nuovo ringhio di idefix - luciano comida

Due canzoni che mi stendono: Have you ever seen the rain? e Who'll stop the rain (nelle versioni di Creedence Clearwater Revival, John Fogerty, Ramones, Rod Stewart, The Jeevas, Bonnie Tyler, Smokie e Bruce Springsteen)

Tra il 1968 e il 1972, gli americanissimi CCR (Creedence Clearwater Revival), guidati da John Fogerty,
furono una piccola grandiosa band: canzoni che arrivavano dritte al cuore allo stomaco e all'anima, voci ruvide, chitarre come graffianti pennellate, organo strappasentimenti, basso e batteria pulsanti.
Cose come Proud Mary , Almost saturday night o Rockin'all over the world le hanno rifatte in tantissimi.
Come queste due che vi propongo in svariate versioni, a partire da quelle originali.
A me, basta sentire i primi accordi per saltar sulla sedia.
Se un giorno io dovessi essere in coma e il medico vi chiedesse cosa farmi ascoltare per tentare di richiamarmi alla coscienza...provate con i Creedence.

Creedence Clearwater Revival: Have you ever seen the rain? http://www.youtube.com/watch?v=TS9_ipu9GKw
John Fogerty: http://www.youtube.com/watch?v=SCQ6XmsJ8tE&feature=related
Ramones: http://www.youtube.com/watch?v=s1dbum2_c6Y&feature=related
Rod Stewart: http://www.youtube.com/watch?v=8ogb3NHtTvw
The Jeevas: http://www.youtube.com/watch?v=FQW_Ymtgq7w
Bonnie Tyler: http://www.youtube.com/watch?v=0GUFjyaDGmw&feature=related
Smokie: http://www.youtube.com/watch?v=W-0_SFPOAJ0&feature=related

Creedence Clearwater Revival: Who'll stop the rainhttp://www.youtube.com/watch?v=lIPan-rEQJA
John Fogerty: http://www.youtube.com/watch?v=Vh1BxjcmZQo&feature=related
Bruce Springsteen: http://www.youtube.com/watch?v=wjoBGqAxacQ&feature=related
Fogerty & Springsteen:http://www.youtube.com/watch?v=BKA7n7i2m8s&feature=related

Gentilini da Treviso: è possibile dire cose più stupide?

"Noi non vogliamo razze di cani stranieri".
Ha dichiarato oggi quel genio italico-padan-leghista che risponde al nome di Giancarlo Gentilini, vicesindaco di Treviso,
parlando (anzi abbaiava...senza offesa per i cani) in occasione della presentazione delle unità cinofile del Corpo Forestale, in piazza dei Signori.

Benedetto XVI chiede soldi per le sue scuole private

Alla 58.a assemblea della CEI, il papa ha prima applaudito alla vittoria elettorale berlusconiana ("Avvertiamo con particolare gioia i segnali di un clima nuovo, più fiducioso e più costruttivo")
E poi è subito passato a batter cassa su uno dei temi che più gli interessano, gli schei: 'In uno Stato democratico non sembra giustificarsi l'esclusione di un adeguato sostegno all'impegno delle istituzioni ecclesiastiche nel campo scolastico''

La piccola odissea del router nuovo

Finalmente è arrivato il router nuovo.
Visto che quello precedente non funzionava, da alcuni giorni stavamo senza telefono (ma questa non era una novità) e pure senza Internet.
Poi il pessimo corriere (Sda) crea mille problemi per consegnare il pacco: come sempre lasciano l'avviso in cassetta della posta, al telefono difficoltà per parlar con loro, sull'avviso nè orari nè indirizzo, la sede in periferia e zona industriale, ci andiamo ma bisogna riportare la scatola col router vecchio (ce l'avessero detto...), dobbiamo ritornare.
(Comunque la meditazione e la consapevolezza, che pratico da un po', aiutano a non incazzarsi)
E oggi, quando cerco di installare il router...nisba.
Non funziona.
Per fortuna arriva un amico di Milos, il figlio di Tatjana.
E così questo gentilissimo e competente Andrej si mette al pc e (contattando col telefonino Tele2) risolve il problema di configurazione (che non era semplicissimo) e sistema un po' di altri dettagli.
Poi resta a cena con noi.
Beati gli amici esperti

My name is Earl: che spasso

Ieri sera io e Tatjana abbiamo guardato in dvd i primi due episodi (venti minuti l'uno) di questo telefilm.
Divertentissimo.
Il protagonista è uno scalcinato ladruncolo da quattro soldi,
imbarcato in un matrimonio fallimentare con una donna che lo tradisce da tutte le parti e gli scodella figli (bianchi e neri) con altri uomini. Un giorno vince 100.000 alla lotteria ma viene travolto sia dall'entusiasmo che da un'auto e perde il biglietto.
In ospedale, tutto fracassato, guardando un predicatore tv, capisce che tutto dipende dal karma: nella vita ogni azione buona si tramuterà in bene, ogni azione cattiva in male. E dunque anche la sua esistenza è un disastro perchè ne ha combinate di cotte e di crude.
Earl compila dunque un lungo elenco di azionacce alle quali porrà rimedio.
E si mette all'opera.
Con risultati esilaranti.
I primi due sono:
un ex-compagno di scuola che lui perseguitò per anni, rovinandogli l'infanzia e l'adolescenza,
uno psicopatico finito in galera per colpa di Earl.
Girato alla grande con uno stile veloce e scintillante, attori bravi, battute spiritose, sviluppi imprevisti, un misto di tenerezza e di irriverenza, un telefilm godibilissimo.

Giurato

Ho rimandato rimandato e adesso...
Sono in giuria in tre premi, le scadenze si avvicinano e così devo accelerare: in pochi giorni devo finir di leggere e di giudicare un sacco di roba.
E come ogni volta mi sento a disagio, perchè mi chiedo "il mio voto sarà giusto? sarà sbagliato? danneggerò qualcuno?"
Ma come sempre risponderò solo ai miei gusti, alle mie valutazioni critiche, alla mia coscienza.

Meditazione, Firenze e Berlusconi sconfiggono l'emicrania

Da un mese e mezzo, l'emicrania non arriva.
Per uno come me, che tre anni fa viaggiava a dodici/tredici crisi al mese, non è male.
Certamente la cura che mi hanno dato a Firenze alla Fondazione Sicuteri-Nicolodi (e che con successivi aggiustamenti è sempre più mirata).
Ma anche la meditazione che sto praticando da un po' di tempo (chi vuol saperne di più, si faccia vivo/a).
E pure la totale (to-ta-le) eliminazione (fatta eccezione per il balòn) della televisione (usata solo come schermo per i dvd).
E anche (paradossalmente) la vittoria elettorale di Berlusconi e della destra:
mi sono definitivamente rotto le scatole della maggioranza dei miei concittadini,
altrettanto definitivamente ho preso atto del mio scollamento da tale maggioranza,
mi sono reso conto della mia incapacità a modificare l'orientamento politico dei miei concittadini,
ho DEFINITIVAMENTE preso atto della mia incapacità nel fare politica nel 2008.
E ciò è stato liberatorio, perchè ha fatto svanire un elemento di stress.
Così seguo molto, ma molto ma molto di meno la politica italiana, come se fosse quella di un paese lontano...che so...il Botswana: solo una volta ogni tanto.
E sto meglio.

E torno a scrivere a scrivere i libri con Michelecrismani

La velocità e la pubblicità uccidono

Da qualche mese, giornali e televisione si stanno finalmente occupando del massacro causato dagli incidenti stradali: ogni anno in Italia più di cinquemila morti e trecentomila feriti.
Quanto incide in questa tragedia collettiva l'orribile e massiccia pubblicità sotterranea che in film telefilm spot video fumetti giochi canzoni giornali cartelloni periodici mensili settimanali depliant esalta sistematicamente la velocità, il rischio, i macchinoni e le motone?

Berlusconi grande statista

Com'era quella che Silvio Berlusconi è finalmente diventato un grande statista, attento solo ar bene supremo der poppolo 'taliano?
E che dunque dentro lu paese italico sta circolando un'aria nova e frisca, avente per stella pulare solo l'Interesse Sacro der poppolo 'taliano?
E che pirtanto er Piddì doveva seppellire per sempre l'antiberlusconismo in te la suffitta de le brutte e pulvirose rimembranze da non più ricordare nè tantomeno usare?
Com'era quella storia?
E' bastato avvicinarsi alla robba berlusconiana (nella fattispecie Rete4, che da anni occupa abusivamente le frequenze che spettano legalmente a Europa7) per far scattare come un sol uomo tutta la destra in difesa degli interessi privati di Berlusconi, er grande statista attento solo ar bene supremo de li cazzazzi sua.

Chelsea - Manchester: ma com'è scritto bene, il calcio!

Ieri sera ho guardato in tv la bella finale di Coppa dei Campioni (mi rifiuto di chiamarla, come fanno i telecronisti, Cempion Lig).
E alla fine, dispiaciuto per la sconfitta del Chelsea, riflettevo su quanto possa essere affascinante il calcio, su come una partita di balòn possa risultare "sceneggiata" alla perfezione.
Basti pensare ai rigori che hanno deciso la vittoria del Manchester.
Chi ha scritto il testo di quei minuti è un grande:
Il Chelsea è alla prima finale della sua storia, il Manchester ha già vinto la Coppa e proprio 50 anni fa conobbe la più grande tragedia del calcio inglese (l'aereo con tutta la squadra dei red devils precipitò e fu un massacro simile a quello del Torino a Superga)
Piove che dio la manda.
In campo squadre stanche, molti giocatori con i crampi.
Sugli spalti dello stadio di Mosca tanti spettatori russi andati di vodka si spogliano delle divise militari per indossare le magliette delle squadre inglesi.
Il portiere del Chelsea, il ceco Cech, indossa il casco protettivo: due anni fa s'è fracassato il cranio in uno scontro di gioco. Durante la partita ha fatto delle parate eccezionali.
Il portiere del Manchester, l'olandese Van der Saar, è uno così così.
Quasi subito, il viziatissimo e celebratissimo e coccolatissimo e ammiratissimo e antipatico campionissimo del Manchester Cristiano Ronaldo tira orrendamente il proprio rigore e se lo fa parare.
Passiamo all'ultimo rigore della serie di cinque per parte: tocca al capitano del Chelsea, l'umile Terry (faccia da operaio metalmeccanico), se segna (siamo sul 4 a 4) la sua squadra ha vinto. Se sbaglia, i rigori vanno avanti a oltranza. Parte la rincorsa.
Un attimo prima di calciare il pallone, Terry scivola l'erba bagnata.
Sempre quattro a quattro.
Poi segna il Manchester e sbaglia il Chelsea.
E allora scoppiano a piangere sia Cristiano Ronaldo di sollievo, sia Terry di disperazione.
Com'è scritto bene, il calcio.
Crudele o generoso, imprevedibile, a volte epico.
Come la vita.

Autobus, cuffie e musicazza

Mattina.
Autobus.
Situazione frequente.
Correnti di orrenda musicazza bumpa bumpa fssss bumpa bumpa fssss bumpa bumpa fssss bumpa bumpa fssss bumpa bumpa che esce a tutto volume dalle cuffie appiccicate ai timpani di ragazze e ragazzi che stanno andando a scuola.
Pessimo sound registrato pessimamente ed emesso da ordigni piccoli e comodi, tecnologicamente avanzatissimi ma qualitativamente pessimi.

Salute, Unità e Duma Key di Stephen King

La cardiologa mi ha visitato: cuore e pressione vanno benissimo. I fastidi che accuso derivano da due linfonodi del collo ingrossati, per i quali devo fare degli accertamenti.
In più (per colesterolo e trigliceridi), alcuni aggiustamenti alla dieta e due farmaci.

Renato Soru ha comprato l'Unità. Sembra dunque finita la complicata e tesissima vicenda proprietaria, che rischiava di far finire il quotidiano in mani assai strane.

Sto leggendo il nuovo Stephen King, Duma Key.
Sono a pagina duecento e qualcosa: ottimi personaggi, forte tensione e praticamente zero horror. Dopo anni e anni di mezze (o complete) delusioni, SK pare tornato su alti livelli.
Con in più la maturità dei sessant'anni.

Sinistra: cosa fare?

Micro analisi e modestissime proposte.

1) Silvio Berlusconi ha vinto (nettamente) le elezioni.
2) Il Partito Democratico (per non parlare del resto della sinistra) le ha perse di brutto.
3) La destra (per vincere le elezioni) ha esasperato il modo in cui le persone percepiscono molti problemi. Ad esempio la cosiddetta “emergenza sicurezza” che è stata sovradimensionata in modo parossistico per beccare voti. E adesso gli italiani (che hanno votato PdL) attendono che i problemi si risolvano in fretta.
4) Silvio Berlusconi vuole succedere a Giorgio Napolitano e diventare presidente della Repubblica. Vorrà farlo con il più ampio margine di voti che sia possibile.
5) A livello internazionale, l’immagine del nuovo governo italiano, di Berlusconi e dei suoi alleati è assai assai scarsa.
6) Per poter ottenere maggiori risultati nei punti 4), 5) e 6), Silvio Berlusconi cerca di stabilire buoni rapporti con l’opposizione in Parlamento.
7) Il Pd ha davanti a se un grande bivio. Soluzione A e soluzione B.
Soluzione A): opposizione dura e inflessibile che rinunci a qualsiasi accordo con la maggioranza su qualsiasi cosa.
Oppure Soluzione B): tentare di concordare qualche riforma (ad esempio quella elettorale) e di mediare su alcuni provvedimenti (ad esempio la gestione dell’immigrazione).
8) La Soluzione B) rischia di far apparire all’opinione pubblica di centrosinistra il PD come un ectoplasma molliccio, debole, compromissorio, rinunciatario.
9) La Soluzione A) rischia che il PdL e il governo si spostino sempre più a destra, con una politica sempre più sciagurata e illiberale.
10) Se fossi io a dover decidere, farei come nel poker: andrei a vedere le carte di Berlusconi. E cioè proverei a ottenere risultati in termini di leggi, riforme, regolamenti parlamentari, gestione della Rai eccetera.
11) Ma lo farei con tre distinguo.
Il primo: fermezza su alcuni principi che ribadirei in modo netto.
Il secondo: mi comporterei (anche privatamente, oltre che con Berlusconi & C) in maniera sobria, evitando nel modo più assoluto comportamenti ammiccanti, sorrisetti, pacche sulle spalle.
Il terzo: avrei ben preciso e ben chiaro chi è Berlusconi, qual è la sua storia personale giudiziaria politica imprenditoriale, chi sono i suoi alleati, quali e come sono stati i suoi governi precedenti. Insomma: non mi fiderei neanche lontanissimamente.
12) Comincerei a ragionare a fondo sulle ragioni della sinistra, sulla strategia di fondo, sui contenuti e sul senso da dare alla nostra azione.
13) Caccerei via tutti i vecchi dirigenti (a cominciare da Rutelli) e darei spazio a uomini e donne nuovi.

In un paesino a maggioranza leghista

Oggi, io e Tatjana passavamo in auto in una cittadina in provincia di Treviso, a stragrande maggioranza leghista.
Abbiamo visto un negozio di frutta e verdura con un'insegna che ci ha molto colpiti:
Meridional fruit.

Pc fuori uso

La linea non funziona. Sto usando il computer di amici.
A domani (spero)

Intanto, ribadisco: questo clima aumma aumma e salamelecchi tra governo e opposizione non mi convince per nulla.

Colesterolo, trigliceridi...: esami del sangue da schifo

Ieri ho avuto i risultati.
Anche se non bevo alcolici (un bicchiere di vino buono ogni tanto), non mangio carne nè consumo grassi animali, non mi pappo fritti, non uso burro o panna, non metto zucchero nei tre caffè giornalieri, non ingurgito merendine, non compro bibite industriali, mangio molta frutta e verdure e bevo acqua, in un anno ho ridotto il mio peso da ottantanove a settantotto,
un anno fa
i trigliceridi erano 413 e adesso 374
il colesterolo era 311 e adesso 279.

In compenso le gpt che erano a 97 adesso sono a 39 e le gamma gt (che erano a 57) sono a 34.
Il glucosio a digiuno è nella norma (96).
E così acido urico, potassio, sodio, creatinina e colesterolo buono.

III) Come non farsi male nei prossimi cinque anni berlusconiani: terza puntata

Imparare (e praticare) tecniche di rilassamento e di meditazione.

Da un po' di tempo ne sto utilizzando una (la TNAS http://www.antistress.usa.gl/), derivata dalla Meditazione Trascendentale e fondamentalmente identica.
Ma con alcune splendide differenze:
- il costo (abissalmente lontano dai milleottocento/duemilacinquecento euro chiesti da M.T.),
- l'autoapprendimento (come vi confermeranno tutti, si tratta di tecniche semplicissime e facilissime da imparare),
- l'assenza di qualsiasi sfumatura mistica o fideistica e dunque un approccio fortemente laico e pragmatico,
- la totale mancanza di guru o gu-guru, sette o gruppuscoli.

II) Come non farsi male nei prossimi cinque anni berlusconiani: seconda puntata

Non dimenticarsi mai:
- chi è Silvio Berlusconi e qual'è la sua storia (privata, pubblica, economica, politica e giudiziaria),
- chi sono i suoi alleati,
- come sono stati e cos'hanno fatto i precedenti governi presieduti da Silvio Berlusconi,
- che non è svanito per incanto (nè per volontà del popolo sovrano) il mostruoso conflitto di interessi che rende la democrazia italiana del tutto abnorme,
- che si estende sempre più la distorsione del sistema mediatico (in particolare televisivo) che accentra nelle mani di Berlusconi un potere inaccettabile in una democrazia liberale e rappresentativa,
- che esiste un forte rischio: che la politica economica del professor Tremonti & C ci faccia allontanare dall'Europa,
- che, a questa destra, la sinistra deve costruire un'alternativa radicale (soprattutto di principi, culturale, ideologica, strategica) forte seria credibile. E deve farlo presto,
- che un'opposizione, se non si oppone, un po' fa ridere e un po' fa pietà.

Mafiosi e pedofili

E' reato essere amici di notori pedofili? Certamente no.

E' penalmente perseguibile essere soci in affari (ad esempio in un'agenzia turistica specializzata in viaggi verso l'estremo Oriente) con pedofili condannati? Evidentemente no.
E' un crimine frequentare dei noti pedofili? Ovvio che no.
E' delittuoso tutto ciò? No, dal punto di vista giudiziario chi fa queste cose non commette nulla di illegale.
Ma tu, io, noi cosa penseremmo di un politico che avesse queste frequentazioni?
Ci sarebbe sufficiente per non votarlo come nostro rappresentante? A me certamente sì: tutto ciò mi basterebbe.
E allora perchè queste frequentazioni (che rendono ambiguo un politico con amicizie pedofile) non rendono ambiguo un politico con amicizie mafiose?

I) Come non farsi male nei prossimi cinque anni berlusconiani: prima puntata

Guardate meno televisione possibile.
In ogni caso evitando i primi otto minuti dei telegiornali contenenti notizie e servizi di politica nazionale, talk show di qualsiasi tipo, dibattiti sull'attualità, ogni trasmissione Mediaset con i suoi immondi jingle pubblicitari e gli spot commerciali.
Schivate anche Blob che vi presenta a tradimento l'estratto del peggio del peggio.

Il video di Travaglio a CHE TEMPO CHE FA: Schifani e altro

http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/

L'ombra del torturatore di Gene Wolfe

Non so se in vita mia mi è capitato spesso di leggere per sette od otto volte qualche libro. Forse da bambino. Ma da adulto direi di no.
Eppure sto rileggendo (per l'ottava volta dal 1983) il ciclo del Nuovo sole di Gene Wolfe
(a cavallo tra fantascienza e fantasy, vincitore del Nebula, British Science Fiction Association, Word Fantasy Award, Locus, Campbell, pluricandidato all'Hugo...).
Evidentemente, se ci torno così di frequente, lo trovo stupendo. Di cosa si tratta?
Cinque romanzi ambientati in un futuro lontanissimo che raccontano (in prima persona) la complessa storia di Severian, un allievo torturatore (dell'Ordine dei Cercatori di Verità e Penitenza), esiliato dalla propria casta per aver mostrato compassione verso una condannata di cui si innamora. E il tema erotico attraversa con forza tutto il ciclo, attraverso una straordinaria galleria di personaggi femminili.
Ma al di là delle appassionanti e misteriose avventure che segneranno il destino di Severian (e che ricalcano lo schema mitico e archetipico dell'"Eroe dai mille volti" di Joseph Campbell), Wolfe ama (e a tratti li cita esplicitamente) Proust ed Henry James, in particolare per l'uso del narratore inaffidabile.
Alcuni lettori banali e abituati a una fantascienza/fantasy di stampo tolkieniano o asimoviano hanno criticato Wolfe sostenendo che, se non ci si può fidare di chi racconta, non si può essere certi di quanto accade nel libro.
Ma proprio qui sta il fascino inesauribile della narrativa wolfiana: le sue pagine non finiscono mai (soprattutto alle successive riletture) di offrire sorprese. Altri lettori dunque ammirano la narrativa di Wolfe per questi motivi: trame ricche e articolate, con sottofondi da decifrare. E dunque un grandissimo spazio offerto a chi legge che DEVE trovare da solo le possibili verità, esplorandole negli anfratti del testo, scoprendole nei meandri della fabula, nascoste nelle ambiguità/reticenze dell'io narrante. (E probabilmente Severian è il più complesso e più bel personaggio che sia uscito dalla storia della fantascienza/fantasy)
Uno stile magnifico, colmo di raffinate sottigliezze ma nello stesso tempo capace di accendersi in palpitanti sequenze d'azione. Un gusto citazionista che attinge con impressionante disinvoltura a Borges, Melville, Shakespeare, Poe, Dick, Ovidio, Dumas, la mitologia greca, il cinema di Kubrick, Jack Vance, Mervyn Peake, il romanzo gotico e davvero chi più ne ha più ne metta.
In una lettera al collega Neil Gaiman, Wolfe scrisse: "La mia definizione di buona letteratura? Letta da un lettore preparato e poi riletta con un piacere crescente"
Cosa che a me capita da venticinque anni, con i cinque romanzi del Nuovo Sole:
L'ombra del Torturatore
L'artiglio del Conciliatore
La spada del Littore
La cittadella dell'Autarca
Urth del Nuovo Sole

Jan Dix di Carlo Ambrosini

Jan Dix l'ho aspettato due anni, da quando dovette chiudere Napoleone.
Che era un fumetto insolito nel panorama italiano: usciva in edicola ogni due mesi, con storie noir dai risvolti psicanalitici e a volte politici, alternando episodi "normali" a piccoli capolavori grafici e narrativi. Il protagonista era appunto Napoleone Di Carlo, un italiano appassionato di insetti che per vivere faceva gestiva un hotel a Ginevra e incappava in avventure a sfondo poliziesco.
Il bravissimo autore era Carlo Ambrosini (attorniato da collaboratori a tratti formidabili come Paolo
Bacilieri). Ma purtroppo le risposte del pubblico furono modeste e dopo cinquantaquattro numeri la casa editrice Bonelli fu costretta (assieme a noi pochi ma fedeli lettori) a dire addio a Napoleone, la sua amica Allegra, la signora Simenon e gli altri affascinanti personaggi di quella serie.
Ma con la promessa del ritorno di Carlo Ambrosini con un nuovo protagonista e una nuova serie, ambientata nel mondo dell'arte.
(Altra splendida follia, pensai subito)
E adesso ecco qua il primo numero.
L'ho letto ieri sera.
Il ciclo narrativo durerà quattordici episodi. (Speriamo che il successo obblighi la Bonelli a infrangere l'impegno e a prolungare la serie)
Perchè le premesse sono ottime.
Si intrecciano i temi della creazione artistica (il grande Vermeer e un suo epigono dei giorni nostri), dei mercanti d'arte e dei musei nazionali, ma anche omicidi e misteri.
Il tutto col tipico stile narrativo di Ambrosini: un intreccio di dramma, commedia e psicologia del profondo.
E Jan Dix è un personaggio interessante e adulto, che non ha nulla a che fare con i super-eroi popcornizzati ma che mette in scena i problemi di un uomo colto e dal lavoro importante, ma con una vita privata e sentimentale alla sbando e con una relazione erotica in crisi.
I comprimari (il giudici in pensione, la compagna di Dix, il suo assistente) attendono di crescere con i prossimi episodi.
Lunga vita a Jan Dix.
E bentornato a Carlo Ambrosini.

L'Ignoranza Artificiale degli italiani: alcuni dati tra pubblicità, tv, quotidiani, Nord, Sud, telefonini, Bibbia e Vaticano

In Italia la televisione si pappa il 54% del mercato pubblicitario (in Francia il 32%, in Germania il 24%).

Siamo il popolo che ha il maggior numero di telefonini in rapporto agli abitanti.

In Italia leggono quotidiani pochissime persone, una percentuale tra le più basse in Occidente.
E sul territorio nazionale (già disastrato di per se) ci sono ulteriori drammatiche differenze: se nel Nord Italia acquistano quotidiani solo 104 cittadini ogni mille abitanti, al Sud il numero tracolla a 60 ogni mille.

C'entra forse il fatto che l'Italia non ha mai conosciuto la Riforma protestante e la conseguente diffusione della stampa?
C'entra forse il fatto che a Roma (capitale del cattolicesimo) era un reato penale leggere la Bibbia in italiano?
E che a Roma le prime Bibbie tradotte in italiano (nella splendida versione protestante di Giovanni Diodati) arrivarono il 21 settembre 1870, il giorno dopo la breccia di Porta Pia? Portate dai valdesi?

Se gli italiani sono così refrattari alla carta stampata è solo uno sfortunato caso della storia?

Una scommessa su Sandro Bondi, neo ministro della cultura nel governo Berlusconi

Lo dico senza nessuna ironia e confermando lo sghignazzante post di stamattina:
sono pronto a scommettere che (contrariamente alle aspettative) Sandro Bondi sarà un bravo ministro della cultura.
Ne riparliamo tra un paio d'anni.

Le poesie di Sandro Bondi, nuovo ministro de la Curtura

Sandro Bondi, nuovo ministro della Cultura, scrive (e pubblica) versi.
Come farebbe Corrado Guzzanti: ora vi diche une poesie.

A Silvio
Vita assaporata
Vita preceduta
Vita inseguita
Vita amata
Vita vitale
Vita ritrovata
Vita splendente
Vita disvelata
Vita nova

Ora vi diche un'altre poesie.

A Rosa (Nota: Rosa era la mamma di Silvio Berlusconi)
Mani dello spirito
Anima trasfusa.
Abbraccio d’amore
Madre di Dio

Ora vi diche una terze poesie.

A Fabrizio Cicchitto
Viviamo insieme
questa irripetibile esperienza
con passione politica
autentica
con animo casto
e con la sorpresa
dell’amicizia.
Ci mancheremo
quando verrà il tempo nuovo
e ci rispecchieremo finalmente
l’un nell’altro.
E ci mancherà
anche quello che non
abbiamo vissuto assieme
fra i banchi della scuola
nell'adolescenza inquieta
e nell'età in cui non si ama.
La mia fede
è la tenerezza dei tuoi sguardi.
La tua fede
è nelle parole che cerco.

NOTA: I testi bondiani sono autentici.

Angelino Alfano, nuovo ministro della Giustizia

Trentottenne, agrigentino, ex-democristiano, ora forzitaliota.

Giusto per ricordarglielo: nella scorsa legislatura votò a favore dell'indulto.

Il nuovo libro di Franco Marcoaldi: Il tempo ormai breve

Che bello!
Ha pubblicato un nuovo libro di poesie. Lo scoprii due anni fa, con Animali in versi, un delizioso volumetto tenero e profondo, saturo di ironia e di saggezza.
Sentite questo dialogo in Parola di cane:

Hai solo cinque anni, ma penso
di continuo alla tua morte.
Incapace di godere del momento,
lo brucio nell'angustia
di tua futura, definitiva sorte.

Tu, con la tua anima di cane,
proprio non mi capisci. Mi guardi
ebbro d'amore, inclini la tua testa
e ti smarrisci. "Padrone mio, che dici?
Con tutto quello che possiamo fare:
rincorrerci, annusarci, baciarci
con la lingua, giocare con i gatti,
cacciare le lucertole, mangiare.

Dai retta a me, padrone mio,
pensa di meno a te
e asseconda il vento.
Svuotato l'io, sarai pieno di vita:
importa poco se per un anno, dieci o cento".

Poi, dopo aver assaporato Animali in versi, cercai gli altri libri di Franco Marcoaldi
(tra cui il canzoniere di Amore non Amore). Il nuovo libro l'ho appena preso ma sono pronto a scommettere che mi piacerà.
E stasera leggerò a Tatjana la poesia che sta in copertina:
Che dici? Se ti abbraccio forte
forte, ho qualche chance in più
di scampare dalla morte?

Contro la televisione: riguardando Videodrome

Ha un quarto di secolo giusto giusto, dato che David Cronenberg lo girò nel 1983.
Rivisto con gli occhi del 2008, Videodrome è un film potente e geniale sulla televisione: un horror politico lontano anni luce dalle banali pellicole splatter prodotte in serie per spettatori popcornizzati.
Il proprietario di una televisione privata è alla ricerca di un programma forte che possa risollevare l'audience. Si imbatte in Videodrome, che trasmette su frequenze illegali scene di torture e di omicidi. Il suo viaggio alla scoperta del programma sarà completamente sconvolgente.
Per chi è anestetizzato dai ritmi supersonici del cinema fracassone che va di moda, Videodrome sembrerà lento, ma è una lentezza solo apparente perchè in realtà è densa di suspense e di metafore. Per chi è abituato dalle orgie di effetti speciali (che essendo onnipresenti, speciali non sono più), Videodrome sembrerà povero, ma Rick Baker (che cura i trucchi) ne spara alcuni memorabili, pochi ma assolutamente eccezionali e indimenticabili.

Certo, nel film non tutto funziona: la sceneggiatura scricchiola, alcune sequenze sono rozze, la trama ha dei buchi vistosi. Ma onore a Cronenberg, ai protagonisti James Woods e Deborah Harry,
a tutti i comprimari, allo staff tecnico, ai produttori, per essersi imbarcati in un'operazione così coraggiosa e impopolare: attaccare con brutale ferocia il potere della televisione. Che si sta impossessando delle nostre menti, delle nostre anime e (aggiunge orrendamente il film) anche dei nostri corpi.

Discuto sempre meno

Ieri ho seguito (per conto dell'Azienda sanitaria) un bellissimo progetto che coinvolge alcune centinaia di anziani delle case di riposo di Trieste.
Per qualche mese faranno gite in pullman, uscite in nave, teatro, spettacoli, visite agli orti botanici, concerti, cabaret, aperitivi nei caffè storici della città: lo slogan è "aggiungere vita agli anni".
Alla fine, se ne trarranno un video e un libretto (che scriverò io). Intanto, ho preso tantissimi appunti e conosciuto un po' di persone: con quattro corriere siamo andati ad Aquileia e a Grado.

Da qualche settimana ho un fastidio crescente nella zona carotidea. Le emozioni (piacevoli o spiacevoli che siano) mi aumentano in modo esagerato le pulsazioni al collo, un vago dolore al torace, insomma tutta roba che non mi convince.
Il medico mi ha prescritto vari esami ma intanto evito il più possibile di incappare in circostanze sgradevoli: discussioni con imbecilli, visione del telegiornale, qualsiasi trasmissione televisiva, lettura di certe parti dei quotidiani, approfondimento di alcuni temi, battibecchi con chiunque.

Fante di picche: premio per un giallo nel cassetto

Una mia amica mi ha segnalato questo premio per gialli inediti.

IL FANTE DI PICCHE
I sogni nel cassetto degli aspiranti scrittori sono spesso destinati a rimanere per sempre nascosti là dove sono stati riposti, magari dopo qualche timido tentativo di trovare una strada per la loro pubblicazione.
Se però il vostro sogno è pubblicare un giallo o un noir, una serie di racconti polizieschi o un libro di spionaggio, l'evocazioni di delitti celebri oppure la ricostruzione di famosi od oscuri delitti del "potere", allora c’è una possibilità.

La libreria on line www.ragioncritica.it (che porta direttamente a casa dei lettori il libri scelti dai cataloghi di alcune selezionate e prestigiose case editrici) sta preparando alcuni "scaffali" per mettere in vendita opere prime di autori selezionati da Bietti Media, casa editrice che vende libri solo on-line.
Bietti Media intende dare vita a una nuova collana di libri che rientrino nelle categorie narrative sopra indicate e lancia il concorso "Fante di picche".

Bozza di REGOLAMENTO
1- Il romanzo deve essere di genere noir-giallo-poliziesco-thriller ecc nel senso che l'atmosfera del libro contenga elementi di mistero che lascino comunque il lettore col fiato sospeso fino alla conclusione delle vicende narrate. Non c'è pertanto assoluta necessità di azione drammatica. L'importante è la suspence, il senso di inquieta attesa che coinvolga chi ne scorre le pagine, lo stimolo a intuirne in anticipo gli sviluppi e i ruoli finali dei personaggi.
2- Le opere non devono superare le 180 cartelle formato 35 righe da 55 battute. I romanzi che supereranno questa lunghezza verranno ignorati.
3- Le opere devono essere inedite.
4- Le opere dovranno pervenire alla libreria Ragion Critica in formato Word tramite mail a [email protected] e cpc a [email protected]. Per il ricevimento, farà testo la mail di risposta. Entro il 30 settembre 2008, sarà comunicata l'accettazione delle opere alla selezione finale di tutti i testi che verranno ritenuti conformi da una apposita commissione, nominata dalla Bietti Media e il cui parere è inappellabile. Tra le opere selezionate, una giuria nominata dalla libreria sceglierà i vincitori per ogni singola categoria letteraria in cui saranno divise le opere pervenute.
5- Il limite di tempo entro cui i testi devono pervenire è il 30 luglio 2008. Tale data ravvicinata è stata espressamente scelta proprio perche le opere devono già essere in possesso degli scrittori: opere appunto nel cassetto, che al massimo necessitano di un’ultima revisione in occasione del nostro concorso.
6- I testi inviati non si restituiscono.
7- I primi tre classificati, per ogni categoria, saranno pubblicati dalla Bietti Media e messi in vendita nella libreria on line www.ragioncritica.it. Agli autori verrà riconosciuto il diritto d'autore nella misura del 7% del prezzo di copertina.
8- Al primo classificato in assoluto, vincitore del premio Fante di Picche, verrà offerto, oltre al contratto per la vendita on-line, un contratto di edizione per la distribuzione in libreria.

Sette canzoni di Tom Petty

Tom Petty, con i suoi Heartbreakers,
è da tanti anni uno dei miei rocker preferiti.
La prima volta comprai un suo disco nel 1981, si chiamava Hard promises (tra le altre conteneva The waiting che mi conquistò subito).
Se non lo conoscete, ve lo presento con sette pezzi che catturano la sua freschezza melodica ed elettrica.
Perchè Tom ha sempre saputo miscelare ballate delicate e struggenti con energici e potenti riff, avendo al proprio fianco una delle più belle band della storia del rock americano, gli Heartbreakers.

A face in the crowd: http://www.youtube.com/watch?v=if5VQ1t0g0Q&feature=related

Rebels: http://www.youtube.com/watch?v=zIyUMxoChC0&feature=related

American girl: http://www.youtube.com/watch?v=ArmSBT2WL-4&feature=related

Refugee: http://www.youtube.com/watch?v=zXZrveuMP4Q&NR=1

Learning to fly: http://www.youtube.com/watch?v=4mX9-2xuyP8&feature=related

The waiting: http://www.youtube.com/watch?v=GLCJEYLIBQY

Lover of the Bayou (dal disco appena uscito Mudcrutch): http://www.youtube.com/watch?v=Ln7F-a05aQI

L'altr'anno è uscito su Tom Petty & the Heartbreakers
uno splendido film diretto da Peter Bogdanovich (il regista dell'Ultimo spettacolo, Ma papà ti manda sola?, Paper moon, Daisy Miller). Il titolo è Runnin' down a dream.
In Italia non è arrivato nei cinema ma si trova (a un prezzo accettabile) in dvd (cofanetto triplo, due dvd del film e un dvd con Petty in concerto)

L'umorista Ernesto Galli della Loggia

Su Style (l'insertone del Corriere della Sera) Ernesto Galli della Loggia scrive delle cose esilaranti, la dimostrazione che certi intellettuali vivono sui divani della Luna.
Sentiamolo:
"...cos'è successo nella campagna elettorale appena trascorsa? Il tema della sicurezza è stato tenuto sostanzialmente fuori dall'agenda elettorale. La sinistra non ne ha parlato...e la destra ha fatto lo stesso...il tema sicurezza è rimasto nel silenzio"
Scusi, professor Galli della Loggia, ma lei a quale campagna elettorale si riferisce? Di quale anno? Di quale paese? Ha mai sentito parlare (giusto per fare un esempio) di un certo Alemanno?

Me lo insegnava un mio zio quand'ero piccolo: diffida sempre di chi porta a spasso due cognomi.
Figuriamoci di chi ne ha tre, come i galli della loggia.

Zodiac

Ieri abbiamo guardato in dvd Zodiac
di David Fincher.
Come avessimo visto due film totalmente diversi: nelle due ore e mezza, io e Tatjana inchiodati alla poltrona, suo figlio Milos e la ragazza Petra annoiati.
La storia è quella (tragicamente vera) del misterioso e sanguinario serial killer che tra gli anni Sessanta e i Settanta terrorizzò la California.
I punti di vista attraverso cui seguiamo la vicenda sono molti ma alla fin fine i protagonisti sono il poliziotto incaricato delle indagini e un vignettista appassionato di enigmi.
La caccia durerà anni e in modi diversi e con differenti motivazioni entrambi metteranno a repentaglio le proprie reputazioni e le proprie vite per dare un volto e un nome all'assassino.
Come si concluda il film, non ve lo dico.
Certo: se uno vuol vedere un giallo fatto di inseguimenti sparatorie scazzottate esplosioni e musiche fracassone, è meglio che lasci stare Zodiac perchè rischia di farsi una dormita.
Se invece vi interessa un'opera sulla banalità del male e sull'ossessione per la ricerca della verità, sequenze dalla suspense ipnotica e senza nessuna truculenza, una sceneggiatura veloce ed elittica, un mistero incalzante e sfuggente, Zodiac è un gran bel film.

I referendum di Grillo

Mi hanno chiesto se firmerò per i referendum promossi da Beppe Grillo.
Rispondo più o meno con le parole dello scrittore (i suoi gialli sono assai belli) Sandrone Dazieri.
Ho solo aggiunto e tolto qualcosa al suo testo di base.

1) L'abolizione dell'ordine dei giornalisti sarebbe una cosa buonissima. Peccato che la vogliano anche gli editori, che dei giornalisti sono la controparte storica, per poter fare quello che ne hanno voglia nelle redazioni. Già lo fanno, intendiamoci, ma per lo meno, all'abolizione dell'ordine corrisponda un organo di tutela, che vada a frugare nelle redazioni per vedere quanti precari sono pagati due euro il pezzo e trattati come merde. Mentre il referendum di Grillo lascerebbe i gioranlisti del tutto inermi.

2) L'abolizione dei finanziamenti ai giornali è una minchiata. Un conto è dire controlliamo quali giornali hanno le giuste caratteristiche per essere finanziati, caratteristiche tecniche, e quali no. Quali sono giornali veri. Perchè mettere sullo stesso piano Il manifesto, Il foglio, L'unità e L'opinione è un modo per fare populismo, non per analizzare la realtà. Se aboliamo il sostegno ai giornali, significa che sopravviveranno solo quelli che fanno maggiore raccolta pubblicitaria. E basta. Se volete leggere solo Marie Claire accomodatevi.

3) La stampa non è libera. Che bella scoperta. Non lo è mai stata. Per questo negli anni Settanta andava di moda la controinchiesta. Che significava prendere in mano l'informazione e andare a frugare sui misteri del nostro paese. Tipo l'inchiesta sulla morte di Riccardo Rasman o su Piazza Fontana (che ha smascherato le bugie di stato). Invece di strillare come galline, fate un po' di sana controinchiesta. E per controinchiesta non intendo fare l'elenco dei parlamentari che intascano mazzette, quelli li conosciamo già. Dalla stampa normale. Per esempio, indagate su chi cazzo ha tirato giù l'aereo di Ustica, su cosa cazzo è la commissione Trilateral, su cosa fanno i mercenari italiani in Irak. Cose così. Non lasciatelo fare solo ai giallisti.

4) La scelta del Grillo Urlante di fare il V2 day durante la ricorrenza della liberazione dal nazifascismo la dice lunga su come considera sè stesso e il mondo. Mettere sullo stesso piano la fine della casta dei giornalisti con la lotta partigiana farebbe ridere, se non facesse piangere. Ma si sa, la difesa della memoria in Italia è una lotta perdente, soprattutto per chi, come il Grillo Urlante, ha un sacco di fascistoidi nelle sue fila.
In America, un altro uomo di spettacolo, il signor Steven Spielberg, usa i suoi soldi per raccogliere le testimonianze dei sopravvissuti ai campi di sterminio, prima che crepino tutti. Lui urla di meno, ma francamente combina qualcosa di buono. E i suoi film sono più divertenti di quelli che fece (e nessuno se li ricorda) il Grillo Urlante.

5) Potrei andare avanti ancora a lungo, ma aggiungo solo che quelli che urlano dai balconi alla fine terminano la loro esistenza nella pattumiera della storia. Prima o poi capiterà anche al Grillo.