Dico chiaro e tondo quello che penso: l'assassinio di Gabriele Sandri è stato un tragico errore, sul quale sta indagando la magistratura. Ma il calcio italiano è gravemente malato e non è tollerabile nessuna indulgenza nei confronti dei teppisti che domenica hanno incendiato auto, assalito commissariati, attaccato la sede del Coni, distrutto moto, spaccato vetrine e insegne. Se l'accusa nei loro confronti sarà di terrorismo, ben venga.
Perciò le prime pagine di Manifesto e Liberazione, che flirtano lingua in bocca con l'illegalità, mi hanno fatto incazzare.
Luciano, hai perfettamente ragione. Sono d'accordo con te.
Aggiungo un'altra cosa, anche se può sembrare cinica, se anziché un bravo ragazzo romano fosse stato colpito, sempre per errore ovviamente, un rom la notizia sarebbe stata confinata nelle brevi di cronaca e nessuno ci avrebbe fatto caso, anzi forse qualcuno avrebbe persino detto "bene, uno di meno".
La morte di Gabriele, che conoscevo pure di vista perché abitava nel mio quartiere, è tragica ma non c'entrava nulla con il calcio. Il poliziotto che ha perso la testa e ha sparato non ha sparato perché Gabriele era un tifoso. C'è stata una strumentalizzazione schifosa da parte di gentaglia che, tra l'altro, è convinta assertrice della giustizia fai da te, della violenza.
Se tu avessi sentito il veleno che vomitavano le radio dei tifosi domenica ti saresti spaventato, sembravano Radio Mille Colline del Ruanda dei massacri etnici.
E mi fa veramente specie che a sinistra il fatto che ci siano gruppi paramilitari travestiti da tifosi, che hanno la capacità e l'addestramento militare per mettere a ferro e fuoco una città intera, passi in secondo piano, come se fosse solo un dettaglio.
Scritto da: Eeka | 14/11/2007 a 10:20
Sono d'accordo con te. Tutti commettiamo degli errori e, almeno se sono gravi, siamo tenuti a pagare per essi, compreso l'agente che, a quanto sembra, ha commesso una leggerezza imperdonabile.
Ma quale che siano state l'entità e la causa della disgrazia precedente, nulla può giustificare che la violenza successiva nei confronti della quale, secondo me, lo Stato ha avuto la mano sin troppo leggera.
Ciao,
Giorgio
Scritto da: CosmicVoidAroundMe | 14/11/2007 a 10:37
Sono d'accordissimo con te, d'accordissimissimo con eeka.In generale non sopporto il Manifesto - mai. viscerale, di parte demagogico, facile, è la versione nostrana del giornale di Feltri.
Nel caso specifico, non credo che niente, nè il morto per sbaglio, nè le stronzate successive svoltesi con cognizione di causa, abbiano alcunchè a che fare con il calcio. Il calcio è solo un elicitatore di sintomi, nonchè di quellii più eclatanti. C'è un problema grave che dallo psicologico dribbla al sociale. E che oltretutto vedo peggiorare a grandi passi.
Scritto da: zauberei | 14/11/2007 a 10:47
concordo pienamente con voi. Il problema è che questi gruppi sono finanziati...si spostano gratis a spese della collettività...hanno il potere di ricattare le società e si schierano a livello politico.... qualcuno li vuole!
Scritto da: giugiu | 14/11/2007 a 11:51
Sarà anche retorico il mio dire, ma sono convinta che questo calcio.."moderno" andrebbe anullato, debellato. All'inizio ci sarebbero delle contestazioni, credo, ma poi ci si farebbe l'abitudine. Qualcuno mi potrà accusare di faciloneria, ma non credo che lo sia. Non se ne può più di vedere e sentire, e leggere di cose, anzi, di violenza siffatta, non se ne può proprio più. Il fatto è che sicuramente, secondo me e forse secondo altri anche, l'annullamento del campionato di calcio verrebbe ostacolato da molti, proprio perché dietro ci sono interessi economici e di ogni genere. Però vorrei davvero che questo beneamato calcio, finisse un volta per tutte. Pensate al vero calcio che si giocava un volta e di cui si chiacchierava e ci si..sfotteva un po' (come si dice a Roma) al bar il lunedì mattina!! Ora che cosa ne è rimasto di quel calcio pulito e bello? Null'altro che violenza, teppismo,. e di tutto quanto di male possa esserci, a parte noi, semplici spettatori tranquilli che non faremmo mai cose del genere in uno stadio. Ma penso che il mio sogno sia un po' un un'utopia, purtroppo!!
Scritto da: Daniela Pinchera | 14/11/2007 a 12:46
sono anche io d'accordo con te,ed è assurdo che ci sia chi,(a parte quelle teste di m.....a degli ultras che si sa usano ogni scusa x usare violenza,e quindi non mi meravigliano),strumentalizzi l'azione sbagliata di un singolo x schierarsi contro le forze dell'ordine in toto!che schifo!
Scritto da: simona | 14/11/2007 a 13:55
Ah, altre cose che contribuiscono al mio umore fosco:
1) gridare "Boia chi molla" ad un funerale fa schifo
2) sostenere, come fanno i vecchi arnesi dell'Autonomia romana, che i gruppi ultras rappresentano un disagio nei confronti della società capitalistica che precarizza il futuro dei giovani e che sono energie che andrebbero indirizzate, non solo è delirante è un'idiozia vera e propria.
3) Gli stessi che ora gridano "giustizia per Gabbo", normalmente gridano insulti a Carlo Giuliani e a sua madre.
Tifo contrapposto anche sui morti?
Scritto da: Eeka | 14/11/2007 a 14:38
Domanda: è un caso se i commenti a questo post sono scritti quasi solo da donne?
Scritto da: luciano / il ringhio di Idefix | 14/11/2007 a 14:43
Continuiamo a sparare nel mucchio e a tralasciare il vero problema: se al posto di Gabriele ci fosse stato un nostro figlio, parente o amico avremmo parlato "semplicemente" di TRAGICO ERRORE? I due fatti non sono assolutamente in relazione liquidare tutto con la violenza negli stadi è puro populismo
Scritto da: Nicola | 14/11/2007 a 15:03
Se è vero che gli ultras calcistici organizzati sono prevalentemente di destra (estrema), è anche vero che - specie in alcune città - ce ne sono pure di "sinistra" (estrema). Si tratta per lo più di gruppi legati all'area cosidetta "antagonista", che non disdegna affatto la violenza, anzi (ricordate i black block al G8 di Genova, e non solo?). Certo, definire "di sinistra" gente del genere - o gli attempati leader dell'Autonomia che li vezzeggiano ed ispirano, fa un po' rivoltare lo stomaco. Ma non a tutti: non certo a giornali come Liberazione ed Il Manifesto, ed alle forze politiche che in quell'area sperano di pescare (e probabilmente lo pescano) qualche voto.
Chissà però se qualcuno farà mai il conto dei voti che invece si perdono, per rincorrere quelle teste di c....
Dario Predonzan
Scritto da: Dario Predonzan | 14/11/2007 a 15:11
Non so se sia un caso, caro Ringhio.... Ho appena aperto Repubblica.it per leggere del funerale ed avevo paura che la giornata -triste per ovvi motivi - si fosse trasformata in un altro giorno di battaglia... Posso parlare per me stesso: naturalmente non accetto la categoria di "folli al di la' do ognoi possibilita' " che e' quella che alcuni lettori assegnano agli ultra' che hanno fatto l'inimagginabile nei giorni scorsi - e dato che non posso accettarla sto cercando di costruirmi nel pensiero una idea di come sia possibile che ci siano persone che, ad esempio, si organizzano alle 4 del mattino, caricano le automobili con coltelli, machete, pugni di ferro, mazze da baseball per poi andare a passare la giornata sull'autostrada a caccia di tifosi -ricoderai che furono poi fermati dalla Polizia a P,zza Vescovio, a Roma propio intorno alle 4 del mattino -questo un sei/ sette settimane fa...
Sto cercando di trovare una risposta alla domanda: come e' possibile che un gran numero di giovani trovi interesse nell'organizzare squdracce di picchiatori...
Che i geni dell'Autonomia Operaia di Roma se ne sono usciti con questa risposta non mi soprprende neanche un po'--- mi risulta impossibile trovare una correlazione tra le due cose... incertezza sul lavoro da una parte e violenza a 360 gradi dall'altra.... E' dato di fatto che ci sono i "padrini", i "caporioni" che provvedono "l'intelligenza" - cosa fare, come farlo, come organizzarsi per farlo... E questi ultimi raramente vengono presi mani sul fatto: loro mandano avanti i soldatini piu' malleabili, magari perche' piu' giovani ed incoscienti... E'anche chiaro che c'e' un collante "politico" che tiene insieme questi gruppi -- un collante efficace ma ideologicamente 'debolissimo'.... mi fermo qua....ciao
Scritto da: Giulio in Canada | 14/11/2007 a 15:23
Nicola: è evidente e umano che la morte di una persona susciti in noi risonanze radicalmente diverse a seconda che si tratti di nostro figlio o della nostra compagna o del nostro più caro amico o del romanziere che più ammiriamo oppure di uno sconosciuto. Se al posto di Gabriele ci fosse stato qualcuno che conosco sarei molto più addolorato e angosciato. Ciò non toglie che (da quanto finora è stato ricostruito) la sua morte (che nel post ho definito "assassinio") sembra una tragica e orrenda sequenza di sciagurate fatalità: dalla rissa fra tifosi fuori dall'autogrill all'intervento della pattuglia della Stradale fino all'inspiegabile sparo omicida.
Ma questa è la vicenda A, che pretende chiarezza e giustizia. E rispetto e comprensione del tremendo dolore che ha colpito le persone a cui Gabriele era caro.
Quanto poi è accaduto in alcune città, in particolare a Bergamo e a Roma, è la vicenda B. E riguarda la mostruosa metastasi del calcio italiano e del mondo che ci gravita intorno: certe tifoserie organizzate che sono ricettacolo di delinquenti, la demenza di certi media (giornali, tivù, radio), le infiltrazioni criminali e politiche nelle curve, i loschi interessi economici (dal merchandising alla droga), il vuoto esistenziale e culturale di molte persone che usano il tifo violento come una droga.
Non capisco dove stia, quando dico queste cose, il mio populismo.
Scritto da: luciano / il ringhio di Idefix | 14/11/2007 a 15:35
non ho capito quale sia il vero problema che dice nicola, però anch'io penso che questo evento, se vogliamo leggerlo per quello che è, qualcosa ce lo dica.
perchè, penso io, un poliziotto armato ha fatto una cosa del genere?
forse è impazzito, ma se fosse così, ce lo avrebbero dovuto dire immediatamente, e avremmo solo pianto una vittima della follia.
ma se un poliziotto della stradale estrae l'arma, la impugna a due mani, sblocca la sicura e spara a altezza d'uomo, il problema è veramente un'altro. è lo stesso problema dei poliziotti che entrano in una scuola e spaccano la testa a gente che dorme.
c'è una gerarchia sopra questo disgraziato che ha sparato. e c'è un clima da un po' di tempo che induce questa gerarchia a pensare in un certo modo. così come c'era un certo clima ai tempi del g8 di genova.
oggi sembra che il solo problema italiano sia la sicurezza. la politica sta litigando su quanti poteri in più debbono essere dati all'uno o all'altro e la stampa soffia sul fuoco facendo diventare avvenimento, a parte gli omicidi, anche qualsiasi fatto criminoso minore, che c'è sempre stato, a quanto pare anche in misura maggiore di oggi.
molto semplicemente, non credo che un poliziotto esca e spari tranquillamente, senza che il clima in caserma non sia particolarmente teso.
quanto ai disordini di roma e bergamo, ma mi volete spiegare perchè si legge che i teppisti sono ventimila e che sono tutti noti, e poi non viene fatto niente per farli stare ... in casa?
per far piacere a chi?
Scritto da: marcob | 14/11/2007 a 15:57
Il tutto rientra nel solito cul de sac in cui finisce inevitabile la stampa (tutta)dopo ogni evento che trascini con sè polveroni, sangue e indignazione di ogni tipo.
La stampa stessa ha montato il caso, la stampa stessa ha diffuso notizie false e contraddittorie, aiutata peraltro dal questore preposto.
La stampa quindi per non smentire sè stessa, continua nella logica della demonizzazione e soprattutto ci fa sprofondare nel più tetro passato fatto di strategia del terrore e ammiccamenti più o meno giustificabili.
La stampa ha pasciuto tutti i suoi agnellini, anche a suon di calcio che fa di gran lunga dimenticare le nefandezze del nostro paese.
Data la droga, tocca continuare.
E fomentare.
Altrimenti qualcuno esce fuori dal gregge, anche quello delle orde di barbari per le strade, e forse inizia a pensare.
A pensare a ciò che ci hanno taciuto.
Colpevolmente.
Scritto da: emma | 14/11/2007 a 16:16
No Marcob, il collegamento tra ciò che e successo a Genova e il poliziotto della stradale è assolutamente arbitrario ed è esattamente l'errore che commettono Manifesto e Liberazione.
Se a Genova si poteva legittimamente parlare di condizionamenti politici nella gestione dell'ordine pubblico (oltre a disorganizzazione, incertezze nella carriera di comando), qui c'è solo ed esclusivamente l'errore di un singolo che ha contravvenuto alle regole sull'uso delle armi. E per questo è sottoposto ad un'indagine giudiziaria e molto probabilmente pagherà per ciò che ha fatto.
Ma considerare in toto le forze dell'ordine come un blocco unico, un corpo separato è profondamente sbagliato e anche pericoloso. Ripetere, come purtroppo fanno certi esponenti della sx antagonista (e anche le squadracce neonazi da stadio), che sono nemici, cercare sempre e comunque lo scontro alimenta davvero il rischio di creare un corpo separato, è la logica della contrapposizione.
Non vorrei si tornasse ai tristi tempi in cui non si vedevano gli uomini sotto le divise o le toghe da magistrati ma solo i simboli del potere da abbattere... Mi pare che abbiamo già pagato un prezzo troppo alto
Scritto da: Eeka | 14/11/2007 a 16:18
Caro Luciano, non mi sarei mai permesso di riferirmi a te, se ti considerassi un populista non frequenterei il tuo blog. Sono addolorato per come è stata trattata la vicenda soprattutto dai giornali, da come viene giudicata questa morte rispetto a quella di Carlo Giuliani da tanti blogger. Perchè porre l'accento sugli esecrabili incidenti quando, rispetto alla morte di Gabriele, si trattava di due notizie diverse? A quanto pare poi non è che stessero litigando per motivi sportivi, ma ti pare normale che un poliziotto temda il braccio con la pistola puntata e, mirando da una corsia all'altra dell'autostrada, spari a sangue freddo uccidendo una persona? Scusami per lo sfogo, ma questa vicenda mi ha addolorato molto!
Scritto da: Nicola | 14/11/2007 a 16:23
Ciao Luciano,
per non farti diventare cieco a leggere tutta le cose che ho scritto a riguardo di quella che penso sia stata un'insurrezione nazifascista al pari di quella di Reggio Calabria, ti invito a leggere i post del mio blog dal titolo "Fasci...nazione".
Uno pre-assassinio è dedicato all'esistenza del "blocco studentesco" ed è il seguente:
http://urdals.blog.kataweb.it/comic_blog_storie_e_immag/2007/11/06/fascinazione-o-fascinazione/
Gli altri post-assassinio e post-insurrezzione sono i seguenti:
1
http://urdals.blog.kataweb.it/comic_blog_storie_e_immag/2007/11/12/fascinazione-ultras-o-squadristi/
2
http://urdals.blog.kataweb.it/comic_blog_storie_e_immag/2007/11/12/fascinazione-alcune-soluzioni-e-una-riflessione-sui-fatti-dellautogrill/
3
http://urdals.blog.kataweb.it/comic_blog_storie_e_immag/2007/11/13/fascinazione-e-il-centro-sinistra-ovvero-la-destra-moderata-dove-la-mettiamo/
Mi piacerebbe sapere una tua opinione a riguardo, dato che antifascisti lo siamo tutti e due, ma con metodi profondamente diversi
Maobao
Scritto da: maobao | 14/11/2007 a 17:41
Ma davvero qualcuno può sostenere che ci sia un filo che collega le violenze sistematiche durante il G8 a Genova (le aggressioni ai manifestanti inermi, la caserma Diaz, Bolzaneto, Fini nella centrale operativa della Questura) al gesto isolato del poliziotto che domenica ha sparato?
Ma davvero qualcuno pensa che le forze dell'ordine italiane siano riducibili a quelli che a Genova hanno infamato la divisa che indossavano? Certo che ci sono poliziotti o carabinieri o guardie di finanza incapaci oppure bramosi di una svolta autoritaria. Ma davvero qualcuno vede in giro delle forze dell'ordine sistematicamente violente e oppressive? Ma dove? Ma avete presente la Celere degli anni Cinquanta o Sessanta? Quella che sparava sui manifestanti e uccideva? La polizia del ministro dell'interno Mario Scelba? Pensate che la sindacalizzazione della polizia avviata negli anni Settanta sia passata invano?
Ma dove la vedete in Italia questa Polizia violenta e repressiva?
Scritto da: luciano / Idefix | 14/11/2007 a 21:38
La realtà ci impone di essere pragmatici e di non rimanere ancorati a snobistiche quanto accademiche posizioni. In alcuni esponenti del centrosinistra manca quasi totalmente il senso dello stato con le relative assunzioni di responsabilità che ciò comporta. Senso dello stato non è un concetto astratto bensì e soprattutto, rispetto per gli interessi della collettività. Rispetto per gli interessi della collettività che non viene certo praticato da chi si pone sempre in un ambiguo confine a cavallo tra adesione e contrapposizione. Molto spesso nelle situazioni reali il meglio che si può ottenere è, come diceva Calvino, evitare il peggio. Molti colpevolemente se lo dimenticano e fantasticano su utopistici mondi ideali che esistono solo nelle favole. Il peggio in questo caso è il ritorno del nano con tutto quello che ne consegue ma per alcuni il cordone ombelicale con la politica del tanto peggio tanto meglio non si è mai spezzato.
Scritto da: paolo | 14/11/2007 a 22:00
Sono d'accordo con Paolo: guai a dimenticare il realismo per inseguire la Luna (quell'assurdo slogan..."voglio la Luna"...che tra l'altro è inabitabile).
Però sarebbe sbagliato anche adagiarsi sul grigiore dell'esistente, senza mai un guizzo di coraggio utopico.
Io penso che realismo e sogno diventino potenti soprattutto se e quando usati insieme.
Condivido pienamente anche un'altra cosa che dice Paolo: la carenza di senso dello Stato in una parte della sinistra italiana, ancora persa dietro i fumi dell'antagonismo.
Come al Dottor Stranamore (nel film di Kubrick) ogni tanto scappava involontariamente il riflesso del braccio teso nel saluto nazista, così a certa sinistra italiana scappa involontariamente il riflesso illiberale e leninista.
Scritto da: luciano / Idefix | 14/11/2007 a 22:29
Io ignorantemente mi domando: Ma che cazzo centrano i crimini di teppisti-deficenti con le posizioni politiche. Quest'altri imbecilli della politica, si rendono conto che dando valenze di questo tipo, non fanno altro che alimentare l'orgoglio di questi delinquenti!!!!
Ciao un saluto
Scritto da: PrimodegliIgnoranti | 14/11/2007 a 22:35
Purtroppo, esistono montagne di documenti (dai rapporti di polizia a sentenze della magistratura, da inchieste giornalistiche a testimonianze dirette): il legame fra ultras ed estremismo politico è assai forte, in più con infiltrazioni malavitose. E risulta pure che le curve stanno sempre più diventando un regno dell'estrema destra.
Intendiamoci: a me non piace per nulla nemmeno il tifo schierato politicamente a sinistra. Anche se trovo belle e giustissime le campagne (che fanno alcuni giocatori o club o allenatori) contro il razzismo.
Però i pugni chiusi di Lucarelli non mi piacevano: li trovavo dei passi insidiosi (anche se in se e per se innocui) sulla strada del progressivo impazzimento degli stadi.
Scritto da: luciano / Idefix | 14/11/2007 a 23:14
scusa luciano, ma anche genova è venuta dopo gli anni settanta e la sindacalizzazione della polizia.
qui, tra l'altro, non si tratta di polizia violenta o repressiva, ma di un fatto semplice semplice: due pattuglie sono ferme in un autogrill che non è nemmeno di fronte a quello della corsia opposta, ma spostato un po' più a sud. prova a vedere su google earth, e vedrai che difficilmente da dove presumibilmente erano ferme le due pattuglie, si sarebbe potuto vedere una rissa non di 50 60 persone, ma dei componenti di due auto.
per sparare e colpire l'auto che se ne andava, il poliziotto deve essere risalito sulla gazzella, aver oltrepassato tutta l'area di servizio, fermarsi nel raccordo di immissione, mirare e sparare.
(il disegnino pubblicato da repubblica è puramente indicativo e non corrisponde affatto a quei due autogrill)
non c'è alcun dubbio che il poliziotto abbia sparato per fare centro, e non c'è alcuna certezza che l'altro colpo sia stato sparato in alto o che non sia stato sparato nella stessa direzione mancando il bersaglio.
le fonti ufficiali di balle ne hanno raccontate fin da subito.
poi, io sto in spagna, non sono un investigatore, e posso benissimo sbagliarmi, ma i fatti non sono poi tanto lontani da come li ho descritti.
io credo che qualcuno, presente alla scazzottata, abbia chiamato il 112 o il 113 e dalla centrale sia stata allertata la pattuglia più vicina. da qui io penso che l'intervento armato non sia un'iniziativa di una scheggia impazzita.
tra l'altro, per estrarre la pistola ed armarla ci vuole un ordine.
a genova sembra che l'ordine non l'abbia dato nessuno, nè si vuole saperlo, visto che si possono fare le commissioni su telecom serbia, ma non sul g8. qui, alla fine, pagherà un disgraziato (colpevole) e sarà pace per tutti.
e adessso mi spiego perchè parlo di clima.
sono mesi che ci martellano la testa con l'emergenza sicurezza. le fonti informate però ci dicono che la criminalità (non mafiosa) è nettamente inferiore a quella di dieci o quindici anni fa.
ma ogni episodio è buono per calcare la mano, da entrambe le parti per stringere la corda, dare poteri ai prefetti o ai sindaci, deportare un popolo intero, e chi più ne ha più ne metta.
forse che quest'aria non la respirano anche le forze dell'ordine?
a forza di ripetere che è ora di finirla, poi qualcuno ci crede e prende l'iniziativa.
vedi eeka, dove sto in questo periodo il manifesto e liberazione non arrivano, nè mi prendo la briga di andarli a cercare in rete, e non penso affatto che le forze dell'ordine siano un corpo separato e nemico.
però, con l'aria che tira, è possibile che all'interno delle forze dell'ordine qualcosa possa anche andare in una certa direzione.
vedi, quando successero i fatti di genova, al di là delle responsabilità, il capo della polizia e il ministro dell'interno avrebbero dovuto dimettersi all'istante, come testa della gerarchia di comando, e quindi come responsabili di fatto.
qui, non ci andiamo molto lontano, perchè se passa il fatto che un poliziotto, a cui da qualcuno è stato messa in mano una pistola, possa sparare e uccidere un cittadino inerme, vedi un po' tu.
Scritto da: marcob | 14/11/2007 a 23:34
Caro Luciano la polizia violenta e repressiva, in Italia, l'abbiamo vista proprio a Genova!
Scritto da: Nicola | 15/11/2007 a 07:11
E non solo a Genova, ma anche a Napoli nel 1999 durante il governo D'Alema.
Maobao
Scritto da: maobao | 15/11/2007 a 10:02
Luciano,
Mi farò odiare, ma 'sta storia di quanto la religione valdese sia la migliore di tutti, mi lascia interdetto.
Secondo me è una religione come tutte le altre e becca l'8 per mille come la chiesa cattolica.
Sempre morigerata con lo spirito della quaresima nel cuore, sembra il primo cristianesimo...
E mi dispiace, sarà più tollerante delle altre e come minoranza avrà subito ogni angheria dalla maggioranza cattolica, ma non la sopporto come tutte in genere tutte le religioni, in primis quelle idealistico-monoteiste.
Se proprio dovessi essere costretto ad ammettere il bisogno di una scusa religiosa per le masse, allora preferisco il carnalissimo politeismo indo/greco...
Non contesto gli ideali di pace e amore universale e di aiuto del prossimo, ma non sopporto il grigiore e la piattezza, quindi non riesco ad apprezzare lo spirito quaresimale essendo attratto da quello carnescialesco...
...Dovevo farti questa confessione, perchè sento che se non l'avessi fatta, non avrei potuto continuare a discutere con te con onestà, perchè nonostante gli antipodi morali ai quali ti trovi rispetto a me, hai delle opinioni interessanti e penso che, scelte religiose a parte, tu sia una bella persona, in quanto sincera.
Maobao
Scritto da: maobao | 15/11/2007 a 10:41
Marcob: su un punto concordo con te. Dopo mesi che ci martellano con la storia della sicurezza, degli scarsi controlli, dei cittadini indifesi di fronte al dilagare della criminalità, non si può pensare che questo non abbia conseguenze anche su chi l'ordine e la sicurezza li deve tutelare per mestiere.
Ma tra questo e il sostenere che l'antidemocraticità in blocco delle forze dell'ordine, come fanno molti (non tu, però devi ammettere che questa è un'opinione ben diffusa in certi ambienti) c'è una sostanziale differenza concettuale.
E sostenere,come ha fatto il Casarini, che le violenze e gli assalti di domenica sono stati "giusti" è molto più pericoloso per la democrazia e mi preoccupa molto più.
Sono quelli come Casarini i veri corpi separati. Sarebbe ora di dirla a chiare lettere
Scritto da: Eeka | 15/11/2007 a 12:52
Sui fatti di domenica sono anch'io d'accordo con Luciano.
Poi però va detto che c'è anche qualcosa che si muove in modo nuovo nelle forse dell'ordine.
Lo sapevate che tra poco per fare il poliziotto o il carabiniere si dovrà essere tra quelli che scelgono il servizio militare volontario?
Questo a me preoccupa un poco. Mi rassicurava l'idea dei Carabinieri come sono stati finora: persone non particolarmente amanti di ideali militareschi, persone più simili a cittadini comuni o persino a pompieri, che a soldati o parà.
Sui fatti di Genova, però, vorrei dire che non mi piace fsare di tutta l'erba un fascio.
Così come ci sono stati i poliziotti di Bolzaneto che se la sono presa con i ragazzi pacifici (e per di più mezzi addormentati), tra i manifestanti ci sono stati i non-pacifici. E non intendo solo quelli degli estintori (passati poi per eroi) che erano forse semplicemente esuberanti ed ingenui, ma quegli altri, vestiti di nero (colore ben significativo)che hanno fatto danni veri e sono stati lasciati agire indisturbati (come tutti abbiamo potuto vedere a suo tempo).
Insomma: occorre guardare le cose con attenzione, perché non sono affatto semplici.
Scritto da: luciafiore | 15/11/2007 a 20:02
che nella polizia ci siano dei teste di c.. è statisticamente logico e assodato.
che dei teste di c.. armati e con senso di onnipotenza e impunità siano pericolosi è pure assodato.
che cambiare la mentalità omertosa dei vertici sia lungo e difficile direi che è assodato anche questo.
ma una domandina collaterale mi sorge spontanea: se a un concerto rock succedesse un decimo di quello che succede ogni domenica negli stadi italiani, verrebbero immediatamente bloccati i concerti per anni.
perchè nessuno pensa seriamente a una moratoria quinquennale del calcio?
e personalmente mi preoccupa vedere la polizia, la stessa di genova e dei campi rom, assediata all'interno di un commissariato da qualche decina di scalmanati, improvvisamente inerme.
ci sono due polizie? probabile.
ma non è rassicurante.
Scritto da: gea | 15/11/2007 a 22:13
Gea,
che lo Stato, come quasi tutte le grandi organizzazioni socio-economiche soffra di schizofrenia o di multipersonalità è fatto ormai assodato...
Maobao
Scritto da: maobao | 16/11/2007 a 16:19
marcob: scusa ma dove io avrei detto o scvritto che "la religione valdese è migliore delle altre"?
Non posso averlo fatto per vari motivi:
1) quella valdese non è una religione (che resta quella cristiana) ma solo una delle varie chiese cristiane aderenti alla Riforma luterana (anche se formatasi molto prima, verso la fine del Dodicesimo secolo)
2) "lo spirito della quaresima nel cuore" non so dove tu lo veda. Ti faccio solo l'esempio della sessualità, considerata uno dei più bei doni che Dio abbia fatto all'umanità,
3) non mi sognerei mai di sostenere con dogmatismo che la mia fede è quella GIUSTA IN ASSOLUTO e le altre sono sbagliate: laicamente, sono prontissimo a discutere in modo critico e autocritico la mia fede.
Non capisco affatto in base a cosa tu possa scrivere che io e te ci troveremmo "agli antipodi morali". Proprio non riesco a comprenderlo.
Scritto da: luciano / Idefix | 17/11/2007 a 13:30
solo per la precisione.
non sono io che ho parlato di religione valdese, nè potrei farlo.
diciamo che dirotto la tua risposta a maobao
Scritto da: marcob | 18/11/2007 a 08:56
Marcob: scusami. Ho orrendamente sbagliato il nome della persona a cui mi riferivo.
Scritto da: luciano / Idefix | 18/11/2007 a 21:51
Sì, sono io, l'orrido errore...
;-)
Dal mio punto di vista, le uniche cosa decenti del Luteranesimo sono aver rotto colla corruzione romana del papato post-Borgia e aver dato il potere della lettura individuale al popolo, dando così il via all'alfabetizzazione di massa dei popoli nordeuropei.
Però a confronto dello scetticismo umanista, dell'Italia rinascimentale, ripropose il concetto medioevale di un dio burattinaio fato e macchina universale.
Fu anche un ritorno a costumi "parchi".
Poca arte, poca musica, semplici costumi.
Con eccessi di proibizionismo morale di stampo talebano, come ad esempio nella Svizzera di Zuniglio e Calvino, che furono molto simili agli atti moralizzatori di quel proto-riformatore di Savonarola, che fece la fine che fece, perchè aveva rotto le scatole anche a quei fiorentini che inizialmente gli avevano dato ragione.
Fra l'altro Lutero mi pare fosse anche un violento antisemita e che quattro secoli più tardi, la cosa si sia riflessa nelle scelte politiche di ampio sostegno avute dai luterani tedeschi nei confronti del nazismo.
Molto probabilmente messer Pietro Valdo, era molto più tollerante e aperto di tutti i signori citati o accennati prima, e forse proprio per questo i suoi seguaci saranno stati ingiustamente perseguitati/sterminati dovunque si stanziarono.
Difatti a onore della chiesa valdese, c'è il fatto che a differenza della chiesa luterana tedesca, la chiesa valdese sia sempre stata un baluardo antifascista e antinazista.
Ma comunque mi ritengo lo stesso diffidente verso il protestantesimo, quanto verso il cattolicesimo.
Che ci devo fare???
Mi piace l'orpello, il nudo, il caos carnescialesco/orgiastico, lo sghignazzo, il lazzo,il vestito ricco, la grassa mangiata e la grassa bevuta...
E qui mi sa che siamo molto diversi...
Non credo in dio e tanto meno agli dei, ma ESTETICAMENTE, apprezzo di più i secondi, perchè appagano il mio gusto carnale.
E' comunque un'infatuazione puramente estetica, perchè il velo di maia/maja/maya, la reincarnazione, l'aldilà e il concetto stesso di anima, per me sono delle cazzate bestiali.
Poi posso prendere atto, che molte sette protestanti, per mantenere un contatto con l'attualità morale più concreto di quello della Chiesa cattolica, abbiano scelto una linea morbida e accomodante su molte tematiche social/sessuali.
Ma per me sono solo trovate per non perdere fedeli.
E comunque sarà moderna la chiesa valdese, sarà tollerante, ma l'8 per 1000 lo becca lo stesso.
Io sopprimerei il concetto stesso dell'8 per 1000, così come l'ora di religione a scuola.
Concludendo, posso essere d'accordo che Gesù, fosse un riformatore della religione ebraica e che fosse molto carnale e godereccio nella sua vita, quasi come un chassidico era considerato un ribelle nel contesto ebraico del 1700 in quanto amante della musica e del ballo.
Però ormai sono 2000 anni che il suo messaggio è stato trasformato e travisato, quindi portare ad esempio la sua vita, per indicare gli errori odierni, mi sembra proprio superfluo.
Questo perchè per me il problema non è riformare la chiesa in chiave Cristiana, ma come rendere tutte le religioni un ricordo da museo, che producano solo fascinazioni estetiche, o che rimangano subordinate a stati atei o laicisti.
Maobao
Scritto da: maobao | 19/11/2007 a 11:32
Maobao: se mi mandi (a [email protected]) un tuo indirizzo fisico, mi piacerebbe inviarti in fotocopia un paio di brevi saggi di teologi valdesi. Uno sul nesso tra fede, laicità e dubbio. Uno sulla sessualità.
Se posso permettermi, ho l'impressione che tu abbia una visione un po' arcaica della fede. Che non è affatto un reperto archeologico del passato ancestrale dell'umanità, ma una relazione con Dio, che risponde a domande importanti per la mia vita concreta: qual'è il senso della mia esistenza? Perchè cercare di essere giusti? Come amare in modo più caldo? Come entrare in
rapporto con il prossimo? Come affrontare le difficoltà e le tragedie? Come uscire dal nostro guscio di egoismo? Come vivere una vita più ricca (e non intendo dal punto di vista del denaro)?
Scritto da: luciano / il ringhio di Idefix | 19/11/2007 a 12:34
Sono d'accordo sull'imperdonabilitá degli ultrá e dei loro gesti, sono d'accordo sulla condanna ai titoli di questi giornali, ma non riesco proprio a definire un tragico errore quello di un agente che senza ragione apparente estrae la pistola dalla carreggiata opposta a quella di una semplice rissa e si autoproclama sceriffo di Arezzo mettendo a rischio l'incolumitá dei rissaioli e dei passanti. La cosa é una follia, non un errore e non mi riesce di giustificare l'atto, pare del resto che anche il capo della polizia non lo sappia giustificare e lo condanni. La reazione degli ultrá non deve cancellare l'inadeguatezza dell'agente.
Scritto da: ma.ni. | 19/11/2007 a 19:45
Mettiamola cosí per essere piú chiari: se dalla macchina della vittima fosse partito un petardo destinato a far casino e avesse per caso colpito l'agente della stradale cavandogli un occhio o addirittura uccidendolo, credete che qualcuno avrebbe parlato di tragico errore?
Chiamiamo le cose col loro nome: questo é omicidio, poi saranno i magistrati a stabilire aggravanti e attenuanti, ma resta omicidio.
Scritto da: ma.ni. | 19/11/2007 a 19:52
Luciano,
il mio indirizzo di posta te lo mando e puoi mandare tutto quello che vuoi.
Però tu parli del relazionarmi con dio, ma per me dio non esiste.
E' solo un prodotto della nostra fantasia.
Quello che viene definito pregare, relazionarsi, e che altro, per me è solo il dialogo interno dei nostri pensieri in forma meditativa e null'altro.
E' per questo che mi affascinano di più gli dei.
Almeno sono raffigurabili, hanno gli stessi vizi della gente e molte volte sono uomini o donne, che per fatti leggendari e ricamati generazione, dopo generazione, sono diventati divinità.
E in questo sono arcaico quanto un antico romano e lo ammetto.
Io al "coso" universale, senza forma, consunstanziale a tutto l'universo creato, ma paradossalmente fatto ad immagine e somiglianza dell'uomo, non ci credo e non mi piace...
E poi tu che sei Idefix, dovresti almeno essere d'accordo con il tuo padrone Obelix e il suo amico Asterix ed esclamare: "Per Toutatis!!!"
;-) :-) ;-)
Comunque aspetto gli scritti...
Maobao
Scritto da: maobao | 19/11/2007 a 20:49
Maobao: non voglio fare il pignolo, però (scrivendo che la fede è una relazione personale con Dio) non tiravo in ballo te: parlavo esplicitamente di me (e dei credenti). Anche se penso che Dio si rivolga incessantemente a tutti (molti dei quali tengono però l'audio spento o a volume assai basso).
un salutone cordiale
Scritto da: luciano / il ringhio di Idefix | 20/11/2007 a 10:21
Se esiste sia dio, che l'anima, che l'aldilà, dopo morto voglio farci a botte!!!
Non le ho mai fatte in tutta la mia vita, ma quella soddisfazione vorrei proprio togliermela...
;-)
Maobao
Scritto da: maobao | 20/11/2007 a 10:37
Bell'uomo:
Scherzi a parte, nell'ultimo post ho indicato in maniera più estesa, il mio desiderio di mettere in museo le religioni.
Maobao
Scritto da: maobao | 20/11/2007 a 10:40
Mettiamo in museo anche i gatti? Anche l'amore? E pure i romanzi?
Scritto da: luciano / il ringhio di Idefix | 20/11/2007 a 13:29