Come scrisse il grande Ennio Flaiano circa mezzo secolo fa: erano un pugno d'uomini indecisi a tutto.
Sentite qua l'intervista al senatore del PD Stefano Passigli, apparsa sull'Unità di ieri, domenica 19 luglio 2009.
Sono sorpreso per un tema rimesso all'ordine del giorno anche da chi per anni lo ha sottovalutato»
Senatore Stefano Passigli, cosa accadde tra il '96 e il 2001 con i governi del centrosinistra?
Nel '94, con Berlusconi in campo, presentai una proposta di legge, approvata nel '95 dal Senato, che sanciva l'impossibilità per chi detiene la proprietà di mezzi di comunicazione di massa di avere incarichi di governo. Quel testo andò poi alla Camera ma, alla vigilia del voto '96, si preferì evitare che Berlusconi potesse fare la vittima (Nota di Idefix: garantisco, è scritto proprio così).
Poi vinse l'Ulivo e si insediò il governo Prodi...
Tra il '96-2001 avevamo la maggioranza. La posizione di D'Alema, con la quale concordavo, era quella di affrontare il tema all'interno della Bicamerale. Poi, nel '98, Berlusconi mandò a monte la commissione parlamentare per le riforme. Già con Prodi si era convenuto, tuttavia, che il conflitto d'interessi avrebbe dovuto essere un tema di iniziativa parlamentare e non di governo. La stessa linea si tenne con D'Alema che, debbo sottolinearlo, non ha mai frenato una legge ad hoc. Anzi, io, e Franceschini alle riforme, come sottosegretari alla presidenza del Consiglio, dovevamo dare impulso anche al conflitto d'interessi.
E lei che tipo di iniziativa mise in campo?
Io sollecitai tutti. Dal segretario del Pds, Veltroni, ai capigruppo al Senato e alla Camera, Salvi e Mussi, a Franceschini, al ministro per le riforme, Maccanico. Sollecitazioni che non ebbero molto successo, però.
Alla Camera, poi, passò la proposta Frattini...
Esatto. Apparentemente creava il blind trust, ma conteneva norme molto favorevoli a Berlusconi. Riuscimmo a fermare quel testo al Senato e varammo una legge tampone. Eravamo ormai alla vigilia delle elezioni 2001.
Nel centrosinistra molte titubanze, quindi...
Io ritengo che tra ds e popolari c'era la preoccupazione di non ripetere l'esperienza del referendum perduto sulla pubblicità televisiva. Si temeva che Berlusconi avrebbe potuto trarre vantaggi elettorali.
Veltroni lavora a un nuovo testo...
Basterebbe riprendere la mia proposta del '94, aggiornata nel 2001 su incarico di Rutelli e Fassino. Venne depositata in Parlamento con le loro prime firme. Basta stabilire che non si può stare al governo e possedere, contemporaneamente, reti di comunicazione di massa.
Ninni Andriolo
questa cosa del conflitto di interessi ciclicamente riviene fuori (in momenti particolari) e ciclicamente si decide di soprassedere (in seguito).
credo fino a un certo punto a quello riportato in questo testo. per me le cose sono molto peggio... e ci vedo molta più malafede che negligenza...
sai come la penso sul pd e su quelli che c' erano prima...
Scritto da: Giordano | 20/07/2009 a 13:13
Il buon Ennio ne disse tante senza quasi neanche sembrare e anche disse, non pensando che anche il tempo soffre forse, che ‘la situazione è grave ma non seria’—e tante a lui ne furon dette, lo so.
Poi il resto, dove voi siete i maestri.
Scritto da: coccoina | 20/07/2009 a 16:42
Ennius Flaianus dixit.
Scritto da: luciano / idefix | 20/07/2009 a 17:07
Che siano incapaci secondo un mio parere, del quale non voglio convincere nessuno, è una convinzione da ingenui.
Scritto da: Jubal | 20/07/2009 a 19:30
Ridiamo che è meglio, Lucià.
Cosa vuoi piangere...
Ne vale la pena?
Scritto da: Tic-talkischeap | 20/07/2009 a 19:52
Racconta lo scrittore israeliano Amos Oz una cosa che gli diceva sua nonna,q aundo lui era piccolo: "Quando si sono piante tutte le lacrime, non resta che ridere"
Scritto da: luciano / idefix | 21/07/2009 a 08:36