Il presidente dei senatori della Lega Federico Bricolo annuncia una proposta di legge costituzionale per inserire un comma nell'articolo 12 della Costituzione.
L'obiettivo?
Aggiungere al tricolore e all'inno di Mameli gli inni e le bandiere locali.
La domanda vera non riguarda tanto queste buffonate che nemmeno nei fumetti di Jacovitti o di Alan Ford.
La domanda di fondo è un'altra:
siamo ancora in tempo per fermare la demolizione della Repubblica italiana?
L'immagine che ho dell'Italia di questo periodo è questa: Un'automobile rubata da ladri espertissimi e data in mano a bambini senza patente col fine di distruggerla...
Scritto da: Jubal | 05/08/2009 a 17:16
Ma secondo te, i ladri espertissimi sapevano già prima di rubarla che erano assolutamente inetti alla guida?
Scritto da: marino | 05/08/2009 a 17:40
federico chiiiii?
Scritto da: gcanc | 05/08/2009 a 17:54
Sicuramente sì, è stato fatto tutto DELIBERATAMENTE.
Scritto da: Jubal | 05/08/2009 a 20:10
Luciano, la TUA domanda di fondo è
:
"siamo ancora in tempo per fermare la demolizione della Repubblica italiana?"
-
Ritorniamo ad un "vecchio" dibattito su queste pagine del tuo Blog...
.
Per me la domanda di fondo è invece
:
"c'è qualcuno interessato a difendere la Repubblica Italiana?
Se sì, cosa intende FARE ?"
...
Non venitemi a dire che "basta il pensiero, che già il rendersi conto del problema è sufficiente, ecc..."
.
NO, per me NON lo è.
Sufficiente, intendo.
...
Scritto da: P@ola | 06/08/2009 a 07:43
Federico Bricolo è il presidente dei senatori della Lega. L'avevo già sentito nominare un paio di volte, tempo fa, però di lui non so nulla. E non mi interessa nemmeno andar a cercare notizie: sapere che è parlamentare leghista è più che ampiamente sufficiente a definire sia l'uomo che il politico.
COSA FARE?
Intanto, farsi sentire, scrivere sui blog sui giornali sul Web e dove si può, parlarne con amici e conoscenti, investire del problema i nostri politici di riferimento (parlamentari e consiglieri circoscrizionali, comunali, provinciali, regionali). E poi cercare di fare in modo che tutti questi (e altri) rivoli facciano massa critica.
Scritto da: luciano / idefix | 06/08/2009 a 08:51
Si Luciano, massa critica. Ne serve una bella grossa, ma il problema è che gli italiani hanno bisogno di identificarsi in un leader per rendersi conto di poter fare massa critica. Gli italiani vogliono un trascinatore di folle, perché non hanno ben chiaro in mente cosa vuol dire essere cittadini, non sanno cosa sia la Costituzione e di conseguenza non sanno cosa sia la democrazia e cosa siano i diritti ed i doveri. Da un po' di tempo penso che nemmeno i cosiddetti "leader" dell'opposizione lo sappiano.
Questo paese deve toccare il fondo prima che qualcuno si dia una mosaa e reagisca. Mi duole dirlo, ma è così. E il fondo, secondo me, non lo abbiamo ancora toccato. Cosa può accadere di peggio? Una vera e propria scissione tra nord e sud.
Per rispondere alla tua domanda: no, non ci sono né tempo né persone giuste per fermare la distruzione del nostro paese, secondo me. Sarò pure disfattista e pessimista, ma io non vedo soluzioni.
Scritto da: Alessandra | 06/08/2009 a 09:41
Io oscillo tra pessimismo (sono secoli di storia italiana a rafforzare questo scetticismo) e ottimismo (a volte...Risorgimento, Resistenza, Ricostruzione...alcune minoranze sono riuscite a imporre alla massa la propria superiore visione del Paese)
Scritto da: luciano / idefix | 06/08/2009 a 10:05
...''alcune minoranze sono riuscite a imporre alla massa la propria superiore visione del paese.''
Si, come gia' camicie brune e camicie nere anche quelle verdi di oggi potrebbero far propria una frase del genere.E' un ragionamento che presuppone l'esistenza di una elite intellettuale che abbia poi anche la forza di imporre la loro (secondo loro) visione superiore alla massa dei pecoroni. Complimenti Luciano stai sfoderando slogan quasi evoliani.
Scritto da: Sergio | 06/08/2009 a 11:13
Sergio: non mi dirai che Il Risorgimento o la Resistenza o la Costituente repubblicana furono guidati dalla stragrande maggioranza del popolo italiano e non (come invece avvenne) da minoranze (più o meno numerose).
Scritto da: luciano / idefix | 06/08/2009 a 11:58
Sergio: penso che, al mondo, nessuno possa negare il FATTO che siano esistite ed esistano le cosiddette "elite intellettuali". E il ruolo da esse svolto nella storia politica e culturale dell'umanità.
Mi par difficile che qualcuno, al mondo, possa ritenere le "camicie nere, verdi oppure brune" "elite intellettuali" o "culturali".
Scritto da: luciano / idefix | 06/08/2009 a 12:08
Cio' che volevo sottolineare e' che spesso procedimenti e frasi ritenute odiosissime se dette dall'altro diventano giuste e giustificabili se dette da noi. L'idealogia comunque che sta dietro a frasi o concetti del genere e' tipicamente antidemocratica e calza benissimo le tesi appunto di un Evola non sicuro le tue...lapsus freudiano?
Scritto da: uno | 06/08/2009 a 12:14
io la vedo più o meno così.
parlare del tricolore o dell'unità della repubblica solo perchè un senatore della lega sfodera una battuta estiva mi sembra retorico e basta.
la lega una ventina d'anni fa nacque contro roma ladrona, contro un problema che c'era, di cui si parlava da anni e che nemmeno tangentopoli riusci a risolvere.
l'uso clientelare del potere e lo sperpero di denaro pubblico perpetrato per anni e che raggiunse l'apice col craxismo.
e in tanti credettero che in fin dei conti la lega non avesse torto.
le autonomie locali non sono un dramma per uno stato.
al limite, in uk sventolano le bandiere di galles inghilterra scozia e addirittura cornovaglia su tutti i palazzi pubblici delle relative aree. in spagna la bandiera della catalunya come quella dei pais vascos sono ovunque nelle regioni di riferimento.
in svizzera ogni cantone espone il properi simbolo senza risparmio.
la gestione della sanità in spagna è affidata alle regioni al 100% e funziona talmente bene che i miei bimbi sono seguiti da un centro pediatrico di prim'ordine e per ogni ticket invece dei 18 euro di bologna ne spendiamo 1,8. perchè la catalunya è ricca e se lo può permettere mentre ovviamente in extremadura le cose vanno diversamente.
se l'italia non avesse il terzo debito pubblico al mondo e se non si gestisse come chi debiti non ha, la lega non farebbe scandalo a chiedere autonomie anche relative all'identità regionale con inni e bandiere.
il problema italiano sta tutto lì. se non ci fosse il debito, anche un'idiota come tremonti potrebbe fare cose egregie, visto che bene o male siamo sempre uno degli otto paesi più industrializzati e ricchi al mondo.
la lega pure agisce come se il debito non ci fosse, con lo scopo di aumentare il proprio consenso.
da cui le ronde che costeranno un mucchio di soldi e non serviranno a niente, anzi indeboliranno la polizia.
da cui il silenzio sui quattro milioni clientelari alla sicilia, per paura di avere problemi nella maggioranza.
da cui il silenzio e l'assenso sullo sforamento di 35 milioni nella spesa pubblica senza sapere dove siano andati a finire.
e da cui il federalismo fiscale che pur ancora vuoto e indefinito non potrà per niente fermare l'aumento della spesa pubblica.
di fronte a ciò, la bandiera lei lumbard o l'esame di dialetto agli insegnanti sono cazzate.
ma l'italia è un paese strano. riesce a indebolire berlusconi non sulla politica, ma solo perchè frequenta qualche puttana, escort pardòn, e si scandalizza di calderoli se si mette una maglietta con la vignetta su maometto e non per la legge elettorale che ha firmato.
ha ragione alessandra. non c'è limite al peggio. e forse la rinascita dell'italia potrà venire solo dal peggio, che deve arrivare e arriverà.
quanti operai come quelli della innse si incazzeranno a settembre?
quale ulteriore calo della produzione dovrà segnalarci l'istat perchè ci rendiamo conto che le cose stanno precipitando?
Scritto da: marcob | 06/08/2009 a 12:38
ma uno e sergio sono la stessa persona????
Scritto da: gcanc | 06/08/2009 a 14:32
Uno: è quello che dico sempre io citando Karl Kraus. "Non contano solo le cose dette ma anche chi le dice".
La stessa cosa (scritta da Evola oppure da me) non è più la stessa cosa.
La stessaanzone (suonata da Ramazzotti o da Springsteen) non è più la setssa canzone.
Se a toccarti il sedere è miss Italia oppure Mister Padania, non è lo stesso gesto.
Scritto da: luciano / idefix | 06/08/2009 a 14:43
gcan, ce ne sono parecchie di stesse persone
Scritto da: marcob | 06/08/2009 a 16:27
marcob: de gustibus...
Luciano: è quel che dico anch'io quando sento parlare di dito e luna, saggi e stolti. Secondo me il dito è sempre da tenere d'occhio - come il suo proprietario - perché non si sa mai dove può andare a finire.
Scritto da: gcanc | 06/08/2009 a 16:37
Stradaccordo, Gcanc. Quando mi riferiscono qualcosa, chiedo sempre: "chi ve l'ha detto? Dove l'avete letto? Da dove l'avete saputo?"
Come diceva il grande studioso di media Marshall MacLuhan: "il medium è il messaggio".
O come dicevano secoli fa: "l'abito fa il monaco". Oppure (come si dice adesso di quelli che indossano Dolce & Gabbana): "l'abito fa il mona"
Scritto da: luciano / idefix | 06/08/2009 a 17:24
Marco? Dighi che ce dovemo preoccupa'?
Anche perché 'n'altro farbutto come Prodi che cercarà de mettece 'na pezza, e ndo' lo trovamooo?
"ha ragione alessandra. non c'è limite al peggio. e forse la rinascita dell'italia potrà venire solo dal peggio, che deve arrivare e arriverà."
Già, ma prima ndo 'ndamo a fini'?
E' questo che me preoccupa 'n po'. Miga pe' me, ma pe i fiji.
(Che dighi? Ma', podria da' lezioni de dialettooo?)
Scritto da: Irnerio | 06/08/2009 a 17:52