Tra le assurdità del sistema scolastico italiano, vi è l'insegnamento (sotto il truffaldino nome di "religione") della dottrina cattolica.
In teoria facoltativo, in pratica è (soprattutto in certe regioni italiane) semi-obbligatorio dato che per venir esentati si è costretti a un percorso a ostacoli (occhiatacce di disappunto, discriminazioni, ritorsioni, pessimo utilizzo delle ore sostitutive, in certi casi addirittura richieste di spiegazioni per la mancata frequenza).
Altro elemento pazzesco è che gli insegnanti (pur pagati dal contribuente italiano) vengono scelti dalla Curia vescovile.
Da anni, uomini e donne laici e credenti, in prima fila i valdesi, chiedono che le cose cambino radicalmente:
nelle scuole italiane si insegnino la storia delle religioni, i princìpi delle fedi, con particolare attenzione ai tre monoteismi (ebraismo, cristianesimo, islamismo).
Ma con criteri totalmente differenti da quelli attuali: docenti scelti (come per tutte le altre materie) in base a titoli punteggi esami concorsi, sulla base di programmi non confessionali e ispirati ai princìpi educativi della Costituzione repubblicana.
c'è una polemica in corso sulla sentenza de tar del lazio. non ho letto nè leggerò la sentenza ma qualcosa evidentemente mi sfugge.
perchè se no, non capisco la polemica della cei. il tar non ha sentenziato di eliminare l'ora di religione, su cui il post condiviso. ma semplicemente di escludere gli insegnanti dagli scrutini.
beh? la religione non è nella scuola soggetta a valutazione di apprendimento, per cui cosa ci fanno gli insegnanti di religione agli scrutini?
se un ragazzo ha studiato il catechismo, va valutato meglio in matematica?
Scritto da: marcob | 13/08/2009 a 09:23
Secondo la CEI, sì.
Scritto da: luciano / idefix | 13/08/2009 a 09:29
Il conformismo italico in questi casi è penoso. Su questo tema ho scritto anch'io qualche riga con un esempio concreto.
http://tinyurl.com/q4tc4z
Scritto da: Lucien | 13/08/2009 a 09:32
La cosa buffa è che questo governo si trova a difendere un provvedimento del precedente governo, anche se si guardano bene dal citare il ministro Fioroni, che l'ha varato. In ogni caso è una porcheria e ne ho abbastanza di queste intromissioni: gli insegnanti di religione cattolica pagati dallo Stato sono scelti dalle curie, ma sottoposti alle nostre leggi laiche, perciò, se vogliono organizzare una battaglia sindacale, facciano pure, è nel loro diritto, ma che ci si mettano di mezzo i vescovi e forzino il ministro a fare ricorso è da stato confessionale, stiamo diventando l'Iran, alla faccia di chi stigmatizza Ahmadinejad e gli Ayatollah. Almeno loro lo dichiarano apertamente.
Scritto da: gcanc | 13/08/2009 a 10:34
Infatti stano facendo il solito polverone strumentale: se si facesse come dici tu, Luciano, il problema sarebbe risolto alla radice, ma la Chiesa farebbe fuoco e fiamme.
Scritto da: Verrocchio | 13/08/2009 a 11:56
Fuoco e fiamme lo fecero già, per esempio, quando i bersaglieri entrarono a Roma attraverso Porta Pia, in quel glorioso 20 settembre 1870.
O quando nel dicembre 1970 il Parlamento italiano approvò la legge sul divorzio.
I politici italiani dovrebbero imparare a fare come i politici di altri paesi: lasciare che i preti (di qualsiasi religione essi siano sbraitino quanto gli pare sulle questioni strettamente religiose). Disse John Fitgerald Kennedy (cattolico) il 12 settembre 1960 (PRIMA delle elezioni presidenziali) a Houston, nel Texas: "Credo in un'America in cui la separazione fra lo Stato e la Chiesa sia assoluta, dove nessun prelato cattolico possa dire al Presidente, se questi è cattolico, come agire. E nessun pastore protestante possa dire ai suoi fedeli come votare, dove nessuna Chiesa o scuola confessionale possa ricevere fondi pubblici o privilegi politici"
Noi ce li sognamo, politici così, che dicono roba simile.
Scritto da: luciano / idefix | 13/08/2009 a 12:13
caro Luciano, sono cattolica e di sinistra, ed anch'io vorrei che non si facesse catechismo a scuola e che l'insegnamento della religione fosse diverso.
Una cosa però, da laureata in teologia, mi sento in dovere di precisarla (ho insegnato anch'io religione, solo supplenze, mentre mi stavo specializzando): gli insegnanti di religione non vengono scelti a proprio gusto, ma ci sono dei precisi requisiti (laurea in teologia o scienze religiose) e gli esami da sostenere e c'è una graduatoria pubblica, a cui il vescovo deve attenersi.
Se ci fossero altri insegnamenti religiosi opzionabili (cosa che mi auguro possa esserci presto), i criteri di scelta degli insegnanti sarebbero gli stessi ma fatti dall'autorità religiosa di competenza.
Scritto da: brix | 13/08/2009 a 13:40
PS
Anche io preferirei fosse insegnata la storia delle religioni, anzi, più precisamente la fenomenologia storico-comparata delle religioni, che non predilige nessuna confessione, sia monoteista che non.
Scritto da: brix | 13/08/2009 a 13:43
Brix, ti ringrazio per il tuo contributo.
Adesso ti scrivo ciò che so io (sempre pronto a venir corretto se sbaglio).
Gli insegnanti di religione sono stati per decenni quasi solo sacerdoti. Adesso le cose sono abbastanza cambiate, con l'arrivo anche di non-religiosi muniti di "licenza in teologia" (una laurea breve). Nel 1993 i preti o religiosi erano quasi il 40% degli insegnanti, adesso sono circa il 15%.
In tutto i docenti di religione sono più o meno 25.000 (per un costo di circa 800.000.000 di euro all'anno).
Per decenni sono stati "precari stabilizzati" (cioè nominati anno per anno).
Nel 2003 venne loro data una posizione contrattuale più certa, immettendo in ruolo chi ne aveva titolo. Tanto che adesso circa due terzi degli insegnanti di religione sono in ruolo. Il punto è che vengono nominati dall’Ufficio Scolastico Regionale. D''accordo però con i vescovi. E se a qualcuno viene revocato il permesso/beneplacito del vescovo? Ad esempio in caso di divorzio? I precari (che adesso sono circa un terzo) perdono il posto e festa finita. Invece i docenti di ruolo possono passare a insegnare un’altra materia. Sempre che ne abbiano titolo. Ad esempio: un professore di religione cacciato via dal vescovo ma laureato in italiano può passare da religione a italiano.
SE HO DETTO DELLE INESATTEZZE, CORREGGETEMI PURE.
Resta il fatto che insegnanti della Repubblica italiana vengono decisi dalle autorità (i vescovi) di uno stato estero (il Vaticano).
Scritto da: luciano / idefix | 13/08/2009 a 14:19
..Io intanto, devo assistere impotente ed attonita, indignata e ferma, al fatto che mia nipote di 8 anni che fa la 3^ elementare qui a Roma, debba avere l'ora di religione, religione piena di indottrinamenti cattolici, vaticanensi..Sua madre e suo padre non arrivano al problema perché per loro è un dato di fatto, non se lo pongono proprio il problema, per loro è tutto buono e giusto. Io che ho passato l'adolescenza in parrocchia (soprattutto perché avevo tanti amici lì) adesso mi infervoro e mi prendono i nervi a vedere tutto ciò..! Ma non dite che mi ha morso la tarantola..E' proprio spontaneo per me indignarmi di fronte a certe cose, proprio perché non posso far nulla, e se potessi me lo impedirebbero tutti, familiari per primi!
Scritto da: Daniela Pinchera | 13/08/2009 a 15:27
@luciano: sono divorziata, ma potrei benissimo insegnare religione se volessi, dal momento che si va per punteggio (l'esame lo feci a suo tempo). Il vescovo una volta sceglieva di suo, adesso si attiene alle leggi, quindi ciò che fa un insegnante idoneo è: titolo di studio valido + esame di ruolo superato. Ce ne sono tanti di insegnanti che hanno divorziato e continuano tranquillamente ad insegnare religione, perché di ruolo.
@daniela: l'indottrinamento non piace manco a me che son cattolica, ma le scelte educative di tua nipote sono pertinenti ai genitori. A te piacerebbe se avessi un figlio che vuoi educare laicamente, che arrivasse un tuo parente e pretendesse di farlo educare dalle orsoline? se i genitori di tua nipote adorassero visnù e la educassero conseguentemente, le miei obiezioni alle tue pretese educative nei suoi confronti non cambierebbero.
Scritto da: brix | 13/08/2009 a 15:48
Quel che dici è giusto, Brix, ma quel che io volevo dire e forse non ho lasciato intendere per bene, è che certe cose i genitori di mia nipote, ossia mia sorella e mio cognato, non se le sognano nemmeno. Non si pongono proprio il problema: non sanno delle cose che adesso vanno facendosi largo nella cultura e nelle menti di molte persone. Io mi ritengo cristiana, perché reputo che la parola di Cristo sia il più bell'insegnamento dato all'umanità intera, ma non per questo credo nel Dio cattolico o in un altro. Non credo che Gesù fosse l'inviato di Dio sulla terra ed il di lui figlio!! Sono agnostica, dopo aver studiate molte cose: saggi, libri , letti molto attenbtamente. Cose che nemmeno molti preti e suore conoscono. Mi direte: quel che dici di credere tu non è vero. Ma gli studi fatti e tante cose che non sto qui a dire, perché dovrei scrivere uno dei libri che ho già letto, mi hanno portato e hanno portato tante persone a capire cosa c'è dietro il Vaticano, la Chiesa cosiddetta cattolica non ci insegna anche i fatti che non sappiamo, come i Vangeli apocrifi che molte cose vere han scritto di vero eccome, ma solo quelli canonici senza dirci di nuovo, che gli Evangelisti non son proprio coloro che scrissero di loro pugno il Vangelo, ma furono scritti da proseliti che dopo 70/80 anni dalla morte di Cristo, scrissero i Vangeli per voci riportate, e tante altre cose ancora, soprattutto sulla figura di Gesù ed i suoi - non -insegnamenti. Il divorzio, il celibato dei preti, il Cristo uomo che ama la sua donna, tante 1000 altri piccoli e grandi misteri, certa gente nemmeno li sa, ed è QUESTO IL GUAIO. Allora sarei felice se ste cose le dicessero pubblicamente e poi ognuno decidesse, ma solo dopo aver saputo. INCHIESTA SU GESU' ad es. è un ottimo libro su cui riflettere...non è di parte e lascia spazio a cosa ognuno voglia capire di Cristo, Dio e i Vangeli tutti. Ma la Chiesa indottrina solo su alcuni fatti (veri??'?) e tante altre cose non le fa sapere a meno che uno non si documenti per conto suo..!!! Io la vedo così..
Scritto da: Daniela Pinchera | 13/08/2009 a 16:15
Una domanda importante che i credenti (di qualsiasi fede essi siano) dovrebbero porsi spesso è questa: la mia fede quanto conta nella mia vita? Come la plasma? Come incide nei miei rapporti con il prossimo? Mi aiuta a essere una persona più disponibile oppure più chiusa di com'ero? La mia fede colora la mia esistenza oppure la incupisce? La mia fede è una parte importante oppure trascurabile della mia vita?
Scritto da: luciano / idefix | 13/08/2009 a 16:42
Confermo, Daniela,
ti ha morso la tarantola...(*)
Ma daiiii! Sto scherzando, e anzi trovo la tua indignazione sacrosanta e condivisibile.
Condivido anche il 90% del tuo ultimo commento (anch'io vado leggendo molto sulla critica al cattolicesimo) in cui non mi ritrovo soltanto sul tuo definirti cristiana perché riconosci il valore dell'insegnamento del Cristo.
Infatti tutto fa la stragrande maggioranza dei cattolici, tranne che seguire il suo insegnamento.
(*) E' che ti ricordavo, o forse t'immaginavo ancor più pacata e serena di come sei.
Benvenga l'indignazione, merce sempre più rara in questo Paese di farisei.
Scritto da: Irnerio | 13/08/2009 a 17:07
Daniela è una donna mite, buona, fiduciosa e onesta. Ma, come tutte le persone miti, buone, fiduciose e oneste, quando si sentono tradita o presa in giro si incazza di brutto.
Scritto da: luciano / idefix | 13/08/2009 a 17:24
Caro Irnerio, ricordi bene: nella mia vita di sempre, sono di indole dolce e volta alla melanconia, socievole ma riservata, sono una ragazza di 49 anni che se ne sente 30 e ne dimostra, dicono, 40 circa! Sul blog di Luciano forse sono più veemente perché tutti questi argomenti portano naturalmente all'indignazione. In ogni caso non mi sono mai offesa, anzi ho sempre sorriso ai tuoi: M'ha t'ha morso la tarantola?? La sento quasi come una forma di simpatia. O no? Ciao Irnè! Sei forte pure tu!
PER rispondere al quesito di Luciano: il mio essere agnostica non mi distoglie dall'essere una profonda ammiratrice della parola di Gesù, che fosse o no figlio di Dio. Sono molto De Andreiana in questo: De André ne LA BUONA NOVELLA, sente Gesù come un vero fratello, ("Non voglio pensarti Figlio di Dio ma figlio dell'uomo..fratello anche mio!)e narra la vita di Maria e Gesù secondo i vangeli apocrifi. Beh, io vedo Gesù in quest'ottica: mi ha insegnato tante cose che cerco di riportare nella mia vita d'ogni giorno verso il mio prossimo, anche se mi ritengo agnostica. Ma mi fa anche pensare che in fondo (ma questa è un'osservazione più personale..)non è come dice la Santa Madre Chiesa: che ad ogni piè sospinto si fa peccato. Mi sembra un'esagerazione !! I peccati per me sono altri: non porgersi in maniera fraterna ed amica al proprio prossimo e fregarsene altamente: non rispettare i fanciulli nella loro età innocente ed approfittar di loro, come delle donne e degli anziani, non essere onesti con se stessi e con gli altri, approfittarsi degli altri, ecc....
Vi consiglio la lettura di un libro edito ormai da molti anni IL VANGELO SECONDO DE ANDRE'(Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria) di Paolo Ghezzi, edizione ANCORA.
Forse nel mio IO, ossia dentro me stessa, mi sento più seguace di Cristo io, che tanti cattolici che professano pubblicamente la loro fede. Io non so se ho fede, ma so che Cristo è stato il più grande della storia.
Scritto da: Daniela Pinchera | 13/08/2009 a 17:38
Ecco Luciano, mi hai descritta proprio bene: io non ne sono stata così capace! Grazie a te!
Scritto da: Daniela Pinchera | 13/08/2009 a 17:43
Decisamente interessante il commento che mi hai lasciato, Luciano, nel mio Post
:
http://tusitala.blog.kataweb.it/2009/08/13/eq-mi-serve-una-religione/
...
Finalmente una persona che riesce a farmi pensare...
grazie
Scritto da: P@ola | 13/08/2009 a 19:20
Mi scuso con tutti Voi per la mia mancata partecipazione a questo dibattito e anche ad altri precedenti.
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Sono molto occupata.
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Domenica 16 Agosto compirò 60 anni.
Sto organizzando una festicciola sulla spiaggia, per domani-venerdi, in anticipo, lo so, perchè Domenica starò volando verso Bucarest: il regalo di compleanno di una mia amica Romena che mi accompagna a vedere il suo paese - dal 16 al 25 Agosto. (Io pago solo il volo, il resto ...me lo offre lei, stupendo vero ?)
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E poi sto partecipando a varie cene, sempre di amici e sempre di compleanno....
Vi informo - forse più per te Luciano - che quando mi offrono del "buon" Pigato, quello sano sano ... col cavolo che poi l'indomani ho mal di testa...
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saluti a tutti
Scritto da: P@ola | 13/08/2009 a 19:30
Anch'io ho letto Inchiesta su Gesù, sebbene non mi abbia detto granchè di nuovo rispetto a quanto già sapevo.
Mi trovo vicina alle posizioni di Daniela, soprattutto là dove parla dei Vangeli (apocrifi e non) e della veridicità storica di quanto ci viene tramandato.
Scritto da: Ilva | 13/08/2009 a 19:34
anche gli apocrifi sono (più) tardivi :D
sono stati scritti "ad hoc" per supportare le varie eresie...
Si va dalla metà circa del secondo secolo dopo Cristo (con gli "atti di Andrea") alla fine del sesto secolo (con gli "Atti di Andrea e Mattia") ed addirittura c'è un capitolo apocrifo (il 29) degli Atti degli Apostoli (canonici) che è del 1871.
Un discorso a parte meriterebbero i cosiddetti "loghia" di Gesù, in realtà in gran parte inseriti nei Vangeli sinottici, ma non mi pare il caso di fare qui un trattato biblico. Anche perché sto preparando le valigie, che domani vado a festeggiare, con mia figlia ed il mio compagno, il mio compleanno numero 46 in Molise dai miei genitori :)
Collegamento internet non garantito (funzionerà la chiavetta vodafone fra le montagne?), quindi se non trovate mie risposte a questa discussione non prendetela come una fuga, che questa qui è proprio la mia materia di competenza (ho studiato Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico...) :D
Un saluto speciale al buon Luciano ed a tutti i suoi blog-lettori
Scritto da: brix | 13/08/2009 a 21:17
Condivido assolutamente la proposta di Luciano. Devo dire che, per fortuna, qui a Firenze i miei figli, che non hanno mai fatto religione (in quanto non battezzati), a scuola si sono sempre trovati in folta e buona compagnia (di ragazzi stranieri e italiani) e alle elementari hanno fatto interessanti attività alternative.
Scritto da: Artemisia | 14/08/2009 a 16:03
Luciano, quando ci si pongono domande quali: ''In che modo la fede plasma la mia vita?'' o ''quanto conta la fede nella mia vita?'' credo che in realta' non si possa parlare di fede ma di desiderio o volonta' o aspirazione ad averla.
La fede e' un dono che non ci possiamo autoprocurare e sicuramente non possiamo condizionarla a vicende ed aspirazioni, seppur nobili e legittime,di questo mondo. Chi sa di avere fede sa anche che non vi puo' essere paragone tra l'effimero godere di questa vita e la permanenza in Dio nell'altra ed il suo anelito e' teso verso questa seconda.
Scritto da: uno | 15/08/2009 a 19:20
La fede e la grazia arrivano da Dio?
La concezione protestante è diversa da quella cattolica: la nostra risposta è SI, però è un dono gratuito, rivolto a tutti quanti, sempre e comunque. E noi, tu, lui, lei, io non me ne devo stare passivo ad attendere che il regalino di Dio mi caschi in bocca come un frutto maturo caduto dall'albero: devo tendere la mano per riceverlo, questo dono.
Fuor di metafora, il modo in cui ogni singolo essere umano conduce la propria esistenza e il proprio rapporto con se stesso e con gli altri e col mondo concima e sarchia e dissoda e prepara (o NON prepara) il terreno nel quale piove (ogni giorno, ogni notte, ogni momento) il dono della Parola di Dio. Ecco dunque che la FEDE non è qualcosa di astratto e trascendente ma (in sintesi estrema) un rapporto di fiducia con Dio e di conseguenza col mondo intero.
Scritto da: luciano / idefix | 16/08/2009 a 09:48