Il mensile che dirigo sta seguendo una brutta vicenda: una dipendente dell'Azienda sanitaria di Trieste fa un esposto alla magistratura per segnalare che l'Ospedale scaricherebbe rifiuti tossici nel sistema fognario. Dopo un sopralluogo dei Nas, il direttore generale degli Ospedali Riuniti e altri dirigenti vengono iscritti sul registro degli indagati. La dipendente viene licenziata.
Ecco il mio articolo su Konrad uscito pochi giorni fa.
Capita a volte di imbattersi in notizie a cui è difficile credere. A me è successo leggendo sul Piccolo del licenziamento della signora Ida Miser ad opera di Franco Zigrino,
direttore generale degli Ospedali Riuniti di Trieste. Già risulta inconsueto un dipendente pubblico venga licenziato, ma il mio scetticismo è stato accresciuto dalle circostanze: alla signora Miser si ascriverebbe di aver fatto un esposto alla Procura della Repubblica. A seguito del quale, dopo un sopralluogo dei carabinieri del NAS, la magistratura ha posto sotto sequestro le strutture del laboratorio di analisi dell’Ospedale di Cattinara, a causa dello smaltimento di rifiuti organici e chimici delle analisi effettuate, in contravvenzione a quanto disposto dalla legge. In pratica: pare che venissero scaricati direttamente nel sistema fognario come la carta igienica, invece di essere trattati per quello che sono, ossia “rifiuti pericolosi”. al momento che tale comportamento implica una violazione penale, Franco Zigrino è stato iscritto, assieme ad altri dirigenti dell’azienda sanitaria, nel registro degli indagati. Ora lo stesso Zigrino sottoscrive la lettera di licenziamento della persona che, in definitiva, ha promosso l’indagine che lo riguarda: ecco la ragione della mia incredulità. Eppure ho controllato la data: non era il primo aprile. E ho pure verificato la rubrica: non si trattava della recensione della versione dvd degli “Intoccabili”
di Brian De Palma.
Conoscendo dunque la correttezza e la professionalità dei colleghi del Piccolo, ho iniziato a inquietarmi per davvero. Tanto più che l’articolo citava la lettera di licenziamento. E da essa emerge implicitamente la fondatezza dei rilievi constatati dai carabinieri: infatti, in conseguenza dell’ispezione disposta dal magistrato, l’azienda ospedaliera ha dovuto affidare lo smaltimento dei residui di laboratorio a una ditta specializzata, con un rilevante (e doveroso) aumento dei costi. E allora? Perché il licenziamento? Cosa si imputa alla signora Miser? Oltre all’aumento delle spese per eliminare i rifiuti tossici, il licenziamento pare causato da un altro danno procurato dalla dipendente (ormai ex-dipendente) all’azienda sanitaria: un danno di immagine. E qui francamente non sapremmo come dar torto a Zigrino: in effetti l’immagine dell’azienda ospedaliera risulta notevolmente compromessa. Anche se c’è da chiedersi a chi è ascrivibile tale danno: a chi ha consentito gli scarichi illeciti oppure a chi li ha denunciati?Intanto, la giustificazione formale che viene accampata a sostegno dell’inusuale provvedimento (un licenziamento senza preavviso) sta nel fatto che, anziché rivolgersi all’esterno, la signora avrebbe dovuto informare della grave situazione non la Procura bensì i competenti organi interni dell’azienda sanitaria. Ma su questo, si confronteranno gli avvocati. Quello che vien da pensare come cittadini è molto diverso. Primo: fra l’interesse pubblico (la sanità collettiva) e le formalità del diritto amministrativo interno all’azienda ospedaliera, deve prevalere l’interesse pubblico. Secondo: nel caso specifico, esiste una vistosa sproporzione tra la gravità del provvedimento che ha colpito la denunciante (licenziamento in tronco) e i provvedimento disciplinari nei confronti dei presunti responsabili dell’illegale smaltimento dei rifiuti pericolosi (nulla di nulla, nemmeno una sospensione cautelativa).Se a questo aggiungiamo che è Zigrino, il maggiore fra tali (presunti) responsabili, a dare concretezza al licenziamento della signora Miser non sappiamo definire la vicenda altrimenti che scandalosa. E allora senza erigerci a giudici di nessuno (compito che spetta alla magistratura giudicante), vorremmo vederci più chiaro. Ma purtroppo, la periodicità mensile di Konrad non ci permette di “star sopra” la notizia con la dovuta tempestività, però utilizzeremo il blog (http//konradblog.blog.kataweb.it). Turbati come siamo dalla doppia gravità: un caso di ipotizzato inquinamento (tanto più se perpetrato da chi dovrebbe vigilare) e un licenziamento sul quale pesa il sospetto di una ritorsione.
Questo da te citato è, per me, un chiaro esempio di quello che io definisco "spezzare il vincolo".
Spezzare il vincolo di una cultura sbagliata che più sbagliata non si può.
Se vado a ri-vedere i meccanismi di difesa (così ben studiati da Anna Freud)...ecco ne ritrovo tanti nel comportamento di Zigrino. Forse, senz'altro lui si è comportato come aveva visto fare dai suoi predecessori...
Ma è proprio qui che bisogna "spezzare il vincolo" di una abitudine radicata ma ERRATA.
Portare alla luce, evidenziare, spiegare che tali comportamenti non devono, non possono più essere attuati al giorno d'oggi è compito di tutti. Ovviamente un bravo a te !
Scritto da: P@ola | 09/12/2007 a 09:18
davanti all'ingresso principale dell'ospedale di cattinara da molto tempo, un paio d'anni almeno, c'era un mendicante. un senegalese cieco da un occhio che salutava gentilmente sempre, faceva piccoli servizi ai ricoverati e stava lì, tranquillo nel suo angolino senza infastidire nessuno. Adesso non c'è più, e il direttore zigrino va vantandosi di avere lui personalmente chiamato la polizia perché non se ne poteva più.
e poi non si dica che non è bravo a far pulizia, e che lo 'smaltimento dei rifiuti' non sia gestito in modo professionalmente impeccabile.
Scritto da: gea | 09/12/2007 a 12:29
grazie Luciano, granzie Konrad, di cuore. Sono trasecolato alla lettura della notizia, sono trasecolato, sono stato veramente male, al vedere con quanta passività Trieste, il mondo del lavoro, del sindacato, della politica ha (non reagito). Solo un'interpellanza del consigliere regionale Metz. Ma dove viviamo? C'è stato un precedente poche settimane fa, nel Centro Italia, e una notizia cosi' clamorosa passo' solo come trafiletto in qualche giornale. Un'infermiera (passando prima, inutilmente, per tutte le gerarchie ed organi di controllo interni) aveva denunciato pubblicamente che nei suoi ambulatori si lavorava senza la minima condizione di sterilita' e di igiene, causando rischi gravissimi ai pazienti. Era vero, ma e' stata licenziata perche', secondo la Cassazione, non si puo' criticare , creando un danno d'immagine, l'Azienda presso la quale si lavora. Ma la signora non e' mica un socio! Per legge quindi i lavoratori dipendenti non hanno diritto di critica , di parola, e tutti i sindacati ed i partiti zitti? Abbiamo il caso nella sanita' triestina dei dipendenti che si mettevano in tasca propria, per anni, gli incassi dei ticket, dipendenti che si sono portati a casa medicine ed attrezzature, ma il Zigrino non ha licenziato nessuno di questi. Solo chi chiede di lavorare al meglio, senza fare danno a nessuno. Indifferenza a questo, indifferenza ai due morti di freddo in pieno centro citta', indifferenza a tutto, mentre sindaco e governatore (pur se teoricamente su schieramenti contrapposti) dichiarano che qui va tutto bene, al meglio, siamo la capitale, l'ombelico del mondo in piena espansione morale ed economica. Stare fermi e' condividere, è collusione. Si potrebbe organizzare una colletta pubblica per pagare i migliori avvocati a questa onesta cittadina al servizio di chi sta male???? Ho avuto due morti per mala sanita' a Trieste, piu' io invalido permanente (non riconosciuto) per interventi maldestri. Lo so quando sia duro da soli trovare avvocati che vadano contro i giganti, i massoni, i compagni di conviviale, contro chi ha risorse infinite in caso di litigi legali, mentre noi dobbiamo tirar fuori nel momento di maggior difficolta' le risorse nostre, lui... pure, ed illimitatamente, usando soldi pubblici.
Ricordo al dott. Zigrino che, sotto la sua gestione, lo scorso mese i NAS sono entrati in locali asl, trovandovi cose da rilevare, su richiesta di intervento da parte di pazienti. Licenzi anche i pazienti , quindi. Secondo me il danno all'Azienda sarebbe stato inferiore se, non vivendo in un clima o di collusione o di paura, la richiesta d'intervento l avessero fatta i sindacati o chi vi lavora dentro. Lello
Scritto da: lello | 09/12/2007 a 13:48
che roba!non licenziano manco i ladri conclamati!a chi doveva rivolgersi,a chi era responsabile dell'inquinamento?secondo me verrà reintegrata,nn c'è altra soluzione,nn può esserci la giusta causa!il danno all'immagine l'hanno provocato gli amministratori di quell'ospedale,nn certo chi ha denunciato,cosa che era dovere di chiunque fosse a conoscenza dei fatti!
Scritto da: simona | 09/12/2007 a 14:35
DEl tutto off topic...E'la prima volta che intervengo in un blog,ma ti seguo da oltre due anni.
Voglio solo esprimerti l'ammirazione e l'affetto che provo per te. Ammmiro sommamente la tua capacità di indignarti, ma ancor di più la tua tolleranza . Sei diventato una piacevole compagnia, una sorta di fratello maggiore,che, nonostante tutto il fango che ci sommerge, continua ad esprimere sempre la sua fiducia nell'uomo. Forse ti aiuta il tuo essere valdese.
Con profondo affetto
Scritto da: bloom | 09/12/2007 a 15:27
A Konrad (intanto sul blog ma col prossimo numero direttamente sul giornale) continueremo a seguire la vicenda. Che ha due aspetti inquietanti: i rifiuti tossici e il licenziamento di chi ha fatto l'esposto.
E vi ringrazio per quello che dite. Fa un gran bene sapere che altre persone si arrabbiano perchè non sono disposte ad accettare ingiustizie e soprusi.
Certo però che Konrad contro Zigrino è come Topo Gigio contro Hulk.
Scritto da: luciano / idefix | 09/12/2007 a 19:08
Oltre ad arrabbiarsi però bisogna "anche" fare qualcosa di tangibile: hai idee concrete ?
PS= Sarà che oggi è Domenica ma tutti quelli che chiaccherano tanto...oggi, in questo Post dove sono ?
Scritto da: P@ola | 09/12/2007 a 20:09
mi stupisco che tu ti stupisca: è tutto nella norma... semmai farebbe notizia il contrario, che l SIGNORA AVESSE RISEVUTO UN PUBBLICO ENCOMIO,,, UN PO' COME L'UOMO CHE MORDE IL CANE, INSOMMA...
SCUSA LE LUNGHE ASSENZE, SONO MOLTO PRESA COL LAVORO, TRA CUI UNA TRADUZIONE URGNTE DA CONSEGNMARE. A PRESTO
PAOLA
Scritto da: paola dei gatti | 09/12/2007 a 20:27
P@ola: fare qualcosa di tangibile...Io dirigo un giornale e non faccio nè l'avvocato nè il magistrato. Perciò le indagini contro Zigrino e l'Azienda ospedaliera le sta facendo la magistratura, la signora Miser la sta difendendo l'avvocato Tassan. Quello che io e Konrad possiamo fare è raccontare la vicenda senza appiattirci sulle tesi del più potente, senza dimenticarla ma anzi insistendo. E nelle prossime settimane arriveranno delle grosse novità.
Se questa storia vi interessa, vi suggerirei di andare sul blog di Konrad (linkato in alto a sinistra). Se ne occupa Walter Chiereghin della redazione: finora è lui che segue questa storia. E sul blog c'è pure la lettera aperta che abbiamo mandato ai tre segretari regionali di CGIL, CISL e UIL.
Scritto da: luciano / idefix | 09/12/2007 a 21:12
Certo che il comportamento di Franco Zigrino, se ritenuto "colpevole" dovrebbe essere sanzionato - a mio parere - con un bel corso di gestione della rabbia. Di questo si tratta, sempre a mio parere. Si è arrabbiato e si è arrogato il "diritto" di licenziare...con quelle motivazioni, poi !
Scritto da: P@ola | 10/12/2007 a 08:50
La storia (anche giudiziaria) di Franco Zigrino è costellata di episodi che dimostrano il suo modo di gestire il potere.
Ma di questo (e di altro) avremo modo di scrivere a fondo su Konrad.
(Chi volesse riceverlo in pdf, può richiederlo oppure scaricarlo. Ovviamente gratis. Il link è nella colonnina in alto a destra)
Scritto da: luciano / il ringhio di Idefix | 10/12/2007 a 09:09
Carissimo Luciano, sei un grande! A proposito di Konrad io ancora non lo ricevo in pdf. puoi far qualcosa?
Poi volevo dirti, a quale indirizzo e-mail devo contattarti? Questo che trovo sul blog o ne hai un altro magari che controlli più spesso?
Fammi sapere per e-mail, devo girarti un bando per un Premio letterario importante dove la tua buona penna sarà di certo apprezzata.
Un abbraccio di stima Gero Miceli.
http://geromicelipoeta.blog.kataweb.it
www.myspace.com/geromiceli
Scritto da: Gero Miceli | 10/12/2007 a 11:10
Gero: ti ho risposto sul tuo blog.
Scritto da: luciano / il ringhio di Idefix | 10/12/2007 a 12:46
Interrogando internet sul principale indagato, quel tale Zigrino, nostro dipendente in forza all’Azienda Ospedaliera di Trieste con la qualifica di direttore generale, iscritto al registro degli indagati, che si è arrogato il diritto di licenziare più o meno personalmente la Sig.ra Miser, dipendente della stessa Azienda, si trovano notiziole sparse del passato riguardanti il personaggio in questione, non del tutto gradevoli.
Pare che questo Zigrino non sia molto apprezzato, né tanto meno benvoluto dalla gente.
Pare che sia persona “cattiva”, estremamente arrogante, e in ogni caso “protetta”.
Sarà la Giustizia a decidere se e in quale misura dovrà pagare.
Ho però constatato che non si è più fatta menzione alcuna degli altri indagati.
Non ce li dimenticheremo mica?
Non succederà mica come a Norimberga, dove i gerarchi nazisti dichiaravano di “obbedire soltanto agli ordini”?
I diretti superiori di Ida Miser, non sarebbero quindi altrettanto colpevoli?
Il primario Bruno Biasioli, verosimilmente esecutore degli ordini di Zigrino e il suo coordinatore tecnico (tecnico, non dottore come erroneamente scritto su “Il Piccolo”) Maurizio Canaletti, verosimilmente pedissequo esecutore materiale degli ordini di Biasioli,
lavorando (?) sullo stesso campo, non sarebbero stati a conoscenza, almeno quanto la Sig.ra Miser, di quanto avveniva a proposito degli smaltimenti ritenuti illegali dai NAS?
E gli altri due, preposti allo smaltimento dei rifiuti (Mohamed Lasri) e al controllo che ciò avvenisse secondo la legge (Lucia Pelusi)?
Perché non replicano? Perché non si difendono? E perché non se ne parla?
Possiamo inoltre realisticamente pensare che costoro, e il loro capo Zigrino, non siano oggi a conoscenza delle reazioni indignate che riverberano su internet, e che hanno ampiamente travalicato i confini cittadini e regionali: blog da Torino, Milano, Napoli ecc.
Ovviamente nessuna reazione!
Se ne stanno zitti e buoni, e probabilmente tranquillamente indifferenti a tutto ciò, confidando nell’impunità anche nel caso venissero palesate le loro responsabilità.
Grazie Luciano, grazie Walter, grazie Konrad, GRAZIE IDA !
I Cittadini onesti e rispettosi del Diritto sono con Voi !
Scritto da: ZORRO | 16/12/2007 a 00:26
E grazie a te, Zorro.
Poi...uno che ha un nickname così...
Scritto da: luciano / il ringhio di Idefix | 17/12/2007 a 08:16
Egr. Sig. Comida, sto cercando la data in cui fu progettato e costruito l'ospedale di Cattinara.
Mi serve sapere la data perché ho alcuni confronti da fare sui progetti dela TAV in provincia di Trieste.
Non ne sa nulla? C'era un articolo di Rumiz su Il Piccolo, e copiato da "La Bora".
Se ha occasione lo consulti. Ne vedrà delle belle, specialmente la cartografia.
Saluti
Dario Bazec
Scritto da: dariob | 23/04/2009 a 19:27
Caro Comida.dopo quasi 2 anni e mezzo, mi rivolgo a Te per un commento (stimo e apprezzo molto i Tuoi commenti)per sentire un tuo parere sull'"amoveatur" senza il proverbialmente associato "promoveatur" nei confronti del Satrapo Zigrino. Non credo si tratti di "giustizia".
Secondo te, com'è la faccenda? Pensi ci sia qualche relazione, anche marginale, con il caso Ida Miser ?
N0n credo, ma come Ti dicevo, mi piacerebbe sentire il Tuo parere.
Cordialmente
ZORRO
Scritto da: ZORRO | 06/03/2010 a 23:33
E gli altri 4 indagati, ora che perdono il "santolo" resteranno impuniti e tranquilli nelle loro posizioni di....comando e pseudopotere?
Oppure, secondo Te potrebbero finalmente pagare qualcosina anche loro ?
Con stima
ZORRO
Scritto da: ZORRO | 06/03/2010 a 23:37
Confesso che (dopo più di due anni) non ricordo tutti i dettagli. Inoltre, non sono più il direttore di Konrad.
Comunque, noi di Konrad smettemmo di seguire la vicenda Miser/Zigrino per vari motivi. Ne cito due, forse i principali.
Il primo: la collaborazione promessaci dallo studio legale che tutelava gli interessi della signora non si trasformò mai in documenti, in carte, in qualcosa di concreto.
Il secondo: organizzazioni sindacali, partiti, associazioni varie ci lasciarono del tutto soli a fronteggiare il direttore generale Zigrino e le sue minacce di azioni legali contro di noi.
Così, dopo alcuni mesi di interventi sul giornale e sul blog, in assenza di elementi nuovi, lasciammo perdere.
DETTO QUESTO, non ho ancora letto oggi sul Piccolo le lunghe interviste ai due direttori sanitari rimossi da un paio di giorni (Franco Rotelli e Franco Zigrino). Però (sinceramente) conosco abbastanza poco le vicende collegate a queste (e altre sostituzioni). Dico solo che di Franco Rotelli e della sua attività ho grandissima stima e che non condivido per nulla la sua rimozione, che trovo del tutto sbagliata e dannosa. Rotelli è una persona e un organizzatore di valore assoluto, toglierlo alla città e alla collettività è un atto di arrogante miopia.
Per quanto riguarda Franco Zigrino, non ho nessuna simpatia per l'uomo. Però va detto che nel complesso la sanità triestina (compresi gli ospedali) funziona.
Scritto da: luciano / idefix | 07/03/2010 a 11:48
Licenziata la dipendente dell'ospedale che aveva denunciato gli scarichi inquinanti
Il Piccolo — 21 novembre 2007 pagina 21 sezione: TRIESTE
Licenziata dopo aver informato i carabinieri dei Nas che parecchie macchine del Laboratorio di analisi di Cattinara scaricavano direttamente reagenti chimici e liquidi biologici nella rete fognaria. È accaduto a Ida Miser, 50 anni, ormai ex dipendente della struttura sanitaria pubblica. Il suo licenziamento «senza preavviso», è stato deliberato il 7 novembre dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Franco Zigrino, col il parere favorevole del direttore amministrativo Gabriella Gerin e del direttore sanitario Luca Lattuada. Secondo l’azienda, informando la procura della Repubblica delle disfunzioni del laboratorio con un esposto presentato il 27 febbraio 2007, Ida Miser ha compiuto un atto «finalizzato ad arrecare pregiudizio all’azienda e con evidente fine di ritorsione». «Va rilevato - si legge ancora sul verbale dell’Ufficio per l’attività disciplinare dell’azienda ospedaliero-universitaria - «come il danno che l’azienda ha subito e subisce tutt’ora dal comportamento della signora Miser, è rilevante, in quanto a seguito dei sequestri effettuati dai carabinieri dei Nas, sono state attivate delle modalità di scarico dei residui di laboratorio mediante affidamento a una ditta specializzata, con un importante aggravio di costi per l’azienda».Viene inoltre «rimproverato» alla ex dipendente di aver provocato un danno all’immagine dell’azienda, a causa della diffusione della notizia. Dopo l’esposto i carabinieri si erano presentati al laboratorio, lo avevano ispezionato e avevano riferito l’esito del loro lavoro al pm Maddalena Chergia. I nomi di Franco Zigrino, Mohamed Lasri, Lucia Pelusi, Bruno Biasioli e Maurizio Canaletti, poco dopo sono sono stati iscritti sul registro degli indagati. Per il direttore Franco Zigrino e per il responsabile della Siram spa, Mohamed Lasri, l’ipotesi è di cooperazione colposa nell’inquinamento prodotto dal laboratorio. Per gli altri il concorso nello stessa ipotesi di reato. Secondo il rapporto dei carabinieri è emerso come il Dipartimento di Medicina di Laboratorio dell’ospedale di Cattinara da anni smaltisse illecitamente prodotti dell’attività di laboratorio. Lo smaltimento avviene nella rete pubblica di fognatura; i residui delle analisi vengono svuotati direttamente nei lavandini, oppure canalizzati negli scarichi interni che vengono poi immessi nella rete cittadina. Secondo l’inchiesta i rifiuti smaltiti sono classificabili come rifiuti sanitari, rifiuti a rischio infettivo, rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi. Questi dati, peraltro, sono stati ricavati dalle stesse schede dei prodotti utilizzati per le analisi. Ora la parola passa alla magistratura del lavoro.
Licenziata dall' ospedale, riassunta dal giudice
Il Piccolo — 21 settembre 2010 pagina 13 sezione: TRIESTE
Non poteva essere licenziata Ida Miser, la dipendente dell’Azienda sanitario - ospedaliera che nel 2007 aveva informato i carabinieri del Nas che parecchie macchine del Laboratorio di analisi di Cattinara scaricavano direttamente reagenti chimici e liquidi biologici nella rete fognaria. Non poteva e non doveva essere sbattuta in mezzo ad una strada con un licenziamento effettuato «senza preavviso». Lo ha stabilito il giudice del lavoro Annalisa Multari che ha annullato il grave provvedimento firmato dall’allora direttore generale Franco Zigrino e ha ordinato alla stessa Azienda sanitaria l’immediata riassunzione della dipendente. Ma non basta. Ad Ida Miser dovrà essere versato quanto avrebbe percepito come stipendio dal 7 novembre 2007 ad oggi. Scatti contrattuali e indennità comprese. Per vedere riconosciute le proprie buone ragioni, la signora Miser ha atteso, assieme al suo legale, l’avvocato Sonia Miani, quasi tre anni, contrassegnati da numerose udienze in cui sono stati sentiti una decina di testimoni. Alcuni citati da chi aveva subito il licenziamento, altri dall’’Azienda sanitaria che si era affidata all’avvocato Alfredo Antonini. Ma andiamo con ordine. Come dipendente dell’Asl in servizio al Laboratorio di analisi di Cattinara Ida Miser aveva informato i carabinieri che a suo giudizio i residui delle analisi venivano svuotati direttamente nei lavandini, oppure canalizzati negli scarichi interni collegati alal rete fognaria cittadina. Secondo l’inchiesta aperta dal pm Maddalena Chergia i rifiuti smaltiti dal Laboratorio appartenevano ad almeno quattro classi: rifiuti sanitari, rifiuti a rischio infettivo, pericolosi e non pericolosi. Gli scarichi della struttura erano stati immediatamente posti sotto sequestro e sigillati. Per mesi e mesi, fino all’intervento della Corte di Cassazione che aveva annullato il provvedimento interdittivo, lo smaltimento dei rifiuti era stato effettuato a mano, attraverso taniche prelevate dagli addetti di una ditta specializzata. I costi erano così saliti alle stelle. Allo stesso tempo i nomi di Franco Zigrino, Lucia Pelusi Bruno Biasioli, Mahamad Lasri e Maurizio Canaletti, erano stati iscritti sul registro degli indagati: ipotesi di reato, concorso in cooperazione colposa nell’inquinamento. Poche settimane dopo il vertice dell’Azienda ospedaliero sanitaria aveva licenziato la dipendente sostenendo che con il suo esposto Ida Miser aveva compiuto un atto «finalizzato ad arrecare pregiudizio all’Asl, con evidente fine di ritorsione». Nel dispositivo venivano citati anche presunti «danni all’immagine». Tutto questo è stato spazzato via dalla sentenza del giudice del lavoro Annalisa Multari. Va aggiunto che l’inchiesta penale, aperta sulla falsariga dell’esposto, si è conclusa già nel 2008 con l’archiviazione del fascicolo. Tutti innocenti, nessun inquinamento.
Riporto il primo e l'ultimo (almeno per ora) articolo de “IL PICCOLO” di Trieste sulla vicenda della Sig.ra Ida Miser, a beneficio di chi non ricordasse.
Sempre a beneficio di costoro, ricordo che per mesi e mesi si era attivato uno tsunami di post sui blog di tutta Italia, da parte di privati e di associazioni di vario tipo.
Ora “GIUSTIZIA E' FATTA”.
Destino ha voluto che il direttore dell’epoca (Zigrino) sia stato sostituito già da qualche mese, mentre il primario, a quanto pare, rimane sempre nell’ombra……..
Come può un procedimento penale di quella rilevanza possa essere stato archiviato, come riferito da “il Piccolo”.
“GIUSTIZIA E' FATTA” ! Ma chi rifonderà Ida Miser degli anni di angoscia, di tensione, di sress e di umiliazioni subiti.
Zigrino, forse ?
DAVVERO “GIUSTIZIA E' FATTA” ???
MANGUSTA
Scritto da: MANGUSTA | 23/09/2010 a 22:08
Bravo Mangusta. E ricordo ancora una volta che noi di Konrad (all'epoca lo dirigevo io) fummo gli unici a tener accesi i riflettori su quella vicenda per alcuni mesi.
Poi smettemmo. Per due motivi soprattutto.
Il primo: la collaborazione promessaci dallo studio legale che tutelava gli interessi della signora non si trasformò mai in documenti, in carte, in qualcosa di concreto.
Il secondo: organizzazioni sindacali, partiti, associazioni varie ci lasciarono del tutto soli a fronteggiare il direttore generale Zigrino e le sue minacce di azioni legali contro di noi.
Così, dopo alcuni mesi di interventi sul giornale e sul blog, in assenza di elementi nuovi, lasciammo perdere.
Ora la magistratura ci dà (di fatto) ragione.
Scritto da: luciano / idefix | 23/09/2010 a 23:15
E i sindacati ?
Che mesta figura hanno fatto !
Ambigui prima, muti come pesci ora !
Possibile che non si siano sentiti in dovere di intervenire su una vicenda così eclatante:
un licenziamento in tronco oggi sconfessato, ma già allora palesemente illecito ?
Non è il primo dovere dei sindacati tutelare il diritto al lavoro ?
VERGOGNA ! VERGOGNA ! VERGOGNA !
ZORRO
Scritto da: ZORRO | 26/09/2010 a 18:48
Il mensile Konrad (che all'epoca dirigevo io) scrisse una "lettera aperta" a Cgil, Cisl e Uil.
Rispose solo Luca Visentin (segretario regionale Uil).
Comunque ecco il link con la nostra lettera: http://konradblog.blog.kataweb.it/2007/12/03/il-licenziamento-di-zigrino-4/
Scritto da: luciano / idefix | 27/09/2010 a 08:31
VISTO ZIGRINO & COMPANY ?
Scritto da: ZORRO | 16/06/2011 a 21:31