E' arrivato nelle librerie italiane preceduto da una robusta campagna pubblicitaria (interviste con l'autrice, articoli, recensioni) W: scrittrice esperta di teatro, esordio narrativo, accolto da grande successo mondiale. E dato che mi piacciono William Shakespeare (la W del titolo), i thrilling colti, gli enigmi letterari, le ambientazioni londinesi, l'ho comprato subito. Ma dopo ottanta pagine l'ho messo via dandomi per l'ennesima volta del cretino: ci casco spesso come un gonzo, a questi battage propagandistici. Perchè W mi annoiava mortalmente? Stile un pò goffo e un pò pretenzioso, dialoghi nei quali i personaggi cercano sempre frasi di grande effetto e dunque risultano fasulli, intreccio che si sviluppa senza nessuna credibilità, i nomi di certi personaggi che sembrano usciti da una parodia dei gialli di Agatha Christie (il poliziotto Francis Sinclair definito "un tipo meravigliosamente tetro, dostoevskiano", Cyril Mannington il direttore artistico del teatro), il colpevole che si capisce subito chi è, indizi arzigogolati come nei romanzi di Ellery Queen (solo che lì erano divertenti e stuzzicanti). Insomma, una noia.
Ma anche il sintomo che la moda dei thrilling si sta spostando: esaurito il filone dei "neo-templari della Cia alla ricerca del libro scritto col sangue del figlio di Gesù Cristo che rivela i tenebrosi segreti della chiesa gnostica tibetana e del Graal" sta arrivando la nuova ondata: "mentre scriveva il seguito del Principe, il cui titolo sarebbe stato Il presidente, Machiavelli uccise Cesare Borgia durante un orgia dalla quale nove mesi dopo nacque una bambina che sarebbe stata la bis-bis-bis-bis-bis-bis nonna di Mozart, che nascose questo mistero familiare nelle note del Rondò per pianoforte e orchestra K 386 e oltre un secolo dopo, per portarlo alla luce, Albert Einstein e Franz Kafka devono cercare le pagine mancanti e scomparse da due millenni del Satyricon di Petronio Arbitro nelle quali troveranno sconcertanti indizi che li condurranno a comprendere il mistero dei delitti di Jack lo Squartatore ma il vecchio colpevole fuggirà in America, cambierà identità, si arricchirà e diventerà un miliardario, i cui eredi commissioneranno l'assassinio del presidente John Fitzgerald Kennedy, ucciso il giorno prima di poter finalmente leggere l'opera inedita di Machiavelli, appunto Il presidente. libro che avrebbe cambiato la storia del mondo"
Una figata, 'sto Presidente! ma perché non provi a scriverlo sul serio?
Pensaci, se ha avuto successo planetario quella cagata (ooops!) galattica del codice da vince, questo può stracciare ogni record e tu potresti diventare arci-super-mega-fantastiliardario come Paperon de'Paperoni. Magari lo scriviamo tutti sul blog, come un soggetto creativo collettivo alla Wu Ming
Scritto da: Eeka | 15/09/2007 a 16:01
In effetti la trama è talmente scombiccherata che potrebbe essre un successone.
Scritto da: luciano / il ringhio di idefix | 15/09/2007 a 16:21
Che ideona e che mente cretiva...secondo me girerebbero anche un fil in quel di Hollywood, dico sul serio.
Luciano, verresti sul mio blog a dare un parere sul mio ultimo post?
Scritto da: Gero | 15/09/2007 a 16:44
Luciano
Io a questi thriller colti e molto spesso male assorti preferisco i libri "Super Cafoni" di Jeffery Deaver".Almeno é come mangiare un bel gelato al cioccolato. Sai quello che desideri lo mangi tutto di un fiato e non ha mai retrogusti troppo amari...
A presto
Scritto da: eddyrovonero | 15/09/2007 a 18:15
Scrivilo, scrivilo, ma mettici qualcosa sulla chiesa che fa tanto figo e soprattutto fa pubblicitá aggratis. Buon lavoro e tienici aggiornati.
Scritto da: ma.ni | 15/09/2007 a 20:14
Sei travolgente Luciano!Se ti ci metti di buzzo buono ne tiri fuori un bestseller.
Aggiungici magari quache anticrsito.
Scritto da: niki | 15/09/2007 a 23:28
Non stare a perdere tempo! Quel thriller l'ho già scritto io con il titolo "Thesaurus mundi" e sotto lo pseudonimo di "Os veritatis".
Lo puoi trovare in tutti i supermercati, reparto prodotti per bagno.
Scritto da: Fortikaĵulo (alias Irnerio) | 16/09/2007 a 01:24
Sono d'accordo con Eddy: piuttosto che questi polpettoni pretenziosi e farraginosi meglio (molto meglio) un onesto thrilleraccio senza pretese intellettualistiche e culturaleggianti. Ma costruito come dio comanda e funzionante come un orologio svizzero dell'Ottocento oliato alla perfezione. Penso ad esempio a romanzacci appassionanti come IL COLLEZIONISTA D'OSSA di Deaver, L'ANIMA DEL MALE di Chattam, LA QUARTA PORTA di Paul Halter, i migliori episodi della serie di SAS scritti da De Villiers, certe cose di Serge Brussolo, LA CHIMICA DELLA MORTE di Beckett, L'IMMAGINE DELLA BESTIA di Farmer, il ciclo di Fantomas, la saga di Tarzan o di John Carter di Marte. Romanzi brutti? Probabilmente sì, ma almeno leali e onesti prodotti fabbricati per garantire alcune ore di emozioni. E se poi ci scappa anche qualche guizzo di genio, ben venga.
Scritto da: luciano / il ringhio di idefix | 16/09/2007 a 11:54
mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm
Scritto da: marcob | 17/09/2007 a 19:17
Marco, devi cliccare in fondo ai commenti la freccina successiva....sono arrivvati alla terza pagina i commenti!
Scritto da: caramella-fondente | 17/09/2007 a 19:29
Uauuuu!!!!!
John Carter di Marte?"Sotto le lune di marte" per me è un libro di culto!!!
Grande Borroughs!!!
Scritto da: eddyrovonero | 18/09/2007 a 15:46
Sto leggendo W. in questi giorni, e sinceramente non mi dispiace... spero di non annoiarmi prima della fine...
Scritto da: lagoblu | 07/10/2007 a 11:27
Anche a una mia amica sta piacendo.
D'altra parte, a lei aveva convinto pure LA TREDICESIMA STORIA (uscito un paio di mesi fa da Mondadori), che dopo un avvio promettentissimo diventa un pastrocchio pesantissimo e presuntuoso.
Lasciato a pagina settanta o novanta.
Scritto da: luciano / Idefix | 07/10/2007 a 13:31