Sono convinto che la gran parte del gruppo dirigente nazionale del centro-sinistra-centro italiano sia (esistono alcune eccezioni) disastrosa:
in questi quindici anni ha consegnato l’Italia a Berlusconi e alla destra leghista. E allora chi in quel periodo ha teorizzato sciaguratamente di turbocapitalismo, terza via, efficientismo, “viva il mercato”, Bicamerale, “Mediaset ricchezza dell'intero paese” (fu il genio D'Alema a dirlo) e mille e mille altre ne ha combinate, dovrebbe finalmente ritirarsi a vita privata.
Franceschini e Bersani: adesso dite che fu un gravissimo errore non fare una legge sul conflitto di interessi? Bravi, avete ragione, lo sapevamo anche noi cittadini normali. Però, scusate: voi dove eravate in questi anni? Cosa facevate? I bidelli in una media? Operai alla Fiat? Farmacisti in provincia? Autisti dell'autobus? Precari al call-center? Cardiochirurghi negli Usa? O eravate ministri e dirigevate il centro-sinistra-centro? Perchè, vedete, se la risposta giusta è l’ultima, dovreste trarne una conclusione molto semplice: non sussurrare "orpo...è stato un errore" ma ammettere a gran voce "HO sbagliato di nuovo", trarne le conclusioni e dunque farvi da parte. O no?
In questi giorni (basta parlare con le persone "normali" nelle scuole, sui treni, in tram, negli ospedali, sui luoghi di lavoro, in coda agli sportelli, ovunque) si respirano malcontento, sfiducia, rabbia, rassegnazione.
Eppure davanti alla sinistra, a una sinistra degna di questo nome, esistono territori enormi per una sua riscossa: giustizia, uguaglianza, critica profonda al capitalismo selvaggio e all'idolatria del Prodotto Interno Lordo, diritti individuali, laicità autentica, rafforzamento della scuola pubblica, lotta serrata alla criminalità organizzata, tutela del territorio, energie pulite e rinnovabili, politica rigorosa e accogliente dell'immigrazione, rilancio dei temi europei, ripristino forte di un'etica pubblica (perduta in questi ultimi vent'anni), riequilibrio del sistema televisivo e del mercato pubblicitario, fine della lottizzazione nelle università negli ospedali nelle aziende sanitarie, riforma della giustizia verso uma maggiore rapidità del processi, fisco meno ottuso tassazione progressiva e lotta serrata all'evasione fiscale, Parlamento più agile, reintroduzione della preferenza o del collegio uninominale.
E invece, davanti all' sfacelo politico e morale del del berlusconismo, cosa dicono i capi del PD?
"Non possiamo mica chiedere le sue dimissioni. Che continui pure a governare"
E domani, proverò a dire uno dei motivi del disastro dell'attuale sinistra italiana:
quelli che, sciaguratamente, sono stati tenuti ai margini.
Lasciando alla guida ex-comunisti ed ex-democristiani.
Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti noi.
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