Stamattina sono stato in un liceo di Trieste (l'Oberdan) a fare una lezione/incontro su un tema che a me sta molto a cuore:
"come si copia. In particolare da Internet."
Certo: gli studenti (e non solo loro) hanno sempre copiato, dalle enciclopedie, da libri, da giornali, di qua e di là. Ma con il Web è assai più semplice e meno faticoso: il materiale è pronto e basta fare "copia e incolla" col mouse per avere una ricerca pronta.
Il problema è triplice:
1) come verificare l'affidabilità dei siti della Rete e delle informzioni in essi contenute?
2) se si scopiazza in questo modo becero e superficiale, è possibile venir scoperti,
3) se si scopiazza in questo modo becero e superficiale, non si impara un tubo.
E allora, visto che non c'è nulla di male nel copiar bene, ho provato a insegnare alcune delle prime tecniche.
Ho portato le fotocopie di un articolo di Umberto Eco, proprio sul tema di come copiare da Internet.
L'abbiamo letto e commentato.
Poi ho distribuito le fotocopie della versione fatta col becero e superficiale "copia e incolla": sorrisetti dei ragazzi, dato che era perfettamente uguale all'originale di Eco.
E allora ho consegnato la terza versione: quella che avevo realizzato copiando il testo di Eco a modo mio, e cioè modificando molte parole, invertendo delle frasi, eliminando alcuni termini, aggiungendo qualcosa qua e là.
Il risultato era, sì, una copia dell'originale, Ma non una sua semplice fotocopia, bensì un testo rielaborato.
E per ottenere questo bisogna, è ovvio, impadronirsi del testo di partenza. E dunque impararlo.
Poi abbiamo parlato anche, a grandi linee, di come si può cercare di distinguere un sito attendibile da uno inaffidabile, quali sono i segni da cercare, quali gli indizi che ci permettono di intuire il margine di autorevolezza di una fonte di informazioni.
Senza certezze assolute, ma con un minimo di capacità critica.
Insomma, i ragazzi erano soddisfatti.
E pure l'insegnante.
A me scoppiava la testa (una brutta emicrania, dovuta anche al'influenza ormai esplosa dopo un paio di giorni di covata).
Caro Luciano, innanzitutto ciao! Ogni tanto vengo a cercarti ed è sempre molto piacevole leggerti.
Ottima l'idea di insegnare agli alunni a copiare da internet mostrando loro concretamente come si fa.
Avendo sperimentato a scuola la tua capacità di lavorare con i ragazzi mi piacerebbe avere una copia del tuo lavoro sul testo di Eco accompagnato dall' originale.
E' possibile? Ti sarei, ancora una volta, molto grata.
Un saluto da Martina
Annapia
Scritto da: Annapia | 29/03/2009 a 12:47
Domani ti mando per email il testo originale di Eco, il copia-incolla (uguale identico) e la versione mia.
Un salutone a te e a Mino
Scritto da: luciano / idefix | 29/03/2009 a 14:21
ottimo spunto e sana discussione...
il copia incolla deve essere solo qualcosa che facilita la scrittura, che dà spunti, che accelera i tempi tagliando quelli morti...
molto spesso lo uso anche io, qualsiasi blogger lo ha fatto o lo fa...
ma semplicemente scopiazzare non da soddisfazioni...anche questo deve rimanere impresso...si resta più soddisfatti della farina del proprio sacco...^___^
Scritto da: Tomas | 29/03/2009 a 15:27
Ottimo: lo segnalo subito a mio figlio che fa la seconda liceo. Mi manderesti anche a me l'articolo di Eco e la tua rielaborazione?
Giuro che non ti voglio togliere il mestiere ;-)
Auguri per il mal di testa e il resto.
Scritto da: Artemisia | 30/03/2009 a 13:09
Facciamo così: i testi ('originale di Eco e il mio rifacimento) li ho su un altro pc e per due o tre giorni starò a casa per tosse, mal di gola, afonia eccetera. Ma giovedì recupero i due testi e ne faccio un post pubblicandoli entrambi.
Sper possano esservi utili.
Scritto da: luciano / idefix | 30/03/2009 a 14:29
Bravo, grazie!
Rimettiti presto.
Scritto da: Artemisia | 31/03/2009 a 08:36