L'Associazione della Stampa e l'Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia esprimono la propria solidarietà alla giornalista Marinella Chirico e al fotogiornalista Francesco Bruni, indagati per le foto scattate a Eluana Englaro nella stanza della casa di riposo «La Quiete» di Udine, dove la donna è morta il 9 febbraio.
Tali foto, realizzate d'accordo con la famiglia Englaro per documentare in modo inequivocabile lo stato della donna, non sono peraltro mai state diffuse né pubblicate.
In una vicenda di grandissima delicatezza, sorprende e preoccupa che venga colpito il ruolo del giornalista proprio nel momento in cui assolve al proprio ruolo di testimone, con sobrietà e rispetto umano, realizzando quasi a futura memoria una testimonianza di grande valore civile.
Udine, 18:18
ELUANA: 4 INDAGATI PER FOTO IN CLINICA; PADRE, "LE HO IO"
Quattro persone sono indagate dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Udine per "inosservanza dei provvedimenti dell'autorita'" sulla morte di Eluana Englaro, ossia per la violazione dell'articolo 650 del codice penale. Le indagini dei carabinieri di Udine riguardano alcune foto che sarebbero state scattate alla donna morente durante il suo ricovero alla casa di riposo 'La Quiete' di Udine, in violazione del protocollo sancito dalla Corte d'Appello di Milano. Oltre all'anestesista Amato De Monte, sarebbero indagati ed invitati a nominare un difensore una giornalista della Rai del Friuli-Venezia Giulia (M.C.), un fotogiornalista (F.B.) e un'infermiera (C.G.). Al medico De Monte, che coordinava l'equipe che attuava il protocollo stabilito dal decreto della Corte d'Appello di Milano per l'interruzione dell'idratazione alimentazione artificiale della donna in coma da 17 anni, si contesta non tanto il fatto di avere scattato foto, bensi' quello di avere consentito a persone non autorizzate - in questo caso alla giornalista della Rai e al fotogiornalista - di avere accesso alla stanza dove si trovava Eluana. Secondo l'avvocato Giuseppe Campeis, legale della famiglia Englaro, l'indagine avviata dai carabinieri di Udine "muove da un reato inesistente". L'ipotesi di reato a cui si riferiscono gli inquirenti e' la violazione dell'articolo 650 del codice penale (Inosservanza dei provvedimenti dell'autorita'), ma il legale friulano ribadisce che le persone che hanno scattato le foto a Eluana erano state autorizzate da Beppino Englaro per certificare la situazione e come si stava evolvendo. "Le foto sono conservate dal padre di Eluana - ha sottolineato Campeis - che non ha nessuna intenzione di farle pubblicare e che fara' valere i suoi diritti". La memoria della macchina fotografica, ha anche precisato il legale, e' stata consegnata al padre e non ci sarebbero copie.
E' il solito polverone, fumo negli occhi della gente. Oggi l'anestesista di Giovanni Paolo II su Avvenire nega che la famosa frase "lasciatemi andare al Padre" significasse il rifiuto delle cure mediche. Woitjla non è qui per smentire.
Scritto da: gcanc | 26/02/2009 a 09:34
Certamente questo polverone è causato da gente a cui fa comodo che il polverone esista, pur sapendo che le cose stanno effettivamente così con la famiglia Englaro. Ma si tace, si fa finta di niente pur di attorniare la cosa di un'aura enorme per motivi strettamente politici ed estranei alla vicenda umana.
Scritto da: Daniela Pinchera | 26/02/2009 a 12:34
E' che viene da chiedersi, ma quanto pelo sullo stomaco ce se deve avè per strumentalizzare questa faccenda?
Mah
Scritto da: zauberei | 26/02/2009 a 12:58
una pelliccia sullo stomaco
Scritto da: gcanc | 26/02/2009 a 13:01
..Ed intanto su You Tube v'è, come esempio contrario, un video di donne che sono tornate ad aprire gli occhi. Filmati girati con l'approvazione delle famiglie di quelle povere ragazze che hanno avuto la fortuna di risvegliarsi...Questo per contraddire la morte di Eluana avvenuta come sappiamo. Cosa pensare di tutto questo proliferare di voci ed ora anche di immagini?
Scritto da: Daniela Pinchera | 26/02/2009 a 14:56
un'altra fase di strumentalizzazione di un essere umano impotente
Scritto da: tania | 26/02/2009 a 16:54
Che la pelliccia si estende dallo stomaco al duodeno al tenue, al crasso, al retto fino allo sfintere...
Scritto da: gcanc | 26/02/2009 a 16:54
La famiglia di EE ha deciso di NON mostrare nessuna immagine della propria figlia. Anche se certamente quelle foto avrebbero dato una scossa a questo pubblico (non lo chiamo "opinione pubblica") lobotomizzato, incapace di capire che la Eluana ventenne sorridente radiosa felice bella di diciotto anni fa NON corrisponde più alla donna distrutta dal coma irreversibile, e che solo il cinismo politico o la cecità clericale possono accusare il signor Englaro di essere l'assassino della propria figlia e i magistrati di essere stati i suoi complici.
Scritto da: luciano / il ringhio di idefix | 26/02/2009 a 16:59