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16/04/2009

Commenti

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La colpa è nostra che continuiamo a votare certi personaggi (e bisogna avere pure il coraggio di dirlo: DI DESTRA COME DI SINISTRA!), a finanziare un sistema radiotelevisivo pubblico da regime totalitario e a permettere l'intromissione delle sfere vaticane in ogni tipo di contesto extra-religioso. Quello che ci succede non è nient'altro che quello che ci meritiamo!

Ciò che avevi previsto con il tuo Marco Travaglio e la stampa di regime si è puntualmente avverato. Come osa Santoro tentare di oscurare la gloria imperitura del Dux Maximo?? Ed il suo stretta-mente necessario Monumento del Millennio: guai a chi tace: dovremmo ripartire dall'annozero!

Cosa avevano fatto i Tedeschi per trovarsi impelagati - senza rendersene conto chiaramente - nel partito che poi divenne il Nazismo ?
Sto leggendo
"I taccuini di Norimberga" di Leon Goldensohn
e vi trovo alcune "spiegazioni"

"La colpa è nostra"
scrive Nicola...
Per certo noi, ciascuno di noi, ha una parte di responsabilità in quello che sta succedendo
:
- o perchè ha paura a parlare
- o perchè è veramente innamorato/a di Berlusconi
- o perchè non indaga
- o perchè non capisce
- e ancora tantiiiii -o -

Un eccellente e avvincente libro (di uno storico americano) è COME SI DIVENTA NAZISTI. Pubblicato da Einaudi, ce l'ho a casa e non ricordo il nome dell'autore.

nicola,
dici che ciò che abbiamo non è altro che ciò che ci meritiamo.
ma io sono sicuro di non meritarmelo.
magari potrei accettare di meritarmi sarkozy o aznar, ma cosa ho fatto di tanto terribile da meritarmi b con la sua corte dei miracoli?
in fin dei conti tutti quelli che ho votato e che avrei potuto votare, al potere in questi anni ci sono stati, nessuno escluso, ma di ridare un po' (il minimo) di democrazia con una legge elettorale seria o con una legge sul conflitto di interessi, o con una legge sulla gestione del servizio pubblico, nessuno ha voluto prendersi il minimo impegno nemmeno di parlarne.
per cui non mi sento colpevole del fatto che masi dia il cartellino rosso a vauro, per una vignetta.
il colpevole è solo masi e chi lo pilota.
non furono tutti i cileni responsabili del regime di pinochet, e non sono tutti gli italiani responsabili di questo regime, che però in molti hanno voluto. ma io tu luciano e tanti altri non siamo colpevoli.
possiamo resistere, e se santoro resisterà, viva santoro.

Deve essere un buon libro, ora lo cerco per leggerlo
:

Nel 1933 Hitler diventa cancelliere democraticamente. In 'Come si diventa nazisti' William Sheridan Allen si chiede se sia possibile ricadere nell'errore
.

Nel 1933 Adolf Hitler diventa cancelliere democraticamente. I tedeschi lo votano in massa, il Presidente gli affida il compito di formare il governo e lui esegue, interpretando a modo suo un classico della democrazia parlamentare: un esecutivo di coalizione.
La maggior parte dei suoi elettori, probabilmente, né si aspettava né riconobbe inmediatamente il colpo di stato a rate che egli portó a compimento nei mesi successivi: ognuno ebbe un motivo per votare nazista, molti ebbero ragione di pentirsi e purtroppo era troppo tardi.
.
Al giorno d'oggi, sarebbe possibile ricadere in questo errore? Gli elettori moderni (?) dispongono di un arsenale democratico ed analitico per riconoscere un "dittatore in nuce" e negargli il consenso?
.
William Sheridan Allen, americano dell'Illinois, azzarda una risposta. Lo fa adottando un punto di vista non tradizionale: non giá l'alta politica coi suoi accordi interni e le sue alleanze, ma la vita quotidiana di un piccolo paesino dell'Hannover. Non Hitler, Goëring e Goebbels ma il libraio, il vice-sindaco e l'operaio dello zuccherificio. Non l'orrore dell'olocausto ma il disagio di cambiare di marciapiede per non obbligare l'amico ebreo a salutarti col braccio teso.
Ed è cosí che nelle 279 pagine di Come si diventa nazisti (Einaudi editore, 9.80 Euro) l'autore ci racconta di cinque anni drammatici, unici e - speriamo - irripetibili: dal 1930 - anno in cui il nazismo pare solo folklore - al 1935, con la sua ormai ferrea e ineludibile dittatura.
Che succede in quegli anni a Thalburg? La cronaca è dettagliata fino al pettegolezzo, ma dalla minuta ricostruzione della vita del paese (con la "p" minuscola) emergono anche risposte generali. In primo luogo, il ruolo della paura: senza questa chiave di lettura l'intera vicenda parrebbe incomprensibile.
.
In mezzo ad un'infinita sequela di votazioni (e forse anche grazie ad essa) i voti dei thalburgesi affidati alla ricetta nazista aumentano continuamente, fino a consentirgli di sedere nella stanza dei bottoni. Ed è da quella posizione privilegiata che la NSDAP attacca ogni nucleo di appartenenza sociale che non sia il partito o una delle sue tante emanazioni.
.
L'analisi di questo processo di atomizzazione della società thalburgese, rappresenta un altro cardine dello studio di Sheridan Allen, e alle mille maniere con cui il segretario locale della NSDAP lo mette in pratica dedica alcune delle pagine più memorabili, descrivendo la trasformazione di una societá viva e compiuta in un reggimento di automi impauriti. È il coordinamento (Gleichschaltung), dove uno detta la linea e gli altri seguono.
Con soli diecimila abitanti, senza alcun segno caratteristico, perduta in una valle dell'Hannover, Thalburg e la sua nazificazione sono un coacervo di storie universali: il dramma della sconfitta di un ideale, la comicitá involontaria degli adulatori, la demenzialità del razzismo, la spudoratezza dei nuovi capi. E poiché si tratta di storie piccole, di tutti i giorni, esse risultano molto più vicine al lettore di quanto non possa essere il resoconto di una conferenza di pace o la descrizione di una battaglia campale. Traspare quindi una urticante somiglianza con episodi a noi vicini, spesso drammaticamente attuali, e pare evidente che quegli uomini - nazisti a tutti gli effetti - non erano molto diversi da noi. E che anche noi potremmo sbagliarci come loro, e come loro pentirci solo dopo aver permesso e legittimato nuove tragedie.
.
Paolo Miscia
. http://www.mentelocale.it/leggere_scrivere/contenuti/index_html/id_contenuti_varint_13722
.
.
E' in giorni - comuni - come questi nostri che forse dovremmo parlarne, ricordare,capire come formiamo le nostre convinzioni (giuste ed errate), studiare, "paragonare", "imparare a discernere"...
Coraggio, non è ancora troppo tardi (speriamo)

- il ruolo della paura -
ha inciso molto nel far eleggere Berlusconi e nel mantenerlo al governo
...
Chi di Voi e di Noi può dire
:
"Io non ho paura del futuro"?
e allora ci si fionda su qualcuno che nel passato ce l'aveva fatta - senza considerare il "come" -
con la speranza che anche oggi ce la "rifaccia" (allo stesso modo ??)
- Quando le persone si mettono a riflettere su queste questioni piglia loro una strizza tale che arrivano a dire Brlusconi pensaci tu e Lui ha detto ad Obama:
"Obama pensaci TU"
.
Vi rendete conto che è stato eletto un Premier Bambino ?

Credo fermamente nella democrazia e penso che quando la maggioranza della popolazione sbagli sbaglino un pò tutti, solo solo per non aver convinto gli altri.
Abbiamo permesso e stiamo permettendo a Berlusconi di fare tutto cio' che vuole, anche perchè alle ultime elezioni abbiamo premiato un partito, il PD, che non lo meritava; consentiamo al Vaticano di dettare l'agenda politica e sociale del nostro paese, e quando siamo chiamati a votare un referendum sulla fecondazione assistita non si raggiunge il quorum, abbiamo consentito la legge Biagi senza muovere un dito per opporci. Sì, alcuni di noi si indignano e resistono, ma poi? cosa facciamo nel concreto? Hanno detassato gli straordinari: quanti di noi non hanno fatto ricorso al lavoro extra per consentire agli altri di lavorare? Quanti di noi vanno in pensione nei tempi giusti per far assorbire nuova forza lavoro? quanti di noi avendone le possibilità non ricorreranno al piano casa per non deturpare il paesaggio?

Quanti di noi sono realmente
Accountable
ovvero
Responsabili
??
Stiamo pagando ora per gli irresponsabili e non diciamo nulla al vicino/a di casa se quando lo riteniamo tale: questo ci costerà caro.
Seguiamo ancora una religione che già ci fa nascere con la colpa ed il senso di colpa...
o ci svegliamo
oppure finiamo come l'isola di pasqua

Purtroppo non è un problema solo italiano, ma più globale, che coinvolge il sistema dell'informazione europeo e statunitense. Pensate a quella montagna di bugie che è stata raccontata per giustificare la guerra in Afghanistan , la guerra in Iraq, la limitazione delle libertà personali, le censure, i controlli, le bugie raccontate sugli attentati di Londra, anocra oggi da qualcuno attribuiti ad Al Qaeda, mentre la stessa magistratura inglese lo ha escluso. I controlli agli aeroporti sui liquidi sono figli di quelle fandonie. E il sistema dell'informazione si è adeguato, con pochissime eccezioni, che vengono viste come macchie indecenti. Il re è nudo, ma nessuno se ne accorge e se provi a dirlo vieni accusato di offesa al comune senso del pudore.

Quindi meglio tacere?

No, ovviamente, ma sarà dura scardinare il sistema delle menzogne. Guarda come ha funzionato la propaganda xenofoba: a Roma continuano le aggressioni agli stranieri, a Torino un vecchio ha bastonato una donna eritrea perché era seduta alla fermata dell'autobus, la badante di mia madre, ucraina ed extracomunitaria, si lamenta dei romeni comunitari e delinquenti (per lei) e di tutti questi stranieri che girano in città. Siamo al delirio.

Dire
"Purtroppo non è un problema solo italiano"
è come sostenere che la Depressione è globale e quindi "gioisco" insieme agli altri abitanti del pianeta della deprecabile situazione...
Diciamo apertamente che il re è nudo
:
http://tusitala.blog.kataweb.it/2009/04/04/eq-emozioni-globali-mi-vergogno-cosi-tanto/
.
e poi stiamo a vedere se qualcuno mi o ci accusa di offesa al pudore.
Suvvia !

Non c'e' veramente limite. Ho visto Anno Zero e non mi pare che sia stato per niente offensivo. Mi sembra veramente un attacco pretestuoso.
Volendo ho trovato molto piu' incisive (per me in senso positivo) le ultime puntate di Report (quella sulla vergogna del salvataggio di Rete4 e quella sulla Social Card).

Ne ho scritto giorni fa sul mio blog. Sono arcisicura che l'attacco sia pretestuoso, e il motivo è che a Berlusconi Santoro non piace affatto nella misura in cui fa politica con i suoi stessi mezzi e tutto sommato colla stessa passione etica. Cioè per conto mio alcuna.
Donde - difendo Santoro perchè difendo la democrazia, ma se la sinistra se lo levasse dalle palle sarebbe tanto di guadagnato.

Paola, questa è una tua interpretazione che ti lascio volentieri per farne quel che vuoi. Ho detto che non è un problema solo italiano perché la distorsione dell'informazione ha preso strade diverse e globali rendendo più difficile il compito della contro-informazione. Che il re sia nudo pare sia evidente a quasi tutti, ma non tutti ritengono che abbia bisogno di vestiti.

Santoro è fuori canone (...) quindi è normale che venga estromesso come una chitarra elettrica dalla banda del paese...
Stasera sarò incollato al televisore, come credo parecchi, sono curioso di vedere "come" Santoro farà il suo esame di riparazione, conoscendo la sua vanità, credo che rilancerà piuttosto che ritrattare.
Ma quello che mi fa più incazzare di questa storia, è che a pagare di più sia Vauro, l'anello più debole e al contempo la "cosa" godibile di tutta la trasmisione.

No, non credo proprio di essermi meritata un essere ignobile come capo del governo. Non ho mai fatto nulla perché accadesse. Io ho votato i miei rappresentanti al parlamento (sempre di sinistra) che non sono stati capaci di arginare ed estromettere con le giuste leggi il cavaliere ladro. Da questo punto di vista, io e tutti quelli di sinistra abbiamo subito i danno e la beffa. Parte della sinistra in cui ho creduto ha perfino bivaccato col nano. Mia ingenuità? Probabile, ma non mi farò prendere dallo sconforto, andrò sempre e comunque a votare contro persone e cose che non mi rappresentano in nessun modo e a favore di chi saprà, ispirarmi almeno un minimo di fiducia, per quanto sia duro, difficilissimo in questo paese pescare nel mucchio. Prendiamo Franceschini, per esempio: non ha difeso né Santoro, né la libertà di espressione. Se qualche settimana fa potevo ancora guardarlo con curiosità e ascoltare cosa diceva, solo con questo atteggiamento odierno ha perso il mio potenziale voto. Certi soggetti stanno bene attenti a quello che dicono o fanno, perché pensano sempre a quando ritorneranno in auge, sono sempre e solo proiettati ad un futuro che non sanno nemmeno se ci sarà, pensano a conservare il posticino in parlamento e soprattutto sanno quanto è importante avere i mezzi d'informazione dalla propria parte. Della serie: se oggi mi schiero dalla parte di un cane sciolto, domani sarò bello e che fottuto, quando ritornerò al potere perché avrò creato il precedente, gli avrò dato libertà di espressione che potrà usare anche contro di me.
Ho visto la trasmissione incriminata e condannata. Santoro ha fatto solo il suo sacrosanto dovere d'informazione. Quanto alla satira di Vauro, mi pare proprio una barzelletta la censura a cui l'hanno sottoposto. Lo hanno accusato di essere stato insensibile nei confronti dei terremotati. Beh, io mi chiedo: dov'erano tutti i delicati di stomaco quando le immagini del porco Calderoli, che faceva mostra della sua maglietta con la vignetta contro i musulmani, fecero il giro completo di giornali e TV? E vogliamo parlare di Vespa e dei suoi plastici del villino di Cogne?
Di esempi ce ne sono tantissimi, ma il regime berlusconiano non li considera nemmeno, perché in fondo non sono cose lesive della sua immagine di capetto.

Governo superficiale
Ministre esornative
Ministri fantoccio
Tv superficiale
Sensibilità superficiale...

é chiaro che Vauro c'entri poco con tutto questo, in questo contesto la sua epurazione è un mettere in evidenza matematico.

Un governo che teme e censura una vignetta è un regime. E chi non se ne accorge perché dorme o è distratto è connivente.

Prendersela con Vauro è proprio... manco da Berlusconi, ma da Gasparri, da uno di quei capetti della milizia che vogliono farsi belli agli occhi del padrone, proprio perchè in fondo non contano un cazzo.

Naturalmente concordo al centopercento con gcanc.

Si Gcanc, condivido. Questo governo "epuratore" è un regime. Si comincia con le vignette satiriche e si sa dove si andrà a finire. Non mi sorprenderei se tra un po' mettessero le mani anche sulla rete. Ci hanno già provato con la storia dei diritti d'autore e dei contenuti dei blog, ma per fortuna senza risultati. In ogni caso, il disegno di Gelli prevedeva anche questo, cioè il controllo dell'informazione.
Più ci penso e più mi viene l'angoscia.
Penso di dovermi ritenere fortunata, in qualche modo, a non aver avuto figli perché avrei seri problemi, adesso, nel cercare di prospettare un futuro.

Ma trovo ancor più aberrante il principio (sempre sbandierato dalle destre, quando comandano loro) che i programmi pagati col canone non debbano permettersi di criticare la maggioranza. Ma chi lo dice? In democrazia i programmi pagati dal canone dovrebbero garantire che tutte le opinioni possano venire espresse. Mi piacerebbe vedere su tutte le reti giornalismo di destra, di sinistra e di centro: dovrebbe essere il pubblico a scegliere e premiare (con gli ascolti) quelle più degne di fede (non emilio, ovviamente). Ma proprio di questo forse qualcuno ha paura: vi ricordate quando Santoro fu epurato la prima volta e fu sostituito da una trasmissione curata da Socci? Dopo due puntate quel puttanaio non lo guardava più nessuno!

Il sostegno di Santoro per il momento è proprio l'audience (leggi pubblicità), ma se il capo del governo è il padrone della tv concorrente non oso pensare alle nuove prospettive che si potrebbero aprire. E rete4 continua a trasmettere quando dovrebbe essere sul satellite. E chi è titolare di concesssione governativa non potrebbe presentarsi alle elezioni. E chi è padrone di tre televisioni più svariate radio e giornali non dovrebbe fare il capo del governo. Ma chi ci pensa più?

a.d.r.
abbiamo fatto gli affari nostri. Sempre. Abbiamo omesso di pregare.

Il problema Berlusconi andava risolto almeno nel 1996, quando il centrosinistra vinse le elezioni. E in base alla legge n° "non ricordo quale" del 1957 (ineleggibilità di chi è titolare di pubbliche concessioni), Berlusconi andava dichiarato non eleggibile al Parlamento. Poi andava fatta una seria legge sul conflitto di interessi, Rete4 andava spedita nello spazio sul satellite e così avanti.
Invece si è deciso di abbozzare per non far strillare troppo il pupo di Arcore.

No, andava prevenuto nel 1994, perché non esiste che chiunque si svegli al mattino e decida di candidarsi alle elezioni se non può, se non ne ha il diritto. Se domani si candidano Riina e Provenzano che facciamo, glielo consentiamo perché, chissà mai, magari si ravvedono? Se domani il mio rosso e comunista (se ne fotte della proprietà privata) si presenta alle elezioni glielo dobbiamo permettere, perché altrimenti lediamo i diritti degli animali? Non c'era bisogno di una legge sul conflitto d'interessi, perché la legge già c'era, ma non è stata fatta rispettare.

Il mio rosso e comunista è il gatto, ovviamente.

Con i SE, con i MA, con i Condizionali ...
non si fa il mondo
.
Diamoci una mossa !
.
PS= Siete stati contattati anche voi su Facebook dalla moglie di Mastella ?
Io sì, sic, e per ben tre volte, solo ieri...

io non voglio contatti con la moglie di mastella e nemmeno col marito della moglie di mastella. per cui non ho un profilo su facebook.

Attento Marcob, la moglie di mastella ti raggiunge ovunque.

Facebook mi ha procurato incontri che mai più avrei potuto avere in altri modi.
.
Poi ieri è capitata anche la moglie di Mastella.
L'ho cancellata e basta.
.
Mentre invece gli amici, le amiche e gli ex dipendenti ritrovati me li tengo cari.
.
Intelligenza è il saper utilizzare al meglio gli attrezzi di cui disponiamo, magari per costruire altri attrezzi...

discorso lungo e già fatto che non voglio riaprire.
ho interesse zero di riaprire rapporti con un compagno delle elementari trasferitosi in australia.
ne ho ancora meno a vivere i miei rapporti attraverso un monitor, per frequentare gente che si presenta non come è ma come vorrebbe essere o come crede di essere.
penso che intelligenza sia anche non usare i mezzi di cui disponiamo, quando non servono.

I miei rapporti con persone che mi hanno rintracciata via Facebook Non sono rapporti dientro un mon itor: sono vivi e reali.
Il medico che 35 anni fa mi curò, alle pendici del Damavand, è venuto 10gg fa a Loano con la sua seconda moglie e mi ha invitata a cena; la mia ex insegnate di PC è venuta a trovarmi la scorsa estate;
Ella, la mia prima segretaria iraniana...cercherò di farla venire in Italia mia ospite insieme al marito (che conobbi laggiù...)
.
I miei rapporti sono reali o almeno, come nel caso di Ella, spero che si realizzino...

non mi sono mai ammalato alle pendici del damavand e non ho mai avuto segretarie iraniane, per cui facebook non mi serve.

semplice.
avete perso le elezioni !

dai che scherzavo !!!
poi per come è andata la puntata riparatrice .......

C'è poco da scherzare unLuca, hai perfettamente ragione, abbiamo perso le elezioni e questo è male.

Abbiamo perso le elezioni e non abbiamo nessuno da proporre.
Siam ridotti male.

abbiamo perso le elezioni, unluca, ma tu non le hai vinte.
per ora le hanno vinte loro, e sopratutto lui, che è riuscito a tirarsi fuori da una condanna sicura nel processo mills.

non ho letto tutti i vostri commenti...in ogni caso gcanc sei FORTE!

Oggi ho letto questo pezzo
-
Mi farebbe piacere cosa ne pensate Voi Tutti/e
-
A Michele Santoro l'oscar del "giornalismo spazzatura"
.
Un uso indecoroso della televisione pubblica per polemizzare con i morti ancora sepolti sotto le macerie, calpestando dolore e dignità di chi ha perso tutto
di Luigi Caricato
http://www.luigicaricato.net
.
Io non appartengo a nessuno, sono libero e non amo intruppamenti. Quando esprimo un pensiero, è il mio pensiero e dietro non c'è alcun gruppo. Non è un pensiero di destra, non è un pensiero di centro, non è un pensiero di sinistra, ma è espressamente un pensiero di un uomo libero, che può permettersi di camminare a testa alta e non vergognarsi di se stesso. E questo atteggiamento di fiera libertà e indipendenza in Italia lo possono assumere solo in pochi, perché non aver padrini alle spalle non è da tutti in questo Paese.
.
Non essere asserviti ad alcuna ideologia è la gioia più grande che si possa provare, anche se tale gioia, va detto, la si paga sempre a caro prezzo. Però in compenso si ha il vantaggio, non indifferente, di dire ciò che si pensa, senza che alcuno insinui sospetti. Nessuno che possa assegnarti un'appartenenza e accusarti di essere dall'altra parte della barricata.
.
Per questo, di fronte all'indecente spettacolo camuffato da giornalismo d'inchiesta, ritenendo indegna la puntata di "Annozero" dedicata al terremoto in Abruzzo, - trasmissione targata Rai, Tv di Stato! - posso ben dire che a Michele Santoro, e a tutto il suo gruppo, l'oscar del "giornalismo spazzatura e del'indecenza" è più che meritato. E, paradossalmente, una qualsiasi trasmissione televisiva tra le tante in circolazione, la più idiota e becera che si possa immaginare, supera di gran lunga, per dignità e compostezza, quella di Santoro.
.
Speculare sulla pelle dei terremotati è qualcosa di veramente indegno. Gettare fango sulla Protezione civile e sui tanti volontari intervenuti in soccorso della popolazione aquilana e dei dintorni, è uno spettacolo indecente e ignobile.
.
Il vero giornalismo d'inchiesta conosce ben altri approcci, ben altri stili. Pagare il canone per sorbirsi questa spazzatura è qualcosa di altrettanto ignobile e volgare.
.
In nome di quale ideologia occorre tenere a busta paga certa gente? Chi ci costringe ad assegnare ruoli a persone che non meritano alcun rispetto?
E' possibile tornare alla normalità in questo Paese?
E' possibile dare spazio, all'interno di una televisione pubblica, a giovani giornalisti di talento che non siano ideologizzati fino al midollo e che facciano il proprio mestiere con equilibrio e compostezza?
.
di Luigi Caricato
http://www.luigicaricato.net
-
http://www.teatronaturale.it:80/articolo/6635.html
-
PS= Io non ho visto Santoro, ultimamente e non ho più la TV da Natale.
.

beh, paola,
la puntata, come ho fatto io, te la puoi vedere quando vuoi sul sito di annozero.
e forse, se ci vai, ti accorgerai che le critiche a santoro sono molto pretestuose, sia per la puntata incriminata che per quella "riparatrice".
ma poi, chi è questo luigi caricato?
già mi lascia perplesso uno che si definisce nè di destra nè di centro nè di sinistra, ma uomo libero.
mi lascia intendere che sia senza idee proprie, ma libero di dire tutte le cazzate che gli vengono in mente.
non è necessario approvare santoro, per carità, ma un minimo di motivazioni, quando fai una critica così netta, è necessario.
se no, è una conferma che nella rete c'è di tutto, del buono e della spazzatura. e per pulire il web dalla monnezza che ci puoi trovare, altro che bertolaso...

Luigi Caricato è un esperto di olio d'oliva, autore di vari libri (tra cui un romanzo). Sul sito Teatronaturale non parla praticamente mai di politica, televisione, media, giornalismo eccetera. Perchè dunque si sia scagliato contro Santoro, mi riesce oscuro. NEL MERITO: le accuse ad Annozero sono del tutto campate in aria (ad esempio, è completamente falso che la trasmissione abbia "gettato fango sui tanti volontari").
SU FEISBUK: io continuo a non frequentarla e a non averci nulla a che fare. Non entro nel merito di chi sta su Face Book, lo consedera positivamente e ne trae giovamento: dico solo che a me (sottolineo il personale "me") non me ne importa niente di niente. E condivido in pieno ciò che dice Marcob: di contattare (o di essere contattato da) certe persone che hanno incrociato la mia vita anni fa, non me ne importa nulla. E se dovesse venirmi (non vedo il perchè...quando è passato, il passato è passato. Se no, si chiama presente) voglia di ritrovarle, mi darei da fare. Ma prima mi domanderei: "perchè mai sento il bisogno di riallacciare i rapporti con Tizio o con Calpurnia?" E probabilmente, questa voglia di incontrarli, al 99.9% mi passerebbe il giorno dopo).
Un anno e mezzo fa una mia amica degli anni Settanta(che non vedevo nè sentivo da 30 anni) mi ha contattato (qui sul blog) perchè era tornata a Trieste dopo oltre due decenni. Ci siamo incontrati, riallacciato il rapporto in pochi minuti, e continuiamo a frequentarci, con Tatjana (che non la conosceva) e con altri amici. Insomma, a mio avviso: SE si vuole contattare per davvero qualcuno, ci si riesce. Anche senza Feisbuk.

Io vorrei solo capire cosa intendono i detrattori di Santoro e della trasmissione incriminata quando parlano di speculazione sui morti dell'Abruzzo. Ma l'hanno davvero guardata quella trasmissione? Secondo me, no. Gente che non ha capito una benemerita cippa.
Se Annozero è TV spazzatura, tutto il resto RAI e Mediaset cos'è?
Come è possibile che non si arrivi a capire che tutto questo casino creato intorno a Santoro e la sua trasmissione altro non è che propaganda elettorale? Molti, forse distratti dall'evento terremoto, hanno dimenticato che c'erano e ci sono in ballo le nuove nomine RAI. Ancora non si è capito che è stato tutto costruito a tavolino? Andiamo, su! Un po' di intuito!
Santoro ha rotto le uova nel paniere al capetto che faceva bella mostra di se'. Possibile che certi tipi come questo sconosciuto Luigi Caricato non abbiano capito che il nano ha saputo approfittare anche del terremoto per farsi propaganda?
Cecità o stupidità?

Prafrasando il film Magnolia: tu puoi chiudere col passato, ma se il passato non chiude con te sbattilo fuori.

Vi ringrazio per i commenti all'articolo di Luigi Caricato.
Io non ho ancora una mia idea chiara non avendo ancora potuto downlodare il video.
Grazie.

Cecità o stupidità?
.
Non lo so, proprio ancora non lo so.

In questi giorni, la televisione (soprattutto la RAI che, non essendo direttamente e ufficialmente alle dipendenze di Berlusconi, si sente in servile obbligo di essere più maggiordomesca di Mediaset) passano delle cose, dei servizi, dei filmati di cui si sarebbe vergognato Ceasescu: molti giornalisti usano a tutto spiano la lingua per sleccazzare e le ginocchia per strisciare proni davanti al Capo. E poi (davanti a questo miserabile e vile spettacolo di una pseudo-informazione asservita al potere) certe persone (come Caricato...a salve) attaccano e insultano Santoro e i suoi collaboratori?

In effetti non capisco perchè Caricato abbia scritto e diffuso quell'articolo. C'è qualcosa a me non ancora noto...dietro. C'è qualcosa che ancora non afferro.
Grazie a tutti per i Vostri commenti.
Buona fine di serata.

P@ola, nemmeno io conoscevo (prima della tua segnalazione) questo Caricato. Le poche cose che ho riportato le ho trovate sul suo sito. E mi sfugge il perchè e percome si sia così scagliato conro Santoro.

Santoro è sempre stato, oltre che indubbiamente bravo,(complice l'ottimo Ruotolo) anche molto vanesio e forse convinto intimamente di essere il migliore, questo scatena in altri piccoli pseudo-giornalisti, antipatie imitative.
Mi spiegio, Caricato dice: "accidenti a Santoro, io sono migliore di lui ed ho meno successo, non vengo pagato come lui" ecc. ecc...
Invidia insomma, solo invidia...

Potrebbe essere, Jubal, potrebbe essere... !
Mai fermarsi alla superficie, alla semplice battuta, ma riflettere ed indagare...

L'invidia può essere un sentimento nobile quando riconosce e ammira negli altri un talento che vorremmo avere pure noi, ma diventa miserabile quando marcisce per tramutarsi in sordido rancore. Questo Luigi Caricato a Salve mi pare un poveretto.
Io faccio lo scrittore e so che al mondo sono esistiti, esistono ed esisteranno legioni di legioni su legioni di romanzieri di gran lunga più bravi di me. E so pure che alcuni di essi sono anche vanesi, antipatici, presuntuosi, superbi e convinti di essere I MIGLIORI. Non vedo per quale motivo dovrei sputar invidioso e rancoroso veleno contro di loro solo perchè (a scrivere) sono più capaci di me.

invidia o no, quello che mi infastidisce di questo caricato, è l'affermare di non essere nè di destra, nè di centro nè di sinistra.
ci sono in tanti che dichiarano la stessa cosa, poi di fronte ad una scheda scelgono la destra.
ma poi, cosa vuol dire?
forse pensa di stare sopra tutti?
o sotto?
o di non essere niente?
forse bisognerebbe avvertirlo che stiamo parlando di lui, ed invitarlo, se vuole a venirci a spiegare chi è o cos'è.

Giusto e corretto, Marcob. Grazie del suggerimento: aAdesso vado sul suo sito e gli lascio il link.
Sul dichiararsi nè di destra nè di sinistra nè di centro: io la trovo una cosa difficilmente sopportabile. Tanto più che (come dici tu) chi dice così vota quasi sempre a destra. Io diffido profondamente di chi teorizza "le ideologie sono finite": al 99% questo discorso nasconde la sopravvivenza di una sola ideologia (quella di destra, priva di principi quali la solidarietà, uguaglianza, fraternità, giustizia). Ma ora vado sul sito di Caricato a segnalargli che parlavo male di lui.

È la propaganda di chi sparla di crollo delle ideologie senza sapere che cosa sta dicendo. Chi non ha un'ideologia non pensa al presente né al futuro. Anzi, non pensa.

Mi pare che già ne parlammo mesi fa, delle ideologie. Ripeto (in sintesi) la mia posizione: ideologia è una esplicita e coerente visione del mondo che, in base ai propri principi e analisi che si evolvono col tempo, interviene sul mondo per modificarlo.
Buttar via le ideologie è, dunque, del tutto sbagliato e assurdo: tanto più che quest'operazione lascia il campo sociale incustodito, vittima delle incursioni predatorie del "libero mercato" e del "ciascuno per se".
(D'altro canto, quando un'ideologia si pietrifica e si irrigidisce per diventare Dogma, essa diventa pericolosa. Ma, appunto, esistono idee criminali e idee solidali, ideologie orrende e ideologie decenti)

Coinvolgere gli altri, quelli che non la pensano come noi nel nostro dialogo ... prendere il caffè con il nemico
.
E' una ottima base di partenza.
.
L'altro giorno ho avuto una specie di illuminazione al riguardo di una persona del luogo letteralmente "innamorata" di Berlusconi. E' stato mentre lei mi parlava del suo matrimonio finito e di quanto tempo ci abbia messo per "capire" CHI AVESSE SPOSATO. E' stata per ma l'occasione per vedere come questa persona si innamori solo di un certo aspetto degli uomini della sua vita e come stia facendo la stessa cosa con B. Ora piano piano voglio arrivare a smontarle l'illusione che si è creata su B.
Solo che ci vuole molto tempo: non lo puoi fare in due giorni...

Sì, anche io diffido di chi dice di non essere né di destra né di sinistra ecc... l'immagine che mi viene in mente in quel caso è di una bandiera al vento, ed ora il vento soffia verso destra...
Dante riservava il posto più caldo dell'inferno proprio a coloro che in un periodo di crisi morale non avevano saputo prendere una posizione...

No, ci vuole tempo, energie, pazienza, nervi saldi.
E non dimenticare mai che certe persone VOGLIONO relazioni sbagliate e (a ogni cambio di partner) insistono a cercarsene uno uguale a quello precedente (quello/a del fallimento relazionale). La coazione a ripetere i propri errori è, spesso, micidiale.

Estremamente corretto quello che scrivi Luciano
(No, ci vuole tempo, energie, pazienza, nervi saldi. E non dimenticare mai che certe persone VOGLIONO relazioni sbagliate e (a ogni cambio di partner) insistono a cercarsene uno uguale a quello precedente (quello/a del fallimento relazionale). La coazione a ripetere i propri errori è, spesso, micidiale.)
.
Il fatto è che se scelgono un marito sbagliato, è affar loro.
Ma quando scelgono un Premier sbagliato è - anche - affar mio.
.
E allora ?

E' "en maitrisant l'angoisse" - è arrivando a gestire la propria angoscia che si giunge alla consapevolezza.
Come far gestire l'angoscia a queste persone
che la rifuggono nel modo più assoluto (?)affidandosi appunto a personaggi come B. che loro vedono "potenti, efficaci e protettivi" ?
.
E' un problema - di tempi, di surriscaldamento dell'ambiente e di maturità personale -
non indifferente e delicatissimo...

Entriamo in un terreno molto vasto e complesso: come rendere più adulto e consapevole un popolo? Come la politica dovrebbe svolgere il proprio ruolo pedagogico? Affinchè un paese modifichi il proprio orientamento c'è bisogno di una catastrofe? Ed essa è sufficiente? Come mai, subito dopo la tragedia della Seconda guerra mondiale, appena dopo la sconfitta della Germania, il 35% dei tedeschi continuava a pensare che Hitler avesse ragione? Nemmeno quello sfacelo era servito a fargli cambiare idea?

Ho lasciato a Luigi Caricato - su Teatro Naturale un invito a leggerci. Una breve email con il tuo link e il mio nome, P@ola
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Nel tuo ultimo commento c'è tutta la "realtà" di questo nostro mondo e il problema di rendere adulto e consapevole un popolo.
Risolto quello potremo "andare in pensione"...già fra quanti anni ?
Sorrido e abbozzo, ma il problema è davvero grande.
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E' un po' quello che fanno Ronald Heifetz, Martin Linsky, Donald Laurie e colleghi ad Harvard.
Loro ci credono e si impegnano, io cerco di imparare...
.
"passion has to be married to strategic wisdom"
.

Anch'io ho mandato un'email a Caricato.

io credo che il popolo italiano sia già adulto e consapevole e non abbia bisogno di essere educato. o meglio, cercare di educarlo a vedere berlusconi con i miei occhi non ha senso e non serve.
in fin dei conti berlusconi è stato eletto per tre volte e mandato a casa due volte e mezzo.
perchè? perchè il popolo italiano per due volte (e bossi e buttiglione l'altra mezza volta) aveva verificato che berlusconi non aveva mantenuto le promesse della campagna elettorale. e così succederà ancora. oggi ci sono le emergenze: la monnezza di napoli, il terremoto e la crisi economica e fino ad ora è riuscito a far credere di essere bravo nelle emergenze.
ma poi i nodi verranno al pettine.
i sindacati (tutti e non solo uno) si renderanno conto che il lavoro verrà sempre più a meno e che i redditi si abbaseranno, anche confindustria chiederà di più e non ci sarà piano casa o nessuna altro escamotage che eviterà di smascherarlo.
forse qualcuno si ricorderà del lodo alfano che gli ha consentito di evitare una condanna sicura, con l'interdizione dai pubblici uffici, anche se ci credo poco.
così, tornerà a essere mandato a casa e la sinistra e tornerà a non governare e litigare per preparare il ritorno della destra. ma intanto il tempo sarà passato e chissà...
ma perchè dare di tutto ciò la colpa al popolo italiano?
forse ci aspettavamo che andassero tutti in massa a votare per padoa schioppa, o per pecoraro scanio? ma non raccontiamoci delle balle!!!
zapatero ha governato e è stato riconfermato!
blair, dopo aver governato e aver rivinto ha raccontato balle e si è appiattito su bush. così ha dovuto far fagotto, e , per colpa dei suoi ultimi anche il successore brown è ridotto ai minimi.
se gli inglesi avessero una nuova tatcher la voterebbero in massa.
ma non è colpa loro, anzi non è prorpio una colpa.
c'è solo un modo per educare un popolo: dare delle risposte politiche serie alle domande.
e se vogliamo seriamente vederla da uomini liberi, (come caricato?) la sinistra negli ultimi dieci quindici anni non è che abbia un gran bilancio in materia.

Appunto. Quando parlo della funzione pedagogica della politica, intendo proprio questo: comportamenti (anche personali) adeguati e coerenti, buon governo, principi saldi e onestà di partito, visione del futuro e chiarezza.
Terreni sui quali la sinistra italiana è mancata di brutto.

Sì, ma l'abbaglio di cui sono vittime molti italiani riguarda il fatto di credere che berlusconi possa risolvere i problemi, ma quando questi non saranno risolti non ci saranno emilio fede o belpietro o rossella che tengano, se ne accorgeranno da soli di essere nella merda. Non sarà una questione di propaganda o pedagogia o educazione, andranno a cercare i colpevoli e li appenderanno al primo palo, metaforico o meno, come già successo, non senza una certa soddisfazione (lo so, è incivile, ma vabbe', mica si può sempre essere gentili ed eduacati, a volte scappa anche la pazienza).

Osservazione giustissima questa di Gcanc. Infatti, tanto per restare in tema di consensi, oggi IPR Marketing pubblica i suoi nuovi sondaggi (quanto attendibili non so). Il gradimento per il nano è risalito. Lui va, abbraccia, bacia e fa promesse e tutti ci credono. Bella propaganda che si è fatta il cavaliere! Ecco perché Santoro ha disturbato tanto.
Vorrei anche aggiungere che, secondo me, chi sostiene di non essere né di sinistra, né di destra e nemmeno di centro, o vota a destra,come Marco e Luciano sostengono, o è cattolico estremista.

Forse siamo noi a sbagliare con B. Invece di cercare di farlo ragionare dovremmo lasciarlo fare. Elogiandolo. Si monterebbe la testa e farebbe tutte le cazzate possibili.
Così tutti se ne accorgerebbero.
...
Temo però che morto un papa se ne fa un altro e se la maggioranza degli Italiani è bambinesca...

Noi ci comportiamo come se davanti avessimo un bambino.
Ma un bambino di 70 anni
non lo si raddrizza più !

Io sono una detrattora di Santoro e da diversi annetti. Credo che qui ci sia una sovrapposizione, e che si speculi politicamente su questa sovrapposizione.
Tenete presente che questa è una mia opinione, molto personale, e quindi prendetela per quello chè.
Non tutti i detrattori di Santoro, nelle critiche implicano l'esautorazione sua o quella di Vauro. Moltissimi di quelli che lo criticano trovano che faccia un cattivo giornalismo, con un stile tribunizio, demagogico e manicheo, si io lo trovo spesso irrispettoso, e quando si spaccia per rispettoso non riesco ad accordargli buona fede, ma quella stessa cinica strategia mediatica che tanto accusa a Berlusconi. Credo che simuli giornalismo d'inchiesta ma che non faccia reale giornalismo d'inchiesta. Mira alle budella e ricatta moralmente. Io me ne faccio veramente poco di questo - sia sotto il profilo dell'informazione che su quello dell'agire politico. Capisco che quando si è arrabbiati ci si sente di più in sintonia con chi elicita e le rabbie e arringa le masse, forse è per questo che in quella puntata molti non lo hanno trovato offensivo. Io un po' si, ancora di più in altre occasioni.
Ma tutto questo non legittima alcun provvedimento di tipo governativo nei suoi confronti o di Vauro - manco per lui vado pazza a dire la verità - e la parata di Berlusconi è stata pretestuale e tutto sommato n'anticchia dittatoriale. Riconosce in lui il soggetto mediatico che usa le sue stesse strategie, i suoi stessi linguaggi, i suoi stessi manicheismi, e le sue stesse demonizzazioni, e se lo vuole togliere dalle palle un po' come si faceva nell'unione sovietica, nella grecia dei colonnelli e cose così. Criticare Santoro è facile e Berlusconi lo sa, ne ha approfittato.
Ed ecco qui che per difendere la democrazia me tocca difendere Santoro. Malvolentieri.

Santoro può piacere o meno. Ma il punto non è questo, bensì un altro: mente? Dice falsità? Impedisce agli ospiti di parlare? Inventa le notizie? No, nulla di tutto questo.
Eppure, i critici di Santoro non dicono mai una parola sulle vere menzogne, ripetute falsità, continue invenzioni, obiettive rimozioni e censure compiute sistematicamente da altri giornalisti televisivi.
SULL'ITALIA: anch'io comincio a temere che ci libereremo di Berlusconi solo dopo uno sfacelo nazionale. E che solo a quel punto si rivelerà vera la profezia (finora fallita) di Montanelli: gli italiani la chiuderanno con Berlusconi solo dopo averlo provato. E purtroppo per "provato" si intende non qualche anno, ma bevuto l'amaro calice fino alla feccia più tossica.

Povero PC
deve essere intossicato di brutto !
.
Buona vacanza.
.
Mentre prenderò molti caffè con il nemico
ti penserò...
.

La critica è sulla forma, sul tono, sulla opportunità di affondare il coltello a botta calda. Se ne può discutere. Ma non con chi è proprietario o controllore di oltre metà del sistema dell'informazione televisiva in Italia e che dalle sue parti usa toni pari se non peggiori di quelli di Santoro, raccontando anche un sacco di balle. Tra l'altro, quando ha fatto comodo, pure mediaset ha assunto Santoro e non era diverso da oggi. E poi, da quando il bue dà del cornuto all'asino?

Gganc sono d'accordissimo con te e infatti l'ho scritto. Me tocca da difendere Santoro.
E capisco che ora bisogna parlare di questo. Ma non è che siccome non piace a Berlusconi deve piacere anche a me, considerando che se a Mediaset è piaciuto Santoro vale anche il fatto che a Santoro è piaciuta Mediaset.
La visceralità calcolata del suo modo di fare televisione gli procura le critiche che riceve non è sempre martirio politico. E a me da fastidio questo scambiare la bava alla bocca per profondità di indagine, l'urlo col reportage.
Insomma tra Roberto Gatto e Santoro c'è la differenza che intercorre tra la pasta surgelata findus e la pasta fatta in casa. Ma anche tra Gabanelli e Santoro. E persino tiè che manco stiamo a parlà della sora Pulitzer, ma anche la D'Amico è meglio. Di questo hanno parlato molti giornalisti anche di sinistra - in primis Grasso - quando lo hanno attaccato. Se lo fanno anche quelli di destra sono beneamati cazzi loro, le motivazioni non sono le stesse. E se capita che dicono le stesse cose che dico io - nun moro.

Zau forse volevi dire Fabrizio Gatti... Roberto Gatto suona divinamente la batteria :)))

Appunto, io conosco Roberto, ma ha sempre fatto il batterista, mi rusulta nuova questa attività giornalistica :-D

Comunque siamo d'accordo. Pensa, l'altro giorno mi sono trovato d'accordo con il capogruppo della lega in comune e mi sembrava di sognare, ma era perché ce l'aveva con la sindaca.

Sarò fuori dal coro, forse, ma con Luciano. Santoro non toglie la parola alle persone, non inventa notizie, non dice cose false. Non è che io voglia difenderlo a tutti i costi, anche se riconosco che può essere la forma che usa, e non il contenuto, a dare fastidio.
Se qualcuno di voi ha mai avuto la possibilità di seguire in TV o ascoltare delle interviste fatte da alcuni giornalisti britannici ad altrettanti politici, può facilmente rendersi conto di cosa parlo quando dico che Santoro infastidisce. Quelli si che se ne fregano altamente di chi hanno di fronte! Fanno tutte le domande più scomode e mettono a disagio l'interlocutore quando questo non da risposte chiare.
I politici britannici non se lo sognano nemmeno di attaccare i giornalisti da un punto di vista personale, anzi li temono.
Se ci sono state delle responsabilità civili e politiche nel disastro in Abruzzo, perché i cittadini non dovrebbero esserne informati? E soprattutto, perché usare toni gentili ed inzuccherati quando c'è di mezzo la vita e la sicurezza del paese? Siamo o non siamo noi che andiamo a mettere una croce sulla scheda elettorale? E' giusto che si sappia o no chi andiamo a votare? E' giusto che si sappia o no come avvengono le gare d'appalto per le costruzioni di edifici privati e pubblici? E' giusto o no sapere i nomi degli imbroglioni che hanno spacciato per cemento armato un miscuglio di sabbia di mare e schifezze varie?
In definitiva, la volete o no la verità?
Con tutta la merda che c'è in Italia, ci vogliamo preoccupare della "forma" di Santoro o dei contenuti delle sue inchieste?
Ben vengano l'esercizio dialettico ed il confronto di idee, purché non si perda di vista il nocciolo della questione che, a mio modesto parere, sta nella censura che l'attuale governo vorrebbe applicare, laddove una verità scomoda scopre le carte di personaggi che oramai si giocano la loro credibilità solo sulle chiacchiere e sull'immagine.

Infatti ho detto che se ne può discutere, ma solo se riguarda le vittime del terremoto con i cadaveri ancora caldi. Dei politici, dei costruttori, dei funzionari, di eventuali responsabili bisogna parlarne un minuto secondo dopo che il fatto è successo e anche in modi bruschi.

Eh Alessandra ma dico hai mai visto Roberto Gatto quanno fa un 'intervista?
Per non parlà de Paolo fresu:) Vabbè che de solito sona la tromba:)
Cazzo mi ero sbagliata:)
No io non trovo che Santoro faccia sto can can di domoande scomode, trovo che si ponga in un modo che lo fa essere scomodo - ma non è che ponga queste domande anomale. Ha posizioni radicali e tende al manicheismo. Sinceramente penso che tra lui e il giornalismo inglese c'è un oceano. E si Santoro toglie la parola sempre a chi non gli piace, e mi infastidisce anche il modo come si relaziona agli interlocutori. E no quello che si vede da lui non sempre si vede altrove. Grazie a DIo. Penso che in Italia non ci sia un solo coro, cattolico e berlusconiano, ma anche un coretto ateo e sinistro. Almeno per me, essere fuori da quello non mi garantisce l'assenza di corettità. e non è una questione di dialogo, parola disgraziatamente abusata, è che mi sento respinta da chi chiede di ragionare con il mio utero e non con il mio cervello.
Però ripeto - sono pareri.
Basta che numme parli de cori ecco.

Zau, il mio "coro" era per definire un certo numero di persone che condividono l'antipatia per Santoro, tutto qua. Che c'è di male? Anch'io posso stare in un coro, se la mia opinione coincide con quella di altri, no? Interpretala come una metafora e nun te incazza' che fa male ar pupo :-)
Non volevo paragonare Santoro ai giornalisti britannici, il mio richiamo a quel tipo di giornalismo era solo per dire che chi fa domande di un certo tipo e cerca di comunicare importanti verità fa il suo dovere. In questo il metodo di Santoro può assomigliare a quello britannico, ma certamente non è uguale.
In definitiva Zau, io seguo le inchieste che certi giornalisti fanno, inchieste sul campo, con testimonianze dirette e "carte che cantano", come false attestazioni di agibilità di un edificio, condanne di un tribunale, denunce fatte e mai ascoltate... Insomma, roba del genere. Poi, che il giornalista sia manicheo e spocchioso non me ne può fregare di meno.
Per farti un esempio: Travaglio mi è antipatico, ma trovo che sia un bravo giornalista.

Ah Alessandra se ti può confortare anche io Travaglio lo trovo bravo ma da ricovero immediato.
:)

sai Marcob
quando scrivi
:
"non mi sono mai ammalato alle pendici del damavand e non ho mai avuto segretarie iraniane, per cui facebook non mi serve."
mi fai ripensare ad una collega che tempo fa cercai e trovai... Solo che fu Lei a Non volersi "far trovare". Rispose prima evasivamente e poi addirittura male..
Dopo un po' una comune conoscente, in visita a Lisbona, la cercò personalmente e trovò una donna stanca, affaticata, moralmente triste che si vergognava un po' di come si era lasciata andare...
.
Non tutte le persone hanno il coraggio di farsi trovare, in là con gli anni, le rughe, la ciccia e magari i denti mancanti...

Non è esattamente un argomento inerente a questo Post ma credo che ora sia il momento di insorgere contro i comportamenti del Premier.
.
http://tusitala.blog.kataweb.it/2009/05/04/la-dignita-della-donna-e-la-connivenza-di-una-nazione/
.
Oppure vogliamo diventare tutti CONNIVENTI
????????????????????

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