Dirò una serie di banalità (ma io e Idefix siamo fans delle banalità).
Il rock di un tempo (e che ancora sopravvive…da Springsteen ai Pearl Jam, da Fogerty a Ben Harper) aveva alcune caratteristiche che la "musica giovane" di adesso ha praticamente (e forse inevitabilmente) perduto.
Una: era neonato e dunque aveva poco passato (i parenti country, rockabilly, r’n r’, blues, folk, soul) alle spalle e tanto futuro davanti, possedeva dunque una freschezza e una fame “adolescenziali” che si sono quai smarrite. In questo senso, Bruce Springsteen è la summa e l’apoteosi del rock classico: maturato nella prima metà degli anni Settanta ne mantiene il candore e la voracità, ma rivisitandone i temi e gli stili, che immette in una specie di super-frullatore.
Due: più o meno a partire dalla fine dei Settanta, il rock perde il suo volto sostanzialmente unitario e si disperde in tanti rivoli l’un contro l’altro armati (dal rap alla techno dal trash metal al pop eccetera). Mentre (per fare un esempio) quarant’anni fa una band come i Creedence forniva la grammatica di base (dal blues al funky, dal country all’elettrico, dal quasi heavy…pensate alla parte centrale di un pezzo come“Ramble tamble: http://www.youtube.com/watch?v=dRU8fEsq6nk&feature=related”..dalla canzoncina al pop leggero…), adesso il rock è diventato un sottogenere della “musica giovane”.
Tre: i dischi non si ascoltano più a casa ma in auto, in autobus, per strada, in condizioni ambientali (rumori di fondo) abominevoli e dunque la produzione dei dischi ha stravolto le registrazioni, pompando i suoni e distruggendo la varietà della tavolozza sonora: ne escono dischi tecnicamente pessimi. Provate a sentire un originale dei ‘60 o ‘70 e la ristampa di adesso: la nuova versione è dopata e potentissima ma fa cagare. Arrangiamenti geniali e brillanti come quelli (per far un esempio) di Ray Davies dei Kinks (un esempio: Waterloo sunset: http://www.youtube.com/watch?v=5J3gX47rHGg&feature=related) adesso sono impensabili: perchè, in mezzo al traffico e al brusio di fondo, quei passaggi tra pianissimo e fortissimo NON si sentirebbero.
Quattro: l’industria ha fagocitato la musica. Adesso l’idea che il rock possa cambiare il mondo fa ridere. Perchè ci crede solo chi va ai concerti di Springsteen e si commuove (presente!) cantando in coro “Promised land” o The rising”.
Cinque: i dischi sono stati distrutti da quella stronzata delle playlist (quanto di più vicino al telecomando possa offrire il mondo della musica). E il telecomando fu un’invenzione che procura gravi cerebrolesioni, portando la soglia dell’attenzione al livello dei criceti (due o tre secondi).
Io in dieci giorni ho visto John Fogerty (63 anni), Neil Young (63 anni) e Bruce Springsteen (con i suoi 59, una specie di giovanotto): in tutto sette ore di concerto e tante idee da nutrire le prossime generazioni di rockers.
Rock’n roll will never die.
Piccolo delizioso frammento live con Bruce che balla con una bambina durante Dancing in the dark: Download youtube_bruce_springsteen_and_his_little_partner_cincinnati_322.mht
La discussione è nata da un post di Gcanc: http://gcanc.blog.kataweb.it/what_a_wonderful_world/2008/06/25/quaranta-euro-di-nostalgia/
Passa a trovarmi un attimo, Lucià...
Ti ho risposto su Tom Petty (il post con Barack Obama).
Ciau.
P.S.
Domani dovrei postare sui Kinks.
Dovrei...
Scritto da: Tic-talkischeap | 29/06/2008 a 19:18
Da anni aspetto che, intervistandomi, mi facciano la tradizionale domanda "Beatles o Rolling Stones?" per poter rispondere "Kinks. E poi Ramones, Creedence, Zombies, Beach Boys, Love, Who, Clash, Allman Brothers Band, Wilco"
Scritto da: luciano / idefix | 29/06/2008 a 19:47
C'è un sacco di bella musica in giro, comunque, Lucià...
Pure ai giorni nostri.
Qualche nome?
Sufjan Stevens (il suo ILLINOISE del 2005 è veramente grandioso), gli Okkervil River, gli Shins (qui il consiglio è CHUTES TOO NARROW, del 2003), i Decemberists (butta un orecchio a PICARESQUE e sappimi dire...), il grandissimo Josh Rouse (1972 il disco che mi permetto di consigliarti), Langhorne Slim (questo tizio ti può piacere un sacco, secondo me: la sua musica è un'esplosione di gioia di vivere), Micah P. Hinson, Dan Sartain (JOIN DAN SARTAIN: nà BOMBA!!!).
Se ti piacciono le radici americane, l'altr'anno Ryan Bingham con MESCALITO, quest'anno i Pine Hill Haints (che mi hanno ricordato i miei amatissimi Gun Club) e Hayes Carll con TROUBLE IN MIND.
E poi ci sarebbe altre due cose davvero straordinarie, ma te ne parlerò in talkischeap. A breve.
Mi pare che possa bastare.
tic
Scritto da: Tic-talkischeap | 30/06/2008 a 15:28
Grazie: possono bastare. Anche perchè "troppo" è parente stretto di "troppo poco".
Andrò a curiosare sui loro rispettivi siti e su Youtube.
Anch'io penso (con assai meno competenza e assai meno conoscenze di te) che circoli tanta splendida musica. Ribadisco solo che il "rock" è diventato ormai un sottogenere, mentre 40 anni fa era LA "musica giovane".
Scritto da: luciano / idefix | 30/06/2008 a 19:41
E' vero.
Questo è vero.
tic
Scritto da: Tic-talkischeap | 01/07/2008 a 00:21
Però è "thrash metal", Luciano, occhio ché il significato è ben diverso :-)
Scritto da: offender | 01/07/2008 a 10:36
Giusta osservazione, Offender. E l' acca che m'è sfuggiata è un evidente lapsus freudiano.
Scritto da: luciano / il ringhio di Idefix | 01/07/2008 a 17:08
Ciao, Lucià...
Ho postato quella cosetta di cui ti accennavo sui Kinks, alla fine.
Spero ti piaccia.
tic
Scritto da: Tic-talkischeap | 02/07/2008 a 18:57