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13/03/2009

Commenti

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...e i contenuti ?
dove vanno i contenuti ?
...
Apri pure il nuovo Blog
ma aspetta qualche giorno a chiudere definitivamente questo di Blog
Almeno salva i contenuti e metticeli a disposizione...
Non Puoi perderli e basta !
.
Non fare le cose in fretta (ricorda la cassetta delle arance). Fermati un attimo a trovare una soluzione per i tuoi contenuti.

Potrà anche sembrare non corretto Luciano, ma non comprendo la tua scelta. A mio avviso, il tuo blog, Idefix, potrebbe restare esattamente così com'è, perché sia tu che chiunque altro facesse il tuo lavoro, avrebbe il sacrosanto diritto di esprimere le proprie opinioni anche attraverso un blog. Se poi l'ente per cui lavori è gestito da persone dello stesso colore politico del nano malefico, allora comprendo, ma fino a un certo punto. Non ti sembra autocensura la tua? E a pro di chi e di che? La tua estrema onestà e la tua correttezza sono encomiabili, ma non è che lo fai più per te stesso che per altri? Confesso, comunque, che mi sentirei orfana senza Idefix e tutti i suoi amici.

Mi sembra un comportamento corretto. D'altra parte, se l'ente è pubblico è gestito attraverso scelte politiche che un dipendente non è tenuto a contestare, tanto più se si occupa della comunicazione dello stesso ente. Dispiace, ma è così, è come se un giornalista dovesse scrivere su un altro giornale un articolo contro quello che gli paga lo stipendio.

Alcuni chiarimenti:
1) l'ente pubblico è gestito dal centrosinistra perciò la mia decisione non è minimamente dovuta a motivi di furbizia o di pavidità,
2) il nuovo blog sarà (eccezion fatta per la firma) praticamente uguale identico a questo,
3) questo blog (con tutti i suoi contenuti) resta comunque on line,
4) facciamo un'ipotesi: TIZIO è di destra, si occupa della comunicazione dell'ente pubblico XY e gestisce a proprio nome e cognome un blog politicamente fazioso. Io non lo troverei corretto. Se questo principio vale per Tizio deve valere anche per me,
5) non ho mai sopportato il "due pesi e due misure".


Mi sembra un segno di grande correttezza. Bravo.
Basta però che ti possiamo scrivere ancora, poi per me puoi firmarti pure Grande Puffo!

Sì, la barba ce l'hai già.

Beh, formalmente forse cambia qualcosa, in sostanza non cambia niente... il conflitto rimane sempre. Anche Berlusconi ha dato le televisioni al figlio, ma è sempre lui che le guida...
Quindi, a mio modesto modo di vedere, sarebbe giusto che tu non gestissi alcun blog.
Naturalmente non sarei per niente contento della cosa... ma dura lex sed lex.

Lei è un gentiluomo, signore. Ed un professionista.

Quel che scrive Jubal ha senso se il 'nuovo' non sarà personale in senso stretto, ma " praticamente eguale a questo blog "

E, comunque, non facciamoci troppe seghe mentali: la correttezza è uno stato d'animo, non una Regola Monastica. Male non fare, Paura non avere, oppure il dumasiano "hony soit qui mal y pense" mi sembrano citazioni adatte.

In tutti i casi, congratulazioni e auguri, Luciano. Chiunque sia chi ti piglia fa un grande affare.

Ma scusa Luciano tu tutti gli anni a venire continuerai a pagare - anche se poco - per tenere attivi dei contenuti ormai vecchi ? Per quanti anni ? E poi ?
Non potresti pensare di incaricare qualcuno di salvarteli e trasportarli da un'altra parte oppure
inciderli su DVD ?

P@ola: mi sa che sarebbe un lavoraccio lungo e costoso, recuperare tutto il blog.
PER IL RESTO (chiudere o non chiudere, cambiare del tutto o no): il bello della Rete è anche quanto sta accadendo adesso, cioè i vostri commenti, suggerimenti, critiche, consigli. E' possibile perciò (tante teste pensano meglio di una, mi ha detto poco fa Valerio) che alla fine, per quanto riguarda il blog, io decida diversamente (in tutto in parte) da come scritto nel post.

Luciano,
certo che E' un lavoraccio.
Ma qui si tratta di NON perdere il lavoro tuo e di tutti noi.
Intanto puoi
1)chiedere al Gestore di Typad quando ti costerebbe affidare loro il lavoro di salvataggio...
2)Poi possiamo chiedere consiglio sul come fare a salvare e/o trasportare anche a Tomas di "TomasBLOG : Il contraddittorio" il quale se la cava benino sul Web...Se vuoi glielo chiedo io, con il tuo consenso...
3) ...ci penso...

Ti informo che ho scritto al mio amico Giancarlo, esperto di informatica il seguente messaggio
:
Quote
Giancarlo,
ho un’altra domanda tecnica.
Luciano Comida, del Blog nuovo ringhio di idefix - luciano comida, desidera chiudere l’attuale Blog. Dal momento che il suo Blog è a pagamento sulla piattaforma Typad, i contenuti - chiuso il Blog - andrebbero persi.
Io sostengo che è uno spreco davvero grande e vorrei poterlo aiutare a salvare tali contenuti. Lui non è capace di farlo e non se la sente di impegnarsi ad imparare, ha altre cose da fare. Io pure sono indietro con il mio lavoro e poi sono troppo lenta.
Conosci qualcuno che sia in grado di fare tale lavoro ad un prezzo diciamo simbolico ?
O magari in qualche azienda di conoscenti c’è qualche ragazzo/a di buona volontà - o anche qualche studentessa che voglia far pratica …?
Unquote
E' in fondo ai Commenti sotto
Servizio Attivo di Tusitala
.
http://tusitala.blog.kataweb.it/2009/03/12/servizio-attivo/#comment-22831
.

io non riesco a capire perchè.
luciano, ti ho sempre ritenuto una persona coerente, e quindi non ho avuto il minimo dubbio che l'ente per il quale ricoprirai il prossimo incarico possa essere in contraddizione con le tue idee.
per cui non vedo la differenza tra fare il responsabile della comunicazione di un ente e ad esempio fare il direttore di konrad, come hai nfatto fino a poco tempo fa.
a meno che non ci sia una precisa regola nell'ente, tenere un blog non può rappresentare un conflitto di interessi, e, in linea di principio, non sono d'accordo con quanto dice gcanc a proposito del giornalista che non deve fare un articolo contro quello che gli paga lo stipendio.
qualsiasi compenso mi venga pagato, chi me lo paga lo fa perchè ha scelto me per quello che sono capace di fare. sia che io scriva articoli o che faccia qualsiasi altra professione, e il saper anche muovere una critica fa parte delle qualità per le quali sono stato scelto.
so bene che le cose non vanno così, sopratutto nel giornalismo. ma se andassero così sarebbe molto meglio. ovviamente i rischi sono tutti a carico.

aspetto con ansia!

allora in bocca al lupo !

Sì, in effetti non si è ben capito, ma forse solo perché Luciano non ha voluto essere troppo esplicito.

Mi permetto di dare una mia personale interpretazione:

Non te la senti di ... ecc, ecc; d'accordo! Quindi chiudi e riapri sotto altro nome?
Però vuoi rimanere riconoscibile dai tuoi amici di blog (tra i quali spero vorrai continuare ad includere anche me)?
Ma allora è soltanto una pura questione di forma, dato che nella sostanza non cambierebbe molto!
O non ho capito un tubo?

Però ho capito che non sparirai e questo mi-ci basta, anche se, come avrai notato, da un po' di tempo in qua faccio sempre meno "mucchio", per dirla con un noto fanculista.

Lucià, ormai ci siamo affezionati, e una ragione ci sarà, non credi?.
Per me la ragione è che di questi tempi non è facile trovare, anche solo virtualmente, una persona come te.

Magari trascuro altri carissimi amici di blog (e spero che questi non me ne vogliano), ma una capatina da te, seppure sempre meno frequente, la faccio comunque con molto piacere.
Mi associo con chi si preoccupa per il rischio che il tuo blog possa essere inghiottito nei meandri della rete senza lasciare traccia(*) e colgo l'occasione per farti gli auguri per il tuo nuovo incarico (e nuovo blog).
A risentirci!
_________
(*) In realtà nella rete qualcosa resta, anzi molto, visto che si possono rintracciare ancora alcuni dei tuoi post del vecchio blog Kataweb e tramite essi (scorrendo avanti e indietro nei titoli) si possono rileggere ancora quasi tutti i contenuti.

P@ola, mi commuovi. Dico sul serio. Ovviamente accetto con entusiasmo: attendo con interesse notizie.
UNA PRECISAZIONE: non vado a DIRIGERE la comunicazione di un ente, vado a farne parte.
ALTRA PRECISAZIONE: non penso che nel blog mi occuperò mai dell'ente in questione. Ma il punto non sta qui: sta nel fatto che non mi pare corretto gestire col mio nome e cognome un blog fazioso (orgoglioso di essere fazioso) nel momento in cui il mio nome e cognome comparirà anche su cose pubbliche. Ripeto: mi sembra una questione di correttezza. Però le vostre opinioni ed esperienze (e quelle di altre persone) possono farmi cambiare parere: io sono tutt'altro che infallibile e onnisciente. Molte volte, nella mia vita, ho mutato opinione perchè persone di cui avevo stima mi hanno convinto che stavo commettendo un errore. Non ho mai avuto difficoltà ad ammetterlo: "scusate, ho sbagliato". E' una delle più grandi lezioni apprese a scuola. Assieme all'orgoglio di dire "scusi, mi può ripetere, non ho capito" e alla serenità di ammettere "non lo so". Il mio maestro della elementare Tarabocchia(Giovanni Psenner) e i miei professori (Livio Pesante e Giovanni Mercanti) del liceo Petrarca erano proprio grandi insegnanti.

Marcob, anche o solo in linea di principio, un giornalista assunto dal giornale A non credo che si possa considerare corretto se scrive un articolo sul giornale B, magari sotto pseudonimo, contro il suo editore. Il suo editore potrà anche averlo assunto per la sua bravura, ma non credo che si aspetti un attacco pubblico, casomai un confronto, anche duro, in redazione. Ma questo vale per qualsiasi lavoro, non solo per il giornalismo. Se ti occupi della comunicazione di un ente pubblico, dipendi da una struttura che da te si aspetta il meglio delle tue capacità di magnificare le attività dell'ente stesso. Poi ci pensa il "periodista" del giornale ad abbattere il castello di fandonie che l'ufficio stampa si è inventato, ma non può farlo la stessa persona.

Da quello che capisco vorresti sostituire il presente blog con un altro, magari idefix ma non Comida (per fare un esempio). Mi pare onesto che tu te lo chieda. A volte però le domonde che ci poniamo noi stessi sono quelle di chi si fa più realista del re.
Chi ti ha assunto ritengo che ti conosca, e che pertanto la pubblicazione del tuo pensiero contribuisca a qualificarti e non a squalificarti. Se tu scrivessi un libro "politico", nel tuo nuovo ruolo lo firmeresti con uno pseudonimo?
Un ruolo "pubblico" poi a mio parere non dovrebbe escludere una militanza, di qualsiasi colore essa sia. Proprio perchè tutto è pubblico (lavoro e blog)mi pare tutto trasparente, e pertanto corretto.
E poi uno dei detti che più detesto è quello che "non si possa sputare nel piatto in cui si mangia". Credo che sia molto più educato non sputare nel piatto dove mangiano gli altri. Del mio piatto ritengo di dover rendere conto solo a me stesso. Se qualcuno non volesse più riempirmelo quello magari è un altro discorso, ma non dipenderebbe solo da me.

Anch'io come Irnerio non capisco bene la tua preoccupazione, Luciano. Però capisco l'esigenza di utilizzare un nickname per evitare qualsiasi problema di qualsiasi genere. Tant'è che nel mio piccolo questa esigenza l'ho sentita anch'io. Proprio per sentirmi libera di esprimere le mie idee.
Mi raccomando però, tienici al corrente. Te l'ho già scritto tante volte: per me il tuo blog è un punto di riferimento irrinunciabile. Specialmente di questi tempi.
Inzomma Lucia' nun ce lassa'.

io invece capisco Luciano.. sto lavorando da un po' in una azienda che si tiene abbastanza equidistante dalla politica, tuttavia non sapendo come comportarmi (e volendo riaprire un blog ora che ho studiato worpress) che dovrei fare? Fra l'altro tenendo conto che mi spiacerebbe usare un nick..
..insomma, comunque per me fai bene Lucianone, ovviamente ti continuerò a seguire ;)

Luciano, dammi un modo per entrare nella tua piattaforma. Devo vedere se hai la funzione "esporta". Oppure fallo TU.

Questa, Luciano,
è stata la risposta del mio amico Giancarlo
Quote
:
""Mi dispiace Paola ma non conosco questo tipo di piattaforme e quindi non potrei essere di nessun aiuto a Luciano.
Naturalmente salvo suggerire il classico interminabile copia/incolla.
Proverei innanzitutto a leggere il contratto firmato per capire i miei diritti ed a chiedere al gestore della piattaforma una esportazione dei dati in un formato standard che possa poi essere eventualmente importato in qualche altra piattaforma. Se rimane sulla stessa piattaforma invece bisogna capire qual’è la politica commerciale di Typad sui multisiti.
Ciao.""
Unquote
.
Come ti ho già scritto sopra bisogna entrarci, leggere e vedere.
Dal momento che Tomas prima era anche lui su Typepad magari ci può essere più di aiuto. In ogni caso per sapere bisogna ENTRARE.
Vedi tu, Luciano
Io resto a tua disposizione.
Tieni presente che oggi e domani non sarò molto sul Web perchè vado a FianlBorgo...
Un salutone.

Non ho nessuna intenzione di perderti di vista,ovunque tu vada!
Buona giornata
Cristiana

Un grazie collettivo. Nemmeno io ho nessuna intenzione di perdere di vista voi. Ci mancherebbe!

gcanc,
mi sono probabilmente espresso male. anch'io intendevo all'interno della struttura per la quale lavori.
non ho mai fatto il giornalista, ma nella mia professione mi trovo spesso nella situazione di dover scegliere tra la soluzione che piace a chi paga e quella che ritengo migliore. se riesci a trovare le motivazioni per sostenere la tua convinzione, quasi sempre ce la puoi fare.
ma, tornando al caso idefix, tu certamente meglio di me puoi sapere se un blog, che non è uno spazio in concorrenza, ma uno spazio autogestito, una specie di diario, possa rappresentare un conflitto di interessi.

Marcob: come sai, su questo blog tu sei uno degli amici-commentatori che più stimo. Il punto (rispetto al lavoro che farò) non è il "conflitto di interessi" vero e proprio (infatti nessuno mi ha detto nulla e probabilmente nessuno mi dirà o direbbe nulla se io continuassi a gestire QUESTO blog così come sta). La questione è un'altra: è che IO provo disagio, IO non mi sento a posto a "giocare due parti in commedia" col mio stesso uguale nome e cognome. Tu forse obietterai: "ma cambia qualcosa se apri un nuovo blog con pseudonimo? Non rischia di essere solo un'ipocrita foglia di fico?". A me pare di no. Ti faccio un esempio a cui sto pensando da tempo: io scrivo libri per ragazzi (finora ne ho pubblicati una decina, più vari racconti su libri di testo scolastici). Sto preparando un giallo con una componente fortemente erotica. Se qualche editore lo prenderà, sarebbe corretto farlo uscire a nome mio? Con lo stesso nome e cognome dell'autore delle storie del tredicenne Michele Crismani lette da bambini e da ragazzini? Non rischierebbe di trarre in inganno i lettori più piccoli mettendo nelle loro mani un libro che NON è concepito per bambini o per adolescenti? Non sarebbe disonesto da parte mia? Certo: nulla lo vieta e altri scrittori fanno cose del genere. Ma (ripeto) IO non mi sentirei a posto. E dunque se mai quel giallo dovesse uscire lo farà con uno pseudonimo. Sembra una decisione assurda? Ridicola? Esagerata? Non mi importa: io voglio sentirmi in pace con la mia coscienza e con le conseguenze delle mie azioni. E so che quello pseudonimo non farà male a nessuno, mentre il giallo (andando in mani troppo piccole) potrebbe far qualche male, causndo troppo precipitosi turbamenti. Esagero? Pazienza.
In parte, la vicenda del nuovo incarico lavorativo e del nome del blog è analoga alla vicenda dello pseudonimo.

è ovvio che se si parlasse solo delle cose che si conoscono molto bene, io, almeno, dovrei stare sempre zitto.
questo per dirti, luciano che sono entrato in una vicenda che ovviamente conosco solo per quello che ci hai detto.
ti dirò anche che l'esempio del giallo mi trova perfettamente concorde, quando parli delle conseguenze che non vuoi provocare. accidenti, questa si chiama prevenzione!!
il mio ragionamento era limitato al fatto che, per quel poco che ti conosco, mi sembrava difficilissimo che tu entrassi in un ruolo che mettesse in periocolo la coerenza con le tue convinzioni.
poi, ovviamente ci sono 124 altri aspetti che non ho considerato. è facile a questo punto che la tua decisione sia la migliore.
ergo, mi hai convinto.

Il mio lavoro non sarà "politico". Nel senso che mi occuperò di questioni "politiche" in senso di schieramento, bensì "politiche" in senso generale (servizi, iniziative pubbliche, comunicazione ai cittadini eccetera).
Un compito praticamente imparziale e "tecnico", non schierato, a prescindere da chi sia il titolare dell'ente di riferimento. Un po' come (per fare un esempio) il commissario Salvo Montalbano (pur essendo un uomo nettamente di sinistra) continua a fare il commissario di polizia, che al governo ci sia la sinistra oppure la destra.

come ho risposto a Paola sul mio blog, su Kataweb c'è proprio una sezione dalla quale salvare l' intero blog sul proprio pc...
su typepad credo che ci sia qualcosa del genere...
prova a cercare sotto ESPORTARE o EXPORT....

Grazie. Domani cerco.

Sebbene non ci sia a mio avviso un vero e proprio conflitto di interessi, capisco perfettamente il tuo imbarazzo ed al tuo posto farei probabilmente la stessa cosa.

Per quanto riguarda salvare i contenuti di questo blog, come ha già suggerito Tomas, sicuramente puoi esportare il tuo blog in un file a partire dall'interfaccia di amministrazione del blog. La sola cosa alla quale devi fare attenzione (purtroppo non ho esperienza su typepad per poterti dire qualcosa con sicurezza) è che nel file siano salvati non solo i post ma anche i commenti, che sono un elemento importantissimo del tuo blog. Se questo si avvera, potresti per esempio poi "archiviare" il tuo blog su wordpress che è gratuito e capace di importare i blog typepad (ed anche da altre piattaforme). Penso che sia anche possibile importare i contenuti su blogspot (anch'esso gratuito).

Lo trovo un gesto di grande correttezza. Bravo Luciano.

Concordo pienamente con Anna e volevo proportelo pure io...trasporta il tutto su wordpress, dai !
Ecchecevò !

ecco, sarà meglio che dici dove vai ! :o)

Ovviamente vi terrò informati di tutto.

Con la scusa del politicamente schierato hai fatto un sacco di pubblicità all'attuale governo.
La legge del marketing dice parlate di me non importa se male o bene l'importante è che parliate di me.
Un saluto

PS La vita è bella anche senza la politica.
Anzi è molto più bella visto che ci si evita l'ulcera.

La politica può essere un nobile strumento per modificare le cose ingiuste. Ma può anche essere un ignobile modo per fottere il prossimo.

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