Ieri sera a Trieste, nella splendida piazza Unità, suonava Carlos Santana.
Me ne sono tenuto alla larga.
Non seguo il musicista messicano da tantissimi anni.
Dopo i suoi esordi alla nitroglicerina, un travolgente impasto di ritmi freschissimi, rock selvaggio, sonorità sudamericane, percussioni orgiastiche, improvvisazioni jazz, assoli chitarristici struggenti, canzoni genialmente ruffiane, che incendiarono Woodstock e diedero vita a dischi formidabili come Abraxas, Santana si perse pian piano.
Prima nella fusion jazz-rock (la collaborazione con John Mac Laughlin), poi nei fumi del misticismo (i lavori con Alice, la vedova del grandissimo John Coltrane) e ora (negli ultimi dieci anni) il successo planetario dell'album Supernatural, inzuppato di pop commerciale e duetti imbarazzanti (roba come "Corazon espinado") qua e là percorsi dalla ormai stucchevole Gibson di Carlos.
E perfino un pezzo stupendo come Samba pa ti diventa molesto, se consumato distrattamente da un pubblico modaiolo.
Insomma, musicalmente parlando (l'uomo resta una gran bella persona, che si occupa di aiuti all'infanzia povera e molestata) il Carlos Santana del 2009 è solo un lontanissimo ricordo del Carlos Santana che cavalcò il quinquennio attorno al 1970 sul manico di una appassionata chitarra elettrica .
non ho il piacere di conoscerlo abbastanza bene.
il sopracitato Supernatural effettivamente non mi aveva per nulla impressionato e avevo pensato: sarebbe questo il grande santana?
evidentemente dovevo cercare nel passato...
Scritto da: Giordano | 15/07/2009 a 10:35
Se vuoi sentire il vero e grande Santana, ascolta Abraxas del 1971, il "Live at the Fillmore" (uscito nel 1997 ma con un concerto del '68) oppure guarda il filmato di Woodstock con "Soul sacrifice".
La roba di adesso è fuffa.
Scritto da: luciano / idefix | 15/07/2009 a 10:56
"CORAZON ESPINADO" mi piace moltissimo!!! Sei troppo severo. Vorresti dire che SAMBA PA TI non era un pezzo commerciale? Ha venduto perchè è piacciuta tantissimo e io la ballavo in discoteca. La musica negli anni è cambiata e qualcuno con essa ma questo non mi pare un male. Può piacere o no.
Scritto da: PIEMO | 15/07/2009 a 13:36
Che bello non esser d'accordo con gli amici e con le amiche, almeno qualche volta! Aggiunge sale e spezie alla vita. Se no...sai che noia essere sempre d'accordo su tutto?!!?
Anche mia figlia è saltata su, inviperitella, per i miei giudizi (secondo lei troppo severi) su Santana.
Scritto da: luciano / idefix | 15/07/2009 a 13:41
ti ho appena risposto sul mio blog su grillo.
ti ringrazio per avermi lasciato un commento su un personaggio che non ti piace a al quale non vuoi dedicare altro spazio dopo la lunga discussione sul v-day.
anche altri che volessero criticare grillo da me sono ben accetti...
Scritto da: Giordano | 15/07/2009 a 13:48
Luciano non è colpa tua è l'età. Vecchio nostalgico?????
Scritto da: PIEMO | 15/07/2009 a 14:16
Sottoscrivo tutto.
Santana è i suoi primi due dischi. Stop.
Scritto da: Tic-talkischeap | 15/07/2009 a 15:42
Il triplo Lotus è definitivo, compresa la fase mistica. Per il resto, come chitarrista, da samba pa ti in poi ha replicato sempre lo stesso assolo. Grande l'intuizione di coniugare blues elettrico e latin a fine anni 60, discreta la fase con Mahavishnu John McLaughlin, quando lui si faceva chiamare Devadip, si vestiva sempre di bianco e suonava con la foto del guru Sri Chimnoy sul palco. Poi se ne è liberato ed è cominciata la fase di impegno sociale e religioso, ma anche il declino musicale. Ricordo con una certa malinconia un concerto visto a Perugia nell'87, sul palco anche Wayne Shorter appena sciolti i Weather Report, del tutto raffazzonato e senza anima. Su Supernatural non sono così drastico, anche se i successivi erano la stessa minestra riscaldata e un po' bruciacchiata. Ma non vorrei riprendere qui la querelle sui chitarristi, anche se potrei sottolineare la linea data da John McLaughlin in quei primi 70 ad una intera generazione di chitarristi, anche italiani e insospettabili.
Scritto da: gcanc | 15/07/2009 a 17:43
Piemo: nostalgico? Non direi. Nel corso dei decenni, ai miei amori musicali più consolidati se ne sono man mano aggiunti altri. E sono sempre aperto e curioso nei confronti di musicisti nuovi o esordienti. Dopo di che, possono non piacermi per nulla. O posso cambiare idea. Ad esempio, un paio d'anni fa, mi colpirono molto i dischi d'esordio degli Strokes e dei Coldplay. Ma col prosieguo della carriera entrambe le band mi hanno deluso profondamente.
Mentre (altro esempio) l'italiano Davide Van De Sfroos mi pare cresca di album in album. Come gli americani Wilco.
Scritto da: luciano / idefix | 16/07/2009 a 09:18
Ammazzao!!!!! Ma dove trovi tutto sto tempo per dedicarti a tutte ste cose? Sei come berlusconi dormi tre ore per notte?
Scritto da: PIEMO | 16/07/2009 a 10:19
Di solito dormo dalle 23.30 alle 6.40. (Più, quando posso, un sonnellino pomeridiano)
Ma oggi mi sono svegliato alle 5.
Scritto da: luciano / idefix | 16/07/2009 a 10:34