Da un mesetto, sto vivendo con grandissimo gusto narrativo nei Sette Regni, il mondo inventato da George R. R. Martin.
Dico subito che è fantasy. Però non c'entra nulla con maghi e draghetti, elfi e streghine, maghetti e fate, spade miracolose e anelli del potere eccetera eccetera.
Siamo piuttosto dalle parti di un'immensa tragedia elisabettiana, con intrighi di potere e famiglie dilaniate da amori e odii, sesso e ambizione. Intanto, a Nord, oltre la gigantesca Barriera di ghiaccio, sta arrivando il Grande Inverno con tutte le sue oscure minacce.
Ormai, dopo un mese di convivenza, provo grande affetto (o viscerale antipatia) per i personaggi principali (almeno una ventina) e per i comprimari (tantissimi).
Ben scritto, solido, dal ritmo lento dei romanzi classici (anche se ogni tanto accelera in sequenze drammatiche), niente a che fare con certo fantasy per semianalfabeti.
L'autore è George R. R. Martin, americano sessantunenne, democratico, sovrappeso.
Di lui conoscevo già la produzione fantascientifica (molto, molto buona, consacrata da premi come l’Hugo e il Nebula) ma ignoravo questa fantasy.
Questo immenso ciclo si chiama CRONACHE DEL GHIACCIO E DEL FUOCO ed è il lavorazione dal 1996.
Nulla ha a che vedere con i maghetti alla Harry Potter, i signori degli anelli, gli elfi o le spadine del potere. Siamo in una specie di fosco medioevo in cui vivono (e muoiono) decine di personaggi che lottano per il comando e per l’amore, l’ambizione e il denaro, la sopravvivenza e la vendetta. Volta per volta, a capitoli alternati, i romanzi presentano il punto di vista di uno dei protagonisti (uomini, donne, bambini, vecchi, adolescenti) e così gli avvenimenti diventano tridimensionali: perchè noi lettori non siamo mai appiattiti sulle opinioni di un solo personaggio. Ecco allora che un “cattivo” diventerà pian piano “meno” cattivo, perchè prenderà profondità e spessore. E analogamente accadrà agli “eroi” che diventeranno “meno” eroi.
Ad esempio il nano Tyrion (splendidi i suoi dialoghi, carichi di corrosivo humour) è simpatico o detestabile?
E lord Eddard è onesto oppure troppo rigido?
Ma gli stessi fatti acquisteranno molte sorprendenti angolazioni e noi li vedremo evolversi da prospettive differenti, a volte radicalmente differenti.
Martin scrive in modo solidissimo, dando vita a un mondo credibile, realistico e ricco di particolari vividi e importanti, che diverranno essenziali magari trecento pagine più avanti, in una fittissima rete di rimandi che garantisce ampia tenuta all’insieme. E gli elementi tipicamente “fantasy” non solo si inseriscono con fluida intelligenza nel contesto ma si contano sulla punta delle dita di una mano.
Dopo poche decine di pagine i personaggi cominciano a entrare nelle nostra pelle, ad alcuni ci affezioniamo, di altri diffidiamo, per altri ancora proviamo disgusto, altri ci sfuggono, ma di tutti ci interessa la sorte. Come ci accade nelle tragedie di Skakespeare.
(Finora, Martin ha scritto quattro ciclopici romanzi, il quinto dovrebbe essere imminente. E poi con il sesto e il settimo la saga finirà.
Purtroppo Mondadori, che li pubblica in Italia, ha fatto uno scempio: ottime le traduzioni di Sergio Altieri ma demente la scelta editoriale di smembrare i quattro volumi originali in nove tomi, modificando i titoli e senza nessuna indicazione dell’ordine cronologico.
Non è la prima volta, e nemmeno la seconda o la terza o la ventesima, che Mondadori commette simili nefandezze.
In ogni caso, ecco i titoli originali dei romanzi originali:
- Il gioco del trono
- Lo scontro dei re
- Tempesta di spade
- Il banchetto dei corvi
E quello degli Oscar:
• Il Trono di Spade
• Il Grande Inverno
• Il Regno dei Lupi
• La Regina dei Draghi
• Tempesta di Spade
• I Fiumi della Guerra
• Il Portale delle Tenebre
• Il Dominio della Regina
• L'Ombra della Profezia
in genere non leggo più libri fantasy perchè... ce ne sarebbero troppi da leggere e da provare però mi hai fatto venir voglia di provare questo autore...
Scritto da: Giordano | 20/07/2009 a 17:55
Grande Luciano! Non mi ricordo se te lo avevo citato qualche tempo fa, ma anch'io seguo Martin, più o meno quasi dall'inizio (il quarto volume spezzato della Mondadori.. quindi il secondo tomo originale).. una saga "low" fantasy, con pochi elementi "magicosi" e tanta politica e intrigo che nemmeno la guerra delle rose.. poi George R.R. Martin stesso è un personaggio molto simpatico e non chiuso nel suo mondo (anzi, a leggere il suo blog scrive di tutto che tranne dei suoi scritti!) Ecco forse l'unica pecca ... sta diventando troppo lento nel procedere, sono tre anni che si aspetta il prossimo tomo e Martin continua ad accampare altri impegni. Penso sia normale, ma data la chiarezza del personaggio a riguardo sono fiducioso.
E poi con quel faccione cosi come non può essere un bravo ragazzone.
Oltre che un grandissimo scrittore, penso il mio autore fantasy preferito (e ti segnalo un altro autore sulla stessa linea, anche se per certi versi ricorda Moorcock, Scott Lynch con la sue avventure dei Bastardi Galantuomini. Il primo libro è "Gli inganni di Locke Lamora" ed. Nord e il protagonista ricorda nei modi di fare il buon Tyrion..)
Scritto da: Ben | 20/07/2009 a 21:13
Scott Lynch non l'ho mai sentito: grazie davvero per l'imbeccata.
Tanto mi piace il fantasy di qualità (adulto come Gene Wolfe, ironico alla Fritz Leiber, per bambini come C. S. Lewis, strano e perverso come Clark Ashton Smith, sfrenato come Edgar Rice Burroughs o Robert Howard, bizzarro alla Merwyn Peake) quanto detesto il fantasy modaiolo che infesta le librerie e le classifiche.
Scritto da: luciano / idefix | 21/07/2009 a 08:40
E di che ;) Ma guarda la cosa pessima di questo periodo è che stiamo ancora subendo l'onda lunga dei film (manco dei libri) del Signore degli Anelli e di Harry Potter... solo che ogni tanto qualche cosa più che decente emerge. Scott Lynch è uno che la sua ambientazione la rende credibile, senza crepe e non quel fantasy modaiolo dove metti un elfo, un nano e un mago e già ti sei risolto metà libro. Che è un po' quello che sta succedendo per gli scrittori italiani del settore (e anche qui, mi permetto di segnalarti uno dei pochi buoni, Francesco Dimitri di cui ti consiglio il suo "Pan")
Scritto da: Ben | 21/07/2009 a 20:25
Anche Dimitri non l'ho mai sentito.
Intanto ho curiosato su Lynch (d'altro canto...con quel cognome...non poteva che incuriosirmi): pare che la Nord, arrivata al secondo volume, non voglia procedere nelle traduzioni, visto il modestissimo risultato di vendite finora ottenuto).
Scritto da: luciano / idefix | 22/07/2009 a 08:38
il signore degli anelli ha distrutto il ponte levatoio che confinava ed esiliava la fantasy nel suo castello quasi inaccessibile.
solo che una volta distrutto quel ponte ora passa di tutto (e senza un minimo filtro): da Van Elsing ai supereroi...
Scritto da: Giordano | 22/07/2009 a 09:29
E' un po' quello di cui parliamo nel post sui "pinocchietti": la moda.
E gli appassionati di fantasy (che del fantasy di moda/mona se ne strafregano) continuano a leggersi gli autori di qualità e a consigliarsi le proprie scoperte di nicchia. Che a volte si affermano (perchè non è mica vero che la qualità resta sempre nascosta e negletta!).
Scritto da: luciano / idefix | 22/07/2009 a 09:50
Modestissimo risultato di vendite di Lynch O_O ? Dove lo dice, non ero completamente a conoscenza di questo.. (ed è un bel colpo.. come lo continuerò!) ma dove l'hai letto? fra l'altro è strano, finora il libro aveva riscosso un buon successo di critica..
Scritto da: Ben | 23/07/2009 a 22:22
L'ho letto (non ricordo dove), un paio di giorni fa, in un comunicato della Nord.
Scritto da: luciano / idefix | 24/07/2009 a 09:49
Ho trovato un blog letterario che ha ripreso questo rumour.. speriamo rimanga tale.. :(
Scritto da: Ben | 24/07/2009 a 21:14