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12/11/2008

Commenti

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il comma 22
più volte iniziato
mai portato a termine
forse è da iniziare dalla fine...

COMMA 22 è un libro divertentissimo.
Come mai non sei mai riuscito a portarlo a termine?

tic

Il ministro della difesa dovrebbe essere Yossarian.

Che strano, Dariosky, che tu non vada avanti: Comma 22 ha uno stile scorrevolissimo, una trama veloce e piena di sottotrame gustose, si ride e si inorridisce (spesso per le stesse cose: burocrazia e guerra).
Io (dai tempi del liceo, una quarantina di anni fa) l'ho letto non so quante volte.
Ed è tra le letture decisive della mia vita, sia dal punto di vista letterario che esistenziale, politico ed etico.

Siamo sempre lì: l'Italia non vuole, o non è in grado, di fare i conti con la propria storia. Ci si aggrappa ai miti (per esempio quello degli "Italiani brava gente") e non si ha coraggio di guardare in faccia alla realtà. Non ci sono, nella storia, paesi senza peccato; chissà perchè proprio l'Italia dovrebbe essere l'eccezione. Un qualche revisionismo storico sarebbe opportuno, ma non quello propinatoci dalla nostra destra, che falsa e disinforma, ma uno serio, fatto da storici e non da politici, libero da schemi vetusti e tabù vari. Ma so che non accadrà mai. Non in un paese in cui tutte le principali città hanno vie intitolate al famigerato generale Cadorna, cui al massimo si potrebbe intitolare un mattatoio.

Difficilmente sentiremo parole simili a quelle di Sarkozy in Italia. Almeno finchè avremo ministri della difesa come La Russa....
Del resto la destra di governo francese (come quella inglese, quella tedesca - l'attuale! - quelle dei Paesi nordici, ecc.) è cosa ben diversa dalla nostra: alle spalle di Sarkozy c'è l'eredità di de Gaulle, non quella di Mussolini!
Senza dimenticare che se i fucilati delle "decimazioni" francesi nella I G.M. sono stati 675, quelli italiani furono decine di migliaia...

Purtroppo in questi anniversari si riesce solo a organizzare parate militari e lustrare i cannoni.

Per una volta, devo dire che Sarkozy si è dimostrato persona dal... cervello funzionante. Da noi, finchè avremo al governo i neofascisti, non sentiremo mai parole come queste.
Mio nonno, a decenni di distanza, mi parlava di quando entrò a Gorizia con le nostre truppe e diceva sempre con le lacrime agli occhi che più che camminare sul terreno, dovevano camminare sui morti.
Da tempo ricordo questo fatto a tutti, soprattutto a chi NON VUOLE sentirlo.
Altro grande libro sulla I guerra mondiale è "Un anno sull'altopiano" di E. Lussu.
P.S.: Lucià, auguroni per la guarigione; comunque, sul mio blog ho parlato di "Like a hurricane"...

Gorizia tu sei maledetta...

""...Siamo sempre lì: l'Italia non vuole, o non è in grado, di fare i conti con la propria storia..."
Già e io mi chiedo cosa abbiamo noi Italiani che ce lo impedisce: DNA, Vita Vissuta, Esperienze Passate...abbiamo un inconscio collettivo portato alla guerra...
Pensa Luciano che l'altro giorno parlavo con un signore a Giustenice. fermo e convinto stenitore di Berlusconi. Così gli ho chiesto cosa ci trovasse in Berlusconi.
"Dove lo trovi, Paola, un'altro che fa pat pat sulla spalla di Bush e di Putin "?
Mi farebbe piacere un tuo commento e sapere, magari, COSA tu gli avresti risposto...

""...Difficilmente sentiremo parole simili a quelle di Sarkozy in Italia. Almeno finchè avremo ministri della difesa come La Russa...""
Io per prima smetto di pronunciare e anche di pensare frasi del genere. Mi impongo di pensare "Come faccio a persuadere gli altri...?" Se sto a sentire LaRussa, se Non gli faccio sapere che NoN concordo e se taccio ...allora praticamente acconsento e accetto le sue parole...
Ma Io Non accossento !!
Io Non voglio accettare quel suo modo di pensare, quindi devo trovare un modo per farglielo sapere - di certo Non tacendo.

Va beh...acconsento...

Cosa gli si poteva dire, a quel tizio del "pat-pat"?
Forse, che Putin è un farabutto, invasore della Cecenia, mandante di crimini e delitti, ex-agente del KGB.
Oppure: lo stesso uguale identico gesto ("pat-pat" sulla spalla) lo fa anche il cameriere che dà l'ultima e definitiva spazzolata al vestito del padrone, prima che egli esca per andare a cena a casa di un altro potente.

La prima delle tue due risposte ho provato a dirgliela anch'io, senza risultati però. Alla seconda non avevo pensato, ma dal momento che è una persona che penso di rincontrare la terrò a mente.
Sta di fatto che Queste sono alcune delle persone che hanno votato Berlusconi e se vogliamo cambiare il Paese dobbiamo persuadere queste persone che le loro convinzioni sono basate su valutazioni errate.
Ieri io gli ho detto "hai dei valori sballati" e lui ci ha riso sopra.
Quando persone come lui cambieranno idea
allora anche l'Italia cambierà, credo. O no ?

Martedì sera ero a fare San Martino a casa di amici in campagna. C'era un piccolo imprenditore romano che utilizza manodopera extracomunitaria, parente del nostro ospite, che di fronte a tutti noi allibiti (eravamo 19) continuava a ripetere le stesse menate di Berluscojone:

-Al Circo Massimo c'era poca gente e tutta spesata dall'opposizione e dai sindacati di sinistra;

-In Italia l'unico che può fare ordine è Berlusconi;

- A Napoli solo Berlusconi è stato capace di far sparire la Monnezza;

-Con la sinistra non si può dialogare;

-Bisogna fare pulizia dei dipendenti pubblici che rubano lo stipendio;

CHE CAZZO GLI VUOI RISPONDERE A GENTE COSI'!!!... ops! Scusate.

Per fortuna che ci ha risparmiato le sue ricette per riformare la Scuola. Forse perché non sa cosa sia di preciso la Scuola Pubblica.



Il fatto è che è facile dire "che cacchio"...
Questa gente ci sta portando l'Italia alla rovina. Qualche cosa dobbiamo pur fare. Ed è per questo che ad es. mi consulto con Luciano e con Voi tutti, anche per prepararmi le risposte.
Insomma se nessuno nasce imparato - e io men che meno - allora mi devo "addestrare"...
Conoscete un altro o altri modi ?
Sono tutta orecchi.

P@ola, a mio avviso tu stai commettendo lo stesso errore comune a tantissime persone che stanno (che stiamo) più o meno a sinistra. Dato che io stesso sono vittima (e nello stesso tempo colpevole) del medesimo abbaglio, provo a spiegartene il meccanismo insidioso. Noi siamo fondamentalmente convinti della naturale bontà e onestà dell'essere umano (quanto c'ha rovinato Rousseau!!). E pensiamo che a traviarlo siano le cattive "compagnie" (scarsa cultura ed educazione, stato di povertà, brutte esperienze eccetera eccetera). Dunque, tendiamo a ragionare, "se X sta con Berlusconi è perchè sbaglia ed è mio compito redimerlo nel suo errore, fornendogli gli elementi atti a illuminarlo"
Non è così.
Intendiamoci: è enorme il ruolo che le "cattive e buone compagnie" frequentate e vissute svolgono nella formazione di una persona. E' enorme il compito che va assegnato alla scuola, al welfare, al lavoro, ai diritti, all'educazione permanente, a un sistema mediatico decente e che non incanaglisca la gente. Ma non basta: nell'animo umano resta un fondo limaccioso (che Isaac Berlin chiamava "il legno storto dell'umanità"). Ci sono persone che votano Berlusconi o Sarah Palin o che stanno con Putin o con i neonazi o con i terroristi dell'Eta o con la Camorra NON perchè non ancora illuminate dalla sinistra, ma perchè vogliono essere ciò che sono e si sentono rappresentati da quei politici. Le elezioni non si vincono cercando di convincere il 40% di avversari che (in un sistema bipolare) voterebbe sempre e comunque a destra (o a sinistra, se facciamo un discorso a ruoli inversi). Quelli, a meno di sconvolgimenti socialiche vanno al di là della campagna elettorale e degli argomenti propagandistici, si possono dare per persi. Le elezioni si vincono in un altro modo (e l'ha dimostrato Obama, ma a suo modo anche Prodi vincendo nel 1996 e nel 2006): puntando su tre categorie di cittadini.
1) Chi prima non andava a votare.
2) Gli indecisi.
3) Gli elettori della propria parte politica che vannno motivati e convinti e accesi e caricati.
In questo senso, è elettoralmente inutile (anche se intellettualmente può essere stuzzicante, oltre a rafforzare il nostro bagaglio dialettico) attardarsi a "perder tempo" ed energie con chi sta convintamente nel campo avverso.

Ecco il punto "perchè vogliono essere ciò che sono e si sentono rappresentati da quei politici"
Grazie Luciano. Faccio un copia e incolla per averlo presente (sempre).
Cercavo una risposta e tu mi hai aiutata ad ottenerla. Grazie ancora Luciano ed anche a tutti quelli che spesso mi rispondono.

Grazie due volte Luciano
perchè solo ora, dopo aver postato, mi sono ricordata che non stai bene e ...chissà quanta fatica ti è costato scrivere quella lunga risposta.
Beh, io apprezzo molto il tuo gesto.
Ciao e buona serata...

Perfetto, Luciano!
Come si dice in "blogghese" ... quoto!?

(dio mio cosa sono arivato a scrivere, sull'onda del'entusiasmo)

io invece non quoto. o almeno, diciamo che quoto a metà.
sono d'accordo che perdere tempo (e salute) per discutere col signore del pat pat o con gli interlocutori di irnerio non serva molto.
però la lega ha perso tempo a discutere con molti iscritti alla cgil e ha avuto i loro voti. secondo il ragionamento di luciano doveva essere considerato tempo perso.
ci sono molti, moltissimi che hanno votato pdl perchè scontenti del governo prodi. in realtà, a parte tutto il discorso sull'informazione, questa gente non ha votato pdl perchè affascinata da berlusconi, ma semplicemente perchè scontenta e certa che la maggioranza di centro sinistra vper loro non aveva fatto niente.
tutta questa gente, con in più altri (statali, mondo della scuola, persone che non condividono l'atteggiamento vesro gli stranieri ...) ormai comincia ad accorgersi che nemmeno questo governo può risolvere i loro problemi.
è tempo perso parlarci?
si se non si ha niente da dire.
no se si ha qualcosa di serio da dire loro.
in fin dei conti, il fenomeno barack obama che cosa è se non questo?

Anch'io sono d'accordo solo in parte con Luciano, perché molta gente ama lamentarsi del governo che ha comunque votato e voterà. Faccio l'esempio di Milano, che conosco bene. Nel 1993 si sono sfidati Formentini della Lega e Dalla Chiesa dell'ulivo o cosa diavolo era allora. Ha vinto Formentini, perché rappresentava una discontinuità con la politica di tangentopoli, anche se pure la Lega aveva condiviso la maxitangente enimont, ma fa niente. Poi, quattro anni dopo ha vinto Albertini, il sindaco in mutande, con gli stessi partiti d'appoggio. Quattro anni dopo ha rivinto Albertini, stessa maggioranza. Intanto Milano peggiorava sempre di più, le tariffe dei servizi aumentavano e la qualità era sempre più scarsa. La gente, però, continua a votare per gli stessi amministratori: ha vinto la Moratti, esattamente con gli stessi partiti d'appoggio. Quando fai notare a questi ottusi che Milano è così perché governata da quindici anni dagli stessi partiti che ci sono oggi a palazzo Chigi, cascano dalle nuvole. Non sanno niente della politica e se nessuno lo spiega continueranno a lasciarci nella merda come stanno facendo ora, perché la gente che "pensa" prima di votare e parlare attualmente non è la maggioranza. Quindi, d'accordo il voto degli indecisi, ma anche quelli che votano oggi a destra potrebbero votare qualcosa d'altro se si forniscono argomenti. Se gli si spiega che il governo non può dare tutta la colpa alla congiuntura internazionale se decine di aziende in ogni regione chiudono e migliaia di persone restano senza lavoro, quando non riceveranno più lo stipendio, forse ci penseranno su. Se lo stipendio che ancora percepiscono perde di potere d'acquisto, se i prezzi aumentano, se la disoccupazione aumenta, non può essere sempre colpa dei marziani e, anche se fosse, bisogna fare comunque qualcosa. Il governo, al di là delle pacche sulle spalle a destra e a manca, le corna e le battute spiritose, sta realmente difendendo i cittadini? Se sì, allora votate questa gente tranquillamente, stanno facendo il vostro interesse, altrimenti puniteli. Questi mi sembrano argomenti solidi che ognuno può comprendere e sostenere.

No, Marcob, non intendo affatto dire che tutti i voti andati al nostro avversario sono persi e dunque è inutile discutere con chi li ha espressi. Dico una cosa diversa: sia a destra che a sinistra (in un sistema bipolare) esistono moltissime persone che stanno di qua o di là COMUNQUE, a prescindere, per scelta esistenziale, per ideologia, per profondi interessi, per altri motivi ben radicati. E queste persone (che gli studiosi della politica conoscono bene) non le fa certo cambiar schieramento la propaganda o le chiacchiere, e nemmeno i fatti, portati dall'avversario. Prendi me (cito me perchè mi conosco abbastanza bene): a meno di sconquassi del tutto imprevedibili che non so neanche immaginare, io non voterei mai e poi mai a destra. E conosco intimamente molte persone (me ne vengono in mente subito una ventina) che si comporterebbero ugualmente. Insomma, in un sistema bipolare un 30% sta comunque con i progressisti e un altro 30% sta comunque con la destra e questo 60% non cambia schieramento se non dopo un lungo e complesso percorso personale, oppure a seguito di sommovimenti clamorosi sociali. Quello che può accadere è diverso: che queste persone decidano di NON andare a votare perchè, nell'elezione XX, non sono convinti dai candidati o dal programma o dalle alleanze della propria parte politica.
ULTIMA OSSERVAZIONE: dove sta scritto, Marcob, che gli iscritti alla CGIL siano necessariamente di sinistra? Gli studi fatti dimostrano semmai un fatto ben diverso: un'ampia percentuale (non ricordo quale) degli CGIL non è per nulla di sinistra ma si sente più tutelati da quel sindacato.

Vi ho letti tutti con attenzione...e ora rifletto...Grazie

Grazie a te, P@ola, perchè le riflessioni nascono dal confronto con gli altri. E quanto ho scritto nei commenti precedenti, ho provato a metterlo nero su bianco grazie alle tue sollecitazioni. Insomma: le nostre idee si formano e si delineano e si organizzano solo cammin facendo.

E' vero, anzi verissimo.
Per quanto puoi "studiare" un argomento,
lo si padroneggerà al meglio quando si sarà provato a raccontarlo e a spiegarlo ad un'altra persona...
Evviva i Blogs !!

hola luciano,
michele crismani è anche in catalunya.
tornando al discorso di prima, ti ho detto che ti quoto a metà, non che non ti quoto.
sai perchè?
io credo che ci sia tanta gente, da entrambe le parti che potrebbe cambiare idea ragionando un po'. e non parlo dei tanti socialisti che hanno ragionato un po' sui soldini e hanno deciso di passare col berlusca e quindi con gli ex fascisti.
ma già questo ti dice come poi non sia impossibile che uno che stava con nenni possa andare coi nipotini del duce. qualcuno si rivolterà nella tomba, ma le cose vanno così.
mi ricordo che nelle elezioni del 2001 (o del 94?) a mirafiori forza italia ebbe la maggioranza assoluta. evidente con questa gente, che in gran parte era fatta di operai della fiat, la sinistra o la cgil avevano parlato molto poco.
in italia le corporazioni sono molto forti e di sicuro i tassisti avranno votato in massa per la pdl come farmacisti e avvocati.
ma gli statali, che questo governo definisce fannulloni, e ai quali ha tolto i soldi talle tasche?
e la scuola e l'università?
pensi che questi si accontentino del pat pat o non vale la pena parlarci?

Marcob: alla fin fine stiamo dicendo le stesse cose. Anch'io sono certo che, in entrambi gli schieramenti, ci sono milioni di persone che possono cambiar idea (e voto). E su di loro bisogna saper intervenire.
Dicevo anche un'altra cosa: in entrambi gli schieramenti esistono milioni di persone su cui la propaganda (o la discussione) non serve a nulla, perchè il loro voto è "a prescindere". E il loro eventuale cambiamento può essere solo un processo lungo (oppure improvviso in caso di enormi sconvolgimenti).

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