Le cose più importanti che ho imparato a scuola dai miei (e dalle mie) insegnanti.
Che le ingiustizie non sono giuste.
Che tutti siamo infinitamente preziosi.
Che tutti siamo infinitamente ignoranti.
Che gli altri possono avere ragione e noi torto.
Che se non si capisce qualcosa, si chiede una spiegazione.
Che quando qualcuno sa qualcosa e noi non sappiamo un tubo, è meglio fare uno sforzo di umiltà.
Che dobbiamo essere grati a chi ci rende la vita più facile.
Che se qualcosa non ci pare giusto, si protesta.
Che il futuro non è scritto da nessuna parte.
Che con i libri si vivono migliaia di vite.
Che la cultura arricchisce più dei soldi.
Che essere chiari è una scelta etica.
Che ridere di se fa molto bene.
Che la cultura è appassionante.
Che con la cultura si cucca.
Ah ah .. Bello!!!!..Non sono d'accordo solo con l'ultimo punto .. :-P
Scritto da: Miguel | 04/02/2008 a 15:18
Sull'ultimo punto poteri dire che se però si dovesse cuccare si riesce più facilmente a mantenere.
Scritto da: paolo | 04/02/2008 a 15:30
sull'ultimo punto dissento
Scritto da: unLuca | 04/02/2008 a 16:32
ottimi insegnanti!
Scritto da: simona | 04/02/2008 a 17:47
Essere chiari è una scelta etica.
Questa frase dovrebbe far riflettere molti.
Scritto da: scipione | 04/02/2008 a 18:46
Il problema sono tutte quelle persone alle quali invece sono stati insegnati altri valori...
Certo, se una persona vuole, poi impara. Ma è oltremodo difficile riconoscere i valori sbagliati, rinnegarli e ri-imparare quelli giusti.
Bisogna avere una motivazione molto molto forte per farlo...
E nessuno può insegnare a chi non è disposto ad apprendere, sic !
Scritto da: P@ola | 05/02/2008 a 08:15
Caspita, che fior di insegnanti!
Te ne aggiungo una carina che ho letto tempo fa sul blog di Nando Dalla Chiesa. Le 11 P della professoressa di matematica alle medie: "prima pensa poi parla perché parola poco pensata può portare pregiudizio"
Scritto da: Artemisia | 05/02/2008 a 09:37
sei stato fortunato! ottimi insegnanti, e anche voi pronti e recettivi...anche perchè certe cose non si insegnano a parole, ma con gli atteggiamenti ed i fatti.
Scritto da: animapunk | 05/02/2008 a 14:50
Penso ad esempio a Livio Pesante, professore di storia e filosofia al liceo. Era socialista di origine Partito d'Azione, appassionato di Kant e di gialli, di cinema e di Socrate, di Montale e di politica. Un vero maestro di vita.
Che poi frequentai a lungo anche nel Partito Socialista.
Scritto da: luciano / il ringhio di Idefix | 05/02/2008 a 15:06
Sei sicuro che con la cultura si cucca? A me pare il contrario.
Scritto da: Lorenzo | 05/02/2008 a 21:18
Secondo me sì.
Ti faccio degli esempi: le librerie sono ottimi punti di incontro e di conoscenza con donne o ragazze sconosciute, puoi avvicinarle (dopo aver osservato quali libri sta curiosando lei) per scambiare un'impressione o per dare un consiglio. (Ma ciò ovviamente presuppone che tu abbia qualche idea dei libri e della letteratura o della saggistica.) E' un eccellente modo per approcciare una ragazza che al primo sguardo ti è piaciuta, anche perchè è un modo non invadente e permette, nel caso di fallimento, di ritirarsi civilmente e in buon ordine.
LO STESSO DISCORSO vale per un negozio di dischi o di dvd.
Ma la cultura (che non vuol dire solo sapere che Petrarca viene prima di Moccia e che il fascismo non fu un'ideologia liberale) ti permette di avere sempre qualche argomento di cui parlare o (molto molto più importante) di cui interessarti. Ti insegna ad ascoltare e a esprimere ciò che pensi e ciò che provi. E credimi: per "rimorchiare" contano moltissimo le tue emozioni e il modo in cui sai manifestarle. La cultura inoltre ti aiuta a decifrare meglio ciò che veramente vuoi, districandoti in mezzo alle banalità proposte dai media. La cultura poi ti insegna a ridere e a far ridere. E anche qui (credimi): una strada per arrivare alla ragazza o alla donna che ti attrae è farla ridere.
Scritto da: luciano / il ringhio di Idefix | 06/02/2008 a 11:22
e che la cultura ti deve far viaggiare nel mondo e fra i suoi abitanti con più strumenti di comprensione e mai chiuderti in una celletta insonorizzata...altrimenti è roba inutile...
ovviamente non è per te,Luciano!!!
ma quando mai?
un abbraccio
Scritto da: Tereza | 06/02/2008 a 14:27
Che bella scuola! Ecco perchè sei così sereno! E' vero la scuola è, nel bene e nel male, formativa.
Scritto da: I Care | 06/02/2008 a 19:12
Leggo
«Il n’y a pas longtemps, c’étaient les mauvaises actions qui demandaient à être justifiées, aujourd’hui ce sont les bonnes.»
Albert Camus
Siamo forse di fronte ad un cambiamento della morale, cambiamento del quale non ci stiamo ben rendendo conto ?
Scritto da: P@ola | 07/02/2008 a 09:01
Sono convinto di un fatto: non sono studiati a sufficienza gli effetti sulle persone del bombardamento (fenomeno del tutto inedito nella storia dell'umanità) visivo e sensoriale, mediatico e pubblicitario a cui siamo sottoposti da un paio di decenni.
Scritto da: luciano / il ringhio di idefix | 07/02/2008 a 10:44
Non è del tutto corretto. Sono studiati ma le pubblicazioni sono tutte in Inglese e la diffusione ancora riservata agli specialisti.
Scritto da: P@ola | 07/02/2008 a 11:10
Permane la mia domanda se siamo forse di fronte ad un cambiamento della morale, cambiamento del quale non ci stiamo ben rendendo conto...
Siamo di fronte ad un "segnale debole" di Ansoff non colto ? Non lo so...
Scritto da: P@ola | 07/02/2008 a 11:13