Se post simili li ho già scritti e li avete già letti, cercate di aver pazienza.
Ieri è stata una giornataccia accia dal punto di vista fisico (partenza alle 6.35 e ritorno all'1.30 di notte, ore e ore di treno, cinque o sei cambi di stazione, pranzo al volo con un panino di falafel, tosse mal di gola raffreddore raucedine tamponati con inalatore omeopatico e pastiglie del (laicamente) miracoloso Erisimo, in tutto ho parlato per tre ore e mezzo rispondendo a decine e decine di domande, recitando pezzi dei miei libri e facendo le voci dei vari personaggi).
Dormito poco.
E adesso sono stanchissimo.
Però (come ogni volta) che grande priviliegio è, poter dialogare con duecento ragazzini.
Raccontargli episodi sul prezioso nutrimento della cultura, far giochini sullo sport dopato e iper-ricco, sceneggiare con loro la demenza del razzismo, salir sul banco e poi buttarmi per terra per dimostrare cos'è il "punto di vista" narrativo, confessargli le mie timidezze e vergogne di quando avevo la loro età, sghignazzare per la mia barba lunga, dirgli quanto si guadagna scrivendo libri (poco. Almeno io), interpretare la PUBBLICITA' e il MERCATO che pretendono i loro soldi e le loro anime di ragazzini-consumatori, elencare gli abiti che ho addosso (nessuno firmato, eccettuata la t-shirt con Neil Young) il mio braccialettino di stoffa colorata comprato per un euro da un ragazzo del Senegal e il mio antidiluviano telefonino per arrivare al fatto che al mondo le cose più belle (amore, amicizia, fantasia, stima, accoglienza, curiosità, gioia) sono gratis e soprattutto NON sono merci...
E in viaggio, oltre ai giornali, un romanzo che mi sta piacendo tantissimo: "Canti del caos" di Antonio Moresco.
C'era un solo uomo al mondo che potesse parlare ad un pezzo di legno e far vivere Pinocchio... conosco un solo uomo che possa far capire ai ragazzi
che al mondo le cose più belle ( amore, amicizia, fantasia, stima, accoglienza, curiosità, gioia ) sono gratis e soprattutto NON sono merci...
grazie Luciano
Scritto da: Fabrizio | 27/03/2009 a 09:48
La parte ficherrima è quella di te che te butti per terra per la questione del relativismo e dei punti de vista. Di grandissima efficacia, ma la schiena???
Su Moresco mi hanno detto in tanti che il libro è bellissimo! Io purtroppo ho intercettato solo un paio di interventi suoi, ma non di letteratura, diciamo politici, che mi hanno più che altro indispettita.
Scritto da: zauberei | 27/03/2009 a 11:26
Grazie ma non io sono mica l'unico che sa o che può farlo! Il punto è che, ai ragazzini, certe cose non gliele racconta praticamente nessuno, mai. Gli insegnanti perchè (troppo spesso) titubanti, i genitori perchè (troppo spesso) impreparati o distratti, i coetanei perchè confusi come loro, i media o la pubblicità perchè nella maggioranza iniettano l'idea esattamente contraria: che tutto sia merce. E così, ai ragazzini, non viene quasi mai detto: "tu hai un valore immenso perchè sei tu. E non perchè compri qualcosa. Tu sei unico/a. Non c'è mai stato e mai ci sarà qualcuno/a come te. Ma proprio perchè tu sei assolutamente speciale, irripetibile e dunque preziosissimo/a, così è per tutti e tutte, nessuno e nessuna escluso"
Scritto da: luciano / idefix | 27/03/2009 a 11:32
Zau: la schiena e le ginocchia reggono. (Anche a me questa del punto di vista "fisico" fa ridere e mi diverto molto a metterla in scena).
Moresco è una rivelazione: divertentissimo e denso, letterario e leggibilissimo. Se va avanti a questi livelli e se anche il resto della sua opera è così...accidenti che bravo!
Scritto da: luciano / idefix | 27/03/2009 a 11:35
Daccordissimo! Diciamo che conosco qualche madre e qualche insegnante preparata ed attenta che ci prova a far capire ai ragazzini di avere un valore immenso per ciò che sono - speciali - unici -irripetibili e preziosissimi. Ma spesso i ragazzini hanno bisogno di sentirlo raccontare da un uomo con la barba lunga che sa fare quello che fai tu : anche il sacrificio di un viaggio molto faticoso...
Scritto da: Fabrizio | 27/03/2009 a 11:54
sei troppo bambino per non essere un miracolo che cammina, Luciano!
Scritto da: Tereza | 27/03/2009 a 13:39
Che ridere: avevo letto "un morto che cammina".
Scritto da: luciano / idefix | 27/03/2009 a 14:31
Invece fa sempre piacere leggere questi post. Dai, Luciano, uno di questi giorni metti in rete un video di queste tue presentazioni. Fallo per noi!
Auguri per i tuoi acciacchi!
Scritto da: Artemisia | 27/03/2009 a 14:54
Il video non ce l'ho.
Però la prossima volta (sabato venerdì 3 e martedì 7) provo a chiedere se lo fanno.
Scritto da: luciano / idefix | 27/03/2009 a 15:32
Allontanarsi dal consumismo e dall'effimero dei nostri giorni è una gran cosa ed è un bene aiutare i giovani ad esserne consapevoli, ad abbandonare l'egoismo per perseguire obiettivi comuni. P.S.: non so se te lo ho mai detto ma i miei capolavori letterari sono in testa a tutte le classifiche dei libri meno venduti. Un abbraccio, Fabio
Scritto da: Fabio | 27/03/2009 a 22:00
Ehi, io invidio il coraggio di stare di fronte a 200 ragazzini! Quando partecipo ai concorsi letterari e li vinco (rari), mi vien il magone solo al pensiero di dover ritirare il premio davanti alla gente. Deformazione professionale: la cosa che impari per prima è trovarsi il posto più in ultima fila, vicino all'uscita.
Scritto da: Yodosky | 28/03/2009 a 09:10
Anche affrontare una platea di ragazzini o di bambini (o di adulti) si impara. Il trucco fondamentale (almeno per me) è: falli ridere subito, perchè se li fai ridere all'inizio il grosso del lavoro è già fatto.
Scritto da: luciano / idefix | 28/03/2009 a 17:34
Ringrazia le ore di treno su e giù per l'Italia che ti permettono di goderti un libro incommensurabile..incommensurabile come il suo autore...
Scritto da: chiara milanesi | 28/03/2009 a 22:38