Qui in vacanza sulle Langhe andiamo a dormire tardi, più tardi del solito. Di giorno girovaghiamo tra un paese e l'altro, su e giù per le colline e lungo le valli.
Così il tempo per leggere è poco.
A letto, apro il volume che (oltre alla Bibbia) mi sono portato dietro da Trieste: tutti i racconti di M. R. James.
Studioso inglese nato il 1º agosto 1862 e morto il 12 giugno 1936, scrisse una trentina di storie fantastiche, ambientate nella tranquilla e sonnacchiosa Inghilterra, tra polverose biblioteche, vecchi manieri, ville nobiliari e pacifiche cittadine.
I protagonisti sono in genere uomini grigi e colti, bibliotecari, studiosi, collezionisti.
Lo stile della narrativa jamesiana è pacato, solido, affidabile come un mobile antico e ben conservato.
I "mostri" ci attendono nei luoghi, fisici e mentali, più imprevedibili.
Prendo a esempio le dieci paginette di "Mezzatinta": un piccolo quadro con una scena notturna, una grande casa illuminata dalla luna, il giardino vuoto. Ma ogni volta che lo si guarda li quadro (disegnato a mezzatinta) presenta un elemento nuovo: una figura che compare nel prato, una finestra si apre, la figura si avvicina alla porta...
Un forte senso di minaccia per gli abitanti della casa.
Il possessore del quadro se ne rende conto e vorrebbe intervenire.
Ma come fare?
Un racconto bellissimo e inquietante, straordinariamente cinematografico.
Che resta annidato per anni (io l'ho letto per la prima volta non so quando, in non so quale antologia) nella mente di chi ha visto/letto quel dipinto.
E tutta la narrativa di M. R. James è così: nessun effettacio, ma atmosfere suggestive e sinistre.
Questa tua descrizione mi ha catturarata!!! Appena avrò modo cercherò un libro di questo favoloso scrittore. E' proprio questo il genere che mi appassiona!!! GRAZIE per la ..dritta!!!!
Scritto da: Daniela Pinchera | 30/08/2009 a 11:46
Che io sappia, ci sono state solo due edizioni italiane complete : Newton Compton e Bompiani (che riprende quella pubblicata da Theoria).
Più svariati racconti in numerosissime antologie collettive.
Scritto da: luciano / idefix | 30/08/2009 a 20:28
James, per il sottoscritto, è il maestro indiscusso della Ghost Story.
Forse il migliore in assoluto insieme a Blackwood e Le Fanu.
I suoi racconti sono piccoli capoavori di stile e inventiva gotica.
I miei preferiti sono:
- La stanza numero 13 ( tema poi abusato in tutte le salse...)
- Fischia e verrò da te ( molti anni fa non mi ha fatto dormire la notte)
- Il Conte Magnus ( horror allo stato puro).
Ottima lettura, Luciano.
Buone vacanze.
Scritto da: Eduardo | 01/09/2009 a 13:26