Anni fa c’era sulla Rai un programma di Gianni Ippoliti, dove alcune persone prese a caso discutevano su argomenti dei quali non sapevano nulla. Il risultato era esilarante, tristissimo, imbarazzante ed emblematico: quante volte anche noi mettiamo becco in questioni che ignoriamo del tutto?
La differenza è che noi lo facciamo in conversazioni private (e dunque il danno resta cicoscritto), mentre sui media imperversano legioni di cazzaballe che pontificano con assoluta arroganza su ogni argomento dello scibile umano. Pensate a tutte le fesserie non inutili ma tossiche dette da gente che non c’entrava nulla e nulla sapeva (Palombelli, psichiatri, crimonologi, opinionisti, scrittori) sul caso di Cogne, nella trasmissione di quel venditore di incompetenza che è Bruno Vespa.
E poi, dai e dai e ridai, questi comportamenti si difffondono a macchia di merda: dai salotti televisivi (o dalla Camera o dal Senato) arrivano ovunque. E così chiunque si sente legittimato a dire con presuntuosa prosopopea qualsiasi enormità.
Un tempo, decenni fa, le persone sapevano di essere ignoranti e si rendevano conto che ciò era un loro limite. Adesso (per il fatto di avere in cucina quel catafalco chiamato televisore) sono convinte di sapere tutto.
buongiorno Luciano,
sono perfettamente in linea con quello che hai detto.
Poi la Palombelli mi risulta proprio indigesta, trovo che quando c'e' lei il video trasudi di frasi fatte e di idiozie.
Il grosso problema e' che c'e' ancora gente che crede che cio' che viene sputato fuori dal video o che viene scritto sui giornali sia la verita' o comunque sia parente della verita', quando non le somiglia nemmeno lontanamente.
Scritto da: emma | 26/10/2007 a 11:31
soprattutto quando si tratta di omicidi efferati,si scatena il tuttologismo di chi,pur non avendone titolo,si scaglia dispensando non pareri,ma sentenze a dritta e a manca!come tanti avvoltoi,tra l'altro,e vespa(e quelli come lui,tipo mentana) si stropiccia le zampe come una mosca sulla merda!che schifo!a volte guardo pure io queste trasmissioni,finchè mi regge lo stomaco,più che altro per vedere dove vanno a parare e quanti cumuli di cavolate sparano,xchè per conoscere il "nemico"bisogna guardarlo!altrimenti non si può criticare!
Scritto da: simona | 26/10/2007 a 13:02
Porta a porta è la rivisitazione moderna del programma di Ippoliti e la regina incontrastata è la Palombelli. Ma se non avesse avuto quel marito...
Scritto da: Nicola | 26/10/2007 a 13:22
Sono come sempre d'accordo con te...
Scritto da: Giulia | 26/10/2007 a 15:39
Arciragione... Costanza
Quando vieni a farci una visita? Ti ricordi ancora di noi?
http://lisolasconosciuta.splinder.com/
Scritto da: costanza | 26/10/2007 a 15:40
Il problema di oggi è il dilagare dell'egoismo, del "io so tutto" ...
C'è sempre stato una specie di detto che viene tramandato da queste parti: colui che sa parla poco, colui che non sa vomita parole.
Felicità
Rino.
Scritto da: Rino | 26/10/2007 a 17:33
Mai fu più appropriata, per questo post, la massima del filosofo antico (e mai che mi ricordassi chi era) che disse:
"Più so e più mi accorgo di non sapere".
E' fin troppo facile oggi, in tempi di "catafalchi in cucina" (ma oltre a non guardarla che altro ci fai con la Tv?), e quindi di ac-cul-turamento generalizzato, rivoltare la massima e adattarla al terzo millennio:
"Più nun ne so un cazzo e più me credo de sapè tutto".
Aoh, vale anche per me eh!
Scritto da: Fortikaĵulo (alias Irnerio) | 26/10/2007 a 18:10
Irnè dio tripolitano me caschi su Socrate!
Io sono allericherrima a:
Barbara Palombelli
Orrdendissimo Meluzzi
Pessimerrimo Willy Pasini
Schifissimo Morelli
Parlo per quanto riguarda il mondo psicologico. Credo che non sia un caso che alla fine, a commentare certe cose, ci vadano sempre gli stessi. Conosco molti professionisti. Più sono seri più non esprimono giudizi che sono talmente articolati dal dover sconfinare nella pallosità. L'accuratezza è in effetti prudente e poco mediatica. Non si presta alle estorsioni forcaiole di un Bruno Vespa. questo è micidiale, perchè alla fine certe discipline come la psicologia e la sociologia che potrebbero essere molto utili e offrire prospettive utili vengono chiamate in causa solo per bocca di imbecilli e nei contesti meno idonei. Alimentando una serie di pregiudizi che diventano ragionevoli.
Scritto da: zauberei | 26/10/2007 a 18:38
in uno dei tanti programmi di vespa su grugliasco, invece di crepet c'era meluzzi. poco male.
e visto che a grugliasco c'è un solo indagato che non si sa se sia colpevole o no,meluzzi ha più o meno fatto questa affermazione: la polizia fa troppe analisi scientifiche con i ris, quello che manca è un tenente colombo che alla fine il colpevole lo trova sempre.
non mi ha tanto stupito che meluzzi potessere dire una cazzata del genere. quello che mi ha stupito è che nessuno degli altri si sia alzato e gli abbia detto:
"ma va' a cagare, testa di cazzo"
Scritto da: marcob | 26/10/2007 a 19:02
Il mio amico psichiatra Peppe Dell'Acqua (direttore del Dipartimento di salute mentale di Trieste) si è sempre rifiutato di andare a trasmissioni del genere. E sì che Peppe sarebbe un bel personaggio televisivo: di origine campana, cadenza sud-triestina, sessantenne appassionato, colto e spiritoso, phisique du role (baffoni grigi), a suo tempo amico e collaboratore di Basaglia. Ma trova ripugnante questo modo di spettacolarizzare il dolore, le tragedie, il disagio.
Scritto da: luciano / Idefix | 26/10/2007 a 19:19
si, è erament incredibile: figurati che ad una cena ho trovato un tizio che presumeva di conoscere il latino che lo ha spiegato ame (insegno latino da trent'anni alivello universitario!) mi sono divertita a lasciarlo fare...poi l'ho clamorosamente tirato giù dal pero davanti a tutti. mi sono fatta di sicuro un nemico, ma che soddisfazione!
Scritto da: paola dei gatti | 26/10/2007 a 19:47
Sunt veras et autenticas soddisfationes.
Scritto da: luciano / Idefix | 26/10/2007 a 20:41
Visto che la Ferrari ha vinto anche il mondiale piloti mi viene in mente il sarcasmo di Enzo Ferrari a proposito di chi, dopo una sconfitta delle rosse di Maranello, spiegava per filo e per segno cosa si sarebbe dovuto fare e cosa non si sarebbe dovuto fare. Il "Drake" appellava tali individui con il titolo di "ingegneri del lunedì".
Scritto da: paolo | 26/10/2007 a 21:17
umpf...occhio...il mio amico filosofo dice esattamente la stessa cosa dei blog! :)
Scritto da: lucia | 26/10/2007 a 23:16
Una categoria che difendo e' quella di noialtri blogghettari-villani (villani come intende il bravo Enza Iannacci)... Penso che tutti qui guardiamo la TV eppure mi sembra che siamo abbastanza immuni da manie di grandezza... E penso che sia giusto quello che osservate-- che persone serie, specialisti seri, e sinceramente impegnati nella loro professione evitano accuratamente i salotti del ben-dire, dei luoghi comuni. E' anche un peccato: non sarebbe male portare a conoscenza del pubblico alcuni aspetti del nostro vivere -ma occorre saperlo fare, senno' finisci per creare la cultura de "gli ingegneri del Lunedi'"... luoghi comuni e nessuna analisi...
Scritto da: Giulio in Canada | 27/10/2007 a 06:10
sono d'accordo con le ultime cose dette da giulio canadiensis, certa "divulgazione" (non portaaportizzazione) farebbe solo bene. io lo vedo nel campo scienitifico, la gente non sa una beata m.... su un sacco di argomenti ma discetta, commenta, chiede "Un mondo libero da ogm" senza sapere neanche cosa sono, (basta vedere capanna che in televisione spiega la fragola-pesce, un ogm che fa paura a un sacco di gente, beppe grillo compreso) peccato che NON ESISTA!
oppure durante il referendum sulla procreazione assistita che era un tema molto complesso, se gli scienziati si fossero un po' "abbassati" a scendere nella comunicazione di massa (non dico il pomeriggio di rai due, ma almeno che ne so, a super quark!) forse la gente qualcosa in più ci capiva.
ciao!
Scritto da: lucia | 27/10/2007 a 08:03
"Opinioni d'uomini: balocchi per fanciulli" diceva Eraclito, ed il Buddha: "l'opinione e' una malattia".
Oggi non solo esiste la "professione" (sic) dell'opinionista ma in questo teatrino/vetrina di personaggi spesso grotteschi che parlano di tutto pur di parlare cio' che piu' conta non e' la credibilita' del contenuto bensi' il rumor di parole ed il riuscire ad attrarre l'attenzione sulla propria persona ad ogni costo, pur rasentando e spesso sconfinando nel ridicolo.
Scritto da: uno | 27/10/2007 a 09:25
"Opinioni d'uomini: balocchi per fanciulli" diceva Eraclito, ed il Buddha: "l'opinione e' una malattia".
Oggi non solo esiste la "professione" (sic) dell'opinionista ma in questo teatrino/vetrina di personaggi spesso grotteschi che parlano di tutto pur di parlare cio' che piu' conta non e' la credibilita' del contenuto bensi' il rumor di parole ed il riuscire ad attrarre l'attenzione sulla propria persona ad ogni costo, pur rasentando e spesso sconfinando nel ridicolo.
Scritto da: uno | 27/10/2007 a 09:30
sempre che ci siano gli scienziati che possano dire le cose corrette, se parlano il gioco finisce e quel deputato dell'udc, tale volontè, che nella campagna refenderaria diceva tutto quello che gli saltava in mente per sostenere la sua parte, facendolo passare per scientifico, avrebbe dovuto tacere, e con lui tanti altri.
è molto comodo per tantissimi poter dire qualsiasi stupidaggine, senza la smentita di chi le cose le sa davvero.
allora elisabetta gardini può stare nella commissione economia della camera senza sapere cos'è la consob,
ci sono deputati che pensano che il darfur sia una marca di detersivo e così via.
una volta, ero in un'azienda che mi aveva chiamato per fare un certo lavoro. durante una riunione mi vennero poste alcune domande alle quali non avevo la risposta certa, per cui mi riservai di informarmi per poter poi chiarire i dubbi degli interlocutori.
il boss della società, che mi aveva ingaggiato, rimasto a tu per tu, mi fece una cazziata tremenda.
"non mi far più fare una figura del genere, visto che sono stato io a chiamarti. a questi qua una risposta la devi comunque dare. tanto, cosa cambia?"
secondo me qualcosa cambia,
ma credo non solo secondo me.
Scritto da: marcob | 27/10/2007 a 09:38
Rino, non so da che parti vivi ma qualche millennio fa qualcun altro diceva "Chi parla non sa, chi sa non parla; percio' il saggio tace, per non confondere la mente di chi non sa."
Scritto da: uno | 27/10/2007 a 09:40
L'episodio del boss raccontato da marcob mi ricorda tanto la cialtroneria e l'ignoranza suprema che regna nelle teste di tante persone. Persone che occupano posti di responsabilità nelle aziende del nostro bel paese. Sembra sempre più vero il detto secondo il quale chi le cose le sa fare la fa, chi non le sa fare le insegna, chi non le sa fare e non le sa insegnare le coordina!
Scritto da: paolo | 27/10/2007 a 09:52
confermo.
la prima regola che ti insegnano nelle aziende è "non dire mai non lo so". il dubbio, prendersi tempo per controllare se si sta dicendo una cazzata viene visto male. anche a me è stata rimproverata la stessa cosa. piuttosto dire una stronzata ma non dire mai: le farò sapere devo controllare. questo va bene in un mondo normale, ma non nelle aziende. le aziende sono quanto di più lontano esista da un mondo normale!
Scritto da: lucia | 27/10/2007 a 10:32
Luciano grazie, "a macchia di merda" non l'avevo mai sentita ne letta, eppure devo dire che rende proprio. Comunque, come hanno notato in molti, c'è poco da stupirsi se lo scopino vuol discettare di medicina nucleare, in fondo se la Carlucci ha potuto legiferare, cosa c'è di strano? Comunque questo fenomeno del "parliamo a cazzo di cane e possibilmente strillando" ha due risvolti, uno quello che descrivi tu tanto bene per cui non stupisce trovare Flavia Vento da Vespa che parla di estetica trascendentale, e l'altro quello per cui si assiste ad ore e ore di discorsi su minchiate assurde: moviole, era gol? non era gol? oppure le lacrime di Maglioglio (o come si chiama quella subcreatura). Del resto anche quando l'argomento meriterebbe attenzione, la tendenza è quella di concentrarsi sugli aspetti marginali.
Saluti
Scritto da: N. | 27/10/2007 a 11:04
a me fà ancora più schifo che esista un sito tutto sulla Franzoni e che certe persone solo perchè hanno denaro o qualche conoscenza giusta, possano difendersi in modo che un poveraccio qualsiasi non potrebbe mai. La trasmissione in questione mette in evidenza,secondo me, questo aspetto cioè che la legge è uguale per tutti. Quello che mi sconvolge non sono i vari ospiti Palombelli ecc.... ma bensì l'imputata Franzoni ospite sia prima che inizi il processo che dopo il primo grado di giudizio, consentendo a lei e il marito di esporre eventuali strategie difensive, smontare (on le loro deduzioni e critiche) le prove portate in tribunale e peggio di tutto infangando senza prove certe altre persone.
Scritto da: piemo | 27/10/2007 a 11:46
mi correggo nel mio commento precedente ho scritto....la legge è uguale per tutti, invece volevo scrivere ....non è uguale per tutti. Ciao Luciano tu sai a cosa mi riferisco.
Scritto da: piemo | 27/10/2007 a 11:49
Riprendo quanto detto da Lucia: "la prima regola che ti insegnano nelle aziende è "non dire mai non lo so". il dubbio, prendersi tempo per controllare se si sta dicendo una cazzata viene visto male. anche a me è stata rimproverata la stessa cosa. piuttosto dire una stronzata ma non dire mai: le farò sapere devo controllare". Questo accade in moltissime aziende italiane. Probabilmente dietro questo modo di operare c'è la convinzione che si possa sempre "infinocchiare" il proprio interlocutore con le chiacchiere. E' la filosofia del tirare a campare, del fare le cose alla carlona tanto il cliente è stupido e se la beve lo stesso. Ma è la filosofia che ci sta portando a perdere sempre più quote di mercato, è la filosofia che ci porta a correggere gli errori e non a fare di tutto per prevenirli, è la filosofia che ci porta ad essere ritenuti poco affidabili. In una società sempre più competitiva e dove si affacciano realtà fin a poca emerginate quanto a lungo potrà pagare. Quanto a lungo questo essere furbetti d'accatto potrà farci vivere di rendita? Non dimentichiamo che molte di queste posizioni di rendita sono dovute solo a monopoli e mercati protetti.
Scritto da: paolo | 27/10/2007 a 12:50
CAPISCO
e concordo assolutamente con te su quanto!...
Ricordo le parole di G.Jervis pronunciate in un dibattito aperto ,un pò di tempo fa a Roma a proposito della normalità e la sua critica."Chi ha in mano le leve della produzione di beni d'uso (servizi,svaghi,oggetti di consumo) ha la possibilità di creare intenzionalmente,con l'aiuto della pubblicità,il bisogno di nuovi servizi,svaghi e oggetti più o meno inutili.La società industriale del capitalismo avanzato fa emergere in primo piano "bisogni marginali" come bisogni "manipolati".Questi bisogni sono caratterizzati dal fatto che la tendenza alla loro soddisfazione,mediante il "consumo" ostacola lo sviluppo di tutta la società verso la soddisfazione dei bisogni elementari,e dei bisogni sociali "radicali"." L'"uomo ricco di bisogni" è più che mai lontano.Quanto mai "reale" ed evidente invece,risulta il bisogno di farsi "rimbambire" da chiacchere,slogan pubblicità idiota e cretina,visto che,l'audience continua imperterrito ad aumentare,i televisori si tengono accesi e,pur lamentandosi si continua a premere il bottone...O si è gia arrivati alla "simbiosi" con l'imbecillità o si SCEGLIE di restare nelle comode poltrone degli IGNAVI,o si fa la RIVOLUZIONE DI MASSA...(UH!)Personalmente,ho smesso da tempo di guardare la TV, a parte il giro dei telegiornali.Bianca 2007
Scritto da: FULVIA | 27/10/2007 a 16:57
non so chi sia ma ho letterlmente adorato l'espressione "subcreatura" riferita a malgioglio, e "a macchia di merda" diventerà sicuramente una delle mie espressioni favorite.
Per il resto ho letto tutte cose ragionevoli. Si conferma la mia impressione che la società italiana è mal rappresentata dalla tv, che mostra il peggio del peggio. Il mio psichiatra mi disse che riceveva continui inviti a trasmissioni televisive e che li declinava, manco tanto cortesemente. Questo mi permise di continuare ad affidarmi a lui. Il catafalco è deleterio
ciao marina
Scritto da: marina | 27/10/2007 a 17:56
bellissimi B:J: e cognac! grazie!
Scritto da: paola dei gatti | 27/10/2007 a 18:09
Io vedo su Blob frammenti dell'Isola dei Penosi e resto incredulo davanti a roba del genere.
Così come trovo pazzesco e ingiusto che certi imputati (vedi la Franzoni) abbiano il diritto a due processi, quello in tribunale e quello in tv. E lo svolgimento del secondo aiuta l'esito del primo. Mentre la stragrande maggioranza delle persone non ha questi trattamenti di favore.
("Sub-creatura" mi è piaciuto molto)
Scritto da: luciano / Idefix | 27/10/2007 a 18:34
se avete tempo date un’occhiata a questi links, per vedere a quale punto si può arrivare...
http://dailymotion.alice.it/video/x1qn9r_caso-cogne-la-terza-via_news
http://www.lice.it/LICE_ita/informativa/comunicati.html
spero funzionino
un saluto
Scritto da: arya | 29/10/2007 a 17:16
...volevo presentare la signora...
http://www.booksblog.it/post/1408/maria-grazia-torri-svela-lenigma-di-cogne
Scritto da: arya | 29/10/2007 a 17:27