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Buongiorno Luciano!
A volte penso che la realtà riesca a superare anche la satira e che gli italiani - di cui i politici sono una sorta di specchio - si mettano d'impegno per confermare i peggiori stereotipi: come interpretare altrimenti lo squallido mercato Pecorella-Orlando?
Per cui non credo che sia una coincidenza che Flaiano ci sia venuto in mente quasi in contemporanea. Ci manca qualcuno che come lui possa essere in grado di definire le condizioni del paese con pungente amarezza
Scritto da: Eeka | 15/10/2008 a 09:42
Ahi come mi mancano quelle persone che sapevano guardare alla realtà con lucido coraggio e che con espressioni sintetiche e pungenti riuscivano a tracciare un ritratto della situazione. Il re è nudo dicevano e tutto ad un tratto noi lo vedevamo nudo! Riacquistando la capacità di osservare.
Mi manca Flaiano, ma anche Pasolini, Moravia, Pertini, Montanelli, Soldati, De Andre'...
Scritto da: Jubal | 15/10/2008 a 09:56
Non voglio essere laudator temporis acti.
Credo che persone così ci siano anche adesso, che ne so, Michele Serra.
Solo che riescono a raggiungere solo un elite di persone, quelle più avvedute e bene informate.
Questo è un vero male
Scritto da: Eeka | 15/10/2008 a 10:11
Al di là della grandezza di certi umoristi, quelle che colpiscono sono spesso le loro qualità profetiche !
Scritto da: belphagor | 15/10/2008 a 11:47
... e Cesare Zavattini, dove lo mettiamo?
E - su un piano diverso - Elio Petri?
Tra i problemi che abbiamo oggi c'è anche un decadimento medio del gusto e delle capacità di fruizione culturale.
E non mi riferisco solo alla incapacità di fruizione di prodotti volutamente elitarii o d'avanguardia (che in giro non vedo, tra l'altro).
Ma mi riferisco proprio al livellamento al basso, sistemico e strutturale del gusto, educato da prodotti mediocri e tutti grossomodo abbastanza omogenei.
I prodotti più ricchi e curati esistono forse ancora ma non riescono quasi ad arrivare al mercato e quando vi riescono trovano un pubblico ormai educato al gusto di plastica e che naturalemtne può difficilemnte capirli e apprezzarli.
Anche così si costruisce una dittatura dolce in questa melassa culturale sociale berlusconiana.
E se anche arriva qualcuno e dice che il Re è nudo, a tutti viene da pensare "ma chi è sto pazzo?" - "avrà i suoi interessi per dire una bufala così..." - "hai visto mai che è rimasto ancora qualche comunista in giro?!" - il sistema ha installato surrettiziamene i suoi anticorpi, utilizzando anche le trasmissioni di intrattenimento, le riviste di musica & culinaria, i giornlini per teen ager...
Purtroppo se la maggior parte delle persone perde la capacità cognitiva (questo è) di leggere dentro la struttura che la governa... sarà molto difficile un "risveglio" delle coscienze, se non per cause endogene di collasso dall'interno del sistema,
... ma sostituire un buffone con un altro è molto facile a questo punto, che il pubblico si è ormai fidelizzato al metodo...
Scritto da: EL_NINO | 16/10/2008 a 08:42