi sarebbe il caso che i cattolici non usassero la propria appartenenza religiosa come una clava per darla in testa alle minoranze: la salute di un paese, di una comunità si misura anche (e forse soprattutto) da come vengono trattate le minoranze.

Be' se vuoi porre il discorso del crocifisso sul piano del rispetto per le minoranze, per me va bene. Ma sono d'accordo con chi gli esponenti del PD the dicono che non fa male a nessuno. Intere generazioni di Italiani sono andati a scuole in aule con il crocifisso e credo che pochi ne siano usciti traumatizzati. Per me si tratta anche di non cadere nell'integraliosmo laico, che come peggiore cpnseguenza ha quella di portare avanti battaglie di poco valore e perdere invece battaglie fondamentali...
Non credo che le minoranze in Italia siano bistrattate e se mi dici che l'IMPOSIZIONE del crocifisso nelle scuole e' una mancanza di rispetto, be' non so se ci credi davvero.
devo dirlo? il paragone tra crocifisso e croce vuota che hai fatto, lo trovo disgustoso. Mai paragonare due credi e sottolineare la superiorita' del proprio.

Giorgio: rileggo e ricopio ciò che avevo scritto e che tu hai trovato "disgustoso".
Avevo scritto:
"il crocifisso è il simbolo dei cattolici (chiesa legata a una concezione punitiva, sofferente e pagana della fede). Mentre per i protestanti, il simbolo è la croce vuota: segno della resurrezione di Gesù: messaggio di gioia e promessa di vita eterna per tutti gli uomini e tutte le donne.
La differenza (anche nei simboli) non è di poco conto"
Cosa ci sia di disgustoso non lo capisco.
Ribadisco ciò che penso e ciò in cui credo: il Cristo sofferente ci accompagna e ci può confortare nel dolore (che è, purtroppo, una parte inscindibile dell'esperienza terrena). Ma respingo del tutto l'idea (che appartiene a certo cattolicesimo catacombale) del dolore e della sofferenza come via privilegiata per abbracciare Dio. Questa concezione (invece di annunciare la Buona Novella gioiosa della Resurrezione) porta al culto lugubre alle ossa dei santi e alle clavicole dei martiri, alla Sindone, alle penitenza, alle lacrime di Maria Vergine, alla Quaresima, alle genuflessioni, alle confessioni fatte al prete. A tutto un armamentario non di liberazione ma di oppressione.
In questo quadro, il crocifisso è stato (del tutto impropriamente) usato e imposto come strumento di indottrinamento, di potere e di assoggettamento.
(Idem, purtroppo, per la croce. Che anche i protestanti (nessuno ha l'esclusiva del "male") usarono troppo spesso per opprimere: le donne, i neri, i "selvaggi", gli eretici, i diversi, gli adulteri...)


E' disgustoso dire che la chiesa cattolica sia legata a una concezione punitiva, sofferente e pagana della fede mentre i protestanti portino un messaggio di gioia e promessa di vita eterna per tutti gli uomini e tutte le donne.
Il giudizio e' talmente parziale che tu stesso fai ammenda dicendo che l'idea del dolore e della sofferenza come via privilegiata per abbracciare Dio appartiene solo a un certo cattolicesimo catacombale (non a tutta la chiesa cattolica). Ma per me e' disgustoso paragonare due credi evidenziando la positivita' del prorio e le ombre del vicino.

Dici molto bene che il Cristo sofferente ci accompagna e ci può confortare nel dolore. E so che sei intelligente e molto per bene. Per questo ogni tanto mi permetto di farti notare quando sei un po' sopra le righe !!!!

Per dirne solo una: hai presente il paganissimo culto a padre Pio? Le sue blasfeme stimmate? Il modo truffaldino in cui se le procurava tramite l'acido fenico che si comprava fuori dal convento? Conosci la relazione medica che fece su Francesco Forgione (più noto come padre Pio da Petrelcina) padre Agostino Gemelli (sì, proprio lui il fondatore del Policlinico Universitario di Roma...cattolico e insospettabile di essere antivaticano)? Conosci la vicenda (esemplare nella sua negatività) della vita e della esaltazione di padre Pio? Il modo in cui Giovanni XXIII e Paolo VI (rendendosi conto della sua pericolosità e ambiguità) cercarono di tenerlo ai margini, ma fu inutile perchè la spinta pagan-popolare (alimentata per secoli dalle gerarchie ecclesiastiche cattoliche) fu tale che il risultato è sotto gli occhi di tutti: come risulta da un allucinante sondaggio di Famiglia Cristiana gli italiani pregano padre Pio e non Gesù Cristo. Se non è idolatria pagana questa, trovami tu un'altra definizione.

Dici bene, l'unico versetto che conosco a memoria dei Vangeli e' Matteo 4,10 "Ma Gesù gli rispose: «Vattene, satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo
e a lui solo rendi culto»".
E ho usato in passto questa saggezza per illuminare alcuni amici...
Ma il tuo post non c'entra nulla con quello ceh si diceva sul crocefisso. E peraltro dici bene che due Papi cercarono di arginare la spinta pagan-popolare. Allora qual e' il tuo punto? E di cosa stai parlando? di paragoni tra simboli? O di fedeli (gli italiani che pregano parde Pio)?

Capita spesso che la discussione, partita dal tema di un post, si evolva in una direzione almeno in parte differente.
Adesso francamente non ricordo come siamo finiti a parlare del lato pagano (per me particolarmente inquietante) della chiesa cattolica. Ma già che ci siamo non mi tiro certo indietro. Il punto è questo: il cattolicesimo pop (lascio stare i suoi aspetti più alti...cito come esempi Hans Kung, il cardinal Martini, don Ciotti, tanti bravissimi preti di strada) è inzuppato di elementi idolatrici. E alle gerarchie vaticane fa comodissimo che le "masse" continuino ad abbeverarsi in questi culti (dai santini alle statue, dalle reliquie alle immaginette e così avanti). Comodo soprattutto per due motivi:
1) perchè questo commercio procura un sacco (ma proprio un sacco enorme) di soldi,
2) perchè questa idolatria è sempre stata utile a tenere sotto controllo le coscienze.

Questa volta (dico questa perchè sul post in cui abbiamo cominciato a disquisire sui Vangeli, ho espresso il mio scetticismo su quanto dici)sono d'accordo. Salvo per quanto riguarda Padre Pio, sul quale non sono sufficientemente documentata.
Sono propensa a credere alle sue stimmate, come ritengo possibili le guarigioni miracolose a Lourdes o altrove, spiegabili entrambe con qualche strano "chimismo" che si può sprigionare nel nostro cervello che ANCORA conosciamo assai poco.

Su padre Pio, c'è un ottimo saggio di Sergio Luzzatto (storico torinese) pubblicato due anni fa da Einaudi.

Oh, leggetevi la sentenza della Corte (sul mio sito ho tentato una traduzione e sintesi dal francese) e soprattutto leggete la linea di difesa ipocrita del Governo. Che dice "massì, in fondo quello non è nemmeno più un simbolo religioso".
E addirittura "nessuna disposizione vieta agli insegnanti di affiggere in aula simboli di confessioni diverse". Si, provateci, ed in dieci minuti avrete addosso la clericaglia e la bigottaglia e la legaglia pronta a mettervi sul rogo...

C'è qualche cosa che per me, che non appartengo a nessuna fede, sempre mi stride: è il bisogno che hanno tutti i credenti di confrontare la propria fede con quella altrui per mettere in luce il proprio positivo e l'altrui negativo.
Ci cadono tutti, per quanto aperti, ragionevoli, democratici siano.
Mi chiedo, fuor di retorica, perché questo accada.
per me tutte le fedi si equivalgono nel sentimento che le ispira: l'umanissimo bisogno di consolazione. Poi i loro sacerdoti lo hanno usato in modi diversi: qui e solo qui intervengono le differenze. ma allora bisognerebbe sempre specificare che si sta parlando di gerarchie e non di fedi.
marina, perplessa

Direi che i motivi sono tanti. Per me, vale soprattutto
il bisogno di confrontarmi con gli altri. Sia per provare a porgere i semi della parola di Dio, sia per mettere alla prova della critica la mia fede e le sue argomentazioni, sia perchè sono sempre "curioso" di sentire le idee e le esperienze del mio prossimo.

Premettendo che sono pagano, vorrei solo dire:

1) il Crocefisso per i cattolici, anche se molti di loro non lo sanno, è un simbolo felice e non triste o, addirittura, come leggo nell'articolo "simbolo dei cattolici (chiesa legata a una concezione punitiva, sofferente e pagana della fede)." Perchè è un simbolo felice? perchè Gesù viene sulla terra e si sacrifica per poter aprire le porte del Paradiso rimaste sino ad allora chiuse. In questo modo gli inferi vengono svuotati delle anime che fino ad allora non avevano avuto la possibilità di conoscere il Paradiso e la gloria di Dio. Quindi è un chiaro simbolo di vittoria, di luce e di speranza, di felicità. Perchè da quel momento tutti possono aspirare al Paradiso, in quanto Gesù (il bene) ha vinto Satana (il male). Ed ecco spiegato anche perchè negli esorcismi gli impossessati non resistono alla visione della Croce.

2) Oggi l'Italia, che ha una storia nazionale al quanto breve e per niente compatta e condivisa, vede nella Croce il suo punto di riferimento, il suo simbolo di Unità di popolo e tradizione, più di quanto non lo rappresenti (e in realtà lo rappresenta quasi per niente) la stessa bandiera italiana nel suo tricolore.

Ancora sul crocifisso tra pagani padani asterix mosci pd vescovi urlanti e giovanna la nonna del cor.. Amazing :)

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