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18/05/2009

Commenti

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No comment.
Quando si dice ritorno al Medioevo, si dice anche questo!

Ennesima conferma che in tema di laicità (ma anche su altri versanti) c'è in Italia qualcuno perfino peggio del PDL: cioè appunto l'UDC.
Ne abbiamo avuto un'altra riprova nel caso Englaro, visto che i più scatenati ad attaccare Beppino Englaro, i sanitari ed i giornalisti non allineati con gli ultras vaticani, erano proprio gli esponenti dell'UDC.
Il fatto che nel PD alcuni (non pochi: Rutelli, Letta, Binetti, ecc.) puntino ad un "nuovo centro" alleandosi/fondendosi proprio con costoro, la dice lunga sul degrado civile e culturale che imperversa del cosiddetto centro-sinistra.

dalle mie parti si usa un termine preciso: paraculi.

Perché non fondiamo un fan club di Nerone?
Andrebbe bene anche Diocleziano.
Dai... Perseguitiamo i papisti!

Tic, io ci sto ( a perseguitare i papisti)

Fini non è stupido, sa come difendersi dal pierferdy pluridivorziato. Ho solo il vago sospetto che tutte le sue ultime uscite in materia di laicità, in difesa dei poveri migranti e via discorrendo su questa linea "democratica" siano solo propaganda elettorale.
Ma perchè si è venduto al nano? Se è vero tutto quello che sta sostenendo, senza fondersi nel PDL avrebbe guadagnato parecchi voti degli indecisi, secondo me. Non il mio, ovvio, ma in giro c'è parecchia gente che preferisce Fini a Di Pietro, come alternativa alla sinistra.

Evviva il compagno Fini. Scherzi a parte, non voglio fare il dietrologo relativamente alle prese di posizioni del presidente della Camera; è un mestiere fin troppo inflazionato in Italia e sinceramente non mi appassiona. Ne prendo atto. Così come prendo atto che delle semplici affermazioni di buon senso scatenano le rabbiose e scomposte reazioni dei talebani nostrani che non pongono alcuna argomentazione a sostegno delle loro, si fa per dire, tesi. Dicevo appunto, semplici affermazioni di buon senso, quel semplice buon senso che sembra completamento alieno ai fanatici.

alle, fini si è dovuto fondere nel pdl perchè non aveva altra scelta se voleva mantenere la posizione acquisita nel suo partito. la dirigenza di an era già di forza italia. i vari ronchi, gasparri, matteoli, larussa ecc.. da tempo erano berlusconiani alla cicchitto.
però, almeno fini certe banalità le dice.
bertinotti è stato presidente della camera e cose del genere non le ha mai dette. anzi, seguendo l'andazzo dei vari fassino, veltroni ecc, faceva l'occhiolino al vaticano e raccontava di essere alla ricerca di dio
(sic!).
il laicismo dello stato è una cosa seria e dovrebbe essere trasversale. se fini si pronuncia in tal senso non fa altro che il suo dovere, vista la carica che occupa.
casini si che cerca i voti dei bigotti e non perde occasione per farlo.

1 evidentemente "loro" sanno quali sono le cose "giuste" da dire per risultare simpatici ad una parte rispetto che a un altra (e anche quali sono le cose "oggettivamente" giuste).
2 mi sembra evidente che fini si stia preparando la strada per il futuro.
3 faccio una previsione: nella mia sfera di cristallo prevedo che berluscopi morirà entro 4 anni. me lo sento, che ci volete fa...

Marco, condivido quanto dici. Ultimamente vado dicendo che Fini è il "miglior uomo che la sinistra possa avere". Ma al di là delle battute, io prendo seriamente, come te, la questione della laicità, come ho sempre detto qui in questo blog e in qualsiasi altro luogo. La laicità non deve essere un tema solo della sinistra, ovviamente.
Il punto è che certe dichiarazioni di Fini, pur giustissime e condivisibili, mi fanno sospettare che dietro ci sia qualcosa di più.
Che Fini si prepari al futuro è evidente, come sostiene Giordano, ma non è altrettanto evidente, secondo me, che il nano esca di scena, perché ha aperto una strada (oramai consolidata) che molti hanno deciso di percorrere, inclusa una buona parte di AN. Di conseguenza penso che Fini si indirizzerà verso la nascita di un nuovo partito, anche se ho seri dubbi che possa fare molti proseliti.

Sono d'accordo con Marco B e Alessandra. Mi rendo conto della difficoltà che deve avere chi è a capo di una forza politica a relazionarsi con il ricatto del voto cattolico. Ecco non si riesce mai a negoziare con l'elettorato, a fare un ragionamento un tantino articolato. Non è la questione delle due famiglie, sinceramente mi sembra una cosa che può capitare anche a chi tiene alla famiglia, se c'è una separazione in mezzo. Non la trovo una particolare incoerenza. E' proprio l'ideologia di fondo, che ha qualcosa di marcio.
Non ci sarebbe lezione che tenga.

Faccio sempre più fatica, però, a riconoscere l'identità cattolica, anche quella bigotta, di questa Italia che rincorre il mito della ricchezza, del successo, della realtà virtuale della televisione. Secondo me non votano in quanto cattolici, ma per paura di perdere quella porzione di potere e finto benessere che hanno agguantato illusoriamente.

Quindi, caro gcanc, il nostro sembra un paese fondamentalmente ipocrita oltre che cinico e disulluso.

Zau, quanto hai ragione! Non si riesce a fare un discorso articolato in questo paese. Non si riesce a far capire che la religione è una cosa, l'amministrazione di uno stato è un'altra. Anch'io, come Gcanc,faccio fatica a riconoscere l'identità cattolica di questa Italia, perché sembra solo che sia salita sul carrozzone del capo vittorioso, ma che non sappia una benemerita cippa di cosa sia lo Stato, men che meno uno Stato laico.
A Paolo vorrei dire che purtroppo l'Italia non solo sembra, ma è un paese composto in buona parte di ipocriti e cinici. Anche altri paesi ci vedono così, non è un mistero.

Ipocrita e cinico è una definizione abbastanza corretta, ma il cinismo è parente dello scetticismo, che non è necessariamente negativo. Credo che siamo oltre il cinismo, stiamo superandone il confine per passare direttamente all'egoismo, in cui ognuno è per sé. Lo vediamo in questi giorni quanto sia tiepida l'opinione pubblica sul tema dei respingimenti: i giornali continuano ad insistere su un tema che la gente dibatte pochissimo, se non per dire che non si capisce che doveri abbiamo nei confronti di questa gente. In questo terreno si inserisce La Russa quando dice che l'Alto Commisariato dell'ONU sui rifugiati non conta un fico secco. Anche i moderati tendono a dare ragione al linguaggio orrendo di questo figuro uscito da un'incisione di Doré. Poi abbiamo la chiesa che accusa il governo di egoismo, il governo che dice di non avere sentito niente e governo e chiesa che, di nuovo d'accordo, dicono a Fini di starsene zitto. Come se ne esce? 220 anni fa a Parigi hanno preso governo e clero, ne hanno fatto un unico fagotto e l'hanno buttato nella Senna. Il Tevere, volendo.....

Un tempo scrissi un post sul successo di questo governo ed i questo modello culturale. A ricordasse mo quanno.
Comunque, c'è qualcosa di profondamente autolesionistico e irrazionale nel voto a Berlusconi - perchè faccio notare - non lo vota tanto e solo la piccola e media borghesia - la media va molto anche a sinistra - ma gli strati più bassi. Lo fanno in maniera spesso irrazionale, in base al disincanto e a un tafazzesco autolesionismo. Sono attratti da uno che dice che non devono contare su niente, perchè è vero non contano su niente. Di Berlusconi gli piace non solo il fatto che è ricco, ma quel modo di parlare che ha di ex povero. Sono gli stessi che se sono incappati nella Tyssen, e se c'è una storia Tyssen, è anche perchè li devi pèersuadere a calci in culo a mettersi un cazzo di casco, a fare lotta sindacale etc. E quando Berlusconi dice - bambina per farcela sposati uno ricco, non pensano che lui dovrebbe essere quello che sovverte questo ordine logico, ma pensano eh si è stato così anche per me.
Ugualmente funziona per le questioni religiose. Sia mai scindere religione da Stato, sia mai pensare in modo articolato - si sceglie un'opinione in base a certe reazioni arcaiche e sentimentali. Fette di passato che non si voglio no tradire. Non è questione di messa - dove la gente va sempre di meno - che magari ci continuassero ad andare un cazzo di pensiero lo facevano - è questione di corna.
Gli Italiani non vogliono mettere le corna al loro penoso passato. Alla loro penosa origine contadina. Vogliono rimanere dove sono nati.

A me pare che in questo paese si sia perso il gusto di cercare di comprendere la complessità. Certo, il desiderio di comprendere la complessità richiede studio, riflessione, attenzione, lontananza dai pregiudizi, apertura al confronto, in due parole "fatica mentale". Forse il bombardamento mediatico dominante ha avuto tra gli effetti più perversi quello di convincere molte persone che il semplicismo qualunquista, lo slogan superficiale spesso offensivo, l'omologazione acritica alle mode e tutta quella subcultura che ruota attorno siano una conquista di cui approfittare e andare fieri.

"Gli Italiani non vogliono mettere le corna al loro penoso passato. "

Amen.

Sono d'accordo con gcanc...senza ghiliottine, però. Sangue e topi mi fanno senso.
E dei fatti di Torino che ne dite? Nuovo movimento studentesco o cani sciolti?

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