Li ho scoperti per caso.
Arrivano dal Mali e sono tostissimi.
Avete presente quei disegni che, se li guardate in un modo, vedete una cosa?
Ma, se appena appena spostate la profondità visiva, viene fuori un'altra immagine? E pian piano vi abituate a farle convivere entrambe?
Ecco, i Tinariwen sono così.
Io e Tatjana abbiamo cominciato ad ascoltarli:
lei s'è messa a ballare sui ritmi desertici dell'Africa del Nord, mentre io seguivo le sonorità rock-blues delle splendide chitarre elettriche.
Ma ben presto ce ne siamo resi conto: sia a lei che a me mancava l'elemento catturato dall'altro. Allora l'abbiamo messo in comune e così i Tinariwen sono diventati nostri per davvero.
E abbiamo capito perchè sono amati (tra i tanti) da Robert Plant (ex-Led Zeppelin) e da Peter Gabriel (ex Genesis), ma anche perchè non sfondano a livello commerciale (perchè non concedono nulla di nulla al facile terzomondismo).
Provate ad andare su Youtube e date un'occhiata a qualche spezzone di concerto: questa gente fiera e vestita da tuareg, con chitarre elettriche e tamburi, sui palchi d'Africa o di mezza Europa, a suonare e cantare, non è roba che passa Mediaset.
(Sul loro sito inglese, due cd...uno con allegato dvd...più spese di spedizione...arrivati in cinque giorni: 21 euro).
Li ho scoperti da poco e meritano. Riescono a combinare i due elementi (blues e deserto africano) in modo sorprendente.
Scritto da: Lucien | 20/08/2009 a 09:23
Anche a te piacciono?
Ma mi par di ricordare che l'avevo già notato con piacere sul tuo blog.
(E mi fa ridere che ci chiamiamo tutti e due...più o meno...Luciano)
Scritto da: luciano / idefix | 20/08/2009 a 09:29
Li ho visti due anni fa (tra l'altro avevano come supporter il bravissimo Piers Faccini) e mi hanno massacrato i cabasisi per quasi due ore. Volevo andarmene, ma alla mia compagna piacevano da pazzi e me li sono dovuti sorbire fino al bis. Mai più nella vita.
Scritto da: gcanc | 20/08/2009 a 10:05
A te no, alla tua compagna sì: uno a uno.
Scritto da: luciano / idefix | 20/08/2009 a 10:15
c'è una persona, Rosalba Calabretta, che si è appena trasferita nel Mali
da Roma
.
Sito Web
;
http://kreb.blog.kataweb.it-
E' anche su Facebook
-
Fa cose interessanti...
Scritto da: P@ola | 20/08/2009 a 10:22
http://kreb.blog.kataweb.it/2009/07/08/addio-ma-solo-per-un-po
Scritto da: P@ola | 20/08/2009 a 10:25
Sì, a lei piace Alì Farka Touré, Rokia Traoré (questa piace anche a me e l'ho anche conosciuta personalmente), Habib Koité, la tradizione Griot, i suonatori di kora. Io sono piuttosto freddo rispetto a questa Africa mandinga, preferisco il Sudafrica e molto di più la tradizione indiana.
Scritto da: gcanc | 20/08/2009 a 10:33
Dico qualcosa sui miei gusti: io sono lontanissimo dal terzomondismo in quanto terzomodismo, dall'esotismo in quanto esotismo. Non amo per nulla il mito dell'esotico PERCHE' viene da lontano. E' un'estetica che non mi appartiene per nulla. (D'altro canto, non mi appartiene nemmeno l'estetica opposta e complementare: "bello perchè del cortile mio"). Capisco che i Tinariwen possano non piacere per nulla e risultare molesti. D'altro canto, io trovo pesantissimo Bach e Beethoven non mi "prende", mentre Mozart mi entusiasma. I Tinariwen mi hanno convinto immediatamente perchè hanno delle sonorità e degli echi che mi toccano e mi affascinano, che mi fanno muovere il corpo e la mente. Tutto qua. Varie altre musiche (arrivino da lontano o da vicino) non mi comunicano queste good vibrations.
Scritto da: luciano / idefix | 20/08/2009 a 10:48
Cosa ci tocca della musica è abbastanza misterioso, non ha a che fare solo con istruzione e cultura, infanzia ed esperienza, è molto più sottile. Qualche spiegazione la fornisce Oliver Sacks in Musicofilia, ma non è una parola definitiva, anche se molto stimolante.
Scritto da: gcanc | 20/08/2009 a 11:22
Mai sentiti, ma provo ad ascoltarli. Io non ho pregiudizi musicali, pur preferendo alcuni generi ad altri. Ad esempio, non sono un'appassionata di rock metallico, ma ci sono alcuni pezzi che mi piacciono moltissimo.
La classica non la trovo tutta bella: Wagner mi irrita, mentre Mozart lo adoro.
Scritto da: Alessandra | 20/08/2009 a 11:53
Alla fin fine, in ultima analisi, tirate tutte le somme, io adotto il criterio del rozzo e pragmatico tirapiedi di Swann nel FANTASMA DEL PALCOSCENICO di Brian De Palma: "O ti piace o non ti piace".
Scritto da: luciano / idefix | 20/08/2009 a 11:56
Ecco, finalmente gcanc ami un libro che piace pure a me, anche se io sono una amusic e non dovrei capirci granchè...Oliver Sacks in Musicofilia
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Sono arrivata in Romania e siamo a Bălan - nel distretto di Harghita, Transilvania.
Sono ospite di amici...è "strano" ma anche " "bello"...però la Transilvania di notte brrrrrr
salutoni a tutti-e
Scritto da: P@ola | 20/08/2009 a 12:28
esulto!
Scritto da: gcanc | 20/08/2009 a 12:34
Io li amo tantissimo.
Amassakoul l'ho comprato qualche anno fa, dopo un entusiastica recensione di Cilìa sul Mucchio.
Li ho pure avuti in concerto a Monfalcone, quando ancora facevo l'assessore.
E non ti ricordano un pochino i Grateful Dead? Eh?
Scritto da: Tic-talkischeap | 20/08/2009 a 21:59
Dato che sono un neofita, a Mnfalcone li ho persi e me ne dolgo con un mea culpa e un bravo a Tic.
Grateful Dead? Forse sì: un certo aspetto ipnotico comune c'è, anche se nei Tinariwen la matrice non è lisergica.
Stasera li ho fatti ascoltare a mia figlia, che non era entusiasta. Ma a lei non piace molto la musica blues, la musica assai chitarristica, il free (lo sto vedendo sempre più man mano che andiamo a concerti assieme o che le faccio sentire dischi). Ad esempio, di Young l'anno scorso a Verona non l'ha convinta per nulla l'aspetto di esasperazione chitaristica, nè di Winwood a Udine le parti jazzistiche o di Fogerty gli squarci più elettrici e da jam-session. A Francesca piace molto la forma "canzone" (in senso ampio), che può andare da Springsteen a Ligabue.
Scritto da: luciano / idefix | 20/08/2009 a 23:15
in tema di contaminazioni consiglio di ascoltare "Inspiration Information" di Mulatu Astatke e gli Heliocentrics
Scritto da: Manfredi | 20/08/2009 a 23:28
Dopo vado a curiosare.
Grazie del consiglio.
Scritto da: luciano / idefix | 21/08/2009 a 08:46
Luciano, ieri li ho ascoltati. Non mi hanno entusiasmato, a dire il vero. Io amo il blues, ma quello contaminato che propone questo gruppo non mi convince. De gustibus...
Scritto da: Alessandra | 21/08/2009 a 09:20