Gli è arrivato sulla scrivania ieri mattina e nel tardo pomeriggio l'aveva già firmato, ma non ne era per nulla obbligato.
Insomma, non era per nulla un atto dovuto, la firma del presidente della Repubblica al lodo Alfano diventato legge approvata dal Parlamento.
Il lodo (che tratta di reati comuni) è infatti in flagrante contraddizione con l'articolo 3 della Costituzione italiana che proclama l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge.
Cosa ben diversa sarebbe se si trattasse di eventuali reati commessi nell'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, ma per queste circostanze la Costituzione prevede già delle norme speciali.
Non sono concetti che mi invento io.
Li ho letti (pagina due dell'Unità di oggi) in un'ampia intervista al professor Alessandro Pace, ordinario di Diritto Costituzionale all'Università La Sapienza di Roma e presidente dell'Associazione italiana dei costituzionalisti.
No, non era obbligatorio. Io speravo non firmasse, come fece Scalfaro con la legge "colpo di spugna" emanata dal primo governo Berlusconi. Tra l'altro il lodo impatta anche la carica di Presidente della Repubblica, che dovrebbe stargli particolarmente a cuore. Sia chiaro: non è lui ad avere progettato questa legge e ad esserne direttamente resposabile. Ma, paragonando il lodo Alfano a una rapina in banca, Napolitano ha fatto perlomeno il palo.
Scritto da: offender | 24/07/2008 a 13:24
Ma infatti Napolitano è di tutt'altra pasta rispetto a Scalfaro.
Non per niente Scalfaro era insultato un giorno sì e l'altro pure da berlusconi e la sua cricca.
Forse, data l'attuale situazione politica, Napolitano non può fare altrimenti perché non vuole aumentare la conflittualità in un paese già ampiamente destabilizzato e privo, sostanzialmente, di contrappesi all'azione del governo.
Ma un po' di coraggio - almeno aspettare 24 ore prima di firmare - sarebbe stato un bel segno. Mi spiece dirlo ma a me Napolitano sembra sempre di più il Re Travicello
Scritto da: Eeka | 24/07/2008 a 14:30
Ciampi, in sette anni, ha rinviato alle camere otto leggi. E non certo così importanti:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/05_Maggio/11/leggiciampi.shtml
Scritto da: offender | 24/07/2008 a 14:33
Ma nemmeno Ciampi era un Re Travicello.
Non scordiamoci che Napolitano, nominato ministro dell'interno del primo governo dell'Ulivo, alla domanda se avrebbe finalmente cercato di chiarire imisteri d'Italia, le stragi, i servizi deviati, gli omissis, i segreti di stato eccetera, rispose che non avrebbe aperto armadi segreti che comunque non c'erano.
Che ci apettiamo dunque ora?
Scritto da: Eeka | 24/07/2008 a 14:50
errata corrige: aspettiamo
Scritto da: Eeka | 24/07/2008 a 14:51
Eeka, preciso che il mio commento su Ciampi non era in risposta al tuo che non avevo ancora letto. Comunque condivido quanto dici.
Scritto da: offender | 24/07/2008 a 14:53
:-) sono sicuro che l'errore di battitura ti sarebbe stato perdonato :-)
Scritto da: offender | 24/07/2008 a 14:54
Eh, immagino... è la firma sotto al lodo Alfano che non ci va giù :-((
Scritto da: Eeka | 24/07/2008 a 14:59
A questo punto possiamo aspettarci che firmerà qualsiasi cosa. Rinviare questa legge avrebbe rappresentato un segnale importante. Io, forse ingenuamente, pensavo che non l'avrebbe fatto, che era troppo eclatante, che alla fine firmando avrebbe sottoscritto anche la sua stessa immunità e che non ne avrebbe avuto la faccia tosta. Sembrerà una contraddizione, ma io contavo su Napolitano. E anche sul ruolo dell'opposizione, che era riuscita ad esempio a emendare la legge salva-Rete 4. Sarò stato cretino, insultatemi pure.
Scritto da: offender | 24/07/2008 a 15:10
Perchè offender ti devi dare del cretino ?
Perchè insultarti ?
Smettiamola con gli insulti, di tutti i tipi.
Potresti dichiararti deluso o altro...
Scritto da: P@ola | 24/07/2008 a 15:46
P@ola, era un'iperbole, non ti scaldare :-)
Scritto da: offender | 24/07/2008 a 15:49
Sta cominciando a sentire il fiato che mi manca cercando di far capire a chi pensa che sia tutto un "magna magna" che c'è modo e modo e lodo e lodo. La politica non è "tutto uno schifo" e chiunque vinca poi "fa solo il suo interesse". È chiaro che non viviamo nel mondo ideale, ma nel mondo reale, eppure, inondati come siamo da notizie di ogni genere, per lo più orrende, ormai domina una rassegnazione che mi preoccupa. Non vorrei che anche Napolitano, da buon napoletano, sia convinto che "ha da passà 'a nuttata" ed è solo questione di tempo prima che Berlusconi compia la sua parabola. Intanto, però, si sta comprando l'Italia. E forse anche il Quirinale.
Scritto da: gcanc | 24/07/2008 a 16:29
Io non penso certo che Napolitano abbia firmato pensando alla propria immuno/impunità. Nemmeno per idea. Lo ha fatto (ipotizzo) per due possibili motivi. Il primo: perchè così consigliato dai propri consiglieri e dunque convinto della costituzionalità della legge in questione (anche se alquanto schifosetta) Il secondo: per non andare adesso allo scontro con Berlusconi e riservarsi questa carta (semmai) per un'altra occasione.
Scritto da: luciano / idefix | 24/07/2008 a 17:14
Si stanno sfoderando gli occhi dalle fette di prosciutto, che li coprivano ogni volta, che veniva pronunziato il nome Giorgio, seguito dal cognome Napolitano???
:-)
Ovvero "San Giorgio Napolitano da Capri, Patrono della Munnezza e Protettore delle Belle Parole", alias "L'Andreotti di Sinistra", alias "Il Bolscevico venuto dal Pentagono"???
:-)
Finita la sacralità del Presidente della Repubblica, comincano le Lodi, anzi i Lodi???
:-)
Maobao
Scritto da: maobao | 24/07/2008 a 17:24
Finiamola con gli insulti???
Giammai!!!
Maobao
Scritto da: maobao | 24/07/2008 a 17:27
Tra i suoi consiglieri non c'è il prof. Pace, evidentemente.
E quanto alla seconda ipotesi... se continua a firmare leggi che rendono intoccabile il capo del governo, potrebbe non avere altre occasioni di scontro... Fini ha già parlato di elezione diretta del capo dello stato. Ve lo immaginate un presidente così eletto completamente "legibus soluto"? Mettiamolo anche a capo dell'esecutivo e poi abbiamo direttamente un dittatore!
Scritto da: Eeka | 24/07/2008 a 17:30
"Io non penso certo che Napolitano abbia firmato pensando alla propria immuno/impunità."
Nemmeno io. Ma a maggior ragione non doveva firmare.
Scritto da: offender | 24/07/2008 a 18:34
Concordo con quanto detto da Eeka. Avrà firmato per evitare di prolungare il conflitto che stava distruggendo il Paese e da circa e più di un mese a questa parte monopolizzava il teatrino, perchè di questo si tratta, politico. Ora che gli hanno infiocchettato questo bellissimo regalo, cos'altro dovrà salvare il più malvagio degli anti-eroi, il Cavaliere? Marcello 'Circolo.. e a piede libero' Dell'Utri ?
Scritto da: Ben | 24/07/2008 a 19:47
A domanda risponde: nell'intervista il professor Pace dice che lui, al posto del presidente della Repubblica, NON avrebbe firmato. La legge sarebbe tornata in Parlamento. Se poi Camera e Senato l'avessero riproposta al Quirinale tale e quale, Napolitano avrebbe avuto solo due strade: dimettersi oppure firmarla. Ma con questo diniego (almeno in prima battuta) un certo effetto lo avrebbe ottenuto, anche in vista dell'eventuale referendum abrogativo. Così invece è un regalino a Berlusconi. Fatto per la concordia nazionale, non discuto. Ma per Berlusconi "concordia" significa solo ottenere quello che vuole lui.
Scritto da: luciano / idefix | 24/07/2008 a 20:15
Visto che la Corte dovrà esprimersi sulla costituzionalità del Lodo, e l'opposizione chiederà con forza un giudizio dettagliato e motivato, mi chiedo quale peso avrà nel giudizio stesso il parere favorevole del Presidente della Repubblica.
Comunque un altro piccolo cedimento (e cominciano ad essere frequenti) della mia fiducia in Napolitano, "re travicello", come dice Eeka.
Scritto da: Irnerio | 24/07/2008 a 22:36
E io ho fortissimi dubbi anche rispetto al possibile referendum. Non sarà suicida tentarlo? E se (come temo sia probabilissimo) non si raggiungesse il quorum o addirittura lo si ottenesse ma con una vittoria del fronte berlusconide?
Insomma: non sono per nulla persuaso che convenga giocare la carta referendaria.
Scritto da: luciano / idefix | 24/07/2008 a 22:47
E' ovvio che la carta referendaria comporta alcuni rischi. Specie dopo che in passato anche pronunciamenti chiarissimi in alcuni referendum sono stati sprezzantemente calpestati dalla "casta" (uno per tutti: quello sul finanziamento pubblico dei partiti). Rischi, di insuccesso, che aumenterebbero in misura esponenziale, se si lasciasse cavalcare il referendum soltanto a pericolosi dilettanti/casinisti come Di Pietro e Grillo. Però quale altra alternativa concreta, cioè istituzionalmente e giuridicamente (oltre che politicamente)efficace, esiste? La ridicola petizione lanciata dal PD (una petizione! contro un figuro come Berlusconi e la sua banda di delinquenti!)?
Scritto da: Dario Predonzan | 24/07/2008 a 23:05
Beh, il referendum è un rischio che io ritengo vada comunque preso assolutamente in considerazione.
Anche se fallisse sarebbe comunque una prova di coerenza e un fatto di coscienza, nel senso di dovere morale di cercare di mettere in pratica i principi in cui si crede, fregandosene dei rischi e delle conseguenze di un'eventuale sconfitta; tanto, peggio di così?
E sinceramente non vedo quali catastrofici casini potrebbero fare i promotori.
Il quesito è semplice e chiaro; che poi alla maggioranza degli italiani non gliene freghi una mazza è un altro discorso.
Il mondo ci sta giudicando sappiamo come, quindi
la voce dei difensori dei valori costituzioinali di uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, DEVE secondo me farsi sentire, COMUNQUE vada.
Per non parlare della continua erosione delle libertà e dei diritti che è sotto gli occhi di tutti (quelli che gli occhi ancora li usano... e anche le orecchie).
Scritto da: Irnerio | 25/07/2008 a 00:16
Sono perplesso.
(Anche se non c'entra, faccio complimenti a Dario per la sua bellissima lettera al Piccolo sulla vicenda Illy-An. Se me ne manda il testo, la pubblico sul blog)
Scritto da: luciano / idefix | 25/07/2008 a 09:07