L'Internazionale è un gran bel settimanale, che da quincici anni pubblica articoli provenienti da tutto il mondo.
Roba che sulla stampa italiana non si trova.
Niente pettegolezzi dalle nozze di quel fessastro abbronzato e dai capelli bianchi della Formula Uno, niente foto del culetto del presentatore dei giochini di Rete 58, niente interviste cretine alla zia della compagna di banco della vicina di casa della fidanzata del marito di Madonna, niente anticipazioni sulla crisi del Pd e del PdL, niente pubblicità redazionale per l'ultimo libraccio di Coelho o di Faletti.
L'Internazionale riempie le sue cento pagine con materiale intelligente. E perfino l'oroscopo è interessantissimo (sul serio!).
Questa settimana vi segnalo un ottimo articolo di Nicholas Carr (Google ci rende stupidi?). La tesi è molto semplice: l'uso di Internet trasforma il nostro cervello, facendoci assorbire un sacco di informazioni ma in modo superficiale e dunque facendoci smarrire la capacità di riflettere e di concentrarci a fondo.
Sette pagine dense e appassionate.
Oltre alle repliche di altri opinionisti che arrivano a conclusioni opposte.
Un dibattito a cui potremmo partecipare anche noi.
Internazionale.
Segnatevelo.
Tre euro ben spesi.
Seguirò il consiglio!
Scritto da: il Russo | 08/07/2008 a 21:29
Brevemente: secondo me google non rincretinisce, semplicemente non informa se non integrato pesantemente da altre fonti. Fornisce una traccia, peraltro arbitraria, su cui lavorare per conoscere veramente.
Scritto da: gcanc | 09/07/2008 a 00:13
Segnato! Domani mattina vado in edicola e lo compro. Quella di Google è una cosa che stavo notando infatti anch'io: leggo sempre di più e sono in generale molto più "informato", mi capita però sempre più spesso di non leggere più di 15-20 righe al massimo dietro fila .. E questo è sicuramente un male!!!
Scritto da: Miguel | 09/07/2008 a 01:04
E se noi ci stessimo semplicemente evolvendo ed emancipando ?
Del resto anche nel XV secolo Gutenberg fu messo sotto accusa da chi riteneva che la stampa avrebbe avuto un impatto disastroso sulla struttura sociale….
Scritto da: P@ola | 09/07/2008 a 07:35
"...We were never born to read. Human beings invented reading only a few thousand years ago. And with this invention, we rearranged the very organization of our brain, which in turn expanded the ways we were able to think, which altered the intellectual evolution of our species. ""
Proust and the Squid
The Story and Science of the Reading Brain
By Maryanne Wolf
Scritto da: P@ola | 09/07/2008 a 07:41
L'articolo sostiene (sulla base di molti elementi e di molti autori, tra cui mi pare proprio la Wolf) un fatto: la nostra mente viene plasmata non solo dalle informazioni che acquisiamo ma ANCHE dal medium attraverso cui ci arrivano. E il "medium Internet" è radicalmente differente dai media che l'umanità ha conosciuto in precedenza. Vogliamo allora riflettere a fondo? E fare molta attenzione nel suo utilizzo? Senza inchinarci al Web e al computer come se fossero due DEI MOLOCH, come pretendono alcuni loro adepti?
Come scriveva decenni fa Mc Luhan: "il medium è il messaggio"
Scritto da: luciano / idefix | 09/07/2008 a 08:23
E' da un po' che ho iniziato a riflettere su questi due temi:
"Quando è che devo dire basta al mio stomaco?"
"Quanso è che devo dire basta al mio cervello, staccare Internet e scendere in spiaggia?"
Questione di riconoscere certi "limiti" umani
...e NON è facile, credetemi !!
Scritto da: P@ola | 09/07/2008 a 08:58
Bel commento, P@ola.
Scritto da: luciano / idefix | 09/07/2008 a 09:38
STRAORDINARIO!!! Semplicemente straordinario questo giornale. L'ho comperato stamattina e mi sono già letto un po' di articoli. Molto bello quello su Google, ma molto interessante anche "Milioni di cervelli all'opera"! A mio avviso le due cose sono molto collegate!!!! Ottima scoperta l'Internazionale, grazie Luciano!!!!
Scritto da: Miguel | 09/07/2008 a 15:39
Premetto che non ho letto l'articolo. Senz'altro alcune delle posizioni di Nicholas Carr sull'IT sono condivisibili, anche se non sono certo rivoluzionarie e nemmeno troppo originali. Però le sue crociate contro Wikipedia e Google, le sparate su "L'amoralità del Web 2.0" e altre uscite mi sono sempre sembrate sensazionalismo gratuito finalizzato a pubblicizzare i suoi libri. Recentemente si è anche contraddetto sulla sua visione del futuro dell'IT.
Scritto da: offender | 09/07/2008 a 16:09
Ok, letto l'articolo. Non spreco parole per commentarlo.
Scritto da: offender | 09/07/2008 a 16:19
Un approccio alla verità ed alle notizie modellato sul web sia esso google o i principali siti istituzionali ci rincretinisce?
la risposta è SI.
Fatalmente.
ma lo sviluppo della domanda riflette fatalemnte l'arhetipo di quella polemica che sorse tra i pensatori ad esempio greci quando cominciò a dilagare la scrittura e fu detto "è lo strumento degli asini sapienti, darà la conoscenza senza passare per la sapienza.
Perchè la verità, la Conoscenza con la maiuscola si deve articolare, si deve conquistare con la prova e l'errore, con la capacità autonoma ed individuale della ricerca.
Innegabile poi che la Rete sia una risorsa formidabile. di informazioni. Di spunti. Di approfondimenti. Parziali però.
pensiamo a qualcuno che dovesse farsi un'idea del mondo partendo solo dalle home di Libero, Yahoo e i più cliccati siti generalisti.
diciamo che laspetto consumistico-tecnologico avrebbe (insieme alla componente tette-culo-ministra) una sovrarappresentazione nella sua dimensione del reale.
Ma fortunatamente usati con moderazione e mediati dal confronto con altri media ( e soprattutto dallo scambio e dal confronto libero che si può avere interagendo con altri esseri viventi pensanti) ... possiamo limitare i danni.
Spero sempre che potranno continuare ad esistere delle scuole e dei Maestri.
:D
Scritto da: EL_NINO | 09/07/2008 a 19:11
Offender: mi rincresce che tu non abbia tempo o voglia di "sprecare parole per commentare l'articolo". A me (che non sono un esperto e men che meno ho la VERITA' in saccoccia) è sempre utilissimo sentire le varie opinioni.
Scritto da: luciano / idefix | 09/07/2008 a 19:47
Luciano, perdonami, rileggendolo il commento che ho fatto non piace neppure a me. Essendo un professionista del settore e conoscendo da tempo Carr e le sue sparate, mi sono lasciato andare a un giudizio un po' troppo lapidario. Domani o appena ho un po' di tempo cercherò di spiegarti perché (secondo me) quel tizio spara un sacco di baggianate. In quanto alla VERITA', essendo ateo è un concetto che non mi appartiene :-)
Scritto da: offender | 09/07/2008 a 20:13
Offender: grazie ma sul blog nessuno deve mai sentirsi in obbligo di nulla. Ogni intervento è graditissimo ma bisogna sempre ricordarsi che si interviene solo se si ha tempo e voglia di farlo.
Scritto da: luciano / idefix | 09/07/2008 a 20:36
OLtre a quello che avevo già postato in precedenza,
mi sono presa il tempo per riflettere sull'argomento.
Io uso molto Internet, soprattutto per informarmi.
Da una parte è vero che leggo "qualcosa" da un Sito e poi passo ad altro...Spesso.
Ma Non sempre.
Passo ad altro quando l'argomento, il testo o altro non sono quello che io cercavo. Allora passo ad altro.
Qunado invece l'argomento e/o il testo SONO interessanti, allora mi fermo, downlodo, ritorno e rileggo.
Una volta, quando non c'era Internet, acquistavo solo alcuni libri (quelli che mi potevo permettere!) e alcuni mi deludevano. Ora acquisto SEMPRE lo stesso numero di libri ma Internet mi aiuta a scegliere solo quelli che non mi deluderanno...
Vi pare poco ?
Scritto da: P@ola | 14/07/2008 a 09:14