Via! Raus! Cacciato da Locri il vescovo anti-n'drangheta: il Vaticano ha deciso il trasferimento di monsignor Giancarlo Bregantini che è sempre stato dalla parte della legalità e che nel marzo 2006 aveva scomunicato i mafiosi.
Posso dirlo? Chi ha deciso questa sconcezza si vergogni nel più profondo della propria anima.
E che Ratzinger e la sua corte si guardino allo specchio e ci vedano tutte le vittime di mafia che chiedono giustizia.
Non penso che Ratzinger appaia negli specchi.
Scritto da: offender | 08/11/2007 a 17:48
Non penso che Ratzinger abbia gli specchi.
Scritto da: Lorenzo | 08/11/2007 a 19:16
prnso che gli specchi caccino un urlo e si suicidino in mille frantumi.
c'è un limite a tutto.
Scritto da: gea | 08/11/2007 a 20:34
... la storia si ripete, il passato sembra essere dimenticato, e la Chiesa continua a dimenticare ...
Rino, nel ricordo del passato.
Scritto da: Rino | 08/11/2007 a 20:56
Non conosciamo a fondo i dettagli della vicenda. Magari le nostre sono tutte congetture. Certo è che se Luciano ha ragione, allora siamo arrivati davvero ai confini della decenza..
Scritto da: mirror | 08/11/2007 a 21:12
La critica presuppone il sospetto che il vaticano abbia voluto fare un favore alla 'ndrangheta. È così? Voglio fare l'avvocato del diavolo (di quel satanasso di papaRatzi): non gli avranno salvato la vita con la promozione al Bregantini?
Scritto da: gcanc | 08/11/2007 a 23:38
Una ne fanno e cento ne pensano, sin verguenza!
Grazie per la risposta rassicurante.Ti voglio bene.
Cristiana
Scritto da: dicolamia | 09/11/2007 a 00:42
Sembra il classico caso di promoveatur ut amoveatur, ma nessuno di noi conosce i dettagli della vicenda, quindi non vorrei che i sospetti non fossero giustificati. Certo l'istituzione Vaticano non gode delle mie simpatie, ma la presunzione di innocenza vale anche per loro
Scritto da: Eeka | 09/11/2007 a 09:06
L'ex vescovo di Locri non mi sembra un tipo che possa mentire spudoratamente ai media, tanto meno ai suoi fedeli; e se è vero che ha detto (stando ai tg) che i motivi della sua "promozione" non hanno niente a che fare con il suo ruolo nello scenario socio-politico-ndranghetico esistente in Calabria, io sarei propenso a credergli.
Dunque concordo con l'ottima Eeka "presunzione di innocenza anche per loro", per ora.
Bisogna vedere poi con chi verrà sostituito... non ho letto i giornali. Si sa già?
Scritto da: Fortikaĵulo (alias Irnerio) | 09/11/2007 a 10:12
Giusto: bisognerebbe saperne di piu'. Pero' il messaggio che appare non e' per nulla buono!
Scritto da: Artemisia | 09/11/2007 a 13:55
Alcuni alti prelati hanno detto che è stato trasferito perchè si voleva evitare il martire. Però mi domando: quale messaggio si manda ai cittadini calabresi che stanno lottando per la legalità? Da ieri si sentono più protetti oppure più soli?
Ricordo che lo stesso monsignor Bregantini aveva più volte dichiarato che NON voleva essere trasferito ma che preferiva restare a fianco dei giovani calabresi che combattono la ndrangheta.
Scritto da: luciano / il ringhio di Idefix | 09/11/2007 a 15:53
Sì indubbiamente, ma è anche vero che è preferibile un Bregantini vivo e vegeto che può continuare la sua testimonianza, come fa Don Ciotti, che non risiede materialmente in Sicilia o in Calabria, invece di un Bregantini morto come Don Puglisi. Della sua esperienza a Palermo è rimasto poco e nulla.
Ricordo le interviste fatte da Faenza in occasione del film su Don Puglisi, nella migliore delle ipotesi il povero prete veniva considerato un illuso da dimenticare presto
Scritto da: Eeka | 09/11/2007 a 16:05
mah, non lo so eeka.
io ho sempre pensato che le rivoluzioni si fanno nelle piazze.
e i ragazzi della locride in piazza continueranno ad andare, anche se ancora più soli.
non sono convinto che il messaggio di cristo sarebbe durato duemila anni, senza il rischio di essere crocifisso.
Scritto da: marcob | 09/11/2007 a 16:31
Il martirio, soprattutto in un contesto di fede, vuol dire testimonianza.
Ma penso che se succedesse qualcosa al vescovo Bregantini i ragazzi di Locri sarebbero ancora più soli.
Dopo qualche accorato discorso sul valore del martirio, finirebbe dimenticato, proprio come Don Puglisi.
Scritto da: Eeka | 09/11/2007 a 16:38
Il martirio è solo aberrazione. È lo stesso modello di pensiero dei kamikaze. I martiri sono solo morti che non possono più combattere, altro che storie. Bregantini, se vuole, può ancora combattere la sua battaglia.
Scritto da: gcanc | 09/11/2007 a 17:15
A me sta bene tutto quel che state scrivendo: il fatto è che bisognerebbe ad un certo punto entrare davvero nelle teste di coloro che hanno attuato questo allontanamento di Mons.Bregantini, e cioè il Vaticano, che io, cone molti di voi, non riesco ad sopportare e ad accettare assolutamente, a partire dal "tedesco" che lo dirige, diciamo così,...
Ma che il Vaticano si muova sempre in favore di chi ne fa parte e secondo i propri interessi ed obbiettivi, questo si sa.
Ed è proprio per questo che vorrei dire: è vero che secondo la Chiesa il martirio è una cosa santa e vera. Ma chi è credente e si fa apostolo del Cristo, così come fecero gli Apostoli di Gesù, non abbandona il..campo solo perché potrebbe venire martirizzato. Quanti cristiani (ricordate?) dopo la venuta di Gesù e dopo la sua morte e resurrezione (per chi ci crede) si fecero martirizzare addirittura pur di non rinnegare la dottrina cristiana ed il nome di Gesù?
Vi pare, allora, che per un Cristiano come Mons. Bregantini, sarebbe accettabile e per il Vaticano e tutti i credenti, concepibile l'allontanamento del Monsignore purché esca incolume da questa situazione? Quei ragazzi resterebbero soli in ogni caso. E comunque non lo trovo, ripeto, concepibile in un contesto di fede cristiana..! Il Vaticano, òper primo, dovrebbe iniziare a ragionare ed agire cristianamente, ma sppiamo bene che il Vaticano è un potere enorme su tutto ormai, e solo preti e monsignori come Don Ciotti, Don Benzi, Mons.Bregantini e altri, possono davvero definirsi servi di Dio..
Scritto da: Daniela Pinchera | 09/11/2007 a 19:46
Se (e sottolineo SE) il Vaticano ha trasferito monsignor Bregantini per salvargli la vita dalle minacce, il messaggio (volenti o nolenti) che viene dato ai cittadini calabresi è semplice: "a combattere la ndrangheta si rischia l'incolumità. Perciò chi può se ne vada. Noi della Chiesa cominciamo a far sgomberare i nostri più combattivi"
Adesso un ragazzo o una ragazza di Locri potrebbero domandarsi: "ma a me, se la mafia mi minaccia, a me chi mi trasferisce in altra sede?"
Scritto da: luciano / Idefix | 10/11/2007 a 10:43
è proprio questo che intendevo, luciano.
Scritto da: marcob | 10/11/2007 a 21:06
Essendo io di Campobasso, nella cui curia arcivescovile sarà accolto mons. Bregantini il prossimo 2o gennaio, posso riferire una notizia certa sul sorprendente trasferimento del vescovo. In luglio scorso il vescovo trentino ha predicato gli esercizi spirituali al clero molisano che, colpito favorevolmente dai carismi del presule, lo ha inserito nell rosa dei tre papabili proposti, come richiesto dal papa stesso.
Che sia perdita grande per la Calabria è altra storia, purtroppo.
Scritto da: ANCHISE | 25/11/2007 a 12:47
Quando qualcuno capace se ne va da un posto per andare in un altro posto, il primo posto ci perde ma il secondo posto ci guadagna.
Scritto da: luciano / Idefix | 25/11/2007 a 19:05