Sul blog di Tereza, ho letto questo post. Lo condivido e allora eccolo qua.
All'indomani dell'orrore a Roma, quello per cui non aggiungerò una sola parola perchè non ne trovo o ne trovo troppe che poi è la stessa cosa, questo mi sento di commentare solamente.
A quelli che hanno parlato di "difendere le nostre donne" vorrei chiedere un favore:
TACETE
TACETE
TACETE
ABBIATE RIGUARDO
ABBIATE VERO RISPETTO
Non replicate il copione infame per il quale la difesa e la dignità delle donne passano sempre e solo attraverso il concetto di possesso tribale, quello stesso che equipara il concetto di possesso con quello di bottino e quello di Persona/Donna con quello di cosa.
Non vorrei essere qui a dirlo/ricordarlo/sottolinearlo. Mi fa male davvero essere qui per questo, ancora per questo, dio mio...
Non le onorate davvero le donne dichiarando di volerle difendere come fareste con i mobili di casa.
Le donne sono ben altro e questo, dopo tanto orrore, ce lo potevate risparmiare davvero a tutte.
Almeno questo...
Tereza, che non sa più cosa prova
Sì davvero, la donna paga sempre i prezzi più alti con i bambini. Ma la cosa che mi ha sconcertao è che oggi sulla stampa ci sono tre pagine per parlare di questo gesto efferato... Ma quando la donna è violentata nella propria casa, nella propria famiglia come accade statisticamente moltissimo non c'è nulla. Allora il sospetto che mi viene è che fossero articoli non per difendere la donna ma per andare contro i rom. Giulia
Scritto da: Giulia | 01/11/2007 a 16:35
Scusa se mi intrometto, ma non ho trovato un indirizzo di posta elettronica. Ci farebbe piacere se ci parlassi di un tuo libro o di come tu scrivi libri per ragazzi... per un post futuro. Poi ci avevi promesso altro materiale. Ti lascio il nostro indirizzo email: [email protected]
Ciao e vieni sempre a trovarci. Costanza
Scritto da: costanza | 01/11/2007 a 16:39
D'accordissimo con Giulia. L'episodio di Roma è gravissimo e atroce, però i media non danno lo stesso spazio e la stesso eco quando i colpevoli sono italiani parenti o amici o conoscenti o fidanzati o ex-fidanzati delle vittime.
E (dati Istat) la maggior parte degli stupratori sono appunto parenti/amici/conoscenti delle donne aggredite.
Con questo non voglio per nulla dimenticare o sminuire la serietà e la gravità della questione "immigrazione incontrollata e criminale".
Scritto da: luciano / Idefix | 01/11/2007 a 17:03
... non ho parole ...
Rino.
Scritto da: Rino | 01/11/2007 a 18:53
Non voglio fare generalizzazioni contro un solo Paese» tanto è vero che «a segnalare l'autore del fatto di Tor di Quinto è stata una donna romena. Ma non posso non dire che quando il 75% degli arrestati proviene da un solo Paese, e tutti gli episodi hanno la stessa modalità, ovvero aggressione violenta, furto, stupro e omicidio, esiste un problema specifico. Problema che non è solo romano, ma di tutte le altre grandi città. Senza provvedimenti immediati, si rischia un'ondata di xenofobia».
- Walter Veltroni
Scritto da: offender | 01/11/2007 a 19:46
che schifo!nn ho parole.è questo tipo di atteggiamento,considerare le donne come proprietà e nn come xsone autonome, che le mette nella condizione di essere vittime e nn soggetti padroni del proprio destino.come cittadini di serie b.ci vuole innanzitutto rispetto.e il rispetto non viene nemmeno da parte della legge.e nn ha importanza se sia un estraneo o un conoscente,un compagno,marito,padre,ecc,la base di partenza è sempre la stessa,la mancanza di considerazione,di stima,di affetto.questa vicenda è stata più evienziata xchè le violenze domestiche sono spesso taciute,per paura,x sgomento,a volte x ignoranza,x mancanza di autostima.nn credo ci sia razzismo,casomai voyuerismo da parte di certa stampa.che ci sguazza nei particolari scabrosi,lo farebbe anche se si trattasse di familiari,guardate cogne.
Scritto da: simona | 02/11/2007 a 17:03