Non solo non la sapevo ma nemmeno pensavo fosse possibile.
E così, appena letta sull'Espresso, l'ho prima raccontata a mia moglie Tatjana e adesso a voi.
Di cosa si tratta?
Una premessa: Francesco Rutelli, sconfitto alle elezioni per sindaco di Roma, è comunque consigliere comunale dell'opposizione.
Nel gruppo del Partito Democratico, di cui è (purtroppo) dirigente nazionale?
Manco par idea: el Ruttttelli sta in un gruppino autonomo, formato solo da lù stesso medesmo. Questo gruppo si chiama (state pronti a cascar dalla sedia per un attacco di nauseata ridarella furibonda):
Moderati per Roma al centro con Rutelli.
Quanno Rutelli
se ne andrà (anche ufficialmente) dal centrosinistra, passate da casa mia: moscato d'Asti, taralli pugliesi e caciocavallo della Basilicata per tutti.
Questo è fare politica.
Girare la vela nella direzione del vento.
Non è il primo e non sarà l'ultimo.
Ecco anche perché cerco di stare lontano dalla politica perché politica equivale ad inganno.
Scritto da: Scipione | 06/12/2008 a 10:57
finito da te, passate da me. Offro un pasto completo a base di cicoria! :o))
Scritto da: unodicinque | 06/12/2008 a 11:49
Dopo averci fatto perdere le elezioni del 2001, dopo aver destabilizzato l'ultimo governo Prodi (con buona compagnia di tutti i teodem), sarebbe proprio il caso che il nostro caro Rutellino motorino lasciasse il disturbo... sissì...
Scritto da: Jubal | 06/12/2008 a 18:03
Al centro con Rutelli è un partito o un appuntamento? Se vedemo ar centro con Rutelli, se bevemo una cosa poi andiamo dal zozzone cor patata a farci du spaghi e na coda a la vaccinara.
Scritto da: gcanc | 06/12/2008 a 20:41
Gcanc m'ha fatto ridere. "Annamo ar centro co' Rutelli" è assai azzeccata.
Scritto da: luciano / idefix | 06/12/2008 a 22:14
io porto il dolce!
marina
Scritto da: marina | 07/12/2008 a 14:49
Al centro con Rutelli? Come diceva il Vernacoliere, "Al centro c'è il buco del culo. Oh, c'è a chi piace."
Scritto da: offender | 08/12/2008 a 11:18
Poi venite da me: pecorino di Pienza, pane carasau e schioppettino dell'azienda Bodigoi Nicola (Albana di Prepotto, terra vocatissima allo schioppettino).
Si fa festa!
tic
Scritto da: Tic-talkischeap | 08/12/2008 a 12:41
Ok festeggio anche io se Rutelli se ne va. Porto la torta di ricotta del forno del Ghetto.
Però la porto solo se insieme a Rutelli se ne vanno D'Alema, Velardi, Bassolino, Binetti, Parisi, Bobba, Turco, Bonino, Soro... eccetera eccetera
Scritto da: Eeka | 08/12/2008 a 13:54
Il PD (o un altro partito di sinistra) andrebbe ricostruito partendo dall'azzeramento di quasi tutta l'attuale classe dirigente.
Scritto da: luciano / idefix | 08/12/2008 a 18:31
Azzeramento, benissimo, condivido, sia chiaro; però azzeramento significa RIPARTIRE da zero, non chiudere baracca e burattini e darsi all'ippica,
Ripartire dunque! Come? Da chi? Fuori i nomi...
Non vorrei che azzeramento significhi ripartire da dei perfetti sconosciuti, dei numeri zero, appunto.
Io non vedo molti numeri superiori allo zero al di qua dell'orizzonte, eppure oggi non c'è nebbia! E se anche ci fossero... ma chi glielo fa fare ?
Scritto da: Irnerio | 08/12/2008 a 21:07
In giro per l'Italia ci sono sindaci e presidenti di provincia (uomini e donne) bravi e competenti. Così come, nel mondo delle professioni, si possono trovare persone disposte impegnarsi e a dare una mano. E (se c'è la stoffa) si fa presto a diventare leader nazionali.
In fondo, uno come Obama, fino a quattro anni fa, chi lo conosceva?
Scritto da: luciano / idefix | 08/12/2008 a 21:19
Bene, allora visto che, come dice giustamente Luciano, alcuni seri, onesti, competenti e disposti ad impegnarsi per il bene comune ce ne sono, perché non si fanno avanti? Forse perché hanno paura di fare la fine di uno dei pochissimi che conosco anch'io?
Si chiama Renato Soru e abbiamo visto in che razza di "guai" si è cacciato.
Ha già detto che, se si arriverà alle elezioni regionali anticipate, si ripresenterà. A sentire gli umori che aleggiano in Sardegna dovrebbe vincere alla grande e fare pulizia del marciume sia di sinistra, sia di destra...
Sarà? Staremo a vedere.
Dubito molto che in un Paese come il nostro, dove si stravede per un Berlusconi, nonostante le colossali balle che il tizio propina ad ogni pié sospinto ai creduloni e nonostante i danni che ha arrecato e continua ad arrecare sempre più gravi ai cervelli ancor prima che all'Italia, si possa ripartire da zero con la speranza (già sarebbe qualcosa) di un cambiamento radicale.
Obaaamaaa? Ma negli Usa la maggioranza ne aveva le pelotas piene di Bush!
Qui da noi si è cacciato e umiliato come un ladro, come l'ultimo degli incapaci Prodi (e temo la stessa fine per Soru), non Zampogna che fa rima con menzogna, vergogna, ecceter..ogna.
Prodi, che io avrei messo tra quei pochi un po' più seri e leali, appunto, ma io sono un ingenuo si sa!
Scritto da: Irnerio | 09/12/2008 a 00:27
e' anche vero pero' che prodi ha fatto di tutto per farsi cacciare. tra l'altro nel modo peggiore. per le stronzate della moglie di mastella.
irnerio, se prodi fosse stato veramente serio e leale si sarebbe fatto cacciare, ad esempio, sui pacs, che in campagna elettorale aveva messo in conto.
ma, secondo me, il problema italiano e' che quando arrivano li' si adeguano tutti.
mi ricordo la lega degli anni novanta. sembravano in grado di rivoltare l'italia come un calzino. poi, una volta eletti, si sono adeguati. l'autonomia e' diventata federalismo. roma un po' meno ladrona visto che ci dovevano stare anche loro.
forse in italia tira quest'aria. e ti faccio un esempio molto semplice.
mi viene richiesto un lavoro in italia e rispondo che lo posso consegnare in tre mesi. se serve prima mi viene detto: "se e' una questione di soldi, ci si puo' mettere d'accordo".
stessa situazione in spagna: "se non puoi farlo piu' in fretta, pazienza. ci rivolgiamo a un altro"
Scritto da: marcob | 09/12/2008 a 12:47
Vi consiglio un librino interessante: EUTANASIA DELLA SINISTRA di Riccardo "Jena" Barenghi (che fu direttore del Manifesto e adesso è corsivista per la Stampa). Il saggio non risparmia critiche (alcune pesanti) a nessuno (da Bertinotti a D'Alema, da Veltroni a Prodi). E in più (cosa che non guasta) è scritto bene.
Scritto da: luciano / idefix | 09/12/2008 a 14:00
Al di là del trasformismo, e della piacioneria del personaggio, alla radice di tutti i transfughi radicali, oltre alla sete di poltrone e potere, c'è un uomo che fa scappare tutti i suoi potenziali "delfini" per eccesso di autocrazia:
Giacinto, detto "Marco", Pannella...
L'unica persona che in tutti questi anni gli tiene testa e resta nel partito è Emnma Bonino...
Scritto da: maobao | 13/12/2008 a 14:41