Diretto da Sergio Staino, esce da maggio 2007 il lunedì (portando il prezzo del quotidiano da uno a due euro).
Da un paio di giorni, alcune voci bene informate sostengono che da gennaio 2009 EMME chiuderà.
Altri invece dichiarano che non è vero nulla, che l'inserto satirico continuerà ma con una formula diversa (intanto, risolvendo la questione dell'euro in più).
Ma com'è, questo EMME?
In teoria vorrebbe essere l'erede di alcuni gloriosi giornali satirici sfornati dalla sinistra italiana negli ultimi trent'anni: soprattutto Il Male, Tango, Cuore. (Anche se i riferimenti si trovano pure all'estero: in Francia con Le canard enchainè o Charlie Hebdo, negli Usa con Mad)
Secondo me, nell'insieme, EMME non funziona. Ci sono sempre alcune punte eccellenti (Maramotti,
Stefano Disegni, Staino, i poster cinematografici o pubblicitari taroccati
di Franco Bruna, Altan e alcuni altri.
Però il risultato complessivo è un guazzabuglio privo di ritmo: pagine che sembrano riempite a casaccio con una disordinata e casuale accozzaglia di vignette e di battute, qualcuna riuscita e qualcuna pessima, qualcuna pungente e qualcuna penosa.
Se, in questo modo, EMME vuol rappresentare l'irritante confusione e la snervante mancanza di personalità del Partito Democratico, ci riesce bene.
Se invece vuol diventare un giornale satirico degno dei predecessori, bisogna cambiar strada.
Su Emme la penso come te, anzi se possibile sono pure più severa.
Trovo l'inserto satirico ripetitivo, banale e molto molto volgare, tanto che ho smesso di comprare l'Unità al lunedì perché non mi va di sprecare 2 euro per un inserto che non mi interessa.
Purtroppo la formula che fece la fortuna di cuore non funziona più e infatti cuore ha chiuso. Sono passati 20 anni!!! Anche i lettori di cuore sono cambiati, bisogna prenderne atto. Ma mi sembra, come dici tu, che sia un problema comune della sinistra, ahimé anche quella non satirica. In mancanza di idee e progetti nuovi si ripropongono quelli passati. Ho il sospetto che, più che un progetto politico, si tratti di nostalgia di quando erano tutti baldi giovanotti.
Posizione lecita, ma che attiene più alla psicologia che alla politica
Scritto da: Eeka | 30/10/2008 a 10:50
Sono molto curioso di leggere altre opinioni.
Scritto da: luciano / idefix | 30/10/2008 a 10:57
Mah non conosco Emme e mi fido di te, sento che saremmo d'accordo. Capirai io so lettora storica del Vernacoliere.
Non sono arcisicura che la formula "cuore" non possa tornare in auge - in ogni caso, benchè la maggior parte del paese dia gioconda, la parte rimanente è in uno stato di bava alla bocca tale, per cui credo abbia proprio bisogno di un buon periodico satirico. Questi sono i momenti in cui riesce meglio.
Scritto da: zauberei | 30/10/2008 a 13:47
Ma Zaub, non ne sono sicura. La realtà è talmente farsesca di suo che il più delle volte supera la satira.
Va bene che una risata li seppellirà, ma, personalmente, credo che in questo momento ci sia bisogno più che altro di serietà
Scritto da: Eeka | 30/10/2008 a 14:15
Concordo con te Luciano. EMME tenta di raccogliere l'eredità dei suoi predecessori, ma ci riesce male.
Io sono affezionata a Cuore, lo trovavo davvero unico.
Magari hai ragione tu, la confusione che si trova sulla pagine di EMME rispecchia la realtà politica della sinistra attuale. Se questo è l'intento, allora lo scopo è raggiunto.
Scritto da: Alessandra | 30/10/2008 a 14:31
Non vorrei ripetere ciò che hai scritto tu e ciò che hanno aggiunto gli altri commentatori, perciò mi limito ad un "la penso come voi". Alcune cose sono molto belle, ma il complesso è carente (soprattutto di satira, che dovrebbe essere la base del progetto). Sospetto che di Michele serra non ce ne siano in giro, purtroppo: a meno che non ritorni l'originale, of course.
Scritto da: Verrocchio | 30/10/2008 a 15:17
Grande sostenitrice(a cause dell'età) di Male, Tango e Cuore
penso che con Emme proprio non ci siamo. Non è neanche allegro.
Quanto al Canard enchainé, non per fare l'esterofila, ma siamo proprio su un altro livello. Il Canard fa anche informazione, scova notizie, trova risvolti nascosti dei fatti.
Un'amica che scrive sull'Unità dice che Emme non chiuderà.
ciao, marina
Scritto da: marina | 30/10/2008 a 15:24
"La realtà è talmente farsesca di suo che il più delle volte supera la satira".
D'accordo con eeka: as usual - più o meno - e a questo punto lo trovo imbarazzante.
Ma io e te, eka, litigare, proprio mai?
E' perché son mezzo sardo, nevvero?
Ieri Silvio del cazzo ha dichiarato: "Andate tutti in vacanza in Kazakistan. Lì c'è un signore che è mio amico (Nursultan Nazarbaev: se li sceglie sempre bene, gli amici, 'sta scorreggia ambulante, n.d.r.), non a caso ha il 91% dei voti e ha fatto cose straordinarie. Lì ho visitato una diga a forma di fiore da cui mettendo una mano sul pulsante si illumina una città. Ovviamente ho pensato di fare lo stesso in Sardegna...".
Cazzo vuoi far satira, con roba del genere in circolazione?
Scritto da: Tic-talkischeap | 30/10/2008 a 17:19
Questa dichiarazione di Berlusconi m'era sfuggita (ma d'altra parte nessuno/a di noi passa la propria intera vita a correr dietro a tutta l'immondizia prodotta da colui)
E in effetti è così: con l'impazzimento allucinogeno e iper-grottesco della realtà italiana, qualsiasi satira rischia di essere sciapa e incolore. Secondo me, si salvano in pochissimi: Corrado Guzzanti (che lavora sul linguaggio, però ha dovuto portare i fascisti su Marte), Altan che ha una immensa capacità di sintesi, Disegni che sa essere spietato anche con la sinistra, Vauro che quando vuole trasuda rabbia civile, Michele Serra che sa essere elegante e fantasioso, qualche attentato ironico (franco Bruna) alle immagini mediatiche reali, Nanni Moretti le volte che si occupa cinematograficamente di politica...Chi altri sa fare satira in Italia?
Scritto da: luciano / idefix | 30/10/2008 a 18:27
Dimenticavo Ellekappa (che è pure un bel donnino)
Scritto da: luciano / idefix | 30/10/2008 a 18:28
Altra dimenticanza: quello del Manifesto che adesso scrive sulla Stampa...accidenti non ricordo nè il nome nè lo pesudonimo. Ah sì: lo pseudonimo è Jena.
Scritto da: luciano / idefix | 30/10/2008 a 18:30
Tic, sei grande! L'ho già detto sul tuo blog e lo ribadisco qui (spero tua moglie non si incazzi...)
Eeka dice bene, la nostra realtà è così farsesca da superare anche la satira.
Questa del nano in Kazakhstan non la sapevo. Da quando ci sta tra le palle, pure quei poveri cristi di comici fanno la fame!
Scritto da: Alessandra | 30/10/2008 a 18:33
ha dato anche a me questa impressione (non della confusione del PD però ^__^ )....
vogliamo aprirne uno noi ???
sarebbe il mio sogno segreto !!!
Scritto da: Tomas | 30/10/2008 a 18:37
Riferendomi al commento di Zaù, io conosco Emme e il Vernacoliere; sono su due pian..eti diversi. Come erano su pianeti diversi Cuore e Tango. Tuttavia non mi dispiace e, a parte Vincino che fa letteralmente (ripeto, letteralmente) pena, spero che anche Emme serva per attirare lettori giovani.
Chissa se Eeka, che trova volgare Emme, conosce lo storico foglio "mancante di rispetto" di Mario Cardinali?
Scritto da: Irnerio | 30/10/2008 a 18:41
Ma se vi serve un giornale satirico perchè non comprate il giornale o il libero??
anche per essere informati sui nuovi amichetti del Silvio del cazzo (per citare il sommo Tic).
Scritto da: Ivan | 30/10/2008 a 18:41
Del resto, sapete tutti come la pensa Benigni sulla satira ai tempi del Berluscojone!
Scritto da: Irnerio | 30/10/2008 a 18:47
Chi altri sa fare satira in Italia?
Massimo Bucchi.
Con Altan, il più grande.
Scritto da: Tic-talkischeap | 30/10/2008 a 19:33
Anche a me piacerebbe molto, fare un periodico satirico. Lo imposterei (a grandi linee) nella riproduzione della realtà (cose vere che sembrano inventate), nel mettere l'uno accanto all'altro frammenti che sembrano scollegati, nella lievissima deformazione del vero, dei ritratti al vetriolo dei personaggi veri, nell'inchiodarli alle loro esilaranti contraddizioni, nello svelare le ipocrisie e le falsità più macoscopiche, nella denuncia dei tanti latinorum (linguaggi gergali) del 2000, nella messa in scena della stupidità della società consumistica, nel guardarci allo specchio, nella parodia letteraria e cinematografica, nello sberleffo della pubblicità, nel riciclo della satira di tanti anni fa che è sempre attuale, nella presentazione della stampa satirica straniera, negli scambi con altri giornali satirici italiani...
Scritto da: luciano / idefix | 30/10/2008 a 21:32
A me emme risulta molto dispersivo. La satira secondo me deve essere il colpo a effetto, non l'allungare il brodo con il patema d'animo di riempire le pagine.
Scritto da: Manfredi | 30/10/2008 a 22:53
Tanto per chiarire: il Vernacoliere mi piace perchè è autentico e originale. Per questo risulta efficace, cosa che non si può dire di Emme.
@Tic: l'uscita nanesca sull'amico kazako è oltre ogni immaginazione satirica. Farebbe anche ridere se non ci fosse da piangere, visto che molti nostro connazionali ancora vanno dietro al suddetto nano.
E non ti imbarazzare se non litighiamo! Secondo me non è solo il sangue sardo, ma anche la comune passione per i felini
Scritto da: Eeka | 31/10/2008 a 09:22
credo fare satira sia davvero difficile, tanto più in un paese come il nostro, con un presidente del consiglio così, ministri come Brunetta, Gelmini, Carfagna, la Russa......Da una parte sarebbe come invitare il topolino ad assaggiare il formaggio dall'altra, come ha detto qualcuno, difficile superarli! A me EMME non è piaciuto, anche se non tutto, l'ho trovato un po' dispersivo, come buttato lì per contratto e non per passione. Però, onestamente, devo dire che ne ho visto un solo numero.
Non capisco però nemmeno cosa c'entri il riferimento al PD. Io 'sto partito lo voglio difendere; certo sta cercando una sua identità, deve sciogliere alcuni nodi importanti (uno fra tutti quello relativo al rapporto tra fede e politica) , deve certamente interpretare meglio le pulsioni di una società molto frammentata. Però , per chi ne ha vissuto la lunga e travagliata storia, c'è dentro l'esigenza di esprimere un anelito di cambiamento, un'aria più fresca di quella stantia e malsana che respira oggi in Italia. Perchè il PD è si fatto dai vari Veltroni, D'Alema, Franceschini ecc. ecc. ma è fatto, soprattutto delle persone che hanno creduto in questo progetto fin dalla nascita dell'Ulivo nel lontano '96.
Scusate la lunghezza del commento, ma ci tenevo a dire queste cose.
Scritto da: unodicinque | 31/10/2008 a 12:15
Non devi mica scusarti per la lunghezza! Anzi: va sempre bene quando qualcuno commenta con interventi ampi. D'altra parte va anche bene se i commenti sono brevi e fulminei. Insomma, l'unica regola (rispetto alla lunghezza) è: fate come meglio credete.
Scritto da: luciano / idefix | 31/10/2008 a 14:36
Io non credo assolutamente che fare satira, leggere satira e agire politicamente e seriamente siano in contrasto l'uno con l'altro. Penso il contrario anzi: penso che quando si produce, si fa girare e si consuma buona satira, c'è sentimento in giro, c'è politica, c'è desiderio che se ha voglia di denigrare, può trovare le basi per avere voglia di ribaltare e costruire. quando la satira dorme, e fiorisce il pensiero che tutto equipara alla solita merda, ah la politica fa ride, ah uh ih, no non è serietà è rassegnazione e
sempre di qualunquismo si tratta.
Scritto da: zauberei | 31/10/2008 a 17:23
Ah certo Zau. Basta non demandare alla satira i compiti della politica.
E mi pare che nell'attuale vuoto politico questo rischio ci sia. Questo intendevo nel mio intervento
Scritto da: Eeka | 31/10/2008 a 17:48
Buonasera Luciano;
Eeka, ciò che chiedi è impossibile. Se la politica assolvesse ai suoi compiti della satira non ci sarebbe ne bisogno ne scopo.
Scritto da: medonzo | 31/10/2008 a 19:13
lunga vita ad Emme!
nato dall'esperienza di Pizzino ed Erroneo, almeno ha il grande merito di avere rappresentato le idee e le inquietudini dei giovani di oggi.Era anche uno strumento salvifico e benefico per una sana autocritica sul PD . la sua chiusura improvvisa ed inesorabile deve fare riflettere sul reale motivo di questa decisione.
Scritto da: frago | 30/01/2009 a 12:49
In fondo in fondo, anche a me dispiace la sua chiusura. Ciò non toglie che avesse tanti limiti e difetti. Però, certo, ogno volta che un giornale finisce siamo tutti più poveri e più soli.
Scritto da: luciano / il ringhio di idefix | 30/01/2009 a 14:10