Scrive il New York Times di oggi:
"Gran parte del successo di Berlusconi nasce dalla sua abilità di leggere gli umori del Paese. Ora molti si chiedono se finalmente non abbia fatto un calcolo sbagliato e non stia spingendo troppo in là i tolleranti italiani, e se la sua reputazione di fine carriera non somigli sempre più alla decadenza imperiale del Satyricon di Fellini"
Condivido.
Solo poco, però: il pelo sullo stomaco degli italiani è foltissimo e non è dovuto a tolleranza ma a cinica amoralità.
Però mi faccio anche un'altra domanda: il NYT sa che il film di Fellini fu tratto da un romanzo del Primo secolo d.C.?
E purtroppo il libro del grandissimo Petronio Arbitro ci è arrivato incompleto.
Stasera me lo riprendo (non in latino, che dai tempi del liceo non sono più in grado di leggere, ma nella versione di Piero Chiara).
Dove, durante la famosa cena, il ricco e ignorantissimo Trimalcione (soprannominato Silvius...deduzione mia
) dice: "Vi racconterò qualcosa da non credersi, come la storia dell'asino che vola. Sono stato anch'io ciò che siete voi, ma per mio merito sono arrivato qua dove sono...tutto ciò che toccavo cresceva come un favo...Tu poi non fare la gelosa: sappiamo come siete voi signore. Da giovane non ero forse solito sbattere la mia padrona a tal punto da insospettirne il marito? Ma taci, lingua mia, che è meglio"
E il protagonista io narrante Encolpio commenta: "C'è da vergognarsi, a raccontare quel che seguì"
Io avrei smesso di votarlo già moooolto tempo fa, fossi stato suo elettore. Capire come possa essere tanto popolare una persona così falsa e vuota, esula dalle mie possibilità. Il fatto è che più sprofonda nella melma morale, più sale nei sondaggi.
Scritto da: Verrocchio | 30/05/2009 a 13:10
In esclusiva per gli amici del blog un pezzo de "La cena di Trimalcione"
Di mio pugno
[...]
"Si tratta per l’esattezza della cena di un novello Trimalcione, un parvenu che non può neppure vantarsi di essere stato prima schiavo poi liberto o di aver soddisfatto le brame della moglie del padrone per la sua ascesa sociale. Da giovane, col suo metro e sessanta di statura , riusciva ad accalappiare al massimo qualche ragazza un po’ discola, che gli si avvicinava (citare De Andrè è doveroso) per scoprire “se è vero quanto si dice dei nani, che siano i più forniti della virtù meno apparente, fra tutte le virtù la più indecente”. Complicità più losche di quelle dell’alcova ( a tutti note, nonostante il riserbo doveroso al neoricco, protetto da una cortina di omertà ) l’hanno portato a diventare quello che è. “Un uomo che si è fatto da solo” , come gli piace far credere. Peccato che ( nonostante vanti una superbiblioteca da 10 mila volumi) alla sua ascesa sociale non sia corrisposta una crescita intellettual-cerebrale di pari livello…
Fellini assiste alla cena su un carrello mobile, da cui la macchina da presa gli consente zoomate su primi piani e dettagli. Nell’attesa del bramato ingresso di Trimalcione, la cui presenza viene reclamata con ovazioni da stadio, fa una carrellata sul triclinio, che divide gli invitati secondo il ruolo e il prestigio sociale che rivestono; e sulle signore presenti. Si tratta, parliamo di queste ultime, per buona parte di tardone rifatte col silicone e gonfiate con acido ialuronico , tirate con “pince” nascoste dietro le orecchie, che giacciono mollemente distese come tante Maye desnude . Fellini zooma su un donnone seminudo, grasso e sudaticcio. Dalla parrucca di boccoli color biondo platino, fuoriesce un volto enfio pesantemente truccato. Una diafana luna tonda, inquietante.[...] Quella sembra accorgersene, saluta vezzosamente con la mano e atteggia la bocca a un bacio, protendendo le labbra verso l’invisibile ammiratore che , spinto da un subitaneo disgusto, ritrae lo sguardo . Lo sposta [...]
Fellini comincia ad annoiarsi (i geni si annoiano con facilità). C'è qualche variante “effetto vertigo”.
Finalmente il signore fa il suo ingresso, accompagnato da una musica composita , una dovizia di suggestioni africane e orientaleggianti, stridori dodecafonici, nenie, canti di guerra, cori di sapore vagamente religioso con qualche incursione in stornellate romane e in marcette da circo. Lo trasportano su un letto rivestito da cuscini mignon quattro schiavi di colore, col tanga ben visibile sotto la corta tunica, per la delizia dei culattoni e delle “signore” presenti . E’ esattamente come sarebbe stato trenta e più anni dopo. Con tanto di lifting, trapianti, innesti, tinture variegate dal castano al rossiccio. Primo piano del regista sulla faccia. La faccia anonima di un settantenne ben tenuto, perfettamente rasato e lampadato . Potrebbe trattarsi di un qualunque portiere d’albergo o di un commesso di un negozio di lusso di pelletterie, prossimo alla pensione. Intorno al collo infagottato fuoriesce un largo tovagliolo con frange azzurre . Al mignolo porta un vistoso anello d’oro e, al polso destro, un bracciale d’oro anch’esso con un cerchio di avorio finemente cesellato .
Dal lenzuolone che lo avvolge sbucano due coturni a zeppa doppia. Caso mai dovesse alzarsi. [...]
Scritto da: Ilva | 30/05/2009 a 17:37
Ottimo.
(Non sapevo che SB avesse una biblioteca così numrosa. Acchè je serve?)
Scritto da: luciano / idefix | 30/05/2009 a 18:51
boh? la fonte deve essere Internet...
Io intanto sono un po' incazzata, perchè anche il New York Time mi ruba le idee.
Scritto da: Ilva | 30/05/2009 a 19:02
Il fatto è che, in Italia, la fantasia è andata al potere.
Purtroppo.
Scritto da: luciano / idefix | 30/05/2009 a 19:39
Sì: per esempio l'idea di "mandare in crociera" i terremotati dell'Abbruzzo non è male.
Aveva ragione Fellini, quando diceva che fare l'artista in Italia è difficile perchè la realtà supera la fantasia.
Scritto da: Ilva | 30/05/2009 a 20:08
Per certi versi, sono curioso di scoprire fin dove potrà arrivare la cialtronaggine (crociera per i terremotati, veline al governo, feste con ragazzine, leggi a proprio uso e consumo) di Berlusconi, fin quando gli italiani ingoieranno sneza fiatare tutta 'sta sbobba, prima che abbiano un rigurgito.
Scritto da: luciano / idefix | 31/05/2009 a 07:02
Un bravo ad Ilva.
Luciano,
sono anch'io curiosa di vedere sin dove arriva tanta cialtronaggine.
Un fatto è certo: per mantenere in piedi il suo teatro si accolla un dispendio di energie tali con le quali deve anche fare i conti. E' ancora un uomo, mi sembra, non un deo.
Scritto da: P@ola | 31/05/2009 a 07:19
A Paola e Luciano, grazie!
Mi incoraggiate a ricominciare scrivere... e scrivere è l'unico antidepressivo (non farmacologico) che conosco.
Buona domenica.
Scritto da: Ilva | 31/05/2009 a 12:36
Potresti fare una versione moderna del Satyricon, ambientata nell'Italia di adesso.
Nome dello pseudonimo? Petronio Guardalinee.
Scritto da: luciano / idefix | 31/05/2009 a 13:27
Già fatto. O quasi. Quando ti parlavo di un racconto satirico su Berlusca e soci, mi riferivo a quello intitolato "La cena di Trimalcione" di cui vi ho fatto leggere (vedi sopra) un estratto...
P.S. Dopo lunghi e penosi affanni ho capito il Petronio Guardalinee.
Temo che anche l'Alzaimer sia alle porte!
Scritto da: Ilva | 31/05/2009 a 16:44
E allora finiscilo e poi vediamo di piazzarlo da qualche parte.
Scritto da: luciano / idefix | 31/05/2009 a 16:53
E' finito. E' solo da rimaneggiare dal punto di vista stilistico.
E poi dovrebbe essere aggiornato quotidianamente, per tenere il passo con le gaffe del Nostro.
Scritto da: Ilva | 31/05/2009 a 21:48
Da leggere
:
¿Hasta cuando?
By José Saramago
.
http://cuaderno.josesaramago.org/2009/05/15/%c2%bfhasta-cuando/
.
Non hanno voluto tradurlo e neppure pubblicarlo in Italiano ...
Scritto da: P@ola | 02/06/2009 a 17:06
Appunto: "fin quando, o Berlusconi, il popolo italiota ti sopporterà?"
Scritto da: luciano / idefix | 02/06/2009 a 17:25
http://iltempo.ilsole24ore.com/politica/2009/06/03/1031775-caso_veline_archiviato_premier_mollo.shtml
.
"" ... annusa qui. Questo è profumo di santità. ""
-
Questa per me E' FOLLIA
...
Scritto da: P@ola | 03/06/2009 a 07:42
Sapete, stamattina ho ri-incontrato quel signore di Loano che mi diceva di apprezzare Berlusconi perchè B. poteva fare pat pat sulla spalla di Bush e Putin.
E' pazzesco (per me). Questo signore è stato a Roma apposta per incontrare Berlusconi. Tutto eccitato mi ha detto:"Sai che quasi quasi riuscivo a dargli la mano?"
Insomma questo signore è innamorato pazzo di B.
Non sto a raccontarvi tutto quello che ho dovuto e voluto ascoltare: non sono riuscita a scalfire il suo amore per Berlusconi. Mi ci sono volute due ore e un drink per riprendermi, ma ancora adesso mi chiedo come possa io fargli vedere ciò che lui non vuole vedere ---
Scritto da: P@ola | 03/06/2009 a 15:57
Onestamente non lo so: dopo sedici anni di Berlusconi politico, con tutto ciò che si è saputo, e con il costante crescendo di porcherie, se qualcuno ama Berlusconi non c'è nulla da fare. Solo la catastrofe gli farà cambiar idea.
Scritto da: luciano / idefix | 03/06/2009 a 16:24
Eppur qualcosa si muove
...
http://tusitala.blog.kataweb.it/2009/06/10/berlusconi-don-paolo-scrive-una-lettera-a-mons-angelo-bagnasco/
...
Battiamo il ferro
Diamoci da fare
Ricopio un mio Commento
Paolo, Simone, e tutti/e Voi,
…
il cervello degli umani è lento. Molto lento.
vedi ad. es.
http://tusitala.blog.kataweb.it/2008/11/28/i-12-comandamenti-del-cervello
.
Ma ritengo che saranno proprio questa prima lettera di Don Paolo, le lettere di Repubblica, quelle dei giornali stranieri, i nostri Posts e Commenti a “trasportarci” piano piano da quello che siamo e cioè “a victim consciousness” sino a pervenire un/a “agency consciousness, or a creative consciousness” .
-
Bertrand Russell ha descritto mirabilmente COME le persone si comportano.
.
Vogliamo ORA fare un passo in più, CAPIRE “perchè” si comportano così ….?
http://tusitala.blog.kataweb.it/2007/11/06/e-q-riflettere/
…
ma poi soprattutto GUIDARE le persone a farle evolvere sino a divenire un/a “agency consciousness, or a creative consciousness” ?
.
http://tusitala.blog.kataweb.it/2009/06/09/agency-consciousness-che-porta-allazione
?
Che ne dite ?
Scritto da: P@ola per Ilva | 10/06/2009 a 09:27
No, questo Post non era
P@ola per Ilva.
Scusate l'errore involontario.
Questo Post è firmato P@ola e basta.
Scritto da: P@ola | 10/06/2009 a 10:05
La poetessa polacca Wislawa Szymborska dice (cito a memoria): "il rimbambimento è collettivo, il rinsavimento è individuale"
Scritto da: luciano / idefix | 10/06/2009 a 11:25