Ieri sera abbiamo guardato in dvd Tutti a casa di Luigi Comencini, un film del 1960. La prima volta lo vidi in televisione attorno al '65/'66, avevo undici/dodici anni e mi cambiò la vita: in particolare gli ultimi minuti influirono indelebilmente su di me.
La trama è presto detta: Veneto, otto settembre del 1943. Sordi è un sottotenente che resta coinvolto nello sfascio dell'esercito a seguito dell'armistizio. Mancano ordini, i comandi italiani si dileguano, il re fugge a Brindisi, i soldati scappano e i tedeschi annientano i pochi che cercano di opporsi, uno sfacelo. Tutti a casa. Così anche Sordi, con alcuni altri poveracci, comincia l'odissea del ritorno verso casa.
Risate e tragedia si alternano e a volte si mescolano: il tedesco che vuole arrendersi e Sordi lo caccia via, il treno con i primi deportati, il comico assedio al pacco con i generi alimentari, i tedeschi che ammazzano la ragazza ebrea, la polenta con la salsiccia, i fascisti a caccia di disertori, la farina di contrabbando, l'incontro con i primi partigiani...
Dai quali Sordi fugge via come dalla peste: vuole solo tornare a casa. E non reagisce mai: anche davanti alle violenze e alle aggressioni di fascisti e nazisti volta gli occhi.
Poi finisce al lavoro obbligatorio a Napoli, schiavo dei nazisti, ma riesce a scappare. E' il 28 settembre. La popolazione insorge contro l'esercito tedesco.
E qui Sordi pronuncia la frase e compie il gesto che, a me ragazzino, cambiarono la vita: "Non si può star sempre a guardare". Scende dal campanile dove si era rifugiato e si unisce ai ribelli. Si mette dietro una mitragliatrice e comincia a sparare contro i tedeschi.
Del film quello che mi ricordo di più sono la faccia umanissima e gli occhi buoni di Serge Reggiani.
Scritto da: tic-talkischeap | 01/03/2008 a 12:25
E' vero, non si può sempre stare a guardare. E' istintivo, ma troppo spesso comodo e anche un po' vile. Bisogna avere il coraggio di affrontare le difficoltà ed i problemi. Ma, come ho letto da qualche parte e subito memorizzato per la sua efficace sintesi, bisogna soprattutto affrontare i problemi e non le persone. Le persone vanno incontrate non affrontate.
Scritto da: paolo | 01/03/2008 a 12:52
La storia fra tragedia e risate: eppure è storia.
Felicità
Rino, leggendoti con interesse.
Scritto da: Rino | 01/03/2008 a 14:07
è vero, non si può stare sempre a guardare. il punto è: cosa vedi dal campanile?
Scritto da: coltrane | 02/03/2008 a 11:50
Un moto di rabbia, un impeto di giustizia ma ancor più la consapevolezza del fatto di essere protagonisti e non semplici spettatori della storia. Un caro saluto, Fabio
Scritto da: Fabio | 02/03/2008 a 21:52
uno dei ruoli più belli di sordi,che qui rende al meglio tutta l'umanità,la paura,la disperazione,la tentazione di fuggire e poi la scelta del suo personaggio,senza esaltazioni nè eroismi particolari,ma una lenta ed inevitabile presa di coscienza.......sublime!
Scritto da: rudyguevara-simona | 02/03/2008 a 22:29
Lo devo vede sto film lucianon, mi riabiliterebbe allo sguardo un po' il personaggio sordi
lo dico?
lo dico?
ecco, ci ho stima infinita, grande affetto per li eroi della patria mia roma, grandissimo attore, ma mi sta incoercibilmente sulle balle.
Buon lunedì!
Scritto da: zauberei | 03/03/2008 a 11:24
grande film e grande interpretazione. L'eroe è semplicemente chi riconosce un dovere morale e si comporta di conseguenza.
ciao marina
Scritto da: marina | 03/03/2008 a 11:25
Più che l'attore Sordi, a me sta invincibilmente sul culo il MITO di Sordi (che, diceva quello - e aveva ragione - qualcuno si merita pure).
Scritto da: tic-talkischeap | 03/03/2008 a 16:05
Anche a me non piacciono i miti e soprattutto le mitizzazioni (ne era un bell'esempio il servizio odierno del TG2 delle 13 sulla riesumazione delle spoglie di padre Pio (assolutamente vomitevole). Mi sembra anche un po' sopra le righe aver intitolato la più bella galleria di Roma all'attore scomparso. Ma non si può negare che Sordi fosse un grande, che ha rappresentato al meglio l'italiano medio con i suoi vizi e le sue virtù. Ho rivisto di recento Il marchese del Grillo e non posso che inchinarmi alla sua bravura.
Scritto da: tm65 | 03/03/2008 a 16:44
Visto, il servizio sul Tg2... Visto.
Durava tantino, nevvero?
Da un po' di tempo sto cercando di astenermi dalle battutacce su riti e miti dei papisti: mi dicono 1, che denotano poco rispetto e 2, che non è bello ostentare disprezzo per le convinzioni altrui.
Le stimmate di Padre Pio...
Scritto da: tic-talkischeap | 03/03/2008 a 17:05
Di recente ho visto invece "Finchè c'è guerra, c'è speranza".
Ovviamente era un bravissimo attore e Romanissimo, che per mè è un pregio, anche se non lo sono.
Ma quando penso che dopo averli sbugiardati, votava i democristiani con inclinazioni andreottiane, grrrrrrrrr....
Maobao
Scritto da: maobao | 03/03/2008 a 18:28
So che a non dirlo farei miglior figura, ma la mia famiglia non ha avuto nè boia, nè eroi in guerra.
Si è subito lo sfacelo e basta.
Maobao
Scritto da: maobao | 03/03/2008 a 18:31
Pure la mia, pure la mia.
Sia la parte istriana che la parte sarda.
E tu ce l'hai un nonno che ha votato per L'Uomo Qualunque di Giannini?
Io si!
Scritto da: tic-talkischeap | 03/03/2008 a 19:41
No, non si può sempre stare a guardare. Il film "Tutti a casa" lo propongo sempre ai miei studenti di quinta liceo commentando l'umanità e lo sconcerto che seguì l'armistizio. Insieme a "Le 4 giornate di Napoli" di Loy e a "La grande guerra" sono i miei classici per corredare le lezioni di storia. Mi fa piacere che l'abbia citato. Ciao
Scritto da: I Care | 03/03/2008 a 21:03
Tutti a casa non lo ricordo. Ma, a proposito di scenette del tipo "ora basta !!" mi ricordo, sempre con Alberto Sordi ed una attrice che no ricordo "Anni difficili", i cui lo stesso Sordo va sul bordo della piscina dove tutti questi Politici e persone importanti stanno facendo festa e dice "Mi perdoni Eminenza" -rivolto al cardinale la' presente, che scosta via-- per poi dare uno spintone al Capo di Alberto stesso che va a finire nell'acqua...
Scritto da: Giulio in Canada | 04/03/2008 a 06:41
Il titolo esatto del film è "Una vita difficile" (1961), regista il grande Dino Risi (quello del "Sorpasso" e di tanti altri). L'attrice che impersonava la moglie di Sordi è la grande e bellissima Lea Massari. Senz'altro un film degno di stare alla pari di "Tutti a casa".
Scritto da: Dario Predonzan | 04/03/2008 a 09:27
Per fortuna no Tic.
Ne democristiani, ne qualunquisti in famiglia.
Socialisti, Repubblicani vecchia guardia.
Maobao
Scritto da: maobao | 04/03/2008 a 11:17
Un film bellissimo, di quando i registi (e soprattutto gli sceneggiatori) sapevano raccontare l'Italia e gli italiani. Divertente e toccante. Magnifico. E' uno dei miei tre film preferiti di Sordi, assieme a "La Grande Guerra" (Monicelli) e "Una Vita Difficile" (Risi). Ricordo anche la battuta: "Signor colonnello, sono il tenente Innocenzi. Accade una cosa incredibile: i tedeschi si sono alleati con gli americani!"
Scritto da: Finazio | 04/03/2008 a 15:44
questo film e bello, fa ridere
e voglio dire se potete mandarmi questo cd senza che io compra
Scritto da: yordanos | 14/09/2008 a 14:06
Yordanos: di reato tratterebbesi.
Scritto da: luciano / idefix | 16/09/2008 a 11:58