Il primo è un libro bello,
il secondo è un gioiello.
Ho letto due romanzi: raccontano due storie d'amore.
E lo fanno in modi diversi
dal solito: narrano in versi.
Charlette
è di Rino (http://www.babilonia61.splinder.com/) che di mestiere non fa lo scrittore o il poeta, ma con le parole se la cava bene. Come sa chi frequenta il suo blog dedicato alla storia.
Vi trascrivo la poesia XXVII:
A che serve il giorno
se non a preparare i sogni
da fare la notte
E di giorno, tanti anni fa, quando scriveva quei versi, Rino
pensava a Charlette, che prendeva vita anche nel suo mondo notturno e onirico, che lui definisce "il sudore dei sogni".
Per procurarselo, c'è un link sul blog.
Cento poesie d'amore per lady Hawke , semplicemente il più emozionante libro che ho letto nel 2007.
Michele Mari è uno scrittore strano, molto molto strano.
Due esempi: Io venìa pien d'angoscia a rimirarti, romanzo pieno di misteri e di licantropia su Giacomo Leopardi, realizzato con uno stile da inizio Ottocento, un geniale pastiche di linguaggio aulico e di generi (horror di serie B e alta letteratura).
Tu, sanguinosa infanzia: che non ho mai saputo inquadrare. Libro di racconti sull'adolescenza? Saggio sulla memoria e su come si forma un inconscio? Dolorosa spedizione negli abissi dei propri ricordi a frugare tra le copertine dei vecchi Urania e le ferite ricevute dai sentimenti? Corto circuito tra ironia e malinconia?
E così avanti con gli altri libri, da La stiva e l'abisso a Euridice aveva un cane. Tutti strani, molto molto strani.
Ma adesso arrivano le poesie per lady Hawke e Michele Mari rivela i propri enigmi personali, porta alla luce il mistero privato che serpeggiava sotterraneo in tutti i precedenti libri. E lo fa raccontando con straziante umorismo e con agghiacciante divertimento il segreto della sua vita, l'amore nascosto che lo ha segnato fin dagli anni del liceo Berchet a Milano. Quando si innamorò mostruosamente di una compagna di classe e non trovò mai il coraggio di confessarglielo. Poi passa il tempo, scorrono i decenni, l'amore di Michele per la sua lady Hawke non solo non si spegne ma anzi dilaga solitario e inconfessabile, perchè lei si è sposata. Finchè Mari e lei si incontrano. E più non vi racconto.
Se avete voglia di una storia d'amore forte e romantica (nel vero e pericoloso senso del termine), lasciate stare ciarpame come Moccia e bussate alla porta di queste cento poesie. Chi ha vissuto una passione (stessa radice semantica di patire) sfrenata e smisurata, malata e ossessiva, leggerà il libro in apnea, ritrovando (non conosco lode più grande) brandelli della propria storia, narrati in versi limpidi e taglienti come il cristallo, saturi di ironia e di citazioni (dai film western ai gialli, dalle canzonette alla mitologia, dall'horror alle fiabe). Un volumetto splendido
Che sorpresa, che onore essere recensito da te, credimi, per favore!
Questo mio volume è la seconda edizione, uscita dopo ben 17 anni dalla prima: allora ero giovane - o quasi - adesso ... beh! lasciamo perdere.
Ti confesso che ridandolo alle stampe ho avuto le stesse sensazioni, le stesse emozioni, le stesse angoscie della prima volta. Tutto ciò per dire che il tempo passa, ma i sentimenti restano, sentimenti come l'amore, magari palesato sotto altra forma.
Felicità.
Rino, ricordando.
Scritto da: Rino | 11/11/2007 a 18:22
A me piacciono molto i romanzi in versi, le storie raccontate in poesia. Gli esempi sono tanti: dall'Odissea alla Camera da Letto di Bertolucci, dalle Metamorfosi di Ovidio all'Orlando Furioso, dal Faust di Goethe alla Maschera di Scimmia di Dorothy Porter. E i due libri che ho segnalato oggi appartengono a questo genere letterario.
Rino, felicità anche a te.
Scritto da: luciano / Idefix | 11/11/2007 a 22:38
Rino Armato non lo conoscevo e mi procurerò il suo libro, Michele Mari da tempo mi ripromettevo di leggerlo. Adesso che ne hai parlato parto in quarta.
grazie ciaomarina
Scritto da: marina | 12/11/2007 a 16:37
Sappimi dire la tua impressione.
Scritto da: luciano / Idefix | 12/11/2007 a 19:50
grazie sempre per le tue belle segnalazioni
con affetto
Tereza
Scritto da: Tereza | 13/11/2007 a 16:21