Uno di quei momenti eccitanti: finito di leggere un libro, si deve decidere quale altro iniziare.
Sono incerto tra molti titoli, in particolare "Il capitalismo ha i secoli contati" di Giorgio Ruffolo e "Guerreros" di William Gibson.
Accetto consigli e suggerimenti.
Sto leggendo i Racconti di Moravia, a me piace moltissimo
Scritto da: Nicola | 12/06/2008 a 09:37
Due libri letti ultimamente e che mi son piaciuti molto sono FUORI I SECONDI, dello scrittore argentino Martin Kohan (Einaudi), e STORIA DI UN ARCHIVISTA, dell'americano Travis Holland (Guanda).
Ti ricordo poi che Fandango ha (ri)stampato IL VOLO di Horacio Verbitsky. Tascabile.
Merita. Un grandissimo del giornalismo.
Ma questo forse lo conosci già.
Scritto da: Tic-talkischeap | 12/06/2008 a 09:41
Sono a metà del bel Novantatré di Victor Hugo. Riletto a distanza di parecchi anni ha acquistato forza, carattere, eleganza... dopotutto è la storia che, partendo da allora, impregna i nostri giorni.
Rino.
Scritto da: Rino | 12/06/2008 a 11:38
sarà una mia fissa:
manuel scorza
rulli di tamburo per rancas
un.econ.feltrinelli
Scritto da: marcob | 12/06/2008 a 13:41
Ti consiglio di Brian Oswald Donn Byrne, "Raftery il cieco e la sua sposa Hilaria" (Sellerio, Palermo, 1989). Raftery non fu creato da Byrne, esistette realmente ed in Irlanda fu considerato forse uno degli ultimi druidi. Compose ballate, poemi e canzoni (in gaelico, se non erro)ed ebbe una vita tormentata ed avventurosa.
Vedrei speculari la vita dell'antico Raftery e quella del moderno Byrne.
Io ho letto, riletto ed annotato il libro ad abundantiam; ma non ad nauseam!
Scritto da: riccardo | 12/06/2008 a 16:00
Ciao Luciano! Io sto leggendo in questi giorni un libro molto interessante che mi prende parecchio, ovvero: "INCHIESTA SU GESU'" di Corrado Augias e Mauro Pesce. Corrado Augias ripercorre tutte le situazioni e le caratteristiche della vita e del personaggio GESU' e in un'intervista al biblista Mauro Pesce, quest'ultimo risponde dando le più logiche interpretazioni e verità supposte attraverso lo studio dei vangeli non solo canonici..quindi con risposte a volte spiazzanti e per nulla di parte. Davvero molto bello Molte cose di Gesù e di quello che gli gira intorno non le sa quasi nessuno. Questo libro riempie tanti vuoti e a me personalmente, piace molto. E' edito da Mondadori e costa pochissimo nella versione Oscar. Solo 9 euro...e ne vale la pena!!
Scritto da: Daniela PInchera | 12/06/2008 a 18:22
Gibson!!!
Maobao
Scritto da: maobao | 12/06/2008 a 18:23
In questi giorni sto rileggendo "Il Piccolo Principe": la profonda sensibilità di Saint Exupery mi rapisce. A presto, Fabio.
Scritto da: Fabio | 12/06/2008 a 18:42
Sto finendo "l'illusione di Dio - le ragioni per non credere", di Richard Dawkins, ma non mi sento di consigliarlo a uno come te. Ti cito un passaggio (pag. 107) che immagino tu non condivida:
"Il grande matematico francese Blaise Pascal sosteneva che, per quanto grande possa essere la probabilità che Dio non esista, ancor più grande sarebbe la perdita se si scommettesse che non esiste e si sbagliasse. E' meglio credere, perché se si crede e risulta che Dio esiste, si guadagna la beatitudine eterna, mentre se Dio non esiste non si perde niente."
Certo, una fede basata solo sulla presunta convenienza non credo che sia il massimo che Dio si aspetti. E non credo che Lui permetta di speculare sulla "beatitudine eterna". Allora e' meglio basarsi solo sulla logica della ragione ed essere sinceramente "agnostici possibilisti". No?
Scritto da: Fortikaĵulo (alias Irnerio) | 12/06/2008 a 21:48
Alcune cose che mi avete suggerito le ho già lette, altre me le sono segnate.
Grazie.
Alla fin fine ho optato per tutt'altro, non ascoltando nè voi nè me (quelli che erano i miei proponimenti mattutini)
Una persona mi ha prestato un thrilling di John Connolly (Tutto ciò che muore), dicendomene un gran bene, il primo romanzo del ciclo poliziesco con Charlie "Bird" Parker. E tra poco comincerò questo.
Ma i vostri consigli sono assai preziosi: il contagio dei gusti altrui è sempre stuzzicante.
Scritto da: luciano / idefix | 12/06/2008 a 22:44
Ci metto ancora Leo Perutz.
Comincia con DALLE NOVE ALLE NOVE e TURLUPIN.
Adelphi.
Ciau
Scritto da: Tic-talkischeap | 13/06/2008 a 00:19
Facevo meglio ad ascoltare voi. Perchè, dopo qualche pagina, il giallo non mi prendeva: sangue, protagonista colpito negli affetti privati, paesaggi americani, bella scrittura, buon ritmo. Ma tutto tremendamente già visto e già letto decine e decine di volte.
Scritto da: luciano / idefix | 13/06/2008 a 09:11
Un po' in ritardo: Salvatore Niffoi. La leggenda di Redenta Tiria oppure Collodoro.
Ma ti consiglio il primo. Una scrittura magica e evocativa, anche se un po' complicata perchè mischia italiano e sardo. Ma a me sono piaciuti molto, saranno i geni isolani.
Scritto da: Eeka | 13/06/2008 a 10:44
Alicia Gaspar de Alba
Il deserto delle morti silenziose. I femminicidi di Juarez.
Ed. La Nuova Frontiera.
"L'aggressività femminile", A. Valcarenghi. Bruno Mondadori editori.
Scritto da: offender | 13/06/2008 a 10:57
Sennò leggiti Artusi.
Oltre alle ricette, ci sono i suoi racconti di itinerario e di storia delle tradizioni che hanno originato i vari piatti.
Sarà che è la mezza...
Gnam!!!
:-)
Maobao
P.S.
Non hai nulla per noi di Blogging Stones???
Scritto da: maobao | 13/06/2008 a 12:40
Dico Vance Packard "i persuasori occulti" sempre in linea con una tua vecchia richiesta di bibliografia in sociologia dell'immagine.
Per questioni letteratesche invece, l'eleganza del riccio.
Ce lo so che va di moda ma ci sono anche dei buoni motivi.
Scritto da: zauberei | 13/06/2008 a 14:33
Ah, eeka. Mò si comprende perché c'è telepatia!
Geni sardi pure io: il babbo (anarchico. In questo senso, un VERO sardo).
Saludi,
tic
Scritto da: Tic-talkischeap | 13/06/2008 a 14:41
Ah sì tic, dev'essere per questo. Teribbili i geni sardi :-))
Scritto da: Eeka | 13/06/2008 a 16:02
Giorni fa ho provato, per l'ennesimissima volta, a leggere QUER PASTICCIACCIO di Gadda. E per l'ennesimissimissima volta l'ho mollato dopo poche pagine: mi rendo conto della grandezza linguistica gaddiana, della genialità del suo impasto stilistico ma faccio una fatica tremenda.
Cosa che invece non mi capita con un altro autore pur considerato da quasi tutti "difficilissimo" (il siciliano Stefano D'Arrigo, autore di Horcynus Orca, romanzo che amo pazzamente, scritto con una lingua meravigliosa, con dei ritmi a tratti estenuanti ma fascinosissimi)
Scritto da: luciano / idefix | 13/06/2008 a 21:05
Ma te nun te devi mica preoccupà di capì co Gadda:)
se no te suicidi:)
Scritto da: zauberei | 14/06/2008 a 08:59
Il palazzo delle pulci di Shafak Elif l'autrice di La bastarda di Istambul
pronta a scommettere che ti piacerebbe
marina
Scritto da: marina | 14/06/2008 a 10:01
Ieri sera siamo tornati a casa alle due di notte.
Ho letto un capitolo del primo romanzo del ciclo (autore Poul Anderson) di Dominic Flandry, fantascienza classica, un po' destra ma piacevolissima.
Grazie dei consigli
Scritto da: luciano / idefix | 15/06/2008 a 11:57
oramai avrai deciso il libro, ma che ne dici di provare con un genere lontano lontano? lo specchio nello specchio è una strana ma godibilissima raccolta di racconti. ho terminato da poco di rileggere la via del Wyrd, un testo interessante ispirato alla mentalità e visione del mondo dei celti. godibile e non troppo impegnativo.
buon tutto
Scritto da: cinzia | 15/06/2008 a 17:28
Bel suggerimento, questo "provare con un genere lontano lontano".
Direi che in tutte le centinaia e centinaia di libri letti (cento all'anno di media per una quarantina d'anni da quando ne avevo 14 fa sui 4000) più il paio di migliaia iniziati e non finiti perchè non piaciuti, ho assaggiato un po' di tutto.
E col tempo i miei gusti si sono...non dico "raffinati" perchè non è affatto vero...ma "precisati". Nel senso che (almeno a grandi linee) so/intuisco quello che mi interessa e quello che no.
E tra due o tre libri che mi interessano, cerco di immaginare quale sia il più adatto a QUEL momento.
Così, ieri ho preso in mano il volumone di Anderson perchè avevo voglia di:
- storie che corrono,
- un personaggio ricorrente,
- una scrittura corposa e "facile",
- avventure non banali,
- una componente ironica.
Dopo i due saggi di Raffaele Simone sull'Italia, avevo voglia di questi ingredienti.
E i romanzi di fantascienza di Poul Anderson con protagonista Dominic Flandry, seguito nelle varie storie (romanzi e racconti) dalla giovinezza fino ai sessanta e passa anni, mi garantiscono questo.
Magari poi, tra un paio di giorni, finito il primo episodio della saga, mi verrà voglia di tutt'altro.
Scritto da: luciano / idefix | 15/06/2008 a 18:02
hehe insomma... hai le idee chiare su cosa leggere. ;) non mi fido più a proporre allora! d'altro canto posso solo vantare il brutto vizio di leggere più libri insieme, ma mi è assolutamente impossibile quantificare il numero annuo, non ho mai tenuto il conto, ma anche se sono sopra la media nazionale, non ti raggiungo (credo nemmeno contando i libri di studio...)
buona lettura :)
Scritto da: cinzia | 18/06/2008 a 17:11