« Pakistan. ammazzata Benazir Bhutto | Principale | Insisto sulle donne »
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Penso che quel che dici Luciano, sia vero, verissimo!!! La mia insegnante di storia e filosofia del Liceo ci diceva spesso: un uomo si riconosce dalla donna che ha accanto.... Non è esattamente la stessa cosa ma ci si avvicina di molto,...non trovi?
Scritto da: Daniela Pinchera | 28/12/2007 a 12:00
Consentimi questa citazione:
"Essere donna è un compito terribilmente difficile, visto che consiste principalmente nell'avere a che fare con gli uomini".
Scritto da: paolo | 28/12/2007 a 12:47
Hm.
e' carina questa cosa e magari anche vera.
Ma perchè mettere le donne come un oggetto staccato dal corpo sociale? Perchè mettere le persone da una parte (soggetto) e le donne dall'altra (oggetto). Io credo che dici una cosa giusta luciano, ma oggi è morto un rappresentante politico, non una bella signora.
Scritto da: zauberei | 28/12/2007 a 14:20
mi associo alla zaub
Scritto da: offender | 28/12/2007 a 14:58
Benazir era una Donna ancora prima di essere un personaggio politico, così come un personaggio politico dovrebbe essere ancor prima Uomo, cosa che non accade....
Scritto da: caramella-fondente | 28/12/2007 a 15:34
Se per Uomo e Donna intendi Persona, sono d'accordo con te. Se intendi Maschio e Femmina, no.
Scritto da: offender | 28/12/2007 a 17:02
Assolutamente d'accordo con Zaub e Offender
Scritto da: Eeka | 28/12/2007 a 17:57
Assolutamente d'accordo con Zaub e con Offender
Scritto da: Eeka | 28/12/2007 a 17:59
In difesa di Luciano. Nel suo testo c'é la parola "considera" che appunto serve a staccare la donna dal ruolo di oggetto. La prima vittoria é proprio quella di "considerarle" soggetto e a seguire tutto il resto.
Scritto da: ma.ni | 28/12/2007 a 20:37
sono con zaub.
è morto il leader del partito di opposizione e di questo si deve parlare.
la Bhutto, quando si è presa i rischi della sua lotta politica, visto che li conosceva tutti, non ha certo pensato che qualcose le fosse dovuto perchè donna, ma da leadre politico qual'era ha affrontato i pericoli che purtroppo l'hanno uccisa.
Scritto da: marcob | 28/12/2007 a 22:50
Per uomo e donna intendo Uomo e Donna, persone che sono capaci di avere valori, dignità e ideali nobili e sappiamo che sono il presupposto indispensabile per essere dei personaggi politici: ciò che nel quadro internazionale della politica non succede
Scritto da: caramella-fondente | 29/12/2007 a 00:29
Secondo me, nel caso di Benazir Bhutto e del Pakistan, conta anche il fatto che il leader dell'opposizione fosse una donna, primo e unico ex premier di un paese a fortissima componente musulmana. Nulla contro i musulmani, ma se la Bhutto resta l'unico ex premier di un paese così, un motivo ci sarà. Forse è lo stesso che ha consentito che in Italia la massima carica politica ottenuta da una donna sia stata Presidente della Camera, prima Nilde Iotti e poi Irene Pivetti.
Scritto da: gcanc | 29/12/2007 a 09:18
Luciano, non capisco bene se in "questo" Post la foto di Benazir sia rilevante. Il contenuto del Post mi sembra OK ma non riesco ad abbinarlo a Benazir, in quanto non è stata ammazzata in quanto Donna ma in quanto Leader, portatrice di "idee scomode"...
Scritto da: P@ola | 29/12/2007 a 12:03
Il fatto che fosse una donna non è stato ininfluente. Per gli integralisti e i fondamentalisti islamici le donne devono avere una funzione del tutto subalterna ai maschi. E Benazir Bhutto era una donna laica e autonoma, fiera della propria libertà, che aveva dichiarato più volte di appartenere solo a se stessa. Strappando una tradizione polverosa e opprimente, nella quale le donne devono "stare al proprio posto".
Scritto da: luciano / idefix | 29/12/2007 a 14:52
Vacci piano Luciano.
"fiera della propria libertà, che aveva dichiarato più volte di appartenere solo a se stessa"...Benazir è stata anche una donna che si è fatta scegliere il narito dalla madre...secondo la pura tradizione islamica...fatto salvo poi mollarlo...
Scritto da: P@ola | 29/12/2007 a 17:25
Ciao Luciano, vedo che hai toccato un punto molto sensibile. Inutile dire che concordo con te. Benazir aveva due colpe: rappresentare un tentativo di democrazia ed essere una donna. Laica ed autonoma. Il fatto che, vivendo in quella società, in un momento della sua vita, qualcuno le abbia scelto un marito me la rende solo più cara. E mi fa apprezzare ancora di più il fatto che se ne sia liberata.
nei confronti delle donne sono tutti più severi ed esigenti. Nessuno chiede coerenza adamantina ad un politico. e le più severe sono spesso proprio le altre donne.
Secondo me pensare che il fatto che fosse una donna, sia stato ininfluente è da ingenui. In un paese di cultura islamica, dove si punta ad una talebanizzazione della società, ma che scherziamo?
ciao marina
Scritto da: marina | 29/12/2007 a 17:39
Scritto da: nonsonosola63 | 29/12/2007 a 18:07
Sono d'accordo con Marina. Benazir aveva la doppia colpa di essere donna e capo dell'opposizione. Ma la cosa che mi colpisce di più è quando un grande leder muore ammazzato ( penso a Kennedy, M.L King, Malcom-x, ma anche i nostri Falcone e Borsellino) scoprire la loro totale consapevolezza del rischio mortale e l'indefessa volontà a continuare ad agire...
Scritto da: nonsonosola63 | 29/12/2007 a 18:26
Sono d'accordo con Marina. Benazir aveva la doppia colpa di essere donna e capo dell'opposizione. Ma la cosa che mi colpisce di più è quando un grande leder muore ammazzato ( penso a Kennedy, M.L King, Malcom-x, ma anche i nostri Falcone e Borsellino) scoprire la loro totale consapevolezza del rischio mortale e l'indefessa volontà a continuare ad agire...
Scritto da: nonsonosola63 | 29/12/2007 a 18:26
Sinceramente, non me lo aspettavo. Non pensavo che da parte di alcune donne ci sarebbero state così tante resistenze ad ammetterlo. A riconoscere insomma che Benazir Bhutto è stata ammazzata ANCHE perchè donna. E che nel mondo (nei paesi islamici in particolare, ma non solo in essi) la donne DEVONO starsene al loro posto subalterno. E che se osano alzare la testa con fierezza per rivendicare i propri diritti e la propria autonomia devono pagarla.
Davvero, non me l'aspettavo questa serie di distinguo. Ero convinto che ci saremmo schierati tutti e tutte senza esitazione dalla parte di Benazir e della sua lotta contro gli integralismi e contro gli oscurantismi, contro i sessismi e contro la subalternità delle donne.
Io sono convinto che le donne e solo le donne (ovviamente col nostro aiuto di uomini) potranno far saltare gli equilibri perversi del potere costituito che sta sempre più sbranando il mondo, da millenni e millenni.
Scritto da: luciano / idefix | 29/12/2007 a 18:46
Forse non sapete molto di Benazir.
Benazir è stata "scelta" dal padre quale erede politica.Ricordo che Suo padre è stato spodestato, messo in prigione e poi impiccato. Ma lui è un uomo e non fa testo...
Fu proprio lei, Benazir,a chiedere a sua madre di trovarle un marito "socialmente adeguato a lei" (che poi si rivelerà un truffatore...e non ditemi che è stata sfortunata!!)
E' storia, non sono mie invenzioni.
Quindi non fu sua madre l'impicciona, no, fu Benazir a "voler essere tradizionalista (quando le conveniva!)" e lo sbandierò in molte interviste.
Non voglio togliere niente a Benazir ma non ritengo che sia stata ammazzata principalmente perchè donna. No, Benazir è stata liquidata quale
"persona scomoda", quale "leader dell'opposizione"...e chi sa ancora per quali altre ragioni che noi non sapremo mai.
Conoscendo meglio la sua storia (quando era in UK, ad Harvard...) ricordo certe sue dichiarazioni rilasciate alla stampa inglese...
Nella Storia personale di Benazir - a me - sembra di leggere uno "script" famigliare, tipo quelli descritti da Eric Berne in "Ciao...e poi".
Leggete anche il libro di Benazir...
Scritto da: P@ola | 29/12/2007 a 19:21
"Ero convinto che ci saremmo schierati tutti e tutte senza esitazione dalla parte di Benazir e della sua lotta contro gli integralismi e contro gli oscurantismi, contro i sessismi e contro la subalternità delle donne."
Luciano io mi SCHIERO con te su questo punto.
Omicidio Benazir:
propendo a pensare che Benazir sia stata ammazzata - in questo momento- perchè filo-americana, perchè figlia di un Pakistano ma anche di una Iraniana, perchè "amica" di Condoliza,... più che come donna. Questo omicidio mi fa molta più paura di altri omicidi perchè apre le porte ad altri gesti inconsulti - da tutte le parti ! Questo sì mi fa paura.
Scritto da: P@ola | 29/12/2007 a 19:32
Caro Luciano, io non credo molto nello schierarsi e nelle schiere. Detto questo, ritengo che in questo caso sia un po' semplicistico ridurre la questione Bhutto a termini di sessismo/maschilismo, essendoci in gioco probabilmente ben altri interessi, come P@ola ha evidenziato molto bene.
Scritto da: offender | 30/12/2007 a 01:27
Vi lascio il link ad un articolo "La Sultane assassinée" (Benazir) apparso su Le Temps
http://www.letemps.ch/template/opinions.asp?page=6&article=222464
E' semplice, chiaro ed anche abbastanza completo.
Se poi qualcuno desiderasse approfondire informo che Le Monde ha pubblicato La Saga dei Bhutto (al momento in aggiornamento).
Per certo Benazir era contro l'integralismo islamico. Ora che Lei non c'è più l'integralismo avrà modo di meglio espandersi...
Se volete potete leggere sul mio Blog
uno scritto di MAXIME RODINSON
http://tusitala.blog.kataweb.it/2007/12/27/benazir/
Scritto da: P@ola | 30/12/2007 a 08:56
Purtroppo i problemi di questo tipo non si possono dividere in due: maschio, femmina, torto, ragione. Come ho già scritto, la componente femminile conta, eccome, in un paese tradizionalista non necessariamente islamico, ma anche cattolico come l'Italia. Serve ad avere il consenso della base integralista, serve a convincere un disperato a farsi saltare in aria in nome di non si sa cosa, serve a spingere migliaia di persone a scendere in piazza. Le menti di tutto ciò strumentalizzano religioni, credenze, tradizioni, per ottenere potere. Benazir Bhutto ha agito si da ragazza come una politica, seguendo l'esempio del padre, ogni suo gesto aveva questo fine, ottenere il potere e arrivare in cima. C'è riuscita, ma poi è caduta, come donna e come leader.
Scritto da: gcanc | 30/12/2007 a 12:42
La stessa cosa che ho pensato io quando, durante l'ultima visita al museo archeologico, la guida ci spiegava la differenza nella condizione della donna nella società greca, romana ed etrusca. Campanilisticamente propendo per la superiorità della civiltà etrusca...
Scritto da: Artemisia | 31/12/2007 a 20:39
Ciao Luciano e Buon Anno!!!
Io non sono certamente contento per quello che è successo, che succede e succederà in Pakistan.
Però propendo per il fatto che quella che stiamo vedendo è più uno scontro dinastico/familistico, più che una vera disputa democratica.
Certo Benazir era donna, ma la sua carriera politica (la prima, ma non l'unica nel mondo musulmano), era molto più simile all'incoronazione di Elisabetta I nella seconda metà del 1500, o a quella di Caterina la Grande di Russia, piuttosto che alla candidatura di una Clinton, di una Merkel, etc., quindi non sto a cadere nel giochino occidentate del maschio/femmina, perchè quì le condizioni culturali sono diversissime.
Ovvero lei in un contesto politico/familistico era l'unica possibile rappresentante della potente famiglia Bhutto della sua generazione.
Se ci fosse stato un maschio con le sue capacità, ora probabilmente avremmo letto necrologi di Omar Bhutto.
La sua candidatura non è sintomo migliorativo della condizione femminile di una nazione caotica e per molti versi retrograda, ma ahimè dotata di armi nucleari, come il Pakistan.
Difatti l'eredità della Bhutto, compresa la leadership politica a chi è stata data?
Ad una persona di partito dal congnome x, y o z?
No, al figlio 19enne, così come un qualsiasi nobile feudale o capoclan passa il titolo al parente più prossimo, possibilmente maschio, ma se proprio costretti anche femmina, a prescindere dalle reali capacità di governo...
In realtà la battaglia politico/militare per il Pakistan è appena iniziata.
E l'occidente, capeggiato dagli USA ha un'atteggiamento chiaramente schizofrenico.
Da una parte i filo-repubblicani che a naso tappato, sostengono la dittatura filo-islamista di Musharraf, la quale piglia i soldi da Washington e sottobanco (ma non troppo) tollera che le provincie del nord (le sette aree tribali) al confine con l'Afghanistan siano controllate da Al-Qaeda, che lì addestra i volontari provenienti da tutto il mondo e di conseguenza rifornisce il fronte taleban-afghano.
Dall'altra i filo-democratici, che sostengono le opposizioni capeggiate dal partito gestito dalla famiglia Bhutto.
Che come partito, certamente è molto più progressista e "democratico" della dittatura doppiogiochista di Musharraf, ma che comunque non è certamente allineato su standard politici come minimo "liberali" e tanto meno femministi.
Certo l'esistenza di un simile movimento è un passo in avanti, ma non è certo tutta la camminata.
E sicuramente il rischio è che il paese, che è già diviso costituzionalmente nelle provincie del sud, controllate direttamente dal governo di Islamabad e le "sette aree tribali" del nord a controllo autonomo e ora praticamente feudo di Al-Qaeda, si divida in una guerra civile dalle conseguenze ignote e inquietanti, dato che proprio uno stato disgraziato e fondamentalmente disunito come questo, è l'unico stato musulmano che possiede ufficialmente armi atomiche.
Alì Maobao
Scritto da: maobao | 03/01/2008 a 10:22
Proprio perchè il Pakistan e i paesi islamici sono molto diversi dalle democrazie occidentali non possiamo usare gli stessi parametri di analisi nè tantomeno di giudizio.
E proprio per questo la presenza e la candidatura di Benazir Bhutto (ovviamente lontanissima da quelle della Royal in Francia, della Clinton negli USa o della Merkel in Germania) era un fatto dirompente. Perchè la condizione della donna nei paesi islamici è nettamente differente dalla condizione femminile in Occidente. Con tutto quel che ne consegue.
Scritto da: luciano / il ringhio di Idefix | 03/01/2008 a 10:53