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13/07/2008

Commenti

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Le sue riflessioni a proposito di Funari sono di una banalità sconcertante....
Tanto per gradire, tra le tante cose: ha introdotto l'uso della steadycam nelle trasmissioni, che consentiva di girare per lo studio con l'ospite sottobraccio, poi,
le geniali televendite che hanno fatto scuola, ancora prima lo sdoganamento del pubblico presente in sala, sempre più parte attiva della trasmissione,ect... Lei descrive sommariamente solo l'ultimo Funari, quello urlante,malato,piegato dall'età. Lo schifo mediatico è solo quel finto perbenismo urticante, piuttosto che qualche duodenale espressione populistica. La tv la fanno gli inserzionisti pubblicitari se non l'ha ancora capito, non i Funari e co, se non fai ascolto ti spazzano via, capisce. Umana pietas anche per lei, non si offenda, ma con quella barba mi pare tanto un Funari (alla rovescia) mancato...

Cazzo! Che genio!
L'uso della steadycam!
Le geniali televendite!
Lo sdoganamento degli unterm..., pardon! Del pubblico in sala sempre più parte attiva nella trasmissione!


Parlandone come da vivo, Funari faceva CAGARE!
Come fan cagare gli esperti di televisione.

al sig. ziilo vorrei solo ricordare che si può anche non essere d'accordo senza passare alle offese becere.
comunque, peggio per lui se discute così.
anche a me pare che la santificazione di funari sia ridicola. è chiaro che qualcosa di nuovo lo fece, ma è tutto da dimostrare che questo abbia cambiato in meglio la televisione.
a me importa poco che siano i pubblicitari, o i registi o i conduttori a fare televisione. io sono solo uno spettatore che si rende conto di non poter più guardare niente o quasi perchè non c'è più niente o quasi di guardabile.
funari a questo processo ha portato il suo contributo, come tanti altri, e chi lo santifica vuole che tutto rimanga così.

Mi dispiace per il sig ziilo, ma Funari - che riposi in pace - era orrendamente volgare. La cosa che più mi dava fastidio del suo modo di fare televisione (di essere?) era la continua glorificazione di un linguaggio che era presentato come "vicino al popolo" (ricorda qualcosa? qualcuno?)e che era solo una rincorsa al livello più basso e volgare. Non dimentico che è stato lui uno dei primi a sbattere le vicende private, comprese le sue difficoltà ad andare di corpo, in televisione.
Trovo francamente patetico che ora che è morto lo considerino un campione di libertà, manco fosse Gobetti o Gramsci...

E alla fine di arriva sempre lì, sempre ad attaccare un banale aspetto fisico per denigrare, per deridere, per insultare chi non la pensa come noi...

Allora: Luciano/Eeka sostengono che la televisione di Funari faceva schifo.
ziilo, invece, dice che Funari ha introdotto un nuovo modello di televisione, che si è rivelato vincente e che tanti hanno messo in pratica dopo di lui. Funari sarebbe il padre, in sostanza, della televisione di oggi.
Dato che la televisione di oggi fa schifo, a mio parere entrambe le cose sono vere.

Ti adoro.
Mica per niente ti chiami come un disco di Richards.

P@ola: occhio, ché seguendo il tuo discorso allora non si dovrebbero più usare termini come "nano pelato".

In effetti Non si dovrebbe
e Non si Deve.
Non, con ciò, dobbiamo subire i suoi soprusi e quant'altro...

Bah... all'ipocrisia del linguaggio politically correct preferisco una sana autodisciplina nell'uso delle espressioni verbali.
Anche perché la correttezza dovrebbe essere reciproca... Smetterò di dire nano pelato quando qualcun altro smetterà di dire zecca, cancro dell'Italia, magistrati mentalmente disturbati eccetera...

@Eeka, sono d'accordo con te sull'ipocrisia del linguaggio politically correct. Ho solo fatto notare a P@ola dove finiva il SUO discorso.

Funari era un illusionista, perché permetteva alla gente di sentirsi partecipe del mezzo, quando, invece, lo subiva. Dava l'illusione alle persone comuni di avvicinare il personaggio politico, ma senza fornirgli gli strumenti per capire i meccanismi della politica. Ha avuto la fortuna, come molti, di sfruttare il trampolino di Tangentopoli per tentare il gran salto, ma si è rotto le ossa. Nel bene e nel male ha cambiato la tv, gli inserzionisti lo amavano, perché faceva vendere i loro prodotti e, prima che cadesse in disgrazia, il suo portafoglio di sponsor era ghiotto. Il pubblico lo seguiva: colpa sua? merito suo? colpa del pubblico becero? Rovesciargli addosso lo schifo della televisione di oggi mi sembra eccessivo. Prima di lui c'erano state le tv del dolore, quando presentare storie tragiche era diventata un'abitudine di Costanzo e i suoi discepoli. Alla fine Funari era un intrattenitore, veniva dal cabaret, faceva il suo mestiere di guitto. Nei giornali, di solito hanno più responsabilità gli editori dei redattori, che scrivono ciò che gli è permesso. Infatti, quando Funari non è stato più gradito, lo hanno spedito via a pedate.

Sì, sì avevo capito. Ma io mi riferivo a tutti e due

Sarebbe esagerato e assurdo dire che Funari fu IL RESPONSABILE della progressiva degenerazione televisiva (e, a cascata, mediatica, culturale, sociologica, politica, antropologica) dell'Italia di questi anni.
Però Funari portò un bel po' di chilate e chilate di combustibile, a questo distruttivo incendio.

Premettendo che non mi esprimo su Funari perché semplicemente non lo conosco tanto bene da dare un giudizio (cioè so chi era e basta), però la riflessione e l'onestà di fondo di Luciano restano.
Soprattutto di fronte alla solita mielosa sviolinata mediatica ricamata su dai giornali all'indomani della morte di questo personaggio. Che magari fino al giorno prima stava in culo a quasi tutti quelli che oggi lo lodano titolando "Ha ripensato la televisione" e roba simile.
Un pò come diceva Gaber in "io se fossi dio" nel pezzo in cui, prendendosela con i giornalisti, asseriva che, una volta morto, lo stupratore della figlia diventava agli occhi di tutti un buon padre di famiglia

Abbraccio Ben. Che coglie in pieno il mio viscerale disgusto per l'ipocrisia di troppi post-mortem mediatici: quando X muore (anzi "scompare" o "ci ha lasciati", dato che si usano sempre questi sciocchi eufemismi), la vita e le opere di X diventano automaticamente un'altra vita e altre opere. Era un politicastro da quattro soldi? Eccolo trasformato in uno statista. Era un affarista ai limiti (e oltre) del codice penale? Eccolo trasfigurato in una specie di benefattore. Era un viscido farabutto? Eccolo raccontato come un personaggio emblematico. Era un mascalzone? Eccolo che diventa un'icona del nostro tempo. Era uno che riempiva la televisione di volgarità e populismo? Eccolo diventato una specie di Orson Welles catodico.
Io mi ribello a questo coro di ipocrisia. E preferisco dire quello che ho sempre pensato. E lo dico con parole alla Funari: "la televisione di Funari mandava di corpo. E poi se dovevà aprì la finestra, se doveva. Ma se semo scordati de fallo. Li mortacci e li mortadellacci sua".

Ho Capito! Mi aspetto che quando creperà Emilio Fede, sempre che io non lo preceda (e spero che televisivo-terrestramente, ma solo in quel senso, accada il prima possibile) ce lo osanneranno come il più grande innovatore moderno dell'informazione Tv e ci ricorderanno tutte le novità che ha introdotto nel concepire il suo "Tg4" (avrei poputo dire "concepire un "telegiornale" , ma si sembrava un po' azzardato).
Avverto in anticipo i vari ziili e simili che per me sarebbe fatica sprecata e che resto dello stesso parere di Luciano e di tutti gli altri che ne han fin sopra i capelli di questa montante ipicrisia.

Basta essere un innovatore per essere osannato e passare alla storia?
Anche Itler lo fu..., eccome!
E mi fermo ché mi vengono in mente un casino di nomi di cui la Storia (notare la "S") avrebbe volentieri fatto a meno.

Trovo perversa l'idea in base alla quale la "modernità" è sempre comunque positiva. Come ad esempio il sindaco di Roma Alemanno secondo cui il fascismo modernizzò l'Italia. E allora? E con ciò? Anche Hitler e le SS modernizzarono (e di molto) i metodi di sterminio. Ma non per questo vanno applauditi.

Emilio Fede ha poco a che fare con Funari e tanto meno Hitler. Mi sembrano paragoni forzati e irriverenti nei confronti di Funari, non tanto perché è morto (càpita a tutti, prima o poi), ma per il ruolo che ha avuto nella televisione degli ultimi vent'anni, tra luci e ombre. Poi, se si vuole sparare comunque sul pianista, essere "papeschi" e nemici del relativismo, si può fare. Piuttosto, contesto il fatto che Funari sia sepolto al Cimitero Monumentale, un onore che di solito viene concesso a chi abbia realmente dato lustro alla città con le sue opere.

Hitler? Ma per piacere! A questo punto riterrei applicabile la legge di Godwin.

Sono d'accordo sul notevole contributo dato da Funari alla degenerazione televisiva e soprattutto a quella del modo di discutere di politica.
Dicono che poi lui non sia riuscito ad approfittare del successo e che sia stato meno furbo di altri colleghi. Può darsi, visto che si è fatto buttare fuori.
Mi sono fatta l'idea che sia cosi unanimemente elogiato da morto, perché da vivo altri furboni gli hanno fatto le scarpe.
Ma questa, per me, è una ragione in più per non condividere gli elogi.

Ma io mica ho paragonato Funari a Hitler! Non sono così imbecille e privo di senso delle proporzioni.
Ho solo voluto mettere in evidenza un fatto: in se e per la "modernità" non è un valore.

La legge di Goldwin? Ma per favoooreee?
Ma meglio del primo postulato della legge d Murfhy?
Che dice: se uno vuole fare paragoni impossibili con Itler, se propiro vuole, prima o poi lo farà; mentre se non vuole assolutamente fare un parallelo possibilissimo con Fede, col cav... che lo convicerai a farlo.

irnerio,
visto che per la legge di godwin hitler e il nazismo possono benissimo essere sostituiti da qualcos'altro, magari anche qualcosa che cominci per b...
tu ne sai qualcosa.

ps. non pare anche a te che in nickname ziilo sia un po' fasullo?

E' vero Marco,
quel nick, quell'uso sbeffeggiante del "lei", quel coraggioso assalto alla barba del nostro padrone di casa, quel "Funari alla rovescia mancato" (che voleva essere un insulto e invece... aah!), ma soprattutto quel solito mordi e fuggi mi ricorda vagamente qualcuno cheeee... , sì io ne so qualcosa.
E infatti solo chi stravede per b. può difendere un Funari, un Fede, un Calderoli e perfino un Gasparri.

P. s. E a proposito di fasullo, non è che quello "vero" sia meno fasullo, almeno rispetto al nostro.

grande irnerio,
c'era al luna park quando ero bambino un tiro a segno che si chiamava "chi fa centro rimane fotografato".
sei rimasto fotografato.

Perdonate, ma non ho capito a chi si riferiscano i vostri sospetti sull'identità di Zillo (autore del primo commento a questo post)

Scusaci Luciano.
I sospetti non sono indizi, gli indizi non sono prove, ma i commenti sono certezze (?!)
Non farci caso, come dice Marco siamo al Luna park e stavamo facendo il gioco delle tre carte:

ziilo lì, zillo qua, zioil là... indovina dove sta?

...siete pazzi,ma Vi voglio bene così...

Anche a me ha ricordato molto il desaparecido...
...ma consideriamo per asurdo l'ipotesi probabilistica che di onanisti del web che hanno in odio Luciano ce ne siano più d'uno.
Potrebbe essere un altro.
Lo stampo è molto simile e la simulazione innesca memorie note...
Tuttavia, proviamo ad essere garantisti.

Sul topic: vero, Funari era un personaggio squallido e narciso, ma al tempo stesso un innovatore (offender è un genio e ne ha fatto una silloge perfetta).
A me stava simpatico (che ci posso fare?). Soprattutto perchè negli ultimi anni - con tutti i suoi limiti linguitici e concetuali - sembrava sinceramente astioso nei confronti del suo antico mentore Cav.B.e voglioso di risvegliare le coscienze assopite dei telespettatori (che purtroppo lui stesso aveva abituato a consumare merda in quantità crescenti).
Riposi in pace, la sua vita l'ha fatta, la sua riuscita da figlio di carretiere a maitre a penser alla amatriciana pure. me lo immaginavo a sparecchiare alla fine delle trasmissioni. Potrebbe ancora oggi fare scuola su come si parla alla pancia della gente. E questo è un elemento perverso che in dosi masicce ha rovinato la TV dei Barbato, dei Biagi, degli Zavoli, ecc...

Luci ed Ombre.
Dovrei smettere di fumare.

Io neanche fumo.
Mia moglie sì, però.

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