La mia foto

Contatore Shynistat

  • Contatore

I miei vecchi post del blog Kataweb

Altri vecchi post del blog Kataweb

Blog powered by Typepad
Iscritto da 07/2007

Lettura quotidiana della Bibbia

  • • Da "Giacomo, 1,22": "mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi"
  • Lettura quotidiana della Bibbia

« I teppisti dei Cobas | Principale | Fini e gli ignorantoni dell'UdC »

17/05/2009

Commenti

Feed Puoi seguire questa conversazione iscrivendoti al feed dei commenti a questo post.

E' così bello quando il bambino che c'è in noi ogni tanto esce fuori...

Quello che c'è in me, direi che se la passa bene.

Luciano e ce credo che l'hanno tagliata! E' zozzerrima quella robba li der serpente eh:)

hai visto il film? O l'estratto su You Tube? ti sono bastate le due foto?

Ho visto gli spezzoni di youtube:)

Hanno il problema di essere (come quasi tutti gli spezzoni buttati alla "va là che va ben") decontestualizzati. E dunque, su You Tube, cade il senso narrativo di quella sequenza. Che poi sia una scena fortemente erotica ("zozzerrima" come dici tu) è vero, soprattutto pensando che è stata girata negli anni Cinquanta.

Ci ha pure una sua qualità come scena zozzerrima. Mi pare Milomanaresca. Certo il cobra, lei che ci ha quer costumino debretellizzato e che si regge per miracolo divino, il sultanasso li che n'antro po' je salta la giugulare... audace tanto:)

Luciano: mi sembra di capire che Tarantino non ti piace. PERCHE'? ( non che voglia paragonarlo a Fritz Lang, sia charo)

A me fa ridere l'indiano che parla tedesco.
Però la Paget che gnocca...
Altro che Le piogge di Ranchipur, con quell'anemica di Lana Turner e Richard Burton dipinto col lucido da scarpe!

Di Tarantino mi è piaciuto per davvero solo LE JENE, in parte PULP FICTION. Il resto (Kill Bill sopra tutti) mi pare l'esibizione di un ottimo talento cinematografico che si diletta a far film sul nulla, mettendo in scena un frullato di violenza e filosofia d'accatto. In ciò contribuisce a far crescere un'estetica intellettual-teppistica. In sintesi: Tarantino mi sembra completamente sopravvalutato.
L'indù che parla doicland? A quell'epoca (ma anche adesso...basta vedere l'antipaticissimo Spike Lee col filmaccio sulla strage tedesca) non si usava quasi mai la varietà delle lingue: tutti i personaggi parlavano la lingua del film.
Ribadisco che il film (anzi: il dittico) di Lang non è riducibile solo la sequenza della danza davanti al cobra. A parte che ci sono altre due danze niente male.

Pure pemmè è sopravvalutato Tarantino: ne vedi uno - e ti basta - l'altro so sostanzialmente uguali. E ci ho anche la sensazione che abbia un gran talento estetico, mimetico, diciamo di produzioni di immagini ecco - che questo talento non passi per il lobo frontale però - cioè in sintesi, mi sa che è un cretino.

Io amo Fritz Lang, ma quello espressionista del primo periodo tedesco e quello americano in bianco e nero. Questo coloricchiato del secondo periodo tedesco è meno intenso, pur restando di altissimo livello rispetto all'hollywoodiano commercialicchio etnico colonialista che dicevo prima.

E su Tarantino non sono molto d'accordo: va preso per quello che è, un ottimo intrattenitore di grande mestiere, che sa come girare un film di genere. Il suo è cinema-cinema, la negazione della camera fissa, della narrazione scritta, ma l'esaltazione dell'immagine, se vuoi un gran fumettaro, non per niente ai fumetti si ispira e inserisce sequenze d'animazione. Che male c'è? Elevarlo a maitre-a-penser è eccessivo e ingiusto, non credo che voglia lanciare alcun messaggio sociale o intellettuale. Promuove un'estetica? Può darsi, come tutti quando ci mostriamo agli altri, con la nostra faccia e i nostri vestiti, ma non necessariamente invitiamo gli altri a fare come noi. Se Tarantino mostra un eccesso di violenza nei suoi film, lo fa anche con un occhio palesemente ironico, che smorza in partenza qualsiasi messaggio negativo. Si prende più sul serio Chuck Norris.

molte persone della mia età (sui 30) ignorano totalmente che esistano molti bei film fatti in bianco e nero e soprattutto che in quei film sono stati affrontati praticamente tutti i temi possibili (dai più seri ai più leggeri). in pratica il cinema di oggi si ispira a quello che fu fatto in precedenza.
di tarantino mi è piaciuto anche "dal tramonto all' alba" (ma può non piacere), che fu presentato quasi come un horror sexy mentre non lo è affatto (quindi era inevitabile rimanerne delusi).

Se uno va a vedere i film tarantineschi per divertirsi con qualcosa di girato bene così come va a vedere i cartoni animati di Tom e Jerry, nessun problema. Invece mi crea un certo allarme leggere che (in un referendum fatto dagli inglesi) Tarantino è stato giudicato il "miglior regista di tutti i tempi". Ciò significa non aver la più pallida idea della storia del cinema. E pensare che il montaggio incrociato non l'abbia inventato David Griffith ma quelli di Lost.

Non per fare il pignolo, ma DAL TRAMONTO ALL'ALBA (anche là una danza erotica...quella di Selma Hayek) non era di Rodriguez? E Tarantino (se ben ricordo) ne era coproduttore, cosceneggiatore, attore in una particina.

Rodriguez.

Pochi giorni fa ho trovato (in dvd) un Lang che non avevo mai visto: IL COVO DEI CONTRABBANDIERI, con Stewart Granger. Non l'ho ancora visto ma a quel che so è un film molto stevensoniano, una specie di ISOLA DEL TESORO passata attraverso le mani e gli occhi del grande regista tedesco.
Ma un po' tutto Lang sta arrivando in dvd (alcuni a prezzi bassissimi, tipo 5 euro).

giusto, Rodriguez. però la sceneggiatura è sua (e si vede). tanto che in genere la gente dimentica che lui non è stato il regista di quel film (come ho fatto io adesso). :-)

Ho ricomprato M a 5€ ed è semplicemente fantastico.

Io non lo vedo da tantissimo tempo. Ed è in cima alla pilona di dvd (vari di Lang) che con mia moglie guarderemo.
Tra l'altro, le farò vedere IL PIANETA DELLE SCIMMIE (l'originale e non il bruttarello rifacimento di Burton). Pensa che Tatjana non l'ha mai visto e dunque ne ignora lo strepitosissimo e amarissimo finale.

Pare che il film (Antichrist) presentato a Cannes da Lars Von Triers sia una fetecchia megagalattica. E che sia stato accolto a risate e pernacchie. Per me (che detesto visceralmente il suo cinema, le sue teorizzazione del dogma, la sua presunzione e la sua ideologia sacrificale e antifemminista) una bella soddisfazione.

di Lars Von Trier amo solo "dancer in the dark" (l' avete visto?) ma ha fatto altri film interessanti e lo ritengo uno di talento (che ha qualcosa da dire o crede di averla).

Di lui ho visto Dogville, Kingdom, Le onde del destino e un paio di altri di cui ho rimosso il titolo. La mia opinione (opinione personale ma convintissima) è totalmente negativa: la sua idea di fondo che le donne debbano fare da vittime sacrificali, la sua visione controriformista e lugubre del sesso, il suo stile di riprese da mal di mare, la sua sfrenata presunzione (altra faccia delle sue nevrosi) me lo rendono assolutamente estraneo. Dopo di che, padronissimo chiunque di aprezzare il suo cinema: ad esempio al figlio di mia moglie, Von Triers piace.

queste cose su Lars Von Trier le hai dedotte dal suo cinema o le hai prese da sue dichiarazioni esplicite? comunque dagli un ultima possibilità con DANCER IN THE DARK. se anche quello non ti piace (però vedilo tutto il film non ti fermare a metà!) allora ti consiglio io stesso di non vedere più altri suoi film.

Alcune cose le ho dedotte vedendo i film, altre dalle sue interviste. DANCER (sinceramente) non lo guarderò per tre motivi:
1) come più volte detto, detesto Von Trier e la sua cinepresa ballonzolante,
2) detesto le storie in cui le donne hanno come funzione quella di sacrificarsi,
3) non mi piace (uso un eufemismo) Bjork.

ok
1 non mi sembra che nel film in questione abbia usato in particolare l' effetto ballonzolante.
2 effettivamente la protagonista fa una brutta fine (ma non in quanto donna).
3 per la verità prima di questo film anche io detestavo bjork e adesso... non più! è bello quando succedono queste cose (cioè si cambia idea)! mi è successo anche con carmen consoli che ora amo! bigogna fare molta molta attenzione a detestare qualcuno o qualcosa... potrebbero succedere delle cose impreviste in seguito...

Mi è capitato, di cambiare radicalmente idea su qualche regista. Due esempi: in positivo, Lynch (che adesso ammiro moltissimo). In negativo, Argento (che è diventato la parodia di se stesso).
ANCORA SU VON TRIER:
ho l'impressione che lui disprezzi le donne. E che loro abbiano un ruolo solo sacrificandosi affinchè i maschi possano redimersi. In più, Von Trier sguazza (da cupissimo seguace del peggior Controriformismo cattilico) nel binomio inscindibile (inscindibile per lui) sesso e morte, piacere e distruzione.

Che Tarantino non sia un maitre-a-penser , che non voglia lanciare messaggi bla bla ...non ci piove.
Non va però sottolvalutato il fatto che sia perfettamente allineato ( e non lo dico in negativo) con i tempi. Il post-modernismo, il citazionismo ecc...credo siano comuni a molta dell'arte degli ultimi decenni. In pratica si prende atto (lo dice anche il "pensiero debole") che tutto è già stato detto.
E nell' esprimere questo concetto Tarantino è eccelso. Fa dell'arte su Nulla, sul deja-vue. Anche il nichilismo offre spunti per riflettere: se non altro ci fa prendere atto che esiste. O no?

D'accordo con Ilva: Tarantino è un abile regista che mette in scena il nulla, il citazionismo, la scopiazzatura. "Tutto è già stato detto e filmato e si può solo rifarlo con mezzi nuovi" Davanti a questa etica/estetica vuota, io mi ribello. Anche se (non lo nego) alcune sequenze di Tarantino le guardo con piacere. Ma appunto si trata di singole sequenze sgangherate e sgangherabili dal contesto dell'intero film.
Anche il mio amatissimo De Palma è un citazionista. Con una differenza (una delle tante): Brian ha fatto il politicissimo e impegnato REDACTED (che gli è costato l'ostracismo produttivo).

linch lo trovo molto interessante. è tra i miei preferiti. anche se qualcuno lo potrebbe considerare alquanto sgradevole.

Ad esempio mia moglie.

No, non credo che tutto sia già stato detto, scritto, filmato, musicato e cambino soltanto i linguaggi e i mezzi, ma non credo neppure che compito di ogni "comunicatore", artista , artigiano o professionista, sia di inventare il non detto, il non scritto,il non musicato, il non filmato. Si può benissimo lavorare sull'esistente e farsi apprezzare. Nel jazz c'era Miles Davis, unico genio inarrivabile, ma c'erano anche Clifford Brown, Freddie Hubbard e Woody Shaw, non erano ugualmente geniali, ma altrettanto aprezzabili. Esistono i maestri e gli allievi, i discepoli, gli epigoni, non sono da buttare se non hanno portato avanti la Storia, ma si sono accontentati di citarla, rielaborarla e ampliarla.

Luciano: e ti pare poco? voglio dire: mettere in scena il nulla? Secondo me, letto in questa chiave, Tarantino ha molto da dire: ha centrato il puno dolens dei nostri tempi.
Sono d'accordo con te sul fatto che non tutta la sua produzione raggiunge gli stessi livelli...ma questo si può dire anche di molti "Maestri" (es. il mio venerato Fellini)

Certo: detta così ("mette in scena il nulla") sembra un gran complimento. In realtà, io volevo dire una cosa diversa (ed evidentemente mi sono espresso male): Tarantino fa esercizi estetici costruiti sul niente. Non per rappresentare in modo dialettico il Nulla, ma perchè non ha nulla da dire. Nulla se non l'abilità stilistica. Ma io dell'abilità stilistica fine a se stessa non so che farmene: in se e per se, non me ne importa un fico secco.

Mi associo a Gcanc: mica bisogna sempre e solo inventare geniali novità artistiche. Non tutti sanno farlo e man mano che la storia procede è sempre più difficile. Così, esistono bravissimi epigoni, ottimi mestieranti, eccellenti allievi dei Maestri. (Penso al rock: a me piacciono i Green Day che tutto sono meno che originali). Il problema con Tarantino non è (a mio avviso) la qualità dei suoi film (a volte divertenti, quasi sempre ben girati, anche se vuoti). Il punto che segnalavo è un altro: la tristezza di un pubblico che (privo di memoria storica e di senso delle proporzioni) prende Tarantino per ER GENIO DER CINEMA DE TUTTI LI TEMPI E DE TUTTI LI PAESI e Giovannino Depp per ER MEJO ATTORE DE TUTTI LI TEMPI E DE TUTTI LI PAESI.

Fai un escursus della storia della letteratura, soffermati sui più grandi...e dimmi qualcosa che valga ancora la pena di essere scritto.L'animo umano è stato rivoltato come un calzino, e se ne sono esaminate smaglature e puzze. Chi ci riprova è destinato a cadere nel ricolo. Vale la pena tentare la via che Tarantino percorre nel cinema: rifare. Con ironia, con la consapevolezza che tutto è già stato detto; oppure per metafora con un substrato filosofico come fa l'ultimo Calvino, come ha fatto Eco ne Il nome della rosa. Questa è la mia povera opinione da "dilettante" allo sbaraglio...

correggo: ridicolo... (scusate: è la fretta)

Luciano: sei sicuro che Tarantino sia così povero intellettualmente? SEcondo me, segue in modo intenzionale una linea di pensiero trasversale a tutta la cultura: arte, letteratura, filosofia... Io lo leggo in questa chiave.
Sulla mancanza di memoria storica, concordo.

tarantino lo trovo molto "divertente" in genere. ma non mi sognerei mai di dire che è un genio (semmai un buon clonatore/citazionista).
però delle volte rischia di creare dei prodotti totalmente vuoti, come kill bill, che, almeno in quella forma extra long è un film... inutile, inconsistente, assolutamente privo di contenuto.

Ci sono un sacco di prodotti dell'industria culturale che dicono delle cose che sono più sofisticate di colui il quale le ha prodotte. E' l0arte tutto sommato. Anche io condivido l'idea che Tarantino è la quintessenza del postmoderno, e un grande sceneggiatore del nulla - ma concordo con Luciano: nun ze ne è accorto.

E non se ne vuole accorgere: ha allergia conclamata e dichiarata nelle interviste per l'accezione "pesante" di cultura. Questo lo rende legittimamente interessante per alcuni, io che lo ascolti parlare o che ne veda un film non mi scaldo troppo ecco.
-
Lars Von Triers, per dire, che umanamente mi sta sulle palle come pochi, e concordo con Luciano sul fatto che ci ha un disturbo patologico grave con le donne - tutte atrocemente sacrificate - nei suoi film, magari non mi piace, magari mi da la nausea colla telecamera. Ma Dio bbono armeno quarcosa da di ce l'ha. Ci ha una polidimensionalità quando scrive e crea. diciamo che per me è come discutere con uno di destra ma intelligente.
Con Tarsntino invece dopo un po' me annoio.

"Dimmi qualcosa che valga ancora la pena di essere scritto" chiede Ilva. Ad esempio, la poesia del gatto della Szimborska (che con fresca semplicità parla della morte del marito). O il racconto di fantascienza di Philip Dick "Spero di arrivare presto" (venti pagine in cui esplode il tema della colpa, della memoria, dell'autodistruzione). O il ciclo a fumetti Sandman (scritto da Neil Gaiman e disegnato da vari illustratori): una colta e popolare fusione di fiaba, realismo, horror, mitologia, religione, quotidianità. O i Peanuts di Schulz che per cinquanta anni hanno messo in scena alcuni bambini, un cane e un uccellino scavando a fondo nella condizione umana (di adesso e di sempre).
Su Tarantino: non dico mica che sia un incapace. Non è mica i Vanzina, Moccia o dan Brown. Ribadisco solo che è assurdo esaltarlo oltre le sue qualità assurgendolo a GENIUS.

Okej sul giudizio definitivo: Tarantino, no GENIUS.
Geniali invece i Peanuts.
Ridicoli Tamaro, Mazzantini e non aggiungo altri (potrei citare qualche decina di nomi!) per non farmi troppo nemici, che rimestano nella cacca di storie buoniste o eventi di ordinaria sventura...

Luciano, la fantascienza può ancora funzionare, perchè coglie le cose da un'ottica "altra"; come, secondo me, funzionano il grottesco, l'assurdo... (conosci Greenway?). Superati il realismo e i suoi epigoni.

Di Greenway m'era piaciuto l'esordio con Il MISTERO DEI GIARDINI DI COMPTON HOUSE. Poi ne ho visti altri due o tre. E non accetterei di guardare ancora un suo film nemmeno a pagamento.

IO, citandolo come esempiio di grottesco, pensavo a "Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante". A me era piaciuto molto.

Santo cielo: la Tigre di Eschnapur! Mi ricordo che da bambina, dopo averlo visto in tv, non potei scordare il momento dell'esecuzione per mezzo di pachiderma! Non l'ho più rivisto da allora, ma nel mio ricordo torna in quel filone alla "Salgari" tedesco ... non posso però esprimermi sul valore tecnico, cinematografico: come detto: sono passati anni .. .decenni da quando lo vidi

Non c'è mica, questa sequenza. E sì che la copia dei due film usciti in cofanetto è integrale.

Oh, oh: che fosse stata la versione del 1938 allora? Ma ben mi ricordo la "serie" e il titolo ... ma come detto: fu tanto, tanto tempo fa!

Probabilmente ti riferivi al film precedente (che non venne girato da Lang, a cui fu sottratto il progetto) del 1928 (se ricordo bene). E solo 29 anni dopo, nel 1958, Fritz potè realizzare LA TIGRE e IL SEPOLCRO.

You will have inspired our guild to try and begin blogging

I commenti per questa nota sono chiusi.

Motore di ricerca del Ringhio di Idefix

  • Si clicca su "Motore di ricerca", si apre un link, si clicca su "Ricerca personalizzata" e si usa come il normale Google. Solo che la ricerca è interna al blog

giugno 2015

lun mar mer gio ven sab dom
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30