Un saluto a Eluana, costretta da anni su un letto, senza coscienza, il corpo tenuto in vita artificialmente
Un abbraccio affettuoso a suo papà Peppino Englaro, che ha lottato per liberarla
Un grazie ai magistrati di Milano, che hanno scritto una sentenza degna di un paese civile
La scelta dei giudici di sospendere l'alimentazione forzata non è "espressione del giudizio sulla qualità della vita del rappresentante di Eluana" ma dalle convinzioni da lei espresse in vita.
È un passaggio del decreto depositato a Milano, steso dal giudice Filippo Lamanna.
Nelle pagine finali si legge che "le prove assunte, attendibili, univoche, efficaci e conferenti, e definitivamente ritenute in buona parte già tali con l’accertamento di fatto già espresso nel precedente decreto del 15 novembre/16 dicembre 2006, unicamente alla condivisione della scelta del tutore fatta dalla curatrice speciale (...) tranquillizzano in ordine al fatto che la scelta in questione non sia espressione del giudizio sulla qualità della vita del rappresentante di Eluana, anzichè di quest’ultima, e che non sia stata in alcun modo condizionata da altro fine o interesse se non quello di rispettare la sua volontà e il suo modo di concepire dignità e vita".
Ma ciò non basta alla destra a alle gerarchie vaticane (cardinal Bertone in testa) che protestano.
A loro interessano solo (e solo qualche volta) gli ASTRATTI PRINCIPI: perchè delle donne e degli uomini in carne ossa sentimenti e diritti sembrano strafregarsene.
LA POSIZIONE DEI VALDESI
La Commissione Bioetica della Chiesa Valdese intende esprimere la propria
solidarietà nei confronti della famiglia Englaro e ribadire la propria
posizione a favore della libertà di cura, che è sempre e contestualmente
libertà di rifiutare la cura.
I giudici hanno ritenuto dimostrata sia l’irreversibilità dello stato
vegetativo della paziente, sia la conformità della scelta di interrompere
la nutrizione e idratazione forzate alla volontà espressa a suo tempo da
Eluana Englaro, e alla sua concezione della dignità e qualità della vita.
“Come cristiani” – afferma una nota della Commissione Bioetica valdese -,
“riteniamo sia necessario guardare alle persone viventi e alla loro
sofferenza, che non può essere dimenticata in nome di principi universali
e astratti, né può essere subordinata a una norma oggettiva e
precostituita che venga ritenuta valida in quanto presunta ‘legge
naturale’. Crediamo infatti che il cuore dell'etica cristiana debba essere
la sollecitudine verso le persone nella loro irrinunciabile singolarità,
spesso sofferente, talvolta – come nel caso di Eluana - addirittura
tragica: di qui discende, secondo noi, un'idea della medicina come terapia
rivolta a soggetti in grado di autodeterminarsi e in grado di decidere il
proprio destino.
“La libertà individuale non va guardata con sospetto e identificata con
l'arbitrio: per questo motivo, e in conformità con le posizioni espresse
dall’ultimo Sinodo dell’Unione delle Chiese metodiste e valdesi, come
Commissione Bioetica della Chiesa Valdese sollecitiamo da parte del
Parlamento l’approvazione di una legge sulle direttive anticipate di fine
vita.”
Commissione Bioetica della Chiesa Valdese
In questo paese lo strapotere della chiesa cattolica è un giogo insopportabile. E purtroppo ce lo dobbiamo tenere.
Scritto da: offender | 10/07/2008 a 08:26
Questa giusta decisione mi fa pensare che ci si stia quasi avvicinando al modo di pensare più sano e libero, più simile ad altri Paesi stranieri..Non sembra quasi di stare in Italia leggendo questa notizia!! Ed ha ragione da vendere offender: la Chiesa ormai si è insinuata in tutti i vicoli e vicoletti delle decisioni politiche e non del nostro stato, della nostra vita pubblica e privata e del mondo intero. Uno strapotere che non riesco più a tollerare...e che come dici tu, Luciano, se ne strafrega degli uomini e delle donne, ma pensa solo a mantenere inalterati i propri..astratti princìpi.
Scritto da: Daniela PInchera | 10/07/2008 a 11:35
ti abbraccio.
Scritto da: emma | 10/07/2008 a 12:34
Ne ho scritto pure io nel mio blogghe.
Viste la reazioni che arrivano dal Vaticano e dalla nostra curiosissima Destra (libertina e papista) temo che la povera famiglia Englaro non abbia ancora finito di penare...
tic
Scritto da: Tic-talkischeap | 10/07/2008 a 12:41
Anch'io lo temo. Penso con sgomento a cosa attende quei poveretti: non solo la morte definitiva e biologica di Eluana ma lo tsunami di ipocrita malvagità che gli piomberà addosso da prelati, politici e opinionisti.
Scritto da: luciano / idefix | 10/07/2008 a 13:02
Io che sono laico e valdese (oltre che appassionato lettore di Casanova) provo nausea davanti alla destra italiana. Uno schifoso misto di bigotto e di miscredente nella stessa persona, sfacciatamente libertini (come dici tu) nel senso più deteriore del termine ma contemporaneamente pronti a puntare il dito contro i diritti altrui, spudorati e amorali con se stessi ma puritanissimi con gli altri, no ai Dico o ai Pacs ma disposti a pagare fior di milioni per l'annullamento della Sacra Rota (un istituto putrescente). Una destra piena di vergogna. Se conoscesse questo nobile sentimento.
Scritto da: luciano / idefix | 10/07/2008 a 13:10
Ritorno a parlare del Testamento Biologico , di quanto sia importante che prenda una forma e una struttura legittima e riconosciuta.
Una provocazione : possibile che nessuno di voi si esprima in termini personali , tipo "io ho già detto e scritto che non voglio essere alimentato artificialmente"...
ma che si parli solo in termini di schieramenti politici o religiosi.
Vista con questi parametri la faccenda sembra semplice ,
la pietà , il dolore , la forzatura e l'interesse economico , gli astratti principi ,
hanno una connotozione precisa e quasi scontata.
Invece quando pensi a quell'ipotetico frangente in relazione a te stesso o (peggio) a chi ti è caro , si affacciano tante variabili.
L'esattezza di una diagnosi e prognosi , le reali alternative , le cure palliative , l'assistenza ,
ma anche quale sostegno spirituale e morale e affettivo ,
diventano particolari molto importanti per l'intera faccenda.
E , torno a dirlo , vanno affrontati in tempo di salute
perchè la malattia , soprattutto quella grave , altera le percezioni e le valutazioni.
....quando racconto ,magari parlando in pubblico , quello che ho vissuto con mia mamma e poi con il mio compagno (ma anche direttamente sulla mia pelle , anche se in modo non proprio estremo)
inevitabilmente vengo sollecitata a cambiare argomento....
Scritto da: Arti | 10/07/2008 a 13:26
Visto che si cita la destra e dato che l'argomento è uscito nei commenti al post sulla manifestazione di Piazza Navona, faccio outing sulle mie idee politiche: il mio partito ideale la dovrebbe pensare come Diliberto, Bertinotti & C. su stato laico e diritti civili, e come Tremonti/Brunetta & C. su economia e lavoro. Sono fortunato, vero?
Scritto da: offender | 10/07/2008 a 13:37
Sull'argomento eutanasia:
la cosa inquietante è che invece di una vera legge liberlizzatrice, si stia creando un "federalismo giudiziario" che potrebbe costringere molte famiglie ad assurdi viaggi della morte.
Se succederà a me, e l'eutanasia sarà ancora illecita, perdonate la mia vigliaccheria, ma mi suiciderò in silenzio, perchè solo l'idea di essere tenuto in vita dai preti e dai loro mantenuti per diventare un fotogramma dello spot dell'otto per mille, la ritengo peggio della morte.
Ammiro chi cerca di combattere alla luce del sole, ritardando la fine delle proprie sofferenze per chi verrà dopo di loro.
Ma io non ne sarò capace.
Comunque è palese che sia sia pro-eutanasia (volontaria), che pro-testamento-biologico.
Offender:
Fortunato???
No, per niente.
Se è per questo siamo compagni di sfiga, anche se non sono così liberista estremo.
Sei un profugo radicale, nevvero???
Maobao
Scritto da: maobao | 10/07/2008 a 17:01
Arti ha ragionissima: da punto di vista personale bisogna pensarci pee tempo. (Tra l'altro la conosco ed è una donna coi controfiocchi).
E proprio perchè queste vicende sono così delicate, così terribilmente private e intime, trovo indecente la pretesa vaticana di DECIDERE essa per tutti (in base alle proprie motivazioni religiose, tra l'altro non condivise da alcune chiese cristiane). Vedo in queste posizioni delle gerarchie vaticane una raggelante assenza di compassione e di amore per il prossimo.
Scritto da: luciano / idefix | 10/07/2008 a 19:20
No, sono orfano di sinistra, ma non per questo disponibile a farmi adottare (cit.)
Scritto da: offender | 10/07/2008 a 20:58
Tutto il mio appoggio a Arti.
Condivido in toto il tuo punto di vista e l'invito a tutti a non leggere il problema dal punto di vista politico o religioso ma solo dal punto di vista personale.
A Maobao.
Non semplificherei la cosa. Il mio augurio innanzitutto che nè tu nè nessun altro debba trovarsi mai a pensare di dover porre fine alla propria vita.
Ma purtroppo non è questa la situazione più frequente perchè molto spesso succede che è qualcuno a te vicino che deve prendere al posto tuo la decisione.
E ti assicuro che non è per niente una decisione facile.
Per questo, se davvero questa è la nostra scelta, esprimiamola chiaramente fintantochè abbiamo la capacità e l'autonomia di pensiero per farlo e ribadiamola nel tempo perchè possiamo nel frattempo aver cambiato idea.
Scritto da: gianca | 11/07/2008 a 06:17
Spero che la sentenza della Cassazione possa rappresentare un passo avanti, ma purtroppo ho scarsissima fiducia che in un paese arretrato come il nostro possa cominciare una discussione seria sui temi di fine-vita.
Anche perché, anziché ragionare sui casi concreti, sulle persone reali, si cominceranno disquisizioni interminabili su temi inafferabili: cos'è la vita, cos'è la morte eccetera. In nome di principi immutabili si dimenticheranno i problemi reali.
Notazione più leggera per Offender: di sinistre schizofreniche ne abbiamo avute sin troppe in Italia. Le posizioni alla Brunetta lasciamole ai pasdaran confindustriali. Parlando più seriamente, credo che in un mondo che si sta autodistruggendo per troppi consumi, parlare ancora in termini di produttività sia molto miope. Credo che una sinistra seria dovrebbe cominciare ad affrontare SERIAMENTE il tema della decrescita, della riduzione dei consumi, della ridistribuzione delle risorse.
@Tutti: scusate la digressione
Scritto da: Eeka | 11/07/2008 a 09:04
"La vita Dio ce l'ha data e soltanto Lui ce la può togliere".
Bene! Ma sarebbe ora che ci spiegasse (o almeno incaricasse un suo portavoce) con quale criterio; perché io non capisco i motivi per cui Lui toglie la vita a un bambino facendolo morire di fame e una come Eluana invece vorrebbe che fosse nutrita a forza per decenni.
Bello il criterio!
BELLISSIMO, "divino", oserei dire, il concetto di vita!
Ma poi quale Dio?!
Io ne conosco tanti e tutti per sentito dire, e mi sembrano uno più latitante dell'altro.
L'ho già detto, quello dei Valdesi mi sembra un pochino più presente... dubito però che riuscirò a incontrarlo.
L'uomo creò Dio a sua immagine e somiglianza.
Pensa che capolavoro? E come se non bastasse a noi ci tocca pure come portavoce un "matusa" (si diceva una volta) di età, di cervello e di cultura(?!).
Insomma un TROGLODITA!
(Per dirla come la penso, senza offesa per nessuno.)
Scritto da: Irnerio | 11/07/2008 a 11:19
@Eeka:
"di sinistre schizofreniche ne abbiamo avute sin troppe in Italia."
Lo so, ma parlavo di me, non della sinistra italiana o internazionale. Questo discorso l'abbiamo fatto tante volte, sai che non saremo mai d'accordo :-)
Scritto da: offender | 11/07/2008 a 11:58
come ho ribadito più volte, ciò in cui uno crede sono fatti suoi, però non deve imporre le proprie credenze agli altri, invece è questo che è fatto continuamente peerchè ogni integralismo religioso o politico si crede depositario della verità
Scritto da: paola dei gatti | 11/07/2008 a 22:37
Una differenza radicale tra la chiesa valdese e quella cattolica sta in questo: i cattolici sono certi di essere i possessori della Verità Assoluta. I valdesi dicono: la VERITA' è Gesù Cristo, ma al mondo nessuno può rivendicare il diritto di esserne l'interprete unico e sicuro, perchè tutti noi umani (comprese le istituzioni politiche e religiose) siamo imperfetti e fallibili.
Scritto da: luciano / idefix | 12/07/2008 a 07:59