PROPOSTA A TUTTI I BLOGGERS
ENTRO DOMANI FACCIAMO TUTTI UN POST CONTRO LE FORME DI RAZZISMO CHE STANNO INVESTENDO IL NORD ITALIA: FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE
Continua la campagna xenofoba di troppi sindaci del Nord Italia. Dopo quello di Caravaggio, altri 42 comuni ad amministrazione leghista della provincia di Bergamo hanno firmato in contemporanea alle 12 di oggi un'ordinanza per vietare le nozze tra cittadini italiani ed extracomunitari sprovvisti di permesso di soggiorno. Altre ordinanze impongono agli extracomunitari un reddito minimo per ottenere la residenza, come aveva fatto il sindaco di Cittadella.
La legalità e la sicurezza sono temi troppo importanti e delicati per lasciarli nella mani di persone xenofobe.
Ringrazio Duccio Blog per aver promosso l'idea di questo post.
Collaborerò anche io. Ma cosa dovremmo scrivere precisamente?
Scritto da: Lorenzo | 06/12/2007 a 22:40
Se ti va, puoi semplicemente ricopiare il mio post.
Scritto da: luciano / idefix | 06/12/2007 a 22:58
puoi anche scrivere cosa ne pensi
Scritto da: Giulio in Canada | 06/12/2007 a 23:55
provvedo nel pomeriggio
buona iniziativa
ciao marina
Scritto da: marina | 07/12/2007 a 08:23
ho accolto l'appello,anche se mi sono fatta aiutare.più che altro,mi sono fatta ispirare da un grande poeta e musicista.immagina un po' chi!
Scritto da: simona | 07/12/2007 a 09:14
fatto, ciao
Scritto da: Tomas | 07/12/2007 a 09:17
se riesco provvedo in serata
Scritto da: zauberei | 07/12/2007 a 09:58
Tra un po' toglieranno la cittadinanza anche agli italiani che si fanno le canne e che non vanno in chiesa, se continua così...
...già il passaporto lo molla la questura, come se fossimo sotto totalitarismo...
Appena trovo un immagine da allegarci, ricopio e posto...
...Anche se voglio fare un altro post di schifo verso il nuovo simbolo della cosa di sinistra, perchè lo ritengo il simbolo di un suicidio programmato...
Andrea Bagnoli - Maobao
Scritto da: maobao | 07/12/2007 a 10:08
Fatto...
Maobao
Scritto da: maobao | 07/12/2007 a 10:33
Mi sa che siamo tanti! ;-)duccio
Scritto da: Duccio | 07/12/2007 a 13:40
Non sono padana, non sono della lega e non sono razzista e mi chiedo.... "è razzista chiedere che uno straniero per venire in italia e chiedere la cittadinanza abbia un lavoro?" e penso....
Qualcuno si chiede perchè certe misure vengono prese in una regione in cui la gente ha paura di ritrovarsi in casa propria un coltello alla gola?
Sono tanti i SE e i MA...possiamo discutere sul fatto che avere una casa non è facile...possiamo discutere su questo e altro...ma continuo a pensare che non ci sia nulla di razzista in questa precisa presa di posizione. Provo a mettermi un attimo dalla parte di chi certe situazioni le vive.
Buona giornata
Scritto da: Pugilessa | 07/12/2007 a 15:36
Agli inizi degli anni sessanta ero in Germania insieme ai miei familiari lì emigrati a causa dell'endemica mancanza di lavoro al Sud.
Ero intento a far la periodica pausa oraria a scuola, come era abitudine in quel villaggio bavarese allorchè fui apostrafato da un rude operaio comunale con un grido esagerato : Traditore!!!
Io, infelice bimbo di otto anni,affetto da grave nostalgia da madrepatria, dovetti farmi spiegare dai miei i motivi di quell'insulto.
Mio padre ebbe a consolarmi
che quell'epiteto irriguardoso
affondava nei ricordi bellici cui quell'uomo era rimasto ancorato
Scritto da: ANCHISE | 07/12/2007 a 16:03
Maobao, non occorre essere in un regime totalitario perche' il passaporto venga rilasciato dalla questura.Non ti sembra abbastanza normale che chi abbia conti in sospeso con la giustizia o semplicemente doveri di versare alimenti come marito e padre se separato debba essere impedito di svignarsela? O ancora considera il caso di un impreditore disonesto che se ne va a godersi il maltolto in qualche paradiso fiscale dove ha accumulato ricchezze a spese di coloro che ha raggirato e truffato.Il controllo, anche se oggi sempre piu' inutile, ci deve essere e non per questo si deve ritenere di vivere sotto dittatura. Cio' avviene in tutti i paesi del mondo.
Riallacciandomi al commento di "pugilessa" inviterei anche a riflettere su come si intenda ovviare al mantenimento di quei cittadini stranieri non in grado di mantenere se stessi. La facile accusa di xenofobia in nome di una realta' che puo' essere soltanto utopica si basa unilateralmente su una logica del diritto che non tiene conto di quella del dovere che di necessita' ne deriva.
Scritto da: uno | 08/12/2007 a 18:25
Al di là dei singoli provvedimenti presi da certi sindaci, vale purtroppo quello che la Lega prima dice e poi cerca di fare. Oggi ad esempio il segretario nazionale della Lega Nord, senatore Umberto Bossi (nella manifestazione davanti alla Prefettura di Bergamo, a sostegno dei sindaci che hanno firmato ordinanze di vario tipo contro gli immigrati irregolari) ha dichiarato: "Abbiamo il dovere morale di liberare il nostro popolo da questa Italia schiavista. Il potere colonialista imbecille non capisce che il popolo aspetta solo il momento per attaccare, e quel momento verrà"
Parole eversive e minacciose, che scaturiscono dal cuore torbido e xenofobo della Lega.
Non è questione di singoli provvedimenti (sui quali si potrebbe anche discutere nel merito) ma di una visione (quella bossiana e leghista) del tutto paranoica e pericolosa.
Scritto da: luciano / idefix | 08/12/2007 a 18:40
d'accordissimo con l'anonimo là sopra e non mi sento affatto razzista...anzi sono sicura di non esserlo!
Scritto da: Pugilessa | 08/12/2007 a 20:07
Pugilessa: vorrei che fosse chiaro che io non mi sogno nemmeno lontanamente di definire "razzista" chi è preoccupato per la sicurezza, chi vuole che l'immigrazione sia regolamentata in modo serio, chi pretende che gli stranieri rispettino la legge come gli italiani, chi pensa che la mescolanza delle etnie e delle culture sia difficile e complessa.
Sarei un cretino (e un cretino ingiusto) se accusassi di razzismo o di xenofobia chi è preoccupato.
La mia accusa era esplicitamente rivolta ad altri (e non certo a te).
Scritto da: luciano / idefix | 08/12/2007 a 20:46
Premessa (che dovrebbe essere inutile): non voto la Lega, non ne condivido le posizioni in generale e penso che certi suoi rappresentanti dovrebbero lasciare la politica e adattarsi a lavori più umili.
Però perdonami Luciano, mi spieghi che cosa c'è di sbagliato nel pretendere che uno debba essere munito di permesso di soggiorno per contrarre matrimonio in Italia? Io, sinceramente, pensavo che già fosse così. In quanto alle dichiarazioni "eversive" di alcuni esponenti leghisti, si tratta semplicemente delle smargiassate a cui ci hanno da tempo abituati e che servono a garantirgli una vasta eco mediatica. Può darsi che i singoli che le pronunciano ci credano o meno, ma non è quello il punto. Il punto è fare notizia.
Devo dire di essere d'accordo con Pugilessa, e aggiungo che per combattere gli estremismi occorre combattere le situazioni di illegalità e di degrado. Gli estremismi attecchiscono dove c'è paura, dove c'è malcontento, dove la gente si sente abbandonata dallo Stato.
Scritto da: offender | 09/12/2007 a 12:04
Ho letto solo oggi dell'iniziativa, ma scopro di aver avuto lo stesso scopo nel mio post di mercoledì (http://virquam.wordpress.com/2007/12/05/come-le-ss/).
Cosa c'è di tremendo nel voler sposare un cittadino straniero? Tanto più che in quanto coniuge avrebbe diritto alla cittadinanza, dunque, mi chiedo, che senso avrebbe un permesso di soggiorno per matrimonio?
Per quanto riguarda l'altro provvedimento, è reato essere poveri o perdere il lavoro? Come si può pensare di sottrarre diritti legittimi sulla base del reddito?
Sono provvedimenti che nascono da un evidente intento razzista, ma che vanno oltre, intaccando i valori fondamentali della civiltà ed i diritti degli esseri umani.
Considero il razzismo come una devianza sociale pericolosa per la convivenza sociale. I razzisti sono persone mentalmente deviate, paragonabili ad assassini seriali. I leghisti sono razzisti. Chiamiamo le cose col loro nome.
Scritto da: VQ | 09/12/2007 a 15:59
Il matrimonio e' una comoda scorciatoia per ottenere la cittadinanza senza essere preventivamente in possesso di carta di soggiorno e comporta in molti casi alcune conseguenze sulle quali val la pena riflettere.
La prima e' che un numero riguardevole di ragazzotte "allegre" si sono trovate il vecchietto compiacente (pagato in danari o in natura) ben lieto di proporsi come sposo novello. Affari loro dira' qualcuno. In realta', oltre a dar legittimita' di cittadinanza a chi andra' probabilmente a prostituirsi (cosi' e' per una parte)si dara' anche diritto alla "signora" di beneficiare per i prossimi 30 o 40 anni della pensione del marito che prima o poi passera' a miglior vita. Cio' e' sicuramente affar nostro e lo sara' ancor piu' drammaticamente affare della prossima generazione (quella dei nostri figli).
Nel caso inverso, parecchi "bei tenebrosi" nord africani si sono sposati a ragazze italiane trovandosi cosi'una legittima casa da cui, in piu' di qualche caso, gestire traffici di varia natura (basti leggere la cronaca).
Il fatto di richiedere il permesso di soggiorno preventivo per il matrimonio e' solo a tutela e garanzia di una verifica di un minimo di stabilita'ed autonomia. Senza di cio' il matrimonio costituisce facile soluzione a chi con spregiudicatezza cerca in fretta una "sistemazione" che poco ha a che fare con i normali motivi per i quali due persone normalmente si sposano e le cui conseguenze hanno effetto su tutta la comunita'.
Scritto da: uno | 09/12/2007 a 16:43
@uno: sottoscrivo in pieno.
Scritto da: offender | 09/12/2007 a 18:39
Sui singoli provvedimenti sono disposto a discutere: potrebbero anche essere sensati o giusti. Però c'è un "ma".
Ed è questo: SE questi provvedimenti arrivano da amministratori che continuamente e sistematicamente hanno posizioni xenofobe e razziste, non mi fido.
Lo dico chiaro e tondo: SE quest'ordinanza l'avessero concepita Cofferati o Chiamparino o Domenici o Veltroni, sarei disposto a ragionarci su con serenità. Ma dato che queste ordinanze arrivano dall'humus di Gentilini (l'ex-sindaco leghista di Treviso che voleva sparare agli immigrati..."pum pum come agli uccellini") le cose sono ben diverse.
Come diceva Karl Kraus (giornalista e scrittore austriaco di inizio Novecento): "non contano solo le cose che si dicono ma anche chi le dice"
Scritto da: luciano / idefix | 09/12/2007 a 19:20
Certo, a legiferare, ad amministrare ed a governare sarebbe auspicabile che fossero solo i giusti e gli onesti provvisti di buon grado di intelligenza ed equilibrio psichico.
Aihme' lo spessore morale ed intellettuale della fauna politica (tranne qualche eccezione)e' in realta'di livello alquanto scadente. Cosa fare? Approvare o disapprovare un provvedimento perche'lo si ritiene giusto o sbagliato o per la faccia ed il colore politico di chi lo presenta?
In sostanza, e' meglio essere coerenti con la logica delle necessita' e con i nostri principi o con i dettami e le direttive di una particolare fazione politica nonche' con il profilo etico dell'individuo che in quel momento si presenta?
Francamente ritengo che se un provvedimento o una legge viene ritenuta giusta in se vada approvata al di la di chi la propone;si sorvegli caso mai l'operato di chi la deve implementare.
Scritto da: uno | 10/12/2007 a 07:59
Uno: io non so come la legge della Repubblica disciplini nel dettaglio i matrimoni civili tra un cittadino
italiano e uno extracomunitario. Potrebbe essere (dico "potrebbe") che le ordinanze in questione NON siano contrarie alla lettera della vigente legislazione. Ma sto dicendo una cosa diversa. Che quei provvedimenti nascono da un terreno xenofobo, concimato dall'odio etnico che la Lega sparge da anni. E che sono stati emanati per gettare benzina sul fuoco della paura e della separazione, dell'incomprensione e dell'esclusione.
Scritto da: luciano / il ringhio di Idefix | 10/12/2007 a 09:02
@Uno:
sbagli per eccesso di pregiudizi.
"Il matrimonio e' una comoda scorciatoia per ottenere la cittadinanza"
Che sia una scorciatoia è vero, ma in sé questo fatto non ha nulla di negativo. La cittadinanza aiuta e semplifica la vita ai neo-cittadini ma anche all'amministrazione locale. Sempre che non sia la cittadinanza di chi è nato all'estero ad infastidirti davvero.
Tu poi riporti alcune storielle esemplari come fossero dirette conseguenze del matrimonio tra italiani e non italiani, che avrebbero luogo "in molti casi".
Prima le "ragazzotte allegre" che trovano "il vecchietto compiacente" per poter poi andare "probabilmente a prostituirsi". E' una generalizzazione aberrante e pregiudizievole contro le donne in genere e le straniere in particolare. Credi davvero che la prostituzione sia la massima aspirazione di una donna non italiana? Credi che impedire il matrimonio a chi effettivamente si prostituisce aiuti ad intraprendere una vita migliore? Ed in ogni caso, se il problema per te è la prostituzione per strada, perché intendi punire le donne e non accenni agli italiani che rendono tanto remunerativo un tale mercato? In cosa sono persone migliori delle "ragazzotte allegre"?
Per la fiera della generalizzazione (dovrei dire del 'tutt'erba un Fascio'?), passi poi a descrivere i "bei tenebrosi nord africani" che non cercherebbero altro che una "legittima casa" da cui "gestire traffici di varia natura". E come autorevole fonte citi "la cronaca" in "più di qualche caso". Come se la nascita al di là del mediterraneo fosse un chiaro indice di innata tendenza alla criminalità. Ti capita a volte di spegnere la TV ed uscire a vedere la realtà?
Se il tuo obiettivo fosse il corretto uso della istituzione del matrimonio, dovresti pensare non ad un "permesso di soggiorno preventivo" per gli stranieri, ma ad un modo di proteggere le donne da tanti (TANTI!) italiani che commettono violenze di ogni tipo tra le "legittime" pareti domestiche. Se segui le cronache, dovresti saperlo.
"il matrimonio costituisce facile soluzione a chi con spregiudicatezza cerca in fretta una sistemazione che poco ha a che fare con i normali motivi per i quali due persone normalmente si sposano"
Il matrimonio è matrimonio, i motivi per cui due persone vogliono sposarsi non possono essere oggetto di regolamentazione legale, né di giudizio ipocritamente morale da parte di chi si sente superiore.
Il principio per cui si dovrebbe limitare il diritto alla libertà (al matrimonio, al lavoro e così via) di un essere umano allo scopo (apparentemente innocente) di evitarne gli abusi è puerile e per nulla rispettoso della dignità umana.
Tutti i regimi totalitari hanno questa caratteristica. La legge deve intervenire, come fa, nei casi di abuso, non preventivamente e selettivamente in base alla nascita.
Se poi a proporre la sottrazione di libertà è gente notoriamente razzista è fiera di esserlo, sento, con un giustificato margine di certezza di avere inquadrato correttamente la questione.
Scritto da: VQ | 10/12/2007 a 12:32
Al di là di ogni discussione, un Paese che per "difendersi" ha bisogno di ostacolare i matrimoni misti, è un Paese già morto.
Scritto da: VQ | 10/12/2007 a 12:35
Se si pensa che tra le liberta' vi debba essere anche quella di far fesso il prossimo facendo passare per matrimonio cio' che in realta' e' solo mezzo per altri fini ci si dimostra alquanto ingenui. Il convivere e' fatto di diritti e doveri e le liberta' dei singoli sono necessariamente condizionate dai diritti di tutti gli altri.
Scritto da: uno | 10/12/2007 a 13:15
Uno: stiamo passando da un tema (i provvedimenti, che alcuni di noi ritengono xenofobi, di certi sindaci leghisti) a uno alquanto diverso (il senso del matrimonio).
Scritto da: luciano / il ringhio di Idefix | 10/12/2007 a 13:45
sono spariti gli ultimi due commenti?
Scritto da: uno | 10/12/2007 a 17:04
sono riapparsi, forse dipendeva dal mio collegamento
Scritto da: uno | 10/12/2007 a 17:06
VQ, scusami, ma tra matrimonio misto e matrimonio contratto da una persona senza permesso di soggiorno c'è una bella differenza.
Scritto da: offender | 10/12/2007 a 20:08
?
Scritto da: uno | 11/12/2007 a 08:10