Il primo congresso della mia vita l'ho vissuto nel 1974, avevo vent'anni ed ero iscritto alla Federazione Giovanile Socialista.
Poi ho partecipato, come iscritto o come dirigente, a congressi (sezionali, provinciali, regionali o nazionali) del PSI, della CGIL, della UIL, Alleanza Democratica e dei DS.
A volte sono stati infuocati, ho visto scazzottate e liti furibonde, giacche strappate nel tentativo di fermare qualcuno che stava per avventarsi addosso a qualcun altro, riunioni finite alle cinque di mattina, persone che piangevano, ho assistito a immondi tradimenti dell'ultimo minuto, mi è capitato di vincere e di perdere, quando ho parlato sono stato applaudito e talvolta fischiato, mi sono infuriato quando nel PSI craxiano io stavo con la sinistra di Riccardo Lombardi ma arrivavano a votare i clientes (quelli dalle tessere pagate dai capi-clan legati a Bettino e ai suoi cacicchi) e noi militanti autentici li riconoscevamo al volo perchè nessuno li aveva mai visti prima e comparivano solo al momento del voto ed entravano timidamente in sezione e ci davano del "lei" e dicevano "buonasera, mi manda per votare l'avvocato T." e allora la nostra rabbia esplodeva,
Insomma, di congressi me ne intendo.
Ma come questo che sta vivendo il Partito Democratico ne ho visti pochi.
Un regolamento burocratico, rigido, che ingabbia il dibattito e la partecipazione.
Prendiamo la sezione-circolo di Opicina-Altipiano Est di Trieste, svoltosi venerdì.
Inizio previsto alle 18.
Voto dalle 19.30 alle 21.
Presenti: una quarantina di iscritti.
Adempimenti burocratici, presentazione delle mozioni e dibattito: tra le diciotto e le diciannove e trenta.
Si comincia con il normale ritardo, poi le formalità (chi sta alla presidenza, chi fa parte del seggio elettorale).
Poi si illustrano le tre mozioni (Bersani, Franceschini, Marino): con tre interventi più o meno intercambiabili, tutti e tre per un partito migliore, laico, bravo, moderno, che sia diverso dalla destra e renda più giusta l'Italia.
Restano cinque minuti cinque per il dibattito.
Iscritti a parlare?
Due.
Tra l'altro, due Luciani.
Quello che mi precede è velocissimo e chiede: "come mai la sezione non si riunisce mai? Però adesso l'ho capito. Nucleare: Marino è contrario, ma gli altri due? Testamento biologico: Marino è chiaramente a favore, ma gli altri due?"
Poi parlo io: "
Io non so se Ignazio Marino sarà un bravo segretario del Partito Democratico. Ma so con certezza che non ha fatto parte di quel gruppo dirigente che ha consegnato l'Italia a Berlusconi.
L'Italia ora è devastata nell'etica, economia, cultura, istituzioni, diritti. Ma davanti alla sinistra esistono immense praterie per l'oggi e per il futuro: welfare, diritti civili, energie pulite, immigrazione accogliente e intelligente, scuola e ricerca, informazione, sanità...
Però ci vuole una politica forte, chiara, onesta, aperta ai cittadini.
E noi cosa abbiamo?
Il disastroso gruppo dirigente che, fatti salvi Prodi e pochissime altre eccezioni, ha consegnato l'Italia a Berlusconi e a questa destraccia.
Il gruppo dirigente che, da segretari o vice, ministri o vice, DC, PCI, PDS, DS, Margherita, Popolari, ci ha condotti in questo disastro.
Il gruppo dirigente che non è stato capace di fare una legge sul conflitto di interessi.
Il barone di Munchausen era cascato in un pantano e cercava di tirarsi su per i capelli. Ovviamente non è possibile.
E' possibile che ci tirino fuori dai guai gli stessi che ci hanno infilati nei guai?
E poi...ricordate l'amarezza e la rabbia che provammo quando Berlusconi rifiutò i confronti con Rutelli e Veltroni? Ricordate quanto ci parve ingiusto e scorretto, arrogante e prepotente, quel suo NO?
Ebbene, adesso Franceschini e Bersani si rifiutano di fare un confronto con Marino.
Vi pare bello?"
Finito il dibattito, perchè nessun altro è iscritto a parlare e perchè sono le 19.30.
Si vota.
E' una sezione storicamente PCI-PDS-DS.
Bersani: 20 voti,
Franceschini 8,
Marino 9.
Il nuovo era Marino.
Oggi in sezione ne ho dato atto ai rappresentanti della sua mozione - c'era pure il Giorgio Rossetti.
Io, senza particolare entusiasmo, stavo col Bersani.
Che ha Monfalcone ha vinto.
Scritto da: Tic-talkischeap | 27/09/2009 a 19:25
Marino passa solo per il nuovo, senza un giudizio di merito. é un nuovo utile o inutile? Una risposta la dà l'anonimo di sopra" senza particolare entusiasmo, stavo con Bersani, che a Monfalcone ha vinto". Appunto ci serve un nuovo che dia entusiasmo e una prospettiva che ci porti fuori da questo pantano. Con queste premesse non sarà Bersani, ma Marino, e chi vorrà lavorare per il miglioramento, a farlo. Non certo chi starà impassibile a vedere sgretolarsi un'intera area progressista.
Scritto da: Aureo Muzzi | 28/09/2009 a 08:53
Aureo: Tic (che tu, non conoscendolo, definisci "anonimo") è un bravo e pungentissimo blogger. Che anni fa è stato assessore alla cultura al Comune di Monfalcone.
Su Marino: il PD così com'è mi pare inadeguato alle drammatiche sfide dell'Italia attuale. Ignazio Marino e il suo programma radicalmente differente potrebbero dare una svolta vera.
Scritto da: luciano / idefix | 28/09/2009 a 09:59
Che Marino fosse l'unica svolta vera ne sono convinto anch'io.
Da come si sono messe le cose non mi pare abbia chances.
Per questo le vicende interne di questo partito mi lasciano sempre più tiepido. Alla fine mi troverò costretto a votarlo, come sempre, considerandolo il "male minore", ma con tanta voglia di votare scheda bianca, alla Saramago (v. il suo 'Saggio sulla lucidità' che è il seguito di 'Cecità')
Scritto da: carloesse | 28/09/2009 a 11:44
Confermo, ho visto il blog: bravo tic, pungi.
Scritto da: Aureo Muzzi | 28/09/2009 a 12:11
Finora, il cogresso è stato "interno" al PD: hanno votato i soli iscritti. E nemmeno tutti. Il numero è nebuloso, visto che tutti citano solo le percentuali e non i voti effettivi. Si tratta di 200.000? Le primarie del 25 ottobre aspirano a una partecipazione ben più alta, un paio di milioni. E allora il dato "interno" potrebbe venir stravolto.
Scritto da: luciano / idefix | 28/09/2009 a 12:22
Speriamo che il voto attuale di conservazione venga stravolto! Temo però che la crisi interna del PD nia ancora molto chiara e qualcuno creda ancora che si voti per il segretario e non per un cambiamento più profondo, per rilanciare un partito che sappia capire la società attuale e non viva solo di nostalgie.
Scritto da: Baldo | 28/09/2009 a 17:06
Porto l'esperienza del mio circolo (Portogruaro):
iscritti 96
votanti 85
Risultati:
Bersani 36
Franceschini 28
Marino 19
Non male! Considerato che le primarie saranno aperte a tutti, Marino non lo vedo così fuori dai giochi. Se ci scappa pure il confronto con gli altri due, poi...
Scritto da: Verrocchio | 29/09/2009 a 15:47
Concordo. Oggi Marino dovrebbe essere a Ballarò.
mi sa che, dopo un paio di anni, darò un'occhiata alla trasmissione di Floris.
Scritto da: luciano / idefix | 29/09/2009 a 19:01
In questi giorni si è molto parlato di scudo fiscale. La condanna del PD è stata unanime, a parole.
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2344728
Scritto da: offender | 30/09/2009 a 22:49
Preciso che c'è qualche errore nei calcoli riportati nell'articolo. Il PD avrebbe dovuto essere presente al 97% per battere la maggioranza. Ma tant'è...
Scritto da: offender | 30/09/2009 a 22:54
I parlamentari li abbiamo eletti proprio per stare in Parlamento.
Scritto da: luciano / idefix | 01/10/2009 a 09:33
Bravo Luciano e grazie per questo resoconto. Mi sento molto in colpa per non aver potuto partecipare all'assemblea del mio circolo perche' ero in Aspromonte. Ci e' andato mio marito e la cosa e' stata ancora piu' deprimente della tua. Ore 15 apertura seggio, ore 22 chiusura. Niente presentazione, niente dibattito. Che tristezza!
Sono convinta pero' che alle primarie ci saranno sorprese.
Scritto da: Artemisia | 06/10/2009 a 14:37
Per Critica Liberale (versione cartacea) farò un articolo sulla sezione e il congresso. Omettendone (per rispetto al nome storico della sezione e ad alcuni vecchi compagni e compagne) il nome.
Scritto da: luciano / idefix | 06/10/2009 a 15:40