Da quando è uscito (cinque o sei anni fa), l'ho letto tre volte. 1974 dell'inglese David Peace è un febbrile poliziesco, scritto con uno stile anfetaminico che non dà respiro a chi ne apre la prima pagina e si trova catturato, costretto a correre senza tregua fino all'ultima. Nello Yorkshire qualcuno sevizia e ammazza orrendamente piccole ragazzine, un giovane e ambizioso giornalista saturo di nevrosi personali partecipa alle indagini, scopre un pò troppe cose, dà fastidio a persone potenti, assiste alle brutalità della polizia che se la prende con zingari e con poveracci, finisce nei guai e arriva diritto all'inferno della verità. Le conseguenze saranno terribili. Peace racconta un'Inghilterra spaventosa, nella quale gli assassini e i maniaci trovano sponda nella violenza istituzionale, un paese dove sesso e rabbia ed emarginazione formano una miscela esplosiva, mentre alcol e perversione fermentano nei corpi e nelle anime. Un romanzo potentissimo, lontano mille miglia dai thrilling modaioli. Ed è solo il primo del quartetto che David Peace ha dedicato (gli altri sono 1977, 1980 e 1983) alla complessa vicenda dei delitti dello Yorkshire, mettendo in scena un vasto coro di personaggi, un'intera società, sull'onda di una scrittura esplosiva che (di volume in volume) diventa sempre più ardua e affascinante.
I gialli o polizieschi non mi sono mai piaciuti. Anzi, mi mettono tristezza! Anche se sono libri, mi fanno ricordare serie come "La signora in giallo". Brrrrrrr.
Ciao
Scritto da: Lorenzo | 25/08/2007 a 18:33
Lorenzo: 1974 sta alla Signora in Giallo come un concerto punk sta una camomilla tiepida.
Scritto da: luciano / il ringhio di idefix | 25/08/2007 a 19:23