Manuela Palermi, capogruppo Verdi-Pdci a Palazzo Madama, insieme ad altri esponenti della sinistra, non usa davvero il fioretto contro la collega della maggioranza Paola Binetti, che con i 'teodem' del Pd, si è detta pronta a votare assieme a Forza Italia, stavolta sul tema della legge sull'aborto. E sulla questione è intervenuta anche il ministro della salute Livia Turco, che con altri esponenti della maggioranza dice nettamente: "La 194 non si tocca".
"La senatrice Binetti sta coprendo di vergogna e di ridicolo l'intera coalizione di governo. Affermare di essere pronta a sottoscrivere la mozione di Forza Italia contro la 194, significa insultare tutte le donne": è stata la dura presa di posizione della senatrice Palermi che giudica "incompatibile la presenza di Binetti nel centrosinistra".
Il ministro della Salute Livia Turco (del Partito Democratico) è intervenuta nella polemica con un messaggio forte e chiaro: "Sì al dibattito pubblico, ma nessuna modifica della legge 194". La nostra legge sull'interruzione volontaria di gravidanza "ha fatto sì che dal 1982 ad oggi gli aborti si siano praticamente dimezzati riducendosi del 45% e sia stato cancellato l'aborto clandestino e la conseguente altissima mortalità materna".
Dice Marina Sereni (vicecapogruppo del Pd alla Camera): "la 194 è un'ottima legge che ha contribuito a sconfiggere l'aborto clandestino e a dare alle donne tutele e aiuti per una maternità consapevole. Compito della politica è aggiornare la legge ai tempi, partendo però dalla difesa delle ragioni che hanno portato il Parlamento italiano ad approvare quelle norme e tutti i cittadini a difenderla con un referendum".
E la Binetti?
Si può pagare qualsiasi prezzo sull'altare della governabilità? Una parlamentare così si fermerà solo quando sarà riuscita a creare una inarrestabile metastasi all'interno dell'Unione. Con questa senatrice con c'è nulla da negoziare, perchè non c'è nulla di negoziabile nel principio della laicità dello stato. Con Eminenz Ruini, con Giuliano Ferrara, con Sandro Bondi, con Paola Binetti non si tratta perchè non sono disposti a trattare o a discutere.
Eminenz Ruini è la protesi di Ratzinger, che lo manda avanti tutte le volte che c'è da dire qualcosa di cui il Papa non può farsi carico personalmente, per questioni di ruolo.
Giuliano Ferrara, questa caricatura di "ateo devoto e bigotto", ha ormai subito danni irreversibili dall'eccesso di peso (mediatico) che gli schiaccia e distrugge le poche sinapsi funzionanti.
Sandro Bondi è ormai un fenomeno da cabaret, che riesce a conservare il privilegio di dormire in una guardiola di Arcore solo scrivendo ributtanti sonetti d'amore dedicati non solo "a Silvio" (il che già sarebbe una vomitevole parodia di Leopardi), ma persino all'amica dei cani Vittoria Michela Brambilla, e, last but not least, a Fabrizio Cicchitto. Insomma, Bondi è ormai una patetica figura di lacchè alla Emilio Fede, solo più aggiornata.
Come siamo arrivati a tanto? Perchè una come la Binetti sia finita nel centro-sinistra e perchè il centrosinistra abbia accettato nei suoi ranghi questa penitente in gonnella, resterà uno dei misteri irrisolti del Ventunesimo Secolo. Però adesso è ora di "darci un taglio". Seguire questa pericolosa macchietta nelle sue involuzioni illiberali può servire a conservare ancora per un po' il sostegno suo, di Carra, della Baio Dossi e di qualche altro senatore e senatrice, ma abbandonare questa tizia al suo destino potrebbe risvegliare la coscienza anestetizzata di qualche "liberale laico" del centro-destra, che da qualche parte dovrebbe, in linea teorica, annidarsi. E comunque. al di la dei meri calcoli di dare e avere, non siamo disponibili a cedere, sul fronte della laicità dello stato, un solo grammo più del tanto che, su questo fronte, abbiamo già ceduto.
Ogni volta che la Binetti apre bocca e parla a nome del centrosinistra, sono voti che volano via.
CHI E' PAOLA BINETTI
Paola Binetti è nata a Roma nel 1943.
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1967 all'Università del Sacro Cuore di Roma, dopo aver anche studiato all'Università di Navarra, a Pamplona (attività apostolica istituzionale dell'Opus Dei in Spagna), è specialista in neuropsichiatria infantile e in psicologia clinica. Ha diretto un centro di Orientamento per adolescenti dell'Associazione FAES "Famiglia e Società", gestita da persone dell'Opus Dei e da simpatizzanti.
Dal 1991 si è occupata della fondazione e della organizzazione dell'Università Campus Bio Medico di Roma, opera apostolica istituzionale dell'Opus Dei, dove dirige il Dipartimento Ricerca educativa e Didattica. Presso la stessa Università insegna storia della medicina, psicologia clinica e scienze umane. Come previsto, durante la legislatura, è in aspettativa senza assegni dalla stessa Università.
È stata presidente del Comitato Scienza & Vita, che si è battuto (purtroppo con successo) nella propaganda per l'astensione al referendum per l'abrogazione della legge 40/2004 (la legge che disciplinava con forti limitazioni l'accesso alle tecniche di fecondazione assistita).
Numeraria dell'Opus Dei, è diventata senatrice della Repubblica nelle file della Margherita nel 2006 e ha formato, insieme con i parlamentari Luigi Bobba, Enzo Carra, Emanuela Baio Dossi, Marco Calgaro e Dorina Bianchi il gruppo dei cosiddetti teodem. (...indovinello: quale di loro ce l'ha cogli omosessuali per ragioni personali? Visto che il proprio partner ha lasciato il "focolare domestico" per andare a vivere con una persona dello stesso sesso?)
In occasione della sua partecipazione alla trasmissione Tetris di La7, la Binetti ha dichiarato che «l´omosessualità è una devianza della personalità» e che essere gay è "un comportamento molto diverso dalla norma iscritta in un codice morfologico, genetico, endocrinologico e caratteriologico". Il circolo Mario Mieli ha sporto denuncia contro la Senatrice per tali dichiarazioni.
Nella seduta del Senato del 6 dicembre del 2007, nella votazione relativa alle norme del cosiddetto "pacchetto sicurezza", la Binetti, pur facendo parte della maggioranza di governo, ha votato contro la fiducia, dissentendo dalle norme che vietano le discriminazioni relative al genere sessuale e alla omosessualità.
Come è d'uso tra i membri numerari di sesso femminile dell'Opus Dei, la Binetti dorme quotidianamente su una dura tavola di legno, come lei stessa, interrogata, non ha smentito, praticando la mortificazione corporale suggerita dall'Opus Dei per i suoi numerari, donne e uomini, ossia indossare, a sua discrezione, un cilicio sulla coscia, e praticare, sempre a sua discrezione, l'autoflagellazione con un frustino di corda chiamato anche tradizionalmente "disciplina". Paola Binetti ha recentemente giustificato l'uso del cilicio asserendo che esso "ci costringe a riflettere sulla fatica del vivere, è il sacrificio della mamma che si sveglia di notte perché il bimbo piange".
(I dati biografici su Paola Binetti sono tratti da Wikipedia)
Quello che sta succedendo sul fronte dell'attacco alla 194 è di una gravità inaudita. Si attacca una legge che ha dimezzato gli aborti ed eliminato la piaga degli aborti clandestini fatti dalle "mammane". E' solo l'inizio. Se riusciranno a toccare anche un solo comma della legge sull'aborto, date loro sei mesi e partiranno al'attacco della legge sul divorzio. Ormai il livello di compromesso al quale si può scendere con questi personaggi è largamente superato. L'emergenza "laicità" sarà, per il Network Progressista, uno dei punti centrali della battaglia politica. In questa battaglia, la 194 è una linea Maginot.
RESISTERE. RESISTERE. RESISTERE.
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